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La lunga storia della Strega Hazel: omonimia o ruberia?

L'articolata storia dietro al nome che più si addice a una strega dei cartoon: Hazel!

Quale mese migliore di ottobre per parlare di Streghe (anche se dei cartoon!) e delle loro storie?


Una tra le più curiose è la storia della Strega Hazel, che parte da più lontano di quanto si pensi.

 

Negli anni ’40, durante una partita a Polo, Walt Disney riportò un incidente che aveva finito col procurargli nei decenni a seguire una forte artrite nell’area del collo, che gli causava dolori frequenti.


Hazel George, l’infermiera degli Studios, gli effettuava massaggi nella zona dolorante.

Walt visitava l’ambulatorio di Hazel quasi tutte le sere, dopo il lavoro.

 

 

[Una rara foto di Walt Disney a cavallo, negli anni '40, mentre giocava a Polo]

 

Mentre lei gli massaggiava il collo e le spalle - ricorda la storica della Disney Ginha Nader - lui beveva un cocktail e parlava.

 

Walt, che di rado si confidava con qualcuno, cominciò a farlo con Hazel durante le sedute.

La Nader scrive che secondo le persone che vivevano con Walt, Hazel era una persona molto sensibile ed esercitava un grande potere su di lui.

 

Era una delle poche persone che si poteva permettere di rimproverarlo a causa del suo ego e che gli raccomandava di essere più accondiscendente con i suoi dipendenti.

 

Ma l’infermiera personale di Walt Disney non è ritratta solo dalla Nader.

 

 

[La storica della Disney Ginha Nader]

 

Bob Thomas, l’unico biografo ufficiale e autorizzato di Walt Disney, confessa che chiacchierare con lei è stato fondamentale per capire da vicino la personalità di Disney, quando era alle prese con la stesura della sua monumentale opera Walt Disney: An American Original (1976).

 

Quello che su Hazel George pochi sanno è che lei, in realtà, non era solo un’infermiera: per lo Studio Disney e per il mondo della musica è stata molto di più- 

 

Col nome d’arte di Gil George, l’infermiera nata nel 1904 e deceduta a 92 anni nel 1996 a Burbank - non lontano dalla sede storica del Disney Studios - è stata la paroliera di numerose canzoni Disney negli anni '50: dalla canzone dei titoli di testa di Zanna Gialla a L’ultima battaglia del Generale Cluster e Johnny, l’indiano bianco.  

 

 

[Copertina della colonna sonora di Carovana verso il West (1956) con l'accredito a Gil George]

 

Ha collaborato alle canzoni del programmi televisivi Mickey Mouse Club; Zorro e Disneyland, oltre che al meraviglioso documentario Perri, ed era, è giusto segnalarlo, collaboratrice sul lavoro ma anche partner di vita dell’altrettanto noto musicista disneyano Paul J. Smith.

 

Purtroppo la sua attività nel ramo musicale sembra essere sempre dimenticata dagli storici Disney, a favore della sua attività sanitaria di lunga data: la George era nel team di primo soccorso già sul set del kolossal Ventimila leghe sotto i mari.

 

È curioso notare però che negli anni ’80 Michael Jackson si rivolse a Bob Thomas per avere notizie proprio su Hazel George e i due riuscirono a rintracciarla, intervistandola e chiacchierando con lei che ancora aveva una certa lucidità.

 

Ricorda l’aneddoto lo stesso Thomas in un breve scritto per la Associated Press Writer elaborato nel 2009, sottolineando che al termine dell’incontro la George si disse vogliosa di chiacchierare nuovamente con Michael Jackson… ma senza Thomas tra i piedi!

 

 

[Un raro scatto di Hazel 'Gil' George e Michael Jackson]


Pare che il celebre cantante pop abbia continuato nei successivi 10 anni (il primo incontro tra la George e Jackson avvenne negli anni ’80) a portare all’ex infermiera-musicista dei CD musicali, dei mazzi di fiori e che di tanto in tanto la andasse anche a trovare personalmente.

 

Michael Jackson fu uno dei pochissimi a non dimenticarsi di Hazel George, assieme alla figlia di Walt, Diane Disney Miller, che regolarmente andava a far visita all’anziana signora che tanto era stata vicina al padre durante la sua vita.

