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Nicolas Cage: la storia del giullare che divenne re

Uno degli attori più iconici di Hollywood compie sessant'anni: tra successi e fallimenti, ripercorriamo una carriera leggendaria e il mito che ha creato

Nicolas Cage è uno dei più grandi interpreti di Hollywood, capace di rendere propri i personaggi che interpreta, arricchendo di istrionismo ogni sua parte e di unicità ogni film a cui partecipa.

 

Nicolas Cage è uno scherzo, il più grande esempio di overacting al mondo, un attore più concentrato da rendere uno spettacolo sé stesso piuttosto che prestarsi professionalmente al ruolo.

 

Nicolas Cage è un artista, un folle, un meme, tutte queste cose insieme: il 7 gennaio 2024 l'attore forse più divisivo della Storia recente compie sessant'anni e noi cogliamo l'occasione per tirare le somme di una carriera che, in qualsiasi modo la si voglia mettere, non si può che definire unica.

 

 

[Il giovane Nicolas Kim Coppola in una foto di inizio anni '80]

 

Nicolas Kim Coppola nasce nel 1964 in una "famiglia reale" del Cinema.

 

Il padre August è infatti il fratello di Francis Ford Coppola, tra i più importanti registi statunitensi di tutti i tempi (in procinto di tornare sui nostri schermi con il chiacchierato Megalopolis), e di Talia Shire, l'indimenticabile Adriana di Rocky e Connie de Il padrino; il cugino Roman Coppola diventerà produttore e regista, ma ancora più successo avranno la cugina Sofia Coppola, tra le autrici più iconiche degli ultimi anni, e il cugino e collega Jason Schwartzman.

 

Già dai tempi del liceo il giovane Cage ha le idee chiare: vuole fare l'attore, lavorare nel Cinema e diventare una star come i suoi idoli, ma non vuole comunque sfruttare i legami familiari per arrivare al successo.

Il primo ruolo di Cage (come Nicolas Coppola) è in The Best of Times, pilot televisivo di una serie per la ABC che però rimarrà irrealizzata; insieme a Nicolas Cage fa il suo esordio anche l'amico Crispin Glover, altro interprete famoso per la sua bizzarria e destinato ad avere un seguito di fan devoti.

 

L'esordio al cinema è del 1982: il diciassettenne Coppola ottiene una piccola parte nella teen comedy Fuori di testa, al fianco di altri giovani interpreti come Jennifer Jason Leigh, Phoebe Cates e Sean Penn (che interpreta l'iconico "fattone" Jeff Spicoli). 

Il film, scritto da Cameron Crowe e diretto da Amy Heckerling, ottiene un buon successo e si guadagna nel tempo lo status di cult movie; Nicolas Cage decide di fare sul serio col Cinema, abbandona il cognome ingombrante e, appassionato di fumetti quale è, adotta quello del suo supereroe preferito, Luke Cage.

 

Il cambio di nome porta bene: nel 1983 ottiene al secondo film il primo ruolo da protagonista nella commedia romantica La ragazza di San Diego, nel ruolo di un giovane punk che si innamora di una ragazza per bene e, nello stesso anno, lo zio Francis sfida le possibili accuse di nepotismo affidandogli una piccola parte nel dramma cult Rusty il selvaggio, al fianco di Matt Dillon, Mickey Rourke e Diane Lane.

 

[Ne La ragazza di San Diego (Valley Girl), Nicolas Cage interpreta il primo ruolo da protagonista: un ragazzo ribelle che perde la testa per una ragazza della Los Angeles bene (Deborah Foreman). Il film ha un seguito devoto, anche forte della colonna sonora anni '80 con pezzi memorabili come I Melt With You dei Modern English]

 

 

Nicolas Cage dimostra tutto il suo talento in ruoli drammatici come in In gara con la luna (1983) di Richard Benjamin, che lo vede di nuovo a fianco di Sean Penn nel ruolo di un giovane nel 1942 in attesa della chiamata di leva nei marines, e in Birdy - Le ali della libertà (1984), per la regia di Alan Parker, nel ruolo di un reduce del Vietnam che aiuta un amico (Matthew Modine, nel ruolo titolare) a realizzare il proprio sogno di volare.

