Con la missione Apollo 11 tra il 20 e il 21 luglio 1969 l'uomo mise piede sulla Luna... ma al cinema l'aveva già fatto prima!
La Luna nel corso dei secoli ha ispirato poeti, pittori, filosofi, romanzieri e musicisti, ha influenzato le vite di tanti e continua ad influenzare la vita stessa sul Pianeta Terra: la vediamo ogni notte, lassù, illuminata dal Sole che ci mostra sempre la stessa faccia, immota, così vicina ma così incredibilmente lontana e difficile da raggiungere.
Non poteva che ispirare anche i cineasti, che al nostro satellite hanno sempre guardato con interesse e fascinazione.
La fantascienza ha sfruttato la Luna in tantissimi film, ed è innegabile che la missione Apollo 11 che portò per la prima volta l'Uomo sulla superficie lunare ha cambiato tutto anche nell'immaginario cinematografico.
Perché se fino a quel momento si poteva fantasticare in qualunque modo sulla Luna, inventandone i paesaggi e creando anche degli abitanti lunari, dal 20 luglio 1969 il Cinema ha dovuto fare i conti con la realtà: non si poteva più scherzare troppo, tutto il mondo aveva visto con i propri occhi le immagini della NASA e la Luna era improvvisamente diventata più vicina, meno ostile, più amica e meno incognita.
Bisognava quindi trattarla in un altro modo, ritrarla con meno fantasia e più coerenza, anche se la cosa non ha certo fatto terminare la fantasia degli sceneggiatori, che sono comunque riusciti anche in tempi recenti a raccontarci di civiltà segrete e di pericoli annidati sul lato nascosto del nostro satellite.
Ecco dunque una Top 8 dei film che hanno avuto la Luna come protagonista, immortalandola ora come minaccia e ora come barzelletta, a volte come oscuro segreto da conoscere e altre volte come luogo noto ma inospitale e solitario.
Quanti ne avete visti?
Quale vi piace di più?
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Posizione 8
Totò nella Luna, 1958
regia di Steno
Si inizia da uno dei nostri comici più noti e più amati: Totò.
Nel periodo della fantascienza nacque questa buffa parodia che metteva alla berlina vari film - tra cui uno che troverete più avanti in questa Top8 - interpretata da Totò con dei giovani Ugo Tognazzi, Sandra Milo e Sylva Koscina.
Diretto da Steno e prodotto da Mario Cecchi Gori, il plot si mette in moto grazie a un clamoroso equivoco in merito al "lancio del razzo nello spazio": divertente come tutti i film con Totò, è anche curioso a guardarsi per provare a riconoscere tutti i film che vengono citati in chiave parodistica.
Curiosità: tra gli attori c'è anche Luciano Salce in uno dei suoi primi ruoli davanti alla macchina da presa: già regista, dopo qualche anno sarebbe diventato famoso per aver diretto i primi due film di Fantozzi.
Posizione 7
Uomini sulla Luna, 1950
regia di Irving Pichel
In poche parole: il primo film che trattò la fantascienza come una cosa seria.
I problemi organizzativi di un viaggio Terra-Luna, le difficoltà nel ripartire per tornare a casa, il dramma, la presa di coscienza del fatto che la conquista della Luna sarebbe una conquista per l'umanità.
Il produttore George Pal iniziò qui la sua carriera e il film vinse l'Oscar per i Migliori Effetti Speciali oltre a una nomination per la Miglior Scenografia a Colori - già: all'epoca vigeva la distinzione tra colore e "bianco e nero".
Inevitabilmente datato se visto oggi per la prima volta, Uomini sulla Luna resta comunque godibile, oltre che essere un film importante per il suo ruolo all'interno della Storia del Cinema.
E avete presente la posizione precedente occupata da Totò nella Luna? Ecco: uno dei grandi bersagli della parodia di quel film è proprio questo di Pichel!