 

Ma torniamo un attimo al nome Hazel, vero nucleo centrale di questo mio scritto dal sapore vagamente halloweeniano.

Ebbene: non era solo la massaggiatrice di Walt a chiamarsi Hazel.

 

Un volto ben più celebre rispetto all’infermiera risponde infatti a tale nome ed è nientemeno che la nostra Strega Nocciola!

 

 

[Un fotogramma da La notte di Halloween (Trick or Treat, 1952) con la Strega Nocciola "appollaiata" su un ramo]

 

Hazel è difatti il suo nome originale e secondo alcuni l’ispirazione del nome potrebbe derivare proprio dalla figura dell’infermiera dello Studio.

 

La notizia non è ovviamente mai stata confermata da nessuna fonte ufficiale e personalmente la ritengo una piccola forzatura, che tuttavia mi ha permesso di parlare con piacere di una personalità della Casa del Topo fin troppo dimenticata.

 

Il nome della Strega è in realtà probabile che tragga ispirazione dall’omonima espressione della lingua inglese, usata per indicare varie piante del genere della amamelidi.

 

Quel che comunque voglio evidenziare è che - udite udite - si tratta anche dell’unico personaggio a essere in qualche modo apparso sia nei corti Disney che nei corti Warner Bros.!

 

 

[Una pianta della specie delle amamelide, in inglese nota come Witch Hazel]

 

 

Mi spiego meglio.

 

Il personaggio dell’amata Strega Nocciola fu il frutto della fantasia di Ralph Wright che lo partorì, sotto l’abile regia di Jack Hannah, per il corto animato classico intitolato La notte di Halloween (Trick or Treat) del 1952.

Il personaggio venne poi ripreso dal grande disegnatore e fumettista Carl Barks, inizialmente per l’adattamento a fumetti del cartoon da 7 minuti ma poi, visto il successo, fu sfruttato anche in tante altre storie a fumetti di diversi autori e paesi.

 

Impossibile non ricordare il sodalizio che la gentile Nocciola formò con Pippo, fermamente convinto che le streghe non esistano, escogitando in ogni storia le maniere più disparate, divertenti e improbabili per convincerlo non solo dell’esistenza delle streghe, ma anche della sua perfidia!

 

 

[Un'opera di Carl Barks ritrae Qui, Quo, Qua, Paperino e la Strega Nocciola ispirandosi al cartoon del 1952]

 

Purtroppo ad oggi Nocciola, come tanti altri personaggi “minori” derivati dall’animazione (Ezechiele Lupo; Fratel Coniglietto; il Grillo Parlante…) sono definitivamente scomparsi dalle pagine di Topolino, la rivista Disney per eccellenza.

 

E i Looney Tunes che c’entrano?

 

A dire la verità si tratta, forse, di un piccolo dispettuccio fatto da Chuck Jones a Walt Disney.

Uno dei più prolifici padri dei Looney, infatti, adorava il personaggio creato dalla Disney e se ne innamorò talmente tanto che... ne rubò l’identità!

 

Essendo venuto a conoscenza del fatto che la Disney non aveva potuto registrare il nome della strega a causa di un liquore che già aveva brevettato lo stesso nome, Jones ne approfittò.

 

 

[Il buon Charles Martin "Chuck" Jones (1912 – 2002) uno dei tanti Papà dei Looney Tunes]


Due anni dopo il cartoon halloweeniano della Disney, difatti, uscì sugli schermi americani La polvere magica (Bewitched Bunny; 1954) dove la protagonista ha chiaramente tutt’altro aspetto rispetto all’omonima disneyana ma, come già detto, ne condivide il nome stregale.

 

Bea Benaderet è l’attrice chiamata a leggio dalla Warner Bros. per offrire al personaggio una divertentissima caratterizzazione vocale, almeno fino a quando Chuck Jones non decide di “rubare” alla Disney anche la voce originale di Hazel-Nocciola.

 

 

[La "meravigliosamente brutta" Strega Hazel!]

 

Nelle successive apparizioni della strega Jonesiana, difatti, la caratterizzazione vocale originale passa alla mitica June Foray che per la Warner Bros. - e in generale nel doppiaggio dei cartoni animati - era una vera “aficionada”.