 

Negli anni successivi lavora con lo zio Francis Ford Coppola in altre due occasioni, prima nel dramma a sfondo jazzistico Cotton Club, in cui interpreta il fratello gangster del protagonista Richard Gere, poi nella commedia fantastica Peggy Sue si è sposata, nel ruolo del marito infedele di Kathleen Turner.

 

[Trailer originale del film Birdy - Le ali della libertà (da non confondere col quasi omonimo film di Frank Darabont): per calarsi nella parte di un reduce del Vietnam, Nicolas Cage si è fatto togliere due denti e ha indossato bende sul volto anche fuori dal set, come se fosse veramente un ferito di guerra]

 

 

Nicolas Cage inizia a farsi notare, aiutato da un volto subito molto riconoscibile: viso lungo, mascella pronunciata, sopracciglie folte e scure sopra due occhi azzurri, nonché una voce roca e modulata su quella dei suoi idoli, Elvis Presley e James Dean (Cage decise di diventare attore proprio dopo aver visto al cinema La valle dell'Eden).

 

La seconda cosa che spicca è la dedizione alle parti: per il suo ruolo in Birdy, ad esempio, Cage si fa estrarre due denti senza anestesia, per provare il dolore del personaggio, e porta le bende in volto anche fuori dal set, causando vere infezioni; Nic è da subito attore metodico, che affronta ogni ruolo come una sfida con sé stesso, ed è questione di tempo perché l'eccentricità dell'uomo inizi a contagiare i suoi personaggi.

 

Il 1987 è forse l'anno di nascita ufficiale del mito di Nicolas Cage, in cui l'attore ottiene due ruoli iconici.

In Arizona Junior lavora per una coppia di fratelli in rampa di lancio, Joel e Ethan Coen, interpretando un criminale di bassa lega che decide di rapire uno di cinque gemelli neonati per regalare un figlio alla propria compagna, un'ex poliziotta interpretata da Holly Hunter.

Il film dei Coen è una commedia spassosa che vede in Cage e Hunter due interpreti fantastici; in particolare Nicolas Cage sembra per la prima volta libero di "esplodere" sullo schermo in tutta la propria vitalità, a partire dalla divertente pettinatura ispirata a quella del cartone animato Picchiarello.

 

Il ruolo che lancia definitivamente la sua carriera è in un'altra commedia, questa volta romantica: in Stregata dalla luna di Norman Jewis, Nicolas Cage recita a fianco della cantante Cher nel ruolo di Ronny Cammareri in un film ambientato nella comunità italo-americana di Brooklyn. 

 

Il film ottiene un enorme successo e vince3 Premi Oscar, tra cui quello per la Miglior Sceneggiatura Originale e per la Migliore Attrice Protagonista (Cher); Cage, da parte sua, ottiene una nomination al Golden Globe come Miglior Interprete di un film Commedia o Musical.

 

[Stregata dalla luna (Moonstruck) vede Nicolas Cage affiancare Cher in una commedia romantica che gli regalerà la prima nomination come Migliore Attore ai Golden Globe]

 

 

Nel 1988 Nicolas Cage interpreta uno dei suoi ruoli più memorabili nella commedia satirica Stress da vampiro, in cui interpreta uno yuppie che, dopo un incontro erotico con una succhiasangue (Jennifer Beale), si convince di essere lui stesso un vampiro.

 

Il film di Robert Bierman è una dichiarata satira del capitalismo e della cultura dell'arricchimento di Wall Street, ma è difficile concentrarsi su altro se non sulla folle performance di Nicolas Cage che, durante le riprese, distrugge oggetti, mangia scarafaggi veri e si fa versare yogurt caldo sulle dita durante le scene di sesso per essere "stimolato".  

Il risultato è un cult movie annunciato, che servirà da ispirazione anche l'adattamento cinematografico di American Psycho, e i cui fotogrammi di Cage e delle sue espressioni diventeranno virali (alzi la mano chi non ha mai risposto a qualche ovvietà detta da qualche amico col meme "You Don't Say?"). 

 

Nello stesso anno Nicolas Cage inizia a frequentare l'attrice Christina Fulton, dalla quale avrà il primo figlio, Weston: appassionato di fumetti come il padre, nel 2007 i due lanceranno una loro storia horror, Voodoo Child, fumetto ambientato nella New Orleans del post-uragano Katrina. 

