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Bojack Horseman 6, Parte II - Recensione: il panorama a metà strada

Il 31 gennaio è approdata su Netflix la seconda parte della sesta stagione, nonchè l'ultima, di BoJack Horseman 

Dopo aver speso fiumi di parole su BoJack Horseman è difficile parlare del gran finale. 

 

Del resto la conclusione di una serie TV che ami è paragonabile alla perdita di un'amica.

 

È un'amica a cui vuoi bene, ma con cui non si ha più nulla da condividere.

 

[Trailer della seconda parte della sesta stagione]

 

 

BoJack Horseman si conclude proprio con un silenzio imbarazzato e sommesso, una rottura progressiva ma amara.

 

Il silenzio che cala sul protagonista e su Diane, la fine di un'amicizia, la fine - forzata da Netflix - di questo percorso di Raphael Bob-Waksberg e Lisa Hanawalt, un allontanamento dell'occhio dello spettatore dalla vita dei personaggi della serie che continueranno a vivere in un modo che non ci è dato sapere.  

 

 

[BoJack e Todd si chiariscono dopo molte stagioni di incomprensioni]

 

L'ending dell'ultima puntata è Mr Blue di Catherine Feeny, una canzone perfettamente adeguata al contesto.

 

Infatti il testo parla proprio di due persone che dovranno separarsi per affrontare la vita nonostante l'affetto che le lega.

 

"Mr. Blue, I told you that I love you, please believe me / Mr. Blue, I have to go now, darling don't be angry 

I know that you're tired, I know that you're sour and sick and sad, for some reason

So I'll leave you with a smile, kiss you on the cheek and you will call it treason."

Se il tempo è lineare, una freccia che va sempre avanti, i percorsi dentro noi stessi sono montagne russe, percorsi a ostacoli, siamo liberi di accedere al passato e immaginare un futuro, ruotare attorno a noi stessi fino a sentire le vertigini.

Cresciamo e impariamo a vivere in relazione agli altri e ogni incontro importante mette il cemento alle fondamenta di ciò che siamo.

 

BoJack (Will Arnett) ha orbitato intorno ai co-protagonisti e per loro è stato importante, un tassello fondamentale per la loro crescita nel bene e, fin troppo spesso, nel male, un male che è impossibile cancellare, nemmeno con la redenzione.

 

Dopo che finalmente sembra abbia rimesso apposto i cocci della sua vita scapestrata grazie alla disintossicazione e al nuovo lavoro di professore, come abbiamo visto nella prima parte della sesta stagione, un'inchiesta giornalistica lo riporterá sotto i riflettori.

 

 

[BoJack Horseman il primo giorno di lezione al college]

 

La catarsi non può che passare dall'incontro con i fantasmi del passato, dall'espiazione delle proprie colpe.

 

La gogna mediatica che subirá BoJack Horseman spazzerá via tutto ciò che ha costruito: la casa, la carriera precedente e anche quello che sarebbe potuto essere come insegnante universitario.

 

Subirá persino una damnatio memoriae venendo letteralmente cancellato dai Bluray di Horsin' around, la sit-com che lo ha reso famoso, rinunciando a percepirne e i diritti e accettando una cospicua buonuscita. 

 

Rifugiarsi di nuovo in alcol e droga è facile.

 

Ancora più facile è abbandonarsi alla morte. 

Con i defunti la memoria diventa più indulgente.

Per un personaggio come BoJack, penoso, irriverente, pessimista, cinico, incapace di dimostrare l'amore ma desideroso di darlo e riceverlo, la morte sarebbe stato un appiattimento e avrebbe forzato un perdono da parte dei suoi amici e della storia, senza venire glorificato e senza una narrazione che ne smorzi o ne amplifichi le colpe.   

 

L'iconografia della piscina in BoJack Horseman, a partire dalla sigla per finire ai vari quadri appesi alle pareti, ha sempre voluto suggerire proprio la morte del protagonista per annegamento.

 

La fine non giungerá, ma un'evocativa e inquietantissima esperienza pre-morte sì; oltre a fare i conti con la stampa e con i vivi, BoJack finirá per confrontarsi anche con i morti.

 

Riappaiono Herb Kazaz, Beatrice, Sarah Lynn, i personaggi di suo padre e Secretariat confluiscono l'uno nell'altro, diventando un tutt'uno.

Sono tutti seduti intorno al tavolo e consumano il loro ultimo pasto.

 

Per BoJack l'acqua sa di cloro della piscina.  

 

 

[La proiezione mentale di Herb Kazaz invita BoJack a gettarsi nel vuoto e finire la sua vita per sempre]

 

Scacceranno dalla sala un cardellino rosso, che rappresenta nella simbologia cristiana l'anima dell'uomo che al momento della morte vola via.