 

La Hazel di Jones ebbe quindi più fortuna e successo di quella di Wright e Hannah, almeno al Cinema. 

Dal 1954 in poi vennero prodotti dalla Warner altri tre cortometraggi che - spesso assieme all’orecchiuto coniglio Bugs Bunny - la vedevano protagonista.

 

La ritroviamo quindi in Il coniglio nei guai (Broom-Stick Bunny; 1956); ne Il coniglio tuttofare della strega (A Witch's Tangled Hare; 1959) e alle prese con Daffy Duck e Speedy Gonzales in Esistono le streghe? (A-Haunting We Will Go; 1966), anche se in quest’ultimo caso si tratta di una sorta di “collage” di elementi preesistenti.  

 

 

[In Esistono le streghe? (A-Haunting We Will Go; 1966) la Strega Hazel è doppiata in italiano da Vittoria Febbi]

 

In Italia la Strega loonatica non ha mai avuto una voce fissa (va detto che anche nelle versioni originali, dopo la Foray, ha parlato con altre voci) ma tra le principali dell’ultimo ventennio si segnala l’ottima Graziella Polesinanti.

 

Dall’altra parte, invece, la buona Nocciola disneyana ha per noi parlato con l’azzeccatissima caratterizzazione dell’abile Alina Moradei nel doppiaggio anni ’80, sostituita da Paola Giannetti in un ridoppiaggio anni ’90, ma segnalo pure un brevissimo contributo di Sonia Scotti sul volto del personaggio, all’interno di uno special animato televisivo dedicato a Halloween dove il personaggio fa una comparsata.  

 

 

[Ne Il coniglio nei guai (Broom-Stick Bunny; 1956) Hazel si trasforma anche in una strega... tutt'altro che brutta!]

 

Se in Casa Disney la strega ha forse avuto più fortuna nei fumetti che nell’animazione, per la Warner qualche altra apparizione di Hazel negli anni c’è stata.

 

Recentemente è apparsa anche nella serie animata The Looney Tunes Show dove interpretava il ruolo dell’improbabile madre di un altro noto personaggio Looney: il mostro Gossamer.

 

Una curiosità non da poco però, è che in questa serie andata in onda per la prima volta dal 2011 al 2013, il personaggio cambia nome in Lezah, ossia…Hazel al contrario!

La Strega Lezah già era apparsa nella serie Duck Dodgers, esordendo come una delle nemiche del papero protagonista.

 

Ma perché, per questa nuova serie, si è scelto di utilizzare il nome di questo alter-ego e non ripristinare quello di Hazel?

Probabilmente per il fatto che il personaggio è leggermente diverso, dato che ora parla anche con un accento afroamericano - pur mantendendo pressoché intantte le carattateristiche fisiche originarie?


Oppure il motivo del non ritorno al nome di Hazel è da cercarsi in un'ipotetica vittoria legale della Disney sulla Warner?

Chissà… 

 

 

[La Strega Lezah nel Looney Tunes Show dov'è la vicina di casa di Bugs Bunny]

 

 

Chiudo con un trittico di ultime curiosità extra-Disney. 

 

A ben cercare si può individuare un’ulteriore strega nel corto della MGM realizzato per la serie di Tom & Jerry e intitolato La strega volante (The Flying Sorceress; 1956) più volte trasmesso anche sui nostri piccoli schermi.

 

Non ci sono fonti attendibili che indichino il nome del personaggio come Hazel, che nel cartoon non viene mai nominato.

Ciononostante il web sembra avere attribuito anche a quella strega, a mio avviso erroneamente, il nome di Hazel.

 

 

[Studio preparatorio per il personaggio della Strega in La strega volante (The Flying Sorceress; 1956)]

 

Questo piccolo “errore” potrebbe essere sorto dal fatto, in realtà abbastanza curioso, che anche in questo caso la voce di questa ulteriore versione animata della classica strega col cappello a punta (significativamente diversa dalle altre due) è di June Foray, mentre in italiano sembrerebbe di Elsa Camarda.

 

 

[Una litografia di Casper, il celebre buon fantasmino]

 

 

Anche nel corto della serie dedicata a Casper, the friendly ghost e intitolato Which is Witch?(1958), realizzato dalla Paramount