Posizione 6
Base Luna chiama Terra, 1964
regia di Nathan Juran
Film britannico, diretto da un esperto della fantascienza dell'epoca fatta di donne giganti, animali enormi e creature mostruose, Base Luna chiama Terra è un adattamento del famoso romanzo di H.G. Wells I Primi Uomini sulla Luna.
Una spedizione mandata sul nostro satellite trova con sgomento la bandiera della Gran Bretagna, che testimonia che sulla Luna c'era già stato qualcuno nel 1899.
Gli effetti speciali sono del mago delle miniature del 'passo uno' Ray Harryhausen, che qui torna a collaborare con il regista Juran: la cosa particolare del film è che Harryhausen dovette modellare le sue creature in modo che fossero molto più "magre" del previsto, perché le riprese sarebbero avvenute con delle lenti particolari che poi avrebbero allargato l'immagine.
Posizione 5
Una donna nella Luna, 1929
regia di Fritz Lang
Il regista di Metropolis non poteva non fare le cose in grande e per questo film chiese la consulenza di svariati tecnici esperti in missili e razzi, e Una donna sulla Luna è in effetti il primo film della Storia del Cinema a mostrarci quello che oggi a noi pare normale: il lancio di un razzo nello spazio.
Ma non solo: il film di Fritz Lang è un pezzo pregiato anche perché inventò il "conto alla rovescia", e non solo nella cinematografia ma in generale!
La cosa nacque per aggiungere drammaticità a un momento del film... e poi divenne di uso comune. Riuscireste oggi a concepire un lancio della NASA senza il classico "10... 9... 8..."?
Non è tanto la storia ad essere affascinante - una missione porta delle persone sulla Luna per poter prendere l'oro di cui pare sia ricolma - ma la messa in scena di Lang e il gusto nel vedere come 90 anni fa ci si immaginava le missioni spaziali rendono questo film imperdibile.
Dopo gli apprezzamenti per Whiplash e gli Oscar per La La Land Chazelle decise di sterzare del tutto e raccontare la storia di Neil Armstrong, il primo uomo a metter piede sulla Luna.
Il film non è stato un successo di pubblico, eppure gli 8 anni di vita dell'astronauta - interpretato da Ryan Gosling - scorrono tra successi e delusioni, e First Man risulta affascinante proprio perché sceglie di non spettacolarizzare nulla bensì di farsi trasportare dalla calma serafica di quest'uomo che vive una vita incredibile come se fosse la più noiosa di tutte.
Le scene dell'approccio alla Luna vissuto da dentro l'Apollo 11 sono incredibili, claustrofobiche e trasmettono tutte le sensazioni che quegli uomini devono aver provato 50 anni fa.
Le polemiche per la mancata scena "della bandierina" hanno messo in cattiva luce il film negli USA, ma resta un gran film con la Luna protagonista, riflessivo e contemplativo quanto basta, con davvero pochissimo spazio per il "wow" fine a se stesso.
Uno degli esordi registici più belli degli ultimi anni: Duncan Jones scrive il soggetto e dirige un Sam Rockwell straordinario in una storia profondamente esistenziale.
Un astronauta lavora per una grande azienda che estrae dalla Luna una fonte energetica fondamentale per la vita sulla Terra.
Sam è quasi al termine del suo contratto di 3 anni e aspetta che arrivi il cambio, e inganna il tempo che passa tra un impegno lavorativo e l'altro costruendo un modellino e scambiando chiacchiere con GERTY, un'intelligenza artificiale che gli fa da supporto (e ha la voce di Kevin Spacey).
Ma a causa di un incidente Sam scoprirà che tutto quello che era convinto di sapere non è vero, e che la realtà è spaventosa e quasi impossibile da accettare.
La solitudine, la routine, l'accettazione del proprio ruolo nel mondo e la presa di coscienza del fatto di essere solo un ingranaggio: Moon è struggente e se si empatizza un minimo con il personaggio di Sam riesce a colpire davvero a fondo.
