Diretto da Tim Burton e con protagonista Michael Keaton, Beetlejuice racconta la storia di uno spirito molto particolare.

Di professione fa il contrario di un normale esorcista.

[Il trailer originale di Beetlejuice]

In quanto fantasma, Beetlejuice cerca infatti di mandare via gli esseri umani dalle case per dare pace ai fantasmi che le infestano. 

Con Beetlejuice si troveranno loro malgrado ad avere a che fare i due protagonisti: la coppia formata dai due sposini Adam e Barbara Maitland, defunti.

In questa nuova condizione Adam e Barbara cercano di capire come vivere la propria non-vita infestando la propria ex casa, ormai invasa da nuovi abitanti viventi, i Deetz. 

[Una delle scene più famose di Beetlejuice]

Fra loro spicca una ragazza, Lydia, affascinata dal mondo degli spiriti e che tratta i Maitland con gentilezza, anche a causa della solitudine di cui soffre.  

Al di là della trama interessante e spiritosa, Beetlejuice è un cult indiscusso: il film contiene tutte le caratteristiche basilari del cinema di Tim Burton con le sue qualità più alte e presenta elementi legati anche al gotico come movimento letterario. 

Beetlejuice unisce la comicità al gusto del macabro, vanta un cast variegato e ben diretto a cui si unisce una colonna sonora accattivante.

La protagonista che conquista è probabilmente proprio la giovanissima Winona Ryder: la futura star degli anni '90 aveva esordito in Lucas, film del 1986 grazie al quale Tim Burton la notò e la volle nel suo film.  

[Winona Ryder in Beetlejuice]

Tornerà a lavorare con lui come protagonista in Edward mani di forbice, ma in Beetlejuice è forse più "burtoniana" che mai.

Una regina del gothic sia nello stile sia nell'interpretazione. 

Ovviamente, poi, c'è Michael Keaton.

L'attore ha ottenuto la popolarità proprio con questo film, per poi essere scelto da Tim Burton come protagonista del suo Batman nell'omonimo film e in Batman - Il ritorno.  

Il Beetlejuice di Michael Keaton diverte e inquieta allo stesso tempo: è un personaggio estremamente dinamico dove naturalmente il trucco ha un ruolo fondamentale, ma a questo si aggiunge la presenza scenica di un attore, che in questa performance ci consente di ricordarci quando, con poco, si possa costruire un personaggio iconico.  

Al netto della scene inquietanti e della mirabile sintesi fra grottesco e comico, Michael Keaton è un Beetlejuice che funziona innanzitutto per le sue capacità espressive.

Esse entrano in contrasto con il ruolo più taciturno e dimesso di Winona Ryder. 

[Michael Keaton in Beetlejuice]

Ne consegue che le due interpretazioni possono essere considerate le due facce del film, o forse proprio le due facce di Tim Burton: la comicità prorompente e l'inquietudine del gotico.

Il gusto per il paradosso, per la parodia, per la satira al consumismo sono il fiore all'occhiello di questo cult. 

I nemici in questa storia sono gli adulti troppo presi da se stessi ed egoisti per cogliere perfino la sacralità dell'aldilà. Dilaga la spinta al "nulla", per usare un termine appartenente a un altro cult, La storia infinita, dove sembra che tutto ciò che saremo dipende dal vuoto guadagno e dal concreto.

Per una certa categoria di adulti la fantasia e la paura sembrano essere svaniti. 

Se anziché spaventare i vivi i fantasmi dei Maitland li divertono, questo non può che ricordarci un capolavoro della letteratura gotica ma anche comica, il racconto Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde.  

Anche in questo caso la storia ruota attorno a un fantasma che si ritrova ad avere a che fare con esseri umani del tutto insensibili nei confronti della paura.

Quando egli fa trovare loro una macchia di sangue tremenda sul tappeto, anziché spaventarsi pensano all'efficienza dello smacchiatore per pulirla. 

"È il sangue di Lady Eleonore de Canterville, che fu assassinata in quel punto preciso dal proprio marito, Sir Simon de Canterville, nel 1575.

Sir Simon le sopravvisse nove anni e poi scomparve subitamente in circostanze assai misteriose. Il suo corpo non è mai stato ritrovato, ma il suo spirito peccatore vaga tuttora per il castello.

La macchia di sangue è stata sempre molto ammirata da turisti e visitatori, e non è possibile toglierla." 

"Quante storie", gridò Washington Otis. "Il Super-Smacchiatore e Detersivo Incomparabile Pinkerton la farà sparire in due secondi.»"

- Il fantasma di Canterville, Oscar Wilde 

Quando anche a causa di Beetlejuice i fantasmi nel film usciranno allo scoperto, l'idea dei Deetz è quella di usare i fantasmi come fenomeni da baraccone.

Oscar Wilde con il suo fantasma di Canterville narrava un mondo in cui il futuro consumismo ci avrebbe addirittura portati a non poter provare più paura.  

La mancanza di sentimenti bonari e di fantasia che il mondo moderno favorisce, in Beetlejuice è presente con la stessa comicità e con forte acume.

Il personaggio di Catherine O'Hara nel look, nei modi e nelle convinzioni ricorda l'indifferenza del signor Otis nell'opera wildiana, così come anche in questo film è presente un legame fra la vita e la morte attraverso l'innocenza di una giovane. 

Una nuova generazione che dimostra di saper accettare l'ignoto, anzi, di esserne affascinata, mentre noi ridiamo con Beetlejuice e dagli anni '80 conserviamo con questo film il desiderio di stupirci e di emozionarci al cinema. 

[articolo a cura di Silvia Argento] 

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