 

[Stress da vampiro (Vampire's Kiss) vede Nicolas Cage all'apice dell'eccentricità: il suo Peter Loew è uno yuppie che scivola in una spirale di follia dopo un incontro erotico con una vampira]

 

 

La passione per i fumetti è talmente forte che Cage considera Superman un vero e proprio mito americano; ironicamente, l'attore arriva anche vicino a interpretare proprio Clark Kent in un adattamento firmato da Tim Burton, ma il progetto naufraga in pre-produzione.

 

All'apice del successo, Cage trova il tempo di lavorare anche in Italia, realizzando per la regia di Giuliano Montaldo l'adattamento del romanzo Tempo di uccidere di Ennio Flaiano; ma nel 1990 è già in patria per girare il nuovo film di uno degli autori più acclamati del momento, David Lynch, forte del successo della serie televisiva Twin Peaks. 

 

Cuore selvaggio riesce comunque a spiazzare tutti, così diverso sia dalle atmosfere oniriche di Twin Peaks che da quelle misteriose di Velluto blu; il film, tratto da un romanzo pulp di Barry Gifford, è scatenato, surreale e violento, e si aggiudica la Palma d'oro al Festival di Cannes.

Per l'occasione Nicolas Cage forma con Laura Dern una coppia memorabile: Sailor e Luna, moderni Romeo e Giulietta in fuga dalla madre psicotica di lei (Diane Ladd) e minacciati dal perverso Bobby Peru (Willem Dafoe); Cage viene lasciato libero da Lynch, che definirà l'attore il "jazzista della recitazione", e regala una prestazione delle sue nel ruolo di un criminale con il mito di Elvis Presley, che gli permette anche di esibirsi in alcune canzoni del re del rock. 

 

Ironicamente, diversi anni dopo, nel 2001, Cage finirà per sposare proprio la figlia di Elvis, Lisa Marie Presley, in un matrimonio lampo che lo renderà comunque ufficialmente genero del suo idolo.

 

[In Cuore selvaggio Nicolas Cage può omaggiare il suo idolo Elvis interpretando due sue canzoni, Love Me e Love Me Tender: in questa iconica scena, nel tipico stile surreale di Lynch, viene accompagnato da una band heavy metal, i Powermad] 

 

 

Gli anni successivi vedono Nicolas Cage affermarsi come uno degli attori più versatili di Hollywood.

 

Nel 1992 ottiene la sua seconda candidatura al Golden Globe per il ruolo da protagonista nella commedia romantica Mi gioco la moglie... a Las Vegas, in cui recita a fianco di Sarah Jessica Parker e James Caan, mentre nel 1993 è a fianco di Dennis Hopper e Lara Flynn Boyle nel neo-noir Red Rock West. 

Nicolas Cage passa con disinvoltura da ruoli comici (come in Cara, insopportabile Tess, a fianco di Shirley McLaine e in Bufera in paradiso) a romantici (Può succedere anche a te, dove si riunisce al regista Andrew Bergman) a drammatici: nel 1995 il ruolo di Ben Sanderson, sceneggiatore alcolizzato deciso a morire in Via da Las Vegas di Mike Figgis, gli regala l'Oscar come Migliore Attore Protagonista

 

Per prepararsi al ruolo, Cage inizia a bere smodatamente, a frequentare incontri di ex alcolisti e a filmarsi ubriaco per studiare il proprio modo di parlare; tra gli attori battuti da Cage alla Notte degli Oscar c'era anche Sean Penn (candidato per Dead Man Walking), con cui Cage aveva iniziato la propria carriera, e Massimo Troisi, candidato postumo per il suo ruolo ne Il postino.

 

[Nicolas Cage ottiene il suo primo e unico Premio Oscar per l'interpretazione metodica dell'alcolista Ben Sanderson in Via da Las Vegas]

 

 

Una volta raggiunto il proprio apice artistico, Nicolas Cage si dedica a progetti a grosso budget, diventando un nome affidabile anche per registi di action movie.

 

Nel 1996 è tra i protagonisti di The Rock di Michael Bay, insieme a Ed Harris e Sean Connery, mentre l'anno successivo interpreta Cameron Poe nel thriller ad alta quota Con Air di Simon West: entrambi i film sono successi al botteghino e aumentano l'appetibilità e versatilità di Cage.

