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Flow - Masterclass con Thibault Delahaye, Lead Animator

L’open stage del 24FRAME Future Film Fest ha ospitato una masterclass condotta da Thibault Delahaye, Lead Animator del team che è riuscito a portare Flow ai Premi Oscar e che ci ha raccontato come è stato animato il film 

Flow - Un mondo da salvare è il film diretto da Gints Zilbalodis che ha vinto il Premio Oscar 2025 come Miglior Film di Animazione, nonché il primo film lettone a essere candidato all'Oscar come Miglior Film Internazionale. 

 

Il 24FRAME Future Film Festival, evento di riferimento per gli appassionati del Cinema d’animazione svoltosi presso lo spazio DUMBO di Bologna, ha ospitato Thibault Delahaye, animatore Premio Oscar per Flow, che ha tenuto una masterclass per approfondirne gli aspetti meno conosciuti.  

 

[Il trailer di Flow]

 

 

Delahaye ha lavorato a diversi progetti per il Cinema e per la televisione e oggi è un insegnante a tempo pieno presso l'École Des Nouvelles Images di Avignone, dove insegna ai giovani studenti i segreti dell’animazione. 

 

Tra i suoi lavori troviamo i film Lizzy e Red - Amici per sempre (2021) e Zanna bianca (2018) e la serie TV The Garfield Show (2008).   

 

Flow è un film del 2024 prodotto da Sacrebleu Productions e realizzato con Blender, un software gratuito e disponibile a chiunque abbia una connessione Internet: il film non presenta dialoghi e vede una durata complessiva di appena 81 minuti, ma nasconde un incredibile lavoro di organizzazione da parte di tutta la squadra di collaboratori.  

 

[Un frame da Flow]

 

La sfida più grande di Flow è stata quella di coinvolgere nel team dei ragazzi giovani, alcuni alla loro prima esperienza. 

 

L'unico requisito fondamentale era la predisposizione a lavorare in armonia e a ritmo sostenuto. 

Ogni animatore doveva essere in grado di produrre 2 secondi e mezzo di animazione al giorno, anche se (vista la difficoltà del lavoro) questo obiettivo venne gradualmente abbassato e la lavorazione prolungata di un mese.

 

Quello che negli Stati Uniti si fa in una settimana e con un budget spropositato, ha sottolineato Thibaut Delahaye, in Europa si realizza in una giornata di lavoro e con la metà della disponibilità economica.

 

[Premi Oscar 2025 - Da sinistra: il regista di Flow Gints Zilbalodis e i produttori Matīss Kaža, Ron Dyens e Gregory Zalcman]

 

 

Mai come in queste situazioni organizzare sistematicamente il lavoro è la chiave per risparmiare tempo e denaro.

 

Le squadre di Flow erano divise tra Francia e Belgio e per comunicare era fondamentale tenersi costantemente aggiornati grazie a Skype o applicazioni simili, spesso utilizzate anche tra persone nella stessa stanza. 

Per riprodurre fedelmente i movimenti degli animali protagonisti del film gli animatori si sono dovuti affidare ai video disponibili in rete e organizzando alcune gite allo zoo, l'unico modo per vedere dal vivo un capibara o un lemure.

In molti casi si sono trovati a dover ricreare da capo lo scheletro dei personaggi, per rendere i movimenti più naturali e il risultato meno artificioso. 

 

Dall’altro lato hanno deciso di sorvolare su alcuni dettagli: il pelo, ad esempio, risulta quasi sempre statico e non sincronizzato con l'azione; una scelta dettata dalla fretta che fa sembrare gli animali a metà tra il realistico e il dipinto a mano.

 

[Thibaut Delahaye al 24FRAME Future Film Festival per parlare di Flow]

 

 

Nella parte finale della masterclass, Delahaye ha risposto ad alcune domande del pubblico e condiviso diversi consigli utili. 

 

Il primo fra questi è sicuramente quello di divertirsi, consiglio che sembra banale ma estremamente utile in situazioni di grande stress: lo stesso Lead Animator ha ammesso di essersi divertito a ricreare i versi degli animali da lui seguiti per poter entrare meglio in sintonia con loro. 

Per poter intrattenere al meglio un pubblico giovane, molto spesso bisogna tornare a essere bambini. 

 

Alle volte però si rischia di farsi coinvolgere un po’ troppo, come la povera ragazza che si è occupata della scena in cui il gatto protagonista rischia di affogare, una giovane animatrice che a quanto pare è scoppiata in lacrime più volte esclamando "Lo sto uccidendo!".

 

[Un frame da Flow]

 

 

Un consiglio altrettanto importante è sicuramente quello di non "lasciarsi governare dagli strumenti" utilizzati, ma ricordarsi che quelli sono tutti elementi a nostra disposizione per creare qualcosa di unico.

 

Impossibile non pensare anche all’Intelligenza Artificiale e alla piega che il suo utilizzo sta prendendo nel mondo del Cinema e del digitale: quale sarà il futuro dell'animazione?

Quale scenario si prospetta per i giovani appassionati?

Un film come questo però fa ben sperare e ci ricorda quali enormi risultati possa raggiungere un progetto portato avanti con passione.

 

Flow è un film da Premio Oscar, ma lo è stata anche la sua squadra.

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