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Le registe e il loro sguardo sul Male con Asia Argento - Comicon 2025

Il panel "Le registe e il loro sguardo sul male" è un invito a una riflessione più approfondita sui film diretti da donne che parlano di donne

Asia Argento accompagnata dal regista Simone Bozzelli ha presentato nel primo giorno di Comicon 2025 di Napoli il panel “Le registe e il loro sguardo sul male”, dedicato alla visione delle registe a partire dal passato con Leni Riefenstahl fino ad arrivare ai giorni nostri con Coralie Fargeat (Revenge, The Substance).

 

Durante il panel Asia Argento ha sottolineato l’importanza del Cinema non mainstream, poco convenzionale come quello di Agnès Varda, e non ha voluto parlare invece del Cinema di donne registe che, seppur dalla bravura incredibile, hanno “imitato” gli uomini non dandosi completo spazio nella narrazione, facendo l’esempio di Jane Campion. 

 

Per Asia Argento il Cinema deve raccontare le urgenze dell’attualità, come la difficoltà di essere donne in questa società ed è quello che si riscontra in Titane, Raw e The Substance.

Nonostante questi film sembrino rientrare nel filone dell’horror, l’orrore non è inteso nel modo più generico del termine, ma nello specifico del quotidiano orrore che le donne vivono ogni giorno, senza cadere in visioni stereotipate. 

Queste registe che scardinano lo standard, dunque, sono sentite come necessarie. 

 

Quando si parla di questi film esplicitamente violenti, “tutti parlano della violenza di scena, ma non della violenza delle donne”: con queste parole Asia Argento sottolinea una realtà orribile e violenta che deve venire espressa anche cinematograficamente, senza accompagnarla per forza da una presunta positività.

Simone Bozzelli al riguardo fa proprio l’esempio di Scarlet Diva di Asia Argento, dove la donna viene distrutta dallo stesso sistema che l’ha creata. 

 

“Non fruire delle immagini addomesticate” dovrebbe essere l’obiettivo per porre lo sguardo dello spettatore altrove, su film sporchi ma reali, che non abbiano come fine il comprarti o l’addormentarti.

 

È il caso di film “fastidosi” come American Honey, che non lascia fuori dalla narrazione i corpi ma li enfatizza, in modo voyeuristico e cattivo in egual modo. 

 

[Lo sguardo femminile sul Male: ...e ora parliamo di Kevin, di Lynne Ramsay]

 

Simone Bozzelli, inoltre, parla della collega Asia Argento dicendo come lei stessa abbia sempre mirato a film dove i corpi non sono erotici ma disgustosi, che cercano tortura, affermazione e desiderio.

 

Corpi distrutti che troviamo in Romance, Baise Moi - Scopami o più in generale nel filone rape and revenge ma esclusivamente raccontati dal punto di vista di una donna, dove gli abusi subiti portano a un riscatto violento, sanguinoso e sofferto. 

Per Asia Argento nel Cinema odierno non tutti hanno il coraggio di raccontare storie che escano dagli stereotipi di donna “strega, madre, puttana, santa” perché violare il concetto di libertà fa paura.  

 

Simone Bozzelli esce poi dalla visione esclusivamente femminile per una parentesi sul Cinema queer che, proprio come quello femminile, definisce “fucking original”, cioè un Cinema che dà dei punti di vista unici; Asia Argento aggiunge al discorso che alla fine tutto è già stato raccontato, ma cambia il modo in cui lo si racconta perché anche le donne stesse hanno interiorizzato la misoginia non riuscendo a uscire da certi schermi. 

 

Nel panel Asia Argento ha scelto di partire da Leni Riefenstahl proprio perché rappresenta il Male da un certo punto di vista e, allo stesso tempo, si parla di una regista vicina al Reich ma brillante, geniale e fuori dagli schemi, ingiustamente sminuita dalla Storia fino a essere ghettizzata.  

 

Per concludere, Asia Argento e Simone Bozzelli hanno invitato il pubblico a prendere più consapevolezza del mezzo, a non pensare ai film come unico scopo di vendere un prodotto e finire sulle piattaforme streaming, ma di dare sempre vita alle idee in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo se si ha l’urgenza di raccontarsi.

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