close

NUOVO LIVELLO

COMPLIMENTI !

nuovo livello

Hai raggiunto il livello:

livello

#CineFacts. Curiosità, recensioni, news sul cinema e serie tv

#top8

8 grandi film che purtroppo non sono mai stati realizzati

La nostra Top 8 dei film che dovevano essere prodotti e poi proiettati sul grande schermo, ma non hanno mai visto la luce

Il Cinema è pieno di capolavori realizzati, ma anche di opere incompiute o anche solo pensate: film che si sono ritagliati un posto d'onore nell'immaginario collettivo anche se non sono mai arrivati nelle sale cinematografiche.

 

Alcune pellicole sono state soltanto abbozzate, altre sono persino giunte fino alla fase di produzione ma, per un motivo o per un altro, non sono mai finite in sala, alimentando negli spettatori le fantasie più incredibili e il rimpianto di ciò che sarebbe potuto essere... ma non è stato.

 

Ecco una classifica dei progetti spezzati più intriganti della Storia del Cinema. 

 

Quali di questi avreste voluto vedere? 

 

Become a Patron!

 

CineFacts.it non è un progetto incompiuto! Vive, respira e lotta ogni giorno per un'informazione cinematografica di livello.

Se vuoi che le nostre battaglie diventino anche un po' tue, visita Gli amici di CineFacts.it e sostieni la nostra realtà!

 



Posizione 8

The Day the Clown Cried

Jerry Lewis 

 

Partiamo con un film che fu effettivamente prodotto e concluso, ma che poi non venne mai distribuito. 

 

Siamo nella Germania nazista: il pagliaccio Helmut Doorke viene incarcerato in un campo per prigionieri politici e la cosa cambierà lui e tutti coloro che gli stanno attorno. 

 

Il film fu fortemente voluto da Jerry Lewis, che inizialmente titubante sul progetto ci si buttò con tutto se stesso una volta che ricevette il via libera per mettere mano alla sceneggiatura. 

 

Tante sfortune colpirono The day the Clown Cried, compresa quella economica che portò lo stesso Lewis a spendere 2 milioni dei propri dollari - era il 1972 - per poterlo completare. 

 

Il film doveva essere presentato al Festival del Cinema di Cannes, ma dopo un primo montaggio si arenò per via dei diritti sulla disstribuzione e, complici le rezioni noon entusiaste dei pochissimi che ebbero la fortuna di vederlo, non uscì mai. 

 

Qui trovate la storia completa.

 

Posizione 7

Something Got to Give

George Cukor

 

Remake del film Le mie due mogli (1940).

Di questa pellicola sono reperibili – su internet – circa 35 minuti di girato.

 

Il film parlava di un uomo che, risposatosi dopo la morte della prima moglie, scopre che quest'ultima non è effetivamente deceduta. 

Il progetto è anche ricordato perchè fu l'ultimo lavoro (interrotto) di Marilyn Monroe: l'attrice si presentava spesso in cattive condizioni psico-fisiche sul set, tanto da essere licenziata durante le riprese.

Il film, per la regia di George Cukor, risale infatti al 1962, anno della morte dell’iconica attrice.

 

Celebre la scena in cui la Monroe nuota in una piscina, conquistando la copertina di molte riviste scandalistiche dell’epoca.

 

La morte di Marilyn (la cui presenza, nonostante il licenziamento, era richiesta dal co-protagonista Dean Martin) interruppe la produzione del film, che fu rigirato con nuovo cast e nuovo titolo (Fammi posto, tesoro) nel 1963.

 

Posizione 6

Kaleidoscope

di Alfred Hitchcock 

 

Nel 1964 Hitchcock aveva concepito un film ispirato ad una storia vera, della quale furono protagonisti i serial killer Neville Heath e John Haigh, giustiziati per impiccagione negli anni ‘40 in Inghilterra.

 

La pellicola del Maestro del brivido sarebbe stata ambientata in una New York degli anni ‘60 e avrebbe raccontato la storia di Willie Cooper, un assassino necrofilo.

Quando il progetto giunse a buon punto, il film poteva contare su attori sconosciuti, inquadrature riprese con camera a mano e diverse scene di sesso e violenza.

 

Gli addetti ai lavori, tuttavia, notando l’audacia e il carattere estremo dell’opera, convinsero il regista a desistere: lo stesso Hitchcock si disse preoccupato per la presenza di alcune scene che avrebbero potuto turbare il pubblico dell’epoca.

