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La pandemia da Coronavirus non fa sconti nemmeno a James Bond e l'uscita del film No Time to Die è stata spostata (di nuovo) al 2021, come hanno comunicato i produttori Michael G. Wilson e Barbara Broccoli.
Bisognerà dunque aspettare aprile 2021 per vedere in sala il 25° film della saga incentrata sulla celebre spia britannica, diretto stavolta da Cary Joji Fukunaga.
[Il trailer italiano di No Time to Die]
Come specificato, non è il primo rinvio a cui è soggetto il film: già a marzo l'emergenza epidemiologica aveva costretto i distributori a cambiare la data di uscita della pellicola, passando da aprile a novembre 2020.
No Time to Die vedrà per l'ultima volta Daniel Craig nei panni dell'agente 007 (e lecitamente già ci si chiede chi lo rimpiazzerà): la trama, che prenderà il via cinque anni dopo gli eventi narrati in Spectre, vedrà il protagonista tornare in azione per salvare uno scienziato rapito e dare a la caccia a Lyutsifer Safin, folle terrorista che ambisce a distruggere il mondo.
Oltre al già citato Craig, sono presenti nel cast le Bond Girl Léa Seydoux e Ana de Armas, inisieme ai villain Christoph Waltz e Rami Malek; è presente inoltre anche l'attrice Lashana Lynch, che interpreta la nuova agente 007, entrata in servizio dopo il ritiro di Bond.
La produzione del film (che ha toccato anche la città italiana di Matera) è costata oltre 200 milioni di dollari; è comprensibile dunque che i produttori, fra i quali spiccano MGM e Universal, vogliano attendere tempi più sicuri dal punto di vista sanitario, in cui gli spettatori potranno tornare in massa nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.
[Le riprese di No Time to Die a Matera]
Wonder Woman 1984 e Dune, entrambi targati Warner Bros., al momento hanno subito solo lo slittamento del film con Gal Gadot, mentre il nuovo di Denis Villeneuve è ancora fissato per questo inverno.
Al contrario invece Disney ha spostato più volte praticamente tutti i propri film, con addirittura il "caso Mulan", che ha visto il film essere proposto in streaming e non in sala.
In ogni caso questo è senza dubbio un anno cinematografico che si appresta a concludersi con poche luci e molte ombre.