Unito a una messa in scena mirabile, una fotografia pulita e nessun tipo di spettacolarizzazione: la Luna è un ambiente, non L'ambiente, e il fatto che ci si trovi lì non è la cosa più importante di tutte.
La Luna è il luogo dove nel 1999 del film viene scoperto il monolito misterioso che dà poi il via alla storia.
Nato contemporaneamente al romanzo di Arthur C. Clarke e uscito nelle sale un anno prima della missione Apollo 11, il film di Stanley Kubrick è Cinema Puro, un'opera che mette insieme la filosofia e la fantascienza, la distopia e l'allucinazione, la tecnologia e l'animismo, un'immortale musica classica a delle immagini mai viste prima, creando un connubio inscindibile rimasto nell'immaginario mondiale.
Film epocale, ancora oggi pietra di paragone per qualunque cineasta voglia approcciarsi al genere, visivamente irraggiungibile e carico di significati a cui ognuno può dare la propria interpretazione, come disse lo stesso Kubrick.
Se nella Storia dell'Uomo c'è un prima e un dopo l'allunaggio del 20 luglio 1969, nella Storia del Cinema è fuori di dubbio che esista un prima e un dopo 2001: Odissea nello Spazio.
Curiosità: nonostante 13 nomination come Miglior Regista, Miglior Film o Miglior Sceneggiatura ricevute negli anni per Il Dottor Stranamore, Barry Lyndon, Arancia Meccanica, lo stesso 2001 e Full Metal Jacket, l'Academy premiò Stanley Kubrick solo una volta.
Per gli effetti speciali di 2001: Odissea nello Spazio.
Posizione 1
Viaggio nella Luna, 1902
regia di Georges Méliès
13 minuti per sconvolgere il mondo.
Tanto bastò aGeorges Méliès per mettere in scena il suo Le Voyage dans la Lune, un film che oggi ha ben 117 anni ma che nonostante l'età è ancora in grado di divertire, intrattenere e anche stupire.
Tre mesi per essere realizzato, tra i primi film di fantascienza della Storia del Cinema e il primo a mostrare il suolo lunare - e i suoi strani abitanti, i "Seleniti" - fu anche al centro di un brutto affare tra Méliès e Thomas Edison, che grazie a delle copie trafugate in Francia proiettava il film in USA guadagnandoci sopra, lasciando al regista francese nemmeno un penny per il successo pazzesco che il suo film ebbe negli Stati Uniti.
Viaggio nella Luna è uno di quei film da vedere almeno una volta nella vita, anche solo per guardare con i propri occhi una delle immagini più famose di sempre, quel razzo che si infila nella faccia della Luna che come poche altre inquadrature trasuda Cinema e lo rappresenta tutto in un solo frame.
La magia, la tecnica, la fantasia, il pratico, il trucco, lo storytelling: un'inquadratura che racchiude in sé il concetto stesso di "Cinema" e che fu girata quasi settant'anni prima dell'allunaggio.
Oggi, 50 anni dopo, non ha perso un briciolo della sua potenza evocativa, come non lo ha perso il momento di quella storica impronta sulla Luna, quel "piccolo passo per l'uomo ma un balzo gigante per l'umanità".
E chissà quanto altro cinema potrà ispirare il nostro satellite. Da mezzo secolo, oggi, un po' più vicino a noi.
Figlio illegittimo del colonnello Kurtz e del tenente Ripley, folgorato sulla via di Dagobah mentre sul chopper di Zed filavo molto karaschò a 88 miglia orarie verso l'Overlook Hotel gestito da HAL9000.
Mi travesto da donna per fuggire da Charles Foster Palantine, con il quale suonavo blues in missione per conto della Tyrell Corporation, ma era tutto Top Secret.
Bevo White Russian, mangio torta di ciliegie stando in Silencio e non vado a letto presto perché canto sotto la pioggia.
Lavoro in TV, canto nei Dymama, sono il Direttore Editoriale di CineFacts.it e non dico mai la parola "morte".