 

La pellicola fu quindi abbandonata e mai più portata a termine; alcuni suoi elementi furono poi inseriti dal cineasta nel successivo Frenzy, uscito al cinema nel 1972.

 

Posizione 5

Superman Lives

Tim Burton

 

Dopo il buon successo ottenuto con i due film su Batman nel 1989 e nel 1992, a metà degli anni '90 Tim Burton fu sul punto di girare un nuovo cinecomic, incentrato stavolta su un altro supereroe della DC Comics: Superman.

 

Il ruolo di protagonista fu assegnato a Nicolas Cage; quest'ultimo al Toronto Film Festival del 2017 ha dichiarato:

"Non avevo bisogno di fare il film, tutti noi sapevamo che film sarebbe stato nella vostra immaginazione.

 

Questo è il film, questo è Superman.

Anche se non l'avete mai visto, è Superman".

 

Effettivamente il film non si vide mai sul grande schermo perché la produzione non iniziò mai: le spese preventivate per la realizzazione furono considerate eccessive (la Warner Bros., che doveva produrre il film, era reduce da una serie di delusioni al box office) e la sceneggiatura molto violenta venne ritenuta sconclusionata.

 

Dopo un paio d'anni d'attesa nel 1999 Burton decise di lasciare il progetto, dedicandosi a Il mistero di Sleepy Hollow.

 

Su questo film mai realizzato è stato girato un documentario dal titolo The Death of Superman Lives: What Happened? (2015), all'interno del quale è stato montato anche del materiale d'archivio riguardante la preparazione del film.

 

Posizione 4

Heart of Darkness

Orson Welles

 

Il film d'esordio di Orson Welles è il  celeberrimo Quarto potere, del 1941.

 

Tuttavia Welles aveva intenzione nel 1939 di debuttare con una pellicola basata su Cuore di tenebra, racconto scritto da Joseph Conrad (al quale si ispirerà poi, circa quarant'anni dopo, Francis Ford Coppola per il suo Apocalypse Now).

 

Il lungometraggio sarebbe stato girato esclusivamente con inquadrature in soggettiva, quindi dal punto di vista del marinaio Marlow, impersonato dallo stesso Welles.

 

La sceneggiatura fu rifiutata dalla RKO (casa cinematografica che avrebbe comunque in seguito prodotto Quarto potere) per i rischi ad essa legata, soprattutto dal punto di vista finanziario e politico: il budget richiesto era troppo alto e nello script erano presenti riferimenti ai fascismi che stavano imperversando in Europa alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

 

Un argomento ritenuto scomodo negli Stati Uniti di quegli anni.

 

Posizione 3

Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet

Federico Fellini

 

"A volte sospetto che non sia un semplice film, ma qualche altra cosa che non sono ancora in grado di comprendere": così, una volta, parlò Federico Fellini di questo suo film incompiuto.

 

L'autore riminese ebbe l'idea per questo progetto agli inizi degli anni '60; la storia aveva come protagonista un clown, Giuseppe Mastorna (detto Fernet), suonatore di violoncello e violino, coinvolto in bizzarre avventure dal gusto prettamente felliniano.

 

Per l'interprete principale Fellini vagliò diversi nomi: i più accreditati in lizza erano Marcello Mastroianni (con il quale aveva già lavorato ne La dolce vita e in 8 ½) e Paolo Villaggio.

 

Numerosi sono gli aneddoti riguardanti questo film: fra i più noti ce n'è uno secondo cui Fellini scelse il cognome Mastorna prendendolo dall'elenco telefonico.

 

Il regista scrisse la sceneggiatura, fece anche costruire alcuni set a Dinocittà; abbandonò poi misteriosamente il progetto, suscitando l'ira del produttore Dino De Laurentiis, che lo accusò in tribunale per inadempienza.

 

Lo storyboard realizzato per la pellicola fu donato da Fellini stesso a Milo Manara, celebre fumettista che, nel 1992, ne trasse un albo intitolato Il Viaggio di G. Mastorna detto Fernet.

 

Posizione 2

Napoleone

Stanley Kubrick

 

Uno dei film più famosi tra quelli mai realizzati.

 

Kubrick era molto affascinato dalla figura di Napoleone Bonaparte, sia per il suo contributo alla Storia moderna in materia politica e militare, sia per la sua vita privata.

 

Kubrick iniziò a pensarci dopo 2001: Odissea nello spazio, scrivendo anche un copione risalente al 1969.

