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#Goodnight&Goodluck
Buonanotte amici (e amiche) della notte,
qui è il Marzullo di CineFacts.it che vi parla.
Sono passati diversi mesi da quando ho visto per la prima volta il film che vorrei presentarvi stanotte.
Eppure, anche a distanza di tanto tempo, non riesco proprio a togliermelo dal gulliver.
Dopo una seconda visione (avvenuta per confermare la prima - ed eccellente - impressione) è rimasto ranicchiato lì, nel mio cervello, come un’idea piantata fra l’aorta e l’intenzione.
Una roba mostruosa.
Solo pellicole incredibilmente potenti riescono a cementarsi così saldamente nella memoria e nel cuore.
Ma lasciamo da parte la sfera del soggettivo. Veniamo a noi.
Passiamo a Mind Game.
Nishi e Myon sono due ragazzi che vivono a Tokyo e si conoscono fin da bambini.
Ovviamente – situazione più classica dei classici – Nishi è da sempre innamorato di Myon, ma non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi all’amica.
Imbranato cronico, timoroso e spaventato dalle situazioni ostili che la vita gli presenta davanti, Nishi sarà costretto a prendere coraggio e a dichiararsi quando Myon gli confessa che sta uscendo con un altro ragazzo.
Il punto di snodo della storia (vera e propria esplosione del film), avviene una sera, quando i due si ritrovano in un ristorante in compagnia di due feroci Yakuza privi di senno che… STOOOP.
Direi che può bastare.
Il resto ve lo lascio scoprire.
Mind Game è un film del 2004 prodotto e animato dallo studio 4°C (sono gli stessi della trilogia di Berserk e di Tekkonkinkreet) diretto da Masaaki Yuasa e Kôji Morimoto.
I disegni utilizzati per la composizione della pellicola sono realizzati con una tecnica di composizione mista (estremamente varia: si passa da uno stile molto essenziale all’iperrealismo - anche tramite l'utilizzo di immagini reali) per un risultato finale decisamente sperimentale.
Lo script è eccezionale, al pari delle musiche di Seiichi Yamamoto che creano una commistione armonica perfetta fra immagine e suono.
Mind Game è un viaggio interdimensionale coloratissimo e splendido. Un’opera dotata di ritmo, dinamicità e sensibilità fuori dal comune.
Fra citazioni, linee temporali che si amalgano fino a formare un maestoso (quanto complesso) rompicapo, elementi classici della cinematografia nipponica e collegamenti ipertestuali e neurologici dei personaggi, il film del duo Yuasa-Morimoto - già durante la visione - si consegna allo spettatore per ciò che è a tutti gli effetti: un capolavoro dell’animazione contemporanea.
[Dopo aver visto questa sequenza tornate qui che riparliamo un attimo del concetto di 'capolavoro']
Il dramma, la vergogna, lo schifo e l’indice di miseria di questo povero, piccolo, sciocco paese in cui viviamo sta nel fatto che, ovviamente, in Italia non è mai stato distribuito.
Oltre a ciò, è disarmante vedere come - girovagando tra siti vari e social - nessuno o quasi parli di questa benedetta e ipnotica perla.
Il film ha ricevuto riscontri eccezionali nel panorama internazionale e numerosi riconoscimenti (tra i quali il Grand Prize per l'animazione al Japan Media Arts Festival del 2004, superando tra gli altri candidati anche Il castello errante di Howl del grande Hayao Miyazaki), ed è stato pubblicamente esaltato dal pluripremiato maestro dell'animazione asiatica Satoshi Kon.
Oltretutto, attualmente, Mind Game ha una media del 100% (10 recensioni della critica specializzata) e del 93% (3.371 valutazioni degli utenti) su Rotten Tomatoes.
[Il trailer semi-spoileroso del film. Io vi ho avvisati]
Per una volta, i claim promozionali che accompagnano un trailer non sono bugiardi...
- Mind Game (マインド・ゲーム), di Masaaki Yuasa e Kôji Morimoto, 2004
Devo dirvi di guardarlo?
‘Notte, Marchi Piselloni e Incontinenzie Deretane.
p.s: amanti dei puzzle (e di Inception), nel caso non l'abbiate intuito, questo è IL film che fa per voi.
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