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#L'Autocheera
Uno degli argomenti più toccati quando si parla di doppiaggio italiano è quello dei talent:
cantanti, calciatori, conduttori, showgirl, politici, youtuber e altre figure che niente hanno a che fare col doppiaggio, chiamate per prestare la propria voce a prodotti (in genere d'animazione) per parti marginali o più importanti.
Per quanto se ne possa discutere, il quantitativo di lavoro dei doppiatori professionisti non ne risente (anche se molti giovani aspiranti tali dicono il contrario), poiché si parla di poche produzioni ogni anno per "doppiatori one-shot": gente che una volta finito il prodotto raramente rivede una sala di doppiaggio.
Ma, anche se non ne risente il lavoro del vero doppiatore, spesso ne risente la qualità dell'opera stessa.
Per quanto capisco possa fare del male fisico e psicologico, vorrei ricordarvi Greta Menchi nel L'A.S.S.O. Nella Manica e in Ratchet & Clank.
Fabio Volo nella saga di Kung Fu Panda.
Francesco Facchinetti in Robots.
Tiziano Ferro in Shark Tale.
E infine, tutti i personaggi di Shaolin Soccer doppiati dai calciatori della Roma e della Lazio.
Spesso queste manovre di marketing con l'obiettivo di trascinare più gente nelle sale (non mi metterò a sindacare sull'efficacia di questo metodo) sono volute dalle case di produzione originali stesse, che siano esse Disney, Dreamworks o chi per loro.
E non sempre ci è andata male, anzi.
Ci tengo a ricordare ottime prove di doppiaggio inaspettate, come Enrico Papi su Mushu in Mulan, Giancarlo Magalli su Filottete in Hercules, Paolo Kessisoglu su Kronk in Le Follie Dell'Imperatore.
Ottime interpretazioni da gente di spettacolo, con un ottimo background televisivo e teatrale.
E tra loro, c'è anche il compianto Fabrizio Frizzi.
Voce di Woody nella saga di Toy Story.
Volto noto e amico della TV, prima in programmi per ragazzi e di varietà e poi in grandi eventi e programmi come Miss Italia, Domenica In e L'Eredità, è venuto a mancare il 26 Marzo 2018 a Roma a causa di un'emorragia cerebrale, lasciando attoniti e in lacrime familiari, amici, colleghi e moltissimi ammiratori.
Quel vuoto sarà incolmabile nei cuori di moltissimi ma, per quanto l'idea ci dia fitte al petto, dovrà essere riempito per quanto riguarda uno dei personaggi più importanti del mondo dell'animazione in CGI.
Nel corso del 2019 dovrebbe uscire una nuova avventura di Woody, Buzz e gli altri personaggi della saga di Toy Story.
Ultimamente stanno uscendo notizie su Tom Hanks (voce originale del Cowboy) e sul suo lavoro nel film, e tutti questi articoli stanno facendo serpeggiare la domanda nel pubblico italiano:
chi sostituirà Fabrizio Frizzi?
Quando vediamo un personaggio e sentiamo la sua voce, subiamo un forte imprinting.
Quella commistione di suoni e immagini si imprimono nella nostra memoria, e difficilmente se ne vanno via.
Vedere quel personaggio con un'altra voce ci confonde, ci dà l'impressione che qualcosa non vada e ci distrae. Per questo si cerca di mantenere una certa "continuity vocale" nel doppiaggio, che sia tra attore e doppiatore nei vari prodotti, che sia tra personaggio e doppiatore.
Ci sono state occasioni in cui questa continuità è stata interrotta per svariati motivi, come nella saga di Mission: Impossible dove nel terzo capitolo Ethan Hunt, interpretato da Tom Cruise, non era doppiato dalla voce storica dell'attore Roberto Chevalier, ma da Riccardo Rossi.
O in Face/Off e in The Punisher, dove John Travolta non è stato doppiato dalla sua solita voce italiana, Claudio Sorrentino.
Motivi economici, di studio, di scelta della casa di produzione, del distributore. Sono tantissimi i motivi.
