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Cut! Zombi contro zombi - Recensione: i non-morti aprono il Festival - Cannes 2022

La recensione del film di Michel Hazanavicius che ha aperto la 75ª edizione del Festival di Cannes 

La 75ª edizione del Festival di Cannes si è aperta con l'ultimo lavoro cinematografico firmato da Michael Hazanavicius, già vincitore del Premio Oscar per il Miglior Film nel 2011 con il suo The Artist.

 

Remake di Zombie contro zombie - One Cut of the Dead, zomcom del 2017 di Shin'ichirō Ueda, Cut! Zombi contro zombi racconta la storia di una scalcagnata troupe cinematografica, capitanata dal suo regista Rémi (Romain Duris), intenta a realizzare una pellicola di genere dedicata ai putrescenti mangiatori di carne umana che diedero la gloria immortale a George Romero: gli zombi.

 

[Il trailer ufficiale di Cut! Zombi contro zombi]

 

 

Durante le riprese - a dir poco difficoltose ed esilaranti - accade però l'imponderabile: desideroso di ottenere il realismo massimo dai suoi interpreti, Rémi risveglia un gruppo di non-morti che cercheranno di sgranocchiare cast e troupe. 

 

Riusciranno i nostri eroi a portare a casa la pelle e, magari, persino un po' di materiale da tagliare e incollare in sala di montaggio? Oppure non sarà neppure necessario vista la volontà di fare tutto in "one cut"? 

E ancora: la realtà che ci viene mostrata sullo schermo è quella effettiva oppure fra le pieghe del delirio, delle risate e di riprese traballanti si cela un'ulteriore dimensione narrativa? 

 

A giudicare dalle (tristi) premesse che hanno accompagnato Cut! Zombi contro zombi, parrebbe che oggigiorno non sia possibile creare, esprimersi e affermarsi senza incappare in qualche polemica, difficoltà o folle imposizione.

La Z non è lecita nemmeno in quanto parte di un titolo di una scanzonata commedia zombi. 

 

Senza budget non si può creare prodotti di livello. I remake non si devono discostare di un millimetro dagli originali. 

 

Un autore non ha alcun potere sulla propria creatura, specie a fronte di imposizioni dettate dai produttori, non importa quanto folli esse siano.

 

 

 

 

Salvo la prima, il film di Hazanavicius smentisce tutte le affermazioni sopracitate esprimendosi come remake di valore, vicino sì al prodotto di partenza, ma respirando e camminando in maniera autonoma, concedendosi leggere - ma intelligenti e gustose - variazioni che conferiscono al film una maggiore profondità di analisi su diversi aspetti del nostro presente, cinematografico e non.

 

Qui si ragiona di Cinema, di quale sia l'essenza più profonda del medium audiovisivo e, soprattutto, si racconta di quell'insieme di persone dal cui sforzo comune nasce la magia cinematografica.

La troupe, gruppo lavorativo formato - qualche volta - da sbarellati, narcisi, pignoli, alcolisti ed eccentrici generici. 

Gente pericolosa, quella della troupe. 

 

Eppure Cut! Zombi contro zombi ci dice che dagli sforzi comuni di professionalità e menti differenti si possono ottenere risultati straordinari, impensabili, apparentemente irraggiungibili. 

 

Qui si parla di dedizione, di perseveranza, di amore per il Cinema. 

Di cosa si è capaci di fare, improvvisando, giocando e inventando soluzioni per portare a casa un risultato che faccia felice lo spettatore. 

 

In contemporanea alla proiezione del Grand Théâtre Lumière - con cast e regista come ospiti - la Sala Debussy del Palais des Festival et des Congrès si anima di risate fragorose, corali, quasi come se stessero rispondendo all'invisibile bacchetta del direttore d'orchestra conosciuto con il nome di Michel Hazanavicius. 

 

Perché è questa l'essenza più pura del Cinema: la sala, il pubblico che si abbandona alle emozioni, un autore che segue lo spartito di un remake ma in maniera autonoma, senza imposizioni, libero di creare le proprie variazioni sul tema aggiungendo alla storia buffissimi compositori di colonne sonore e riferimenti sornionamente metacinematografici. 

 

Pazienza se qualcuno ha deciso che una lettera dell'alfabeto all'interno del titolo di un film era una pericolosissima minaccia da eliminare ad ogni costo. 

A noi resta il Cinema. 

 

E se le premesse presentate da Cut! Zombi contro zombi verranno rispettate, il prosieguo di questo Festival di Cannes 2022 non potrà che essere luminoso.

 

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