 

Dopo la cena c'é lo spettacolo, tutti si esibiscono per poi gettarsi nel vuoto.

 

BoJack però non vuole morire.

Quando ormai sembra che il nostro cinico cavallo di mezza età debba essere inglobato dal nero vuoto viene salvato.

 

Ed è proprio tra la vita e la morte, che si strabuzza gli occhi e si riesce a vedere ciò per cui è importante vivere, il panorama a metà strada citato dalla poesia di Secretariat/Butterscotch Horseman e titolo del penultimo episodi.

 

"Debole brezza non sussurra niente

l'acqua urla lentamente

Le mani vanno avanti e indietro,

un respiro profondo sullo sfondo

I piedi si staccano dal ponte

poi l'acqua bagnerà la fronte

Occhi chiusi sbirciano ciò che gli aggrada

il panorama a metà strada

Un alito di vento, un sole estivo

un fiume ricco e anche schivo

Il torrente in piena di endorfine

porta una calma che non ha confine

Ora stai volando

e tutte le cose si schiariscono come d'incanto

Va tutto bene, sei una spada

però sei ancora a metà strada

Lotti contro la gravità sospesa

posso rallentare questa discesa

Tocchi la salvezza con un dito

il desiderio va esaudito

Ma ci siamo, il dado è tratto

e il silenzio soffoca tutto

Prima che questo accada

guarda il panorama a metà strada..."

 

[nel video la versione originale]

 

 

Ciò che muore in quel momento è probabilmente una parte di sé.

 

Gli spetterá il carcere, fuori dal quale ci sono i co-protagonisti, che sono andati avanti senza lui, riuscendo a trovare un parziale, arbitrario, precario equilibrio nelle loro vite.

 

BoJack per loro non scomparirá, ma verrá ridimensionato a figura marginale, anche pericolosa, vicino al quale Todd (Aaron Paul), Princess Carolyn (Amy Sedaris) e Diane(Alison Brie) temono di stare. 

 

L'unico a stargli accanto a priori è Mr Peanutbutter (Paul F. Tompkins), l'unico che BoJack non avrebbe mai voluto ma di cui, con il tempo, ha imparato a apprezzare l'ingenuitá e la fedeltà tipicamente canina.

 

 

[BoJack e Mr Peanutbutter vanno al matrimonio di Princess Carolyne]

 

Stará a BoJack dimostrare che stavolta è cambiato davvero per riacquistare la fiducia degli amici che non gli hanno mai smesso di voler bene.

 

Questo però non ci è dato vederlo.

 

La prematura chiusura di BoJack Horseman non ha permesso agli autori di sviluppare alcune sottotrame rimaste in sospeso, come quella di Hollyhock, che sembra solo voler scomparire dalla vita di BoJack, ma anche di Charlotte e sua figlia in New Mexico e del rapporto con Gina.

 

Il modo in cui però tutto viene sintetizzato non inficia la qualitá della serie che decide di concentrarsi sui protagonisti principali e sui loro percorsi emotivi.

 

Le storyline di Diane e BoJack, due voci parallele della depressione, sono le più angoscianti, sia per i contenuti, sia il modo in cui vengono espressi a livello estetico.

 

Mentre Mr Peanutbutter combatte la propria dipendenza emotiva, Todd riallaccia i rapporti con sua madre e lavora stabilmente per Princess Carolyn, quest'ultima a sua volta riesce a trovare l'equilibrio tra la figlia e il lavoro grazie all'aiuto e all'amore di Judah.

 

L'amore di Princess Carolyn e Diane per Judah e Guy non sembra godere dell'impeto e della potenza del sentimento spontaneo e giovanile rispettivamente provato per BoJack e Mr Peanutbutter.

 

C'é rispetto e complicitá in entrambe le nuove coppie ma la serie ci lascia il dubbio della purezza di questi rapporti e sui compromessi che a volte si accettano per la serenità.

 

 

[BoJack e Princess Carolyn ballano insieme un'ultima volta]

 

Il finale agrodolce di BoJack Horseman rende questo addio ancora più difficile da digerire.

 

Un finale fatto di "non detti", proprio perché nella vita la maggior parte dei sentimenti rimane inespressa sotto la coltre buia di un indifferente cielo stellato sotto al quale la ricerca del senso della vita delle persone, piccole mosche impazzite nell'infinità dell'universo, sembra priva di significato.                         

