Il regista francese Jean-Luc Godard ci ha lasciati all'età di 91 anni: a darne notizia, successivamente conferrmata dai suoi familiari, è stata per prima la testata transalpina Libération. 

Godard si è spento serenamente, circondato dall'affetto dei suoi cari, ricorrendo al suicidio assistito nella sua casa svizzera di Rolle, piccola cittadina del Canton Vaud.

[Jean-Luc Godard, al centro, insieme a Claude Lelouch e François Truffaut]

Nato a Parigi da famiglia borghese nel 1930, Jean-Luc Godard si avvicinò alla Settima Arte durante la sua adolescenza, intrecciando rapporti con altre future grandi personalità del Cinema francese nei cineclub della capitale.

Ben presto iniziò a esercitare l'attività di critico per i Cahiers du Cinéma, celebre rivista cinematografica francese, per poi cimentarsi nella regia con brevi film - spesso su commissione - negli anni '50.

Il film che cambiò la sua carriera e la Storia del Cinema mondiale risale al 1960: Fino all'ultimo respiro, autorevole esponente della Nouvelle Vague, corrente cinematografica francese che portò al superamento del Cinema classico e aprì nuovi orizzonti ai cineasti di tutto il mondo.

[Il trailer del film Fino all'ultimo respiro]

Regista prolifico, nei decenni successivi Jean-Luc Godard lavorò coi più grandi artisti del Cinema francese, fra i quali Anna Karina, Michel Piccoli, Brigitte Bardot e Jean-Pierre Léaud solo per citarne alcuni.

Ad Anna Karina fu anche legato sentimentalmente: i due si sposarono nel 1961 e sii resero protagonisti di una relazione burrascosa, terminata col divorzio nel 1967.

Non semplice fu anche il rapporto con l'altro grande alfiere della Nouvelle Vague, François Truffaut, coi due che non mancarono di insultarsi reciprocamente in due lettere pubblicate nel 1973: troppo diversi erano ormai i loro modi di intendere il Cinema, come si evince anche dalle loro carriere.

Nella sua carriera Jean-Luc Godard ha ottenuto numerosi riconoscimenti: nel 1962 il regista fu premiato alla Mostra di Venezia con il Leone d'argento per Questa è la mia vita, mentre due anni prima trionfò anche a Berlino proprio grazie a Fino all'ultimo respiro, pellicola per la quale vinse L'orso d'argento. 

Negli ultimi anni a Jean-Luc Godard sono stati assegnati prestigiosi premi anche dall'Academy, che gli ha consegnato l'Oscar alla carriera nel 2011, e dal Festival di Cannes che gli ha conferito una Palma d'oro speciale per La livre d'image.

Autore di opere originali e talvolta all'avanguardia, la figura di Jean-Luc Godard è senza dubbio uno spartiacque nella Storia del Cinema, come già affermò Luigi Chiarini, direttore della Mostra del Cinema di Venezia agli inizi degli anni '60.

Numerosi artisti e politici hanno manifestato il loro cordoglio per questa grave perdita Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, lo ha definito su Twitter "il più grande iconoclasta fra i cineasti della Nouvelle Vague, genio inventore di un'arte moderna e decisamente libera".

Ce fut comme une apparition dans le cinéma français. Puis il en devint un maître. Jean-Luc Godard, le plus iconoclaste des cinéastes de la Nouvelle Vague, avait inventé un art résolument moderne, intensément libre. Nous perdons un trésor national, un regard de génie. pic.twitter.com/bQneeqp8on

— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) September 13, 2022

Jean-Luc Godard non c'è più, fortunatamente i suoi film ne testimonieranno la grandezza fin quando esisterà il Cinema. 

Il nostro redattore Jacopo Gramegna gli ha voluto dedicare una puntata speciale del nostro podcast, perché Jean-Luc Godard "cambiando il Cinema è riuscito a cambiare il nostro sguardo sul mondo; è cambiato il modo in cui immaginiamo il mondo, in cui sogniamo il mondo... e quindi, di fatto, cambiare il Cinema altro non è che cambiare il mondo". 

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