 

Per preparare il film il cineasta statunitense lesse centinaia di libri e visionò svariate opere d'arte, s'informò su ogni singola cosa che riguardasse il condottiero francese.

Supportato in un primo momento dalla MGM, Kubrick decise le location (parte delle riprese dovevano svolgersi anche in Italia), e pensò agli attori che dovevano apparire nella pellicola: Napoleone avrebbe dovuto essere interpretato da Jack Nicholson o David Hemmings (ma sembra che avesse pensato anche a Marlon Brando, Peter O'Toole e Oskar Werner); il ruolo di Giuseppina di Beauharnais - la prima moglie di Napoleone - sarebbe stato proposto ad Audrey Hepburn.

 

Il film, estremamente ambizioso, avrebbe dovuto coprire in tre ore l'intero arco della vita di Napoleone.

 

Tuttavia non se ne fece mai niente per vari motivi, fra i quali l'uscita in sala nel 1970 di Waterloo, prodotto da Dino De Laurentiis: il film, diretto da Sergej Bondarčuk e con Rod Steiger nel ruolo del protagonista, ebbe scarso successo al botteghino convincendo la MGM a smettere di appoggiare Kubrick; quest'ultimo non perse mai la speranza di produrre il suo kolossal fino alla sua morte, avvenuta nel 1999.

 

Posizione 1

Leningrado

Sergio Leone

 

Nel gennaio 1989 (dopo anni di contrattazioni con gli enti cinematografici dell'allora URSS), Sergio Leone ebbe il via libera per iniziare la produzione di questo film, che purtroppo non partì mai a causa della sua scomparsa per infarto avvenuta nell'aprile dello stesso anno.

 

Gli ingredienti per un nuovo capolavoro, dopo C'era una volta in America, erano tutti presenti: l'opera aveva come soggetto il libro I 900 giorni, scritto dal giornalista statunitense Harrison Salisbury, che ricostruì attraverso fonti e testimonianze certe l'assedio della città di Leningrado (oggi San Pietroburgo), da parte dei nazisti, eroicamente respinti dall'Armata Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

Su questo sfondo si sarebbe dipanata una storia d'amore fra una ragazza russa e un cineoperatore americano, interpretato con ogni probabilità da Robert De Niro.

 

Stando alle dichiarazioni del grande regista romano all'inizio del film ci sarebbe stato un lunghissimo piano sequenza che avrebbe mostrato le drammatiche condizioni in cui versava la città russa, assalita dai tedeschi. 

Girato ovviamente in Russia, le musiche sarebbero state composte da Ennio Morricone (con l'inserimento di alcuni brani del compositore russo Dmitrij Šostakovič).


Ma anche questo, come gli altri 7, è uno dei grandi film che non vedremo mai.

 



Chi lo ha scritto

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE

News

Articoli

MivestodiCinema

Lascia un commento



19 commenti

Emanuele Antolini

5 anni fa

Quello si, però vedere Brando diretto da Kubrick...

Rispondi

Segnala

Giuliana Zaccarini

5 anni fa

Sicuramente era l'epoca in cui Tim Burton sapeva ancora fare i film, ma Nicholas Cage? Che fa superman? 😅 TRASH
(adoro il trash quando è fatto con cognizione di causa)

Rispondi

Segnala

Marco Natale

5 anni fa

Interessante però Quarto Potere come opera prima è stato ecceleso

Rispondi

Segnala

Marco Natale

5 anni fa

Non lo so mi ispirava questa follia secondo me sarebbe uscito un film folle e bomba

Rispondi

Segnala

OldBoy

5 anni fa

sacrosante parole, ma a tal punto da poter compromettere a questi livelli un gigante come Amazon?

Rispondi

Segnala

Domenico Guarino

5 anni fa

Si wow, lo penso anche io
A saperlo 😣

Rispondi

Segnala

Angelo Di Domenico

5 anni fa

Confermo

Rispondi

Segnala

Tazebao

5 anni fa

Avrei preferito Werner: praticamente perfetto per quel ruolo.

Rispondi

Segnala

Tazebao

5 anni fa

Il fanatismo delle emozioni sconclusionate, supera - purtroppo - la ragione.

Rispondi

Segnala

Marco Batelli

5 anni fa

Grazie!

Rispondi

Segnala


close

LIVELLO

NOME LIVELLO

livello
  • Ecco cosa puoi fare:
  • levelCommentare gli articoli
  • levelScegliere un'immagine per il tuo profilo
  • levelMettere "like" alle recensioni