Ma la situazione si fa più spinosa quando una voce viene a mancare.
I due esempi più vividi nella memoria sono ovviamente Gandalf nella trilogia de Lo Hobbit e Homer de I Simpson.
Nel primo caso la scomparsa di Gianni Musy ha portato il direttore del doppiaggio Francesco Vairano a fare un ragionamento:
"L'unico modo per essere all'altezza era trovare un attore che avesse un carisma personale. Pensarci però, a livello emotivo non è stato facile.
Per fortuna poi è arrivato Gigi Proietti."
(QUI l'intervista completa)
Trovare non solo un bravo attore e una voce adatta, ma anche un nome che aiutasse questa transizione.
Gigi Proietti non solo è un grande nome della recitazione italiana, ma ha già avuto numerose esperienze di doppiaggio (il Genio in Aladdin e Draco in Dragonheart tra le più amate).
Questo ha permesso, complice anche la natura prequel de Lo Hobbit, di far sì che un Gandalf di decenni più "giovane" avesse un'altra voce altrettanto carismatica senza che i nostri cuori soffrissero troppo.
Tentativo a malincuore non altrettanto riuscito per quanto riguarda Homer Simpson.
Li fu la Fox stessa ad avere l'ultima parola su chi avrebbe sostituito il talentuosissimo e poliedrico Tonino Accolla.
La scelta si ridusse a due candidati: Massimo Lopez, noto da molti anni nelle sale di doppiaggio e nei set televisivi, e Alberto Pagnotta, giovane doppiatore e attore di teatro, oltre che youtuber famoso per i suoi video di imitazione.
Il testa a testa fu discutissimo (più dai fan che dai due attori).
Il primo aveva molta più esperienza, il secondo la capacità di imitare alla perfezione il timbro del ciccione giallo di Sprinfield.
Alla fine la scelta ricadde su Massimo Lopez, complice la certezza di una carriera e un timbro vocale più vicino anagraficamente a quello della voce originale di Homer.
E adesso, per Woody, che si può fare?
Si sceglierà un altro talent? Oppure ci si affiderà a un doppiatore professionista?
Si sceglierà una voce vicina al timbro di Fabrizio Frizzi? Si cercherà una vicinanza col timbro originale di Tom Hanks?
O si andrà per un'altra strada?
Se volete sapere la mia, penso che la soluzione migliore sarebbe solo una: Angelo Maggi.
Angelo Maggi, voce di tanti attori e personaggi tra cui Tony Stark nei film Marvel, è, insieme a Roberto Chevalier, il doppiatore che ha coperto la maggior parte ruoli di Tom Hanks.
Per quanto a livello di timbrica sia diverso da quella di Frizzi, come stile interpretativo lo vedo molto vicino. Ha un grande carisma e una grande ironia (abbiamo avuto modo di gustarcela quando ha dato la voce al Dr. Cox in Scrubs).
Quindi sì: naturalmente farà sobbalzare molti al primo ascolto, ma penso che nel corso della visione saremmo in grado di accettare questa nuova voce su Woody e godercela senza storcere il naso a ogni frase.
Voi invece che ne pensate?
Quale voce, di doppiatore o di talent, sarebbe più adatta a ricoprire il ruolo? E perché?
La verità la scopriremo insieme nel corso del prossimo anno.
Nel frattempo, non possiamo che riguardarci i primi 3 Toy Story, e ricordare Fabrizio Frizzi in una delle sue interpretazioni più memorabili.
Io penso lo farò.
Mi chiedo se ci siano dei drive-in che proiettano la trilogia Pixar (nei cinema normali non mi fanno entrare. Tutto solo perché ho 4 ruote).
Una suonata di clacson a tutti, alla prossima.
L'Auto Che Era
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38 commenti
Iron
4 anni fa
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Antonella
4 anni fa
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Francesco Gliro
4 anni fa
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IlBuonVecchioNick
4 anni fa
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Gianluca Florio
4 anni fa
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Lucaluigimanfredi
4 anni fa
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Solo Gary
4 anni fa
È vero Toys story non è l'era glaciale, e Frizzi purtroppo non c'è più, però ci si adatterà.
