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8 cose che fino ad oggi non sapevi su Rocky

Il mitico film su Rocky Balboa con Sylvester Stallone nasconde parecchie curiosità: quante ne conosci? 

Rocky uscì in Italia il 25 marzo 1977: i Premi Oscar si sarebbero consegnati solo 3 giorni dopo, ma il film godeva già di una popolarità enorme dovuta anche alle 10 nomination ottenute. 

 

Non a caso infatti Rocky è uno dei più grandi successi economici di Hollywood: costato poco più di un milione di dollari ne incassò nel mondo la bellezza di 225! 

 

[Trailer ufficiale di Rocky]

 


Sylvester Stallone, però, fece non poca fatica a farselo produrre.

 

Squattrinato, alle prime armi, i grandi studios non erano così entusiasti di lanciarsi nella produzione di un film rischioso, anche perché Sly mise fin da subito in chiaro che il protagonista della sua storia sarebbe stato interpretato da lui e non avrebbe accettato nessun altro attore. 

 

Come oggi sappiamo, ci aveva visto lungo: Rocky fu un successo incredibile, proiettò Stallone nell'Olimpo di Hollywood, diede vita a un personaggio iconico, a un franchise che perdura ancora oggi e fu il primo film sportivo a vincere l'Oscar come Miglior Film!

 

Vediamo ora 8 curiosità che probabilmente non conoscete su Rocky

 

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Posizione 8

La sceneggiatura

 

La storia venne in mente a Sylvester Stallone dopo aver visto l'incontro tra Chuck Wepner e Muhammad Ali il 24 marzo 1975, al Richfield Coliseum di Richfield, nell'Ohio. 

 

Il trentaseienne Wepner era considerato un talento nella media, e nessuno si aspettava che durasse più di tre turni contro Ali.

Wepner riuscì addirittura a mandare Ali al tappeto nel 9° round; l'incontro fu durissimo e Wepner, l'outsider operaio, non accennò mai a mollare. 

 

Alla fine, con appena 19 secondi rimasti nel 15° e ultimo round, Ali segnò un knockout tecnico (TKO).

 

Stallone, ispiratissimo, scrisse la sceneggiatura di Rocky in appena tre giorni e mezzo! 

 

Posizione 7

Butkus

 

Il cane di Rocky che vediamo nel film era il vero cane di Sylvester Stallone

 

Come ha raccontato lo stesso Sly in un recente post su Instagram, Butkus viveva con lui quando non aveva un soldo e stavano in un buco di appartamento sopra a una fermata della metropolitana. 

 

L'attore, non avendo più soldi per mangiare, fu a un certo punto costretto a vendere il cane per soli 40 dollari. 


Ma come ha scritto lui stesso "come in un miracolo moderno" poco dopo riuscì a vendere la sceneggiatura di Rocky, che gli permise di riacquistare Butkus con un particolare poco simpatico: il nuovo proprietario glielo fece pagare ben 15mila dollari! 

 

Posizione 6

Il nome

 

Siete tutti convinti che il nome del personaggio sia Rocky Balboa, giusto? 

 

Beh, non è corretto: il vero nome è... Robert Balboa!

Il soprannome "Rocky" è preso dal nome del famoso pugile Rocky Marciano

 

La cosa si sa soltanto grazie a uno dei primi script del secondo film della serie, perché altrimenti non viene mai spiegata! 

 

Posizione 5

La Steadicam

 

L'immagine di Rocky che sale correndo i gradini del Philadelphia Art Museum è una delle più famose del film, e forse anche del Cinema statunitense in generale.

L'inquadratura è nata grazie a Garrett Brown, l'inventore della Steadicam. 

Il supporto per la macchina da presa che permette all'operatore di eseguire delle riprese camminando o correndo senza far sentire le vibrazioni alla cinepresa è diventato famosissimo per l'utilizzo che ne ha fatto Stanley Kubrick in Shining, ma Brown aveva già usato la sua "steady" in Questa Terra è la mia Terra - qualche mese prima di Rocky - ed è proprio nel film di John G. Avildsen che la si iniziò ad utilizzare per quello che davvero era stata pensata.  

Brown, che era di Filadelfia, stava per andare a Los Angeles per provare a vendere la sua Steadicam appena inventata.

Aveva girato alcune riprese di prova seguendo delle persone nei corridoi e da una stanza all'altra, ma voleva essere in grado di girare qualcosa che anche i registi più esperti avrebbero guardato chiedendosi come caspita avesse fatto.

Gli venne in mente l'idea di far correre la sua ragazza su e giù per i gradini del museo della città, mentre lui la seguiva da vicino.

Grazie a quel filmato Brown vendette la sua invenzione il primo giorno che era a Los Angeles e, diversi mesi dopo, John G. Avildsen vide il filmato mentre stava preparando Rocky, e pensò che un simile tipo di ripresa sarebbe stato perfetto per il film.

Anche molte delle inquadrature sul ring durante gli incontri di pugilato sono state girate da Brown con la sua Steadicam: qualcosa di mai visto prima! 

 

Posizione 4

I pantaloncini sbagliati

 

A causa del ridotto budget del film, sul set dovettero inventarsi qualunque cosa: una delle soluzioni nate dalla necessità fu quella dei pantaloncini sbagliati. 