Nel 1997 lavora con John Woo in una delle escursioni hollywoodiane del Maestro hongkonghese: Face/Off - Due facce di un assassino si rivela uno degli action movie più originali degli anni '90, in cui Cage, coadiuvato da John Travolta, interpreta con il solito istrionismo il doppio ruolo del villain Castor Troy e del poliziotto che ha assunto la sua identità, Sean Archer.

 

Nel frattempo Cage continua a interpretare film romantici, affiancando la "fidanzatina d'America" Meg Ryan in City of Angels, ripensamento del classico di Wim Wenders Il cielo sopra Berlino, e lavora in due thriller di Brian De Palma (Omicidio in diretta, famoso per il pregevole piano sequenza che apre il film) e Joel Schumacher (8mm - Omicidio a luci rosse, a fianco di un giovanissimo Joaquin Phoenix).

 

Nel 1999 Martin Scorsese e lo sceneggiatore Paul Schrader lo scelgono come protagonista del dramma esistenziale Al di là della vita, in cui Cage interpreta uno dei suoi ruoli più convincenti nei panni di un paramedico e autista d'ambulanza tormentato dai fantasmi di chi non è riuscito a salvare; al suo fianco, per la prima volta, l'allora moglie Patricia Arquette, da cui divorzierà però poco dopo.

 

[Trailer del film Al di là della vita (Bringing Out the Dead), quarta collaborazione della coppia Scorsese-Schrader dopo Taxi Driver, Toro Scatenato e L'ultima tentazione di Cristo, in cui Nicolas Cage interpreta un paramedico tormentato in una New York notturna e spettrale]

 

 

Gli inizi del 2000 vedono Nicolas Cage interprete di film di buon successo di pubblico e critica, che spesso loda la versatilità di un attore sempre più "misurato". 

 

Tra i titoli di questo periodo troviamo il film per famiglie The Family Man, la commedia nera Il genio della truffa, diretta da Ridley Scott, e, soprattutto, Il ladro di orchidee, ruolo che regala a Cage la seconda nomination all'Oscar. Diretto da Spike Jonze e scritto da Charlie Kaufman, Il ladro di orchidee è un film che si dispiega su vari livelli a cavallo tra realtà e finzione, in cui Cage interpreta il doppio ruolo di una versione fittizia dello sceneggiatore Kaufman e dell'immaginario fratello gemello.

Nicolas Cage continua comunque a lavorare a blockbuster e a film di grosso budget come Fuori in 60 secondi, Il mistero dei templari e Ghost Rider, con gli ultimi due che generano grossi introiti e portano gli studios a realizzare dei sequel. 

 

Nel mezzo Cage torna a lavorare con John Woo in Windtalkers, dramma bellico sull'esperienza dei soldati navajo durante la Seconda Guerra Mondiale, interpreta World Trade Center per Oliver Stone, primo film hollywoodiano a trattare degli attacchi dell'11 settembre 2001, e debutta alla regia con il dramma Sonny, interpretato da un James Franco allora in rampa di lancio.

 

[In Sonny, debutto alla regia di Nicolas Cage, James Franco interpreta un gigolò per cui la madre (Brenda Blethyn) trova i clienti]

 

 

Nel 2004, appena ufficializzato il divorzio da Lisa Marie Presley, sposa Alice Kim, sua terza moglie, conosciuta mentre faceva la cameriera in un sushi bar; la coppia si separerà nel 2016, non prima di mettere al mondo Kal-El, secondo figlio di Cage che lo ha chiamato così in onore di Superman.

 

Nicolas Cage si sposerà altre due volte: il quarto matrimonio, con Erica Koike, sembra essere uscito direttamente da uno dei suoi film, con la coppia che si conosce e sposa a Las Vegas dopo qualche drink di troppo, e divorzia altrettanto rapidamente; il quinto matrimonio risale invece al 2021, con l'attuale compagna Riko Shibata, che mette al mondo la terza figlia di Cage, Augusta Francesca.

 

Il declino artistico aaspetta Nicolas Cage a metà degli anni 2000, ma questo coincide anche con l'inizio del culto online dell'attore.

Il prescelto (2006), remake del classico folk horror The Wicker Man, segna l'inizio del declino per Cage; se il film è solo un pallido ricordo del capolavoro originale, è l'interpretazione di Cage a spiccare: urlata, esasperata e grottesca, diviene presto un meme ("Not the bees!") e fa esplodere il fenomeno Nicolas Cage su Internet con gadget ispirati all'attore e reaction gif tratte dai suoi film, che vengono usate in qualsiasi forum online. 