 

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15 commenti

Giorgia Leonardi

3 anni fa

Lo pensavo già prima di questo finale, continuo a pensarlo ancora di più adesso. Questa serie è un viaggio all'interno della psiche umana in tantissime sfumature, trattando i temi più disparati, mettendo sul piatto l'imperfezione umana e gli errori che tutti (chi più, chi meno) facciamo. Più che una serie, sembra un trattato di psicologia e etica (o relativismo etico?). 
Ho letto molti dire "siamo tutti un po' Bojack". Io più che altro direi che capita di fare degli errori, di ferire le persone e lo fanno anche tutti i personaggi di Bojack, nessuno escluso. Ovviamente è il protagonista che ci salta agli occhi, perché porta quest'imperfezione alle estreme conseguenze e ha più difficoltà nel controllare questo suo lato. Però c'è sempre tempo per la redenzione, a patto che si affrontino i propri errori e non si cerchi solo di voltare pagina.
Riguardo alla felicità di Diane e Princess Carolyn anch'io ho avuto il dubbio che fosse un accontentarsi: dobbiamo rinunciare all'amore travolgente per trovare la serenità? Una domanda che fa paura e a cui non mi sento pronta per rispondere.
Concordo sul fatto che probabilmente ci sarebbe stato spazio per un'altra stagione e sinceramente non capisco perché Netflix abbia imposto la fine di una delle serie più di successo che ha, vista poi la "guerra dei flussi" in atto.
Comunque chiudere una serie con un bel finale non è scontato, e questo è veramente un finale stupendo e struggente. Ho pianto sulle parole di Bojack, Princess Carolyn e Diane e ho continuato a piangere anche dopo aver finito di guardare l'episodio.

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Mattia Pellegrino

3 anni fa

Mammamia che serie, penso sia la migliore che abbia visto su Netflix, ho appena finito di vedere l'ultimo episodio, mi sento perso. Grazie Bojack per la grande varietà di emozioni che sei riuscito a trasmettermi!! Grazie.

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Francesco Alfi

3 anni fa

Articolo stupendo, l'ho letto non appena terminato l'ultimo episodio, e mi ha aiutato a digerire un po' meglio il tutto. Grazie Lorenza!

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Antonio Petta

3 anni fa

Siamo un po' tutti Horseman

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Ilaria Ciciori

3 anni fa

Splendida recensione per un prodotto da 10 e lode. Non avrei mai creduto di potermi emozionare tanto per una serie animata su un cavallo antropomorfo, eppure rimane una delle cose più belle e vere che abbia mai visto...

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Ayeye Brazov

3 anni fa

La penultima puntata della serie è un capolavoro a sé stante...racconta in modo lieve ed angoscioso gli esseri umani: le virtù e i vizi,i ricordi teneri,l’edonismo,il donare per accrescere il proprio ego,la necessità di dare un senso al sacrificio,la volontà dell’arte di essere libera,il perdonare gli errori e le mancanze dei propri genitori,la voglia di voler vivere anche a costo di pagare i propri sbagli,la paura del nulla,dell’oblio,la voglia di vita di una serie che sta per terminare o di ogni essere umano,chissà...intanto un inchiostro nero fagocita tutto,metafora potente e critica arguta alla cancellazione di bojack...geniale il non far morire Bojack,perchè non bisogna arrendersi ai pensieri neri,o al suicidio o alle necessità del network,e poi il silenzio del finale che divora il tempo imbarazzante tra i due,perchè non si può dire tutto quel che si vuole,perchè non si può fare tutto quel che si vuole,perchè bisogna rispettare il format della puntata o l’idea dello spettatore,perchè......
Addio Bojack!

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Giorgia Leonardi

3 anni fa

Ayeye Brazov
La penultima puntata è piena di significati e domande esistenziali. Hai elencato tantissimi punti, ma un altro che vale la pena citare è: far del bene e sentirsi gratificato da questo rende la cosa altruistica o egoistica? Un grande interrogativo della vita a mio parere, ma del resto siamo abituati ad affrontare grandi temi di relativismo etico con Bojack.

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Ettore Rocchi

3 anni fa

Finalmente ho finito di vedere la serie e mi sento di dire che BoJack Horseman è la serie più completa e imprevedibile che abbia mai visto. Il finale è emozionante e in perfetta sintonia con i temi trattati lungo tutte le stagioni. I personaggi e le situazioni si sono evoluti dando veridicità a una serie che ha come protagonista un cavallo antropomorfizzato, e questo è notevole. BoJack mi manca già ❤️
P.s. complimenti per la recensione!

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Giulia Quercia

3 anni fa

Una serie pazzesca con un finale che la rispecchia completamente. Che brividi.

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Stefano Lucariello

3 anni fa

Ottima recensione! È stato un finale giusto ed emozionante per quella che ad oggi, anche per merito di questi ultimi episodi, è tra le mie serie preferite in assoluto. Ho un amico molto saggio che dice "Quando gli stessi personaggi riescono sia a farti ridere che a farti piangere, allora ti entrano nel cuore." Non ha torto, e questo è il bello di Bojack probabilmente.

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