 

Il regista Avildsen dovette combattere con i produttori per ottenere i manifesti giganti di Rocky e Apollo appesi sul ring durante il combattimento, che non costavano poco.

 

Il reparto scenografia però sbagliò il colore dei pantaloncini di Rocky: invece di farli bianchi con una striscia rossa realizzarono un manifesto con i pantaloncini... rossi con una striscia bianca. 

 

Ma Avildsen e Stallone furono in fin dei conti felici dell’errore, perché la cosa fece nascere uno scambio di battute tra Rocky e il promoter Jergens: quando il pugile fa notare la cosa gli viene risposto “Non importa, vero?”

 

Il che va a sottolineare una volta di più la poca considerazione di cui godeva il povero Balboa, qualcosa di perfettamente coerente con la sceneggiatura. 

 

Posizione 3

La carriola

 

Sempre per colpa del budget, tutte le scene del film in cui vediamo Rocky correre per strada furono girate senza chiedere alcun permesso. 

 

La cinepresa veniva posizionata sul retro di un mezzo e Sylvester Stallone iniziava a correre. 

 

Riguardando le scene si può notare come durante il passaggio in mezzo al mercato molte delle "comparse" ridano e guardino direttamente in macchina, proprio perché non erano comparse ma veri lavoratori che non avevano la minima idea di cosa stesse succedendo... Compresa quella che a un certo punto lancia a Rocky un'arancia: chissà quando poi vide il film cosa pensò! 

Durante una di queste riprese Stallone soffrì dello stiramento di un tendine, ed ebbe bisogno di essere portato al più presto in ospedale. 


Non potendo camminare e non avendo la produzione un mezzo apposta o i soldi extra per chiamare un taxi o un'ambulanza, l'attore venne portato al Pronto Soccorso... su una carriola! 

 

Posizione 2

La pista di pattinaggio 

 

Se avete visto il film non potete non ricordarvi la scena sulla pista di pattinaggio. 

 

La cosa nacque in un modo davvero singolare: originariamente Sylvester Stallone aveva scritto la scena ambientandola in un ristorante, ma Avildsen gli consigliò di cambiarla e fare in modo che avvenisse con i personaggi in movimento. 

 

Sly riscrisse tutto e ambientò la scena su una pista di pattinaggio, immaginando la presenza di circa 300 comparse che pattinavano attorno a Rocky e Adriana

 

Il budget del film - ancora lui - non permetteva minimamente un numero di comparse così alto e quindi il giorno delle riprese Stallone si trovò sul set... una comparsa sola! 

La cosa ancora più buffa è che Stallone non sapeva pattinare, lui stesso raccontò tempo dopo che non aveva idea del perché scelse di ambientare la scena sul ghiaccio: l'idea di farlo camminare accanto ad Adriana fu del regista. 

 

Paradossalmente è ancora oggi una delle scene più belle, più riuscite e più memorabili del film! 

 

Posizione 1

Assieme ai giganti

 

Come mai al primo posto di questa Top 8 c'è un'immagine che vede insieme Sylvester Stallone, Charlie Chaplin e Orson Welles

Perché Rocky ha dato modo all'attore di ottenere un record particolare. 

Il film venne candidato a 10 Premi Oscar e vinse 3 statuette: Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Montaggio. 

Le altre nomination erano per Miglior Attore Protagonista (Sylvester Stallone), Miglior Attrice Protagonista (Talia Shire), due per il Miglior Attore non Protagonista (Burgess Meredith e Burt Young), Miglior Sonoro, Miglior Canzone e Miglior Sceneggiatura Originale. 

Proprio la nomination alla sceneggiatura, che vedeva il solo Stallone accreditato, ha reso Sly il terzo attore di sempre nominato nello stesso anno come Miglior Attore e Miglior Sceneggiatore.  

Assieme a lui, nella Storia degli Oscar, ci sono solo due giganti del cinema come Charlie Chaplin - nel 1941 per Il Grande Dittatore - ed Orson Welles - nel 1942 per Quarto Potere. 

Nessun altro, mai, né prima né dopo. 

E l'idea che un film di riscatto come Rocky, scritto da un ventottenne squattrinato sul quale nessuno voleva puntare, costato pochissimo e prodotto in mezzo a mille problemi, si trovi nella storia a fianco a film come Il Grande Dittatore e Quarto Potere... 

Beh: rende tutto davvero molto romantico. 


"Io stavo pensando... in fondo chi se ne frega se perdo questo incontro. 

Non mi frega niente anche se mi spacca la testa. 

Perché l'unica cosa che voglio è resistere. Nessuno è mai riuscito a resistere con Creed. 

Se io riesco a reggere la distanza, e se quando suona l'ultimo gong io sono ancora in piedi... 

Se sono ancora in piedi... 

Io saprò per la prima volta in vita mia che non sono soltanto un bullo di periferia".

 



Chi lo ha scritto

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1 commento

Terry Miller

9 mesi fa

Più leggo articoli come questo e più mi convinco che quel che conta veramente sono le idee per realizzare un bel film e non un budget gigantesco

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