 

Sebbene l'intento sia derisorio, la gente finisce per appassionarsi genuinamente a "quell'attore orribile" che è Nicolas Cage e a tifare per una sua riscoperta e rinascita; tanto che su piattaforme come Reddit nascono intere comunità devote a Cage, di cui una chiamata addirittura OneTrueGod.

 

[La celebre scena de Il prescelto in cui al personaggio di Nicolas Cage vengono versate delle api sulla testa: il suo "Not the bees!" è diventato un simbolo dell'overacting e ha contributo a costruire il mito di Cage come pessimo interprete]

 

 

Nicolas Cage dal canto suo si trova costretto ad affrontare seri problemi economici, casusati da investimenti poco saggi sul mercato immobiliare, e a dover accettare qualsiasi tipo di ruolo. 

 

Lo troviamo in diversi film d'azione di bassa lega come Next e Bangkok Dangerous o blockbuster come L'apprendista stregone, Il mistero dei templari e Drive Angry, ma viene comunque cercato da autori importanti come Werner Herzog, che gli affida il ruolo da protagonista in Il cattivo tenente - Ultima chiamata da New Orleans (2009), in cui Cage può mettere in mostra tutto il suo stile che, nel frattempo, ha definito "nuovo sciamanesimo".

Secondo Cage, il "nuovo sciamanesimo" è un personale stile di recitazione che consiste nel rivisitare in chiave contemporanea tecniche di immersione e impersonazione di ispirazione antica, quasi appunto spiritica; secondo la onestamente confusa definizione di Cage, il proprio approccio ai personaggi vuole coinvolgere lo spettatore tramite una fusione di teatro kabuki alla occidentale e teatralità espressiva tipica dell'Espressionismo tedesco.

 

"Il processo stesso di recitazione ha a che fare con la domanda: in che modo cui potenziare la tua immaginazione in modo sano? In modo che tu possa credere di essere questi personaggi.

A quel punto non ti senti come se stessi recitando, ti senti come se stessi esistendo."

 

Nel frattempo Nicolas Cage declina il ruolo da protagonista, poi andato a Mickey Rourke, nel film The Wrestler di Darren Aronofsky, e partecipa  a film più spensierati come Kick-Ass, opere indipendenti come Joe di David Gordon Green, e presta la propria voce a personaggi animati in Astro Boy e I Croods.

Nicolas Cage inizia a lavorare sempre più spesso in produzioni indipendenti e interpreta un numero impressionante di film direct-to-video; sebbene la qualità di queste opere spesso lasci a desiderare, Cage dichiara di apprezzare questa nuova fase della sua carriera, in cui afferma di avere più libertà nel lasciarsi andare al proprio, unico stile di recitazione. 

 

Non mancano in questi anni alcune collaborazioni importanti, come quella con Paul Schrader, per cui interpreta Il nemico invisibile, film massacrato poi in fase di post-produzione, e Cane mangia cane, commedia nerissima che lo vede riuninirsi a Willem Dafoe dopo Cuore selvaggio. 

 

Se la commedia horror Mom and Dad è un raro caso di uso intelligente dello stile esagerato di Cage, è con il film Mandy di Panos Cosmatos che inizia un vero e proprio rinascimento nella carriera dell'attore, che viene lodato per la sua dedizione a una parte, quella di un mite boscaiolo che parte per una missione di vendetta contro il culto che gli ha ucciso la moglie (Andrea Riseborough), che gli sembra cucita addosso.

 

Impermeato di un'estetica che guarda tanto ai colori al neon e ai synth degli anni '80 (rielaborati nella purtroppo ultima colonna sonora dell'islandese Jóhann Jóhannsson) quanto al Cinema di genere degli anni '70 e all'immaginario metal, Mandy è un oggetto di culto immediato in cui Cosmatos fa un uso consapevole di Cage, qui inserito in un contesto liberatorio in cui dare sfogo a tutta la propria follia interpretativa: come conseguenza il nome dell'attore torna a circolare prepotentemente tra gli appassionati così affezionati a un attore uguale a nessun altro.

 

Cage prova a replicare il successo di Mandy nell'adattamento del racconto di H.P. Lovecraft Il colore venuto dallo spazio, ritorno alla regia del sudafricano Richard Stanley dopo il disastroso L'isola perduta (1996); ma il film, seppur apprezzabile e con un Cage devoto alla causa, non ottiene lo stesso successo.

 

[Trailer originale del cult moderno Mandy di Panos Cosmatos. Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, il film ha contribuito alla riscoperta critica di Nicolas Cage dopo anni di film straight-to-video e ruoli dimenticabili]

 

 

Pur continuando il proprio lavoro nei film direct-to-video, Nicolas Cage trova il tempo di dedicarsi a progetti più interessanti come una piccola parte da doppiatore in Spider-Man: Un nuovo universo, in cui presta la voce a una versione hard-boiled e "bogartiana" di uno dei tanti Spider-Man del multiverso, e il ruolo da protagonista nel tanto atteso quanto deludente debutto hollywoodiano del regista cult giapponese Sion Sono, Prisoners of the Ghostland.

 

Il culmine della "Cage-Renaissance" viene toccato nel 2021 con l'uscita di Pig - Il piano di Robb: l'interpretazione di Nicolas Cage di un ex chef che si mette alla ricerca del maiale da tartufo che gli è stato sottratto da una gang rivale viene lodata da critica e pubblico, e sono in molti a chiedere addirittura una nomination all'Oscar per l'attore. 

Leggenda già in vita, nel 2022 Cage interpreta una versione fittizia di sé stesso nella commedia postmoderna Il talento di Mr. C al fianco di Pedro Pascal, film che ottiene l'obiettivo prefissato: celebrare in maniera autoironica il mito di Cage e generare nel frattempo nuovo buzz e nuovi meme. 

 

Instancabile e nuovamente sulla cresta dell'onda, solo nel 2023 è protagonista di ben sei film, ma qui vale la pena ricordarne due: la commedia horror Renfield, in cui l'interpretazione di Cage del conte Dracula rappresenta il picco indiscusso del film e, soprattutto, Dream Scenario, film con cui Nicolas Cage irrompe nell'universo A24 e che gli regala una nuova nomination ai Golden Globe.

 

Nel film del norvegese Kristoffer Borgli, prodotto da Ari Aster, Cage interpreta un uomo che inizia ad apparire nei sogni delle persone di tutto il mondo, interpretando in un certo senso sé stesso: un uomo che tocca un picco incredibile di popolarità, che in seguito viene deriso e allontanato, fino a diventare un meme ed essere considerato un pioniere.

 

[Trailer originale di Dream Scenario, film in cui Nicolas Cage interpreta uno dei suoi ruoli migliori e che ha contribuito ulteriormente alla sua riscoperta critica]

 

 

Nicolas Cage è stato spesso dileggiato e trattato come uno scherzo soprattutto dalle nuove generazioni; ma proprio in questo periodo di riscoperta critica e abbondanza di opzioni sarebbe utile ripercorrere una carriera fatta di grandi successi e collaborazioni con alcuni tra i massimi registi al mondo: Werner Herzog, Brian De Palma, David Lynch, Martin Scorsese, i fratelli Coen, "zio" Francis Ford Coppola sono solo alcuni dei nomi che hanno voluto Cage come protagonista delle loro opere.

 

Certo, le espressioni esagerate, le interpretazioni urlate e sopra le righe possono far ridere e prendere Cage sottogamba; ma un quadro generale della sua carriera dimostra come l'attore sia stato capace come quasi nessuno dei suoi colleghi a inventare, cucire su se stesso e rendere popolare e unico uno stile, un modo di leggere il personaggio e di elevare con la propria presenza e follia i film a cui ha partecipato, rendendo interessanti anche titoli di poco conto.

 

A sessant'anni, il nipote di Coppola ne ha fatta di strada: è ormai un mito e la sua stella brilla più che mai. 

Sempre libero di giostrare tra progetti a piccolo budget, blockbuster e film d'autore, Nicolas Cage è oggi garanzia di intrattenimento ma anche di fiducia: in ogni suo ruolo infatti, per quanto sopra le righe o improbabile, Cage è sempre alla ricerca di qualche pezzo in più che lo avvicini alla verità.

 

"Sono pronto per qualsiasi cosa che mi porterà alla verità di una performance."

 

Essere custodi e interpreti della verità è una parte forse tragica e ingrata; ma, d'altronde, dire la verità era il ruolo dei giullari di corte.

 

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