Più difficile è nel citato Homer, o molti altri di serie tv o animate, perché le puntate sono tante e ad abituarci ci mettiamo di più, ma sui film secondo me è diverso
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Jacopo Troise
4 anni fa
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Filippo Soccini
4 anni fa
Articolo interessante come sempre.
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Samuel De Checchi
4 anni fa
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Yuri Palamini
4 anni fa
Per Toy Story 4 sarà difficile accettare una voce differente da quella del buon Frizzi, almeno per la prima mezz'oretta di film, speriamo bene! Il tuo suggerimento ci sta, magari chi sceglie è iscritto al sito e lo leggerà 😉
P.s. Mushu e Filottete li amo dalla prima visione al cinema anche grazie ai loro rispettivi doppiatori: Papi e Magalli ❤️
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Space
4 anni fa
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BubbleGyal
4 anni fa
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Francesco Alfi
4 anni fa
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Rossella
4 anni fa
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James Flint
4 anni fa
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Roberto Rotondo
4 anni fa
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RayRJJackson
4 anni fa
Non mi ci abituerò mai, ma ci sta.
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Nuriell
4 anni fa
Il doppiaggio fatto male uccide un film o una serie ma anche il cambio di doppiatore puo' farlo, mi sono trovato più volte a soffrire come un cane per il cambio della voce di un personaggio, soprattutto se l'ho sentito parlare di recente e al mio orecchio la nuova voce è peggiore della precedente.
Quando è solo una scelta di produzione si potrebbe anche rimediare, facendo ridoppiare il tutto dalla voce originale o riottenendo quel doppiatore per tutto ciò che verrò dopo, in caso di morte del doppiatore però.
Ma ehi, la tecnologia fa passi da giganti, abbiamo già attori riportati in vita con la CG (tipo Moff Tarkin), cosa che a me non da nessun fastidio, anzi mi fa piacere, è una possibilitò in più, non vedo quindi perché tra un po' di tempo non potremo avere sintetizzatori che riusciranno a creare la voce dei vecchi personaggio deceduti o almeno utilizzare un doppiatore nuovo cambandogli in seguito la voce, altrta cosa che non mi darebbe nessun fastidio.
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Mattia Schiavo
4 anni fa
Quando guardo Toy Story non guardo un semplice film di animazione, guardo un qualcosa che mi teletrasporta al mio primo ingresso in un cinema, perlomeno il primo che riesco a ricordare, un qualcosa che nel corso di 15 anni è cresciuto con me, con tutti noi.
Quando è uscito il 3 nel 2010 ero emozionato proprio come quella prima volta in sala, a soli 6 anni, con la differenza che nel 2010 avevo superato i 20.
E parte di questa emozione della "versione italiana" è stata data sicuramente da Frizzi, entraro nelle nostre teste con una dolcezza che non so spiegare.
Ricordo che quando riuscii ad avere in mano il pupazzo giocattolo di Woody ci rimasi male a sentire che non aveva la voce che avevo sentito al cinema, anche se all'epoca nemmeno sapevo chi fosse Frizzi e cosa fosse un doppiatore, prova che fa capire quanto ci possa entrare in testa una semplice voce.
Se uscirà un'altro Toy Story sarò sicuramente tra i primi in sala, la voce diversa salterà subito all'udito certo ma cercherò come altri di farci un sorriso sperando che non stoni troppo dal "solito", sperando poi che non vadano a "ritoccare" il passato perché non ha assolutamente senso.
E a tutti quelli che dicono "un cartone al cinema non lo vedo manco morto"...non capite un ca**o", affettuasemente.
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Manuela Mastroianni
4 anni fa
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Riccardo Sacchi
4 anni fa
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Vi.
4 anni fa
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Stefania Ribaldi
4 anni fa
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Federico Di Pasquale
4 anni fa
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Concetta Pistorio
4 anni fa
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Sandra Bullock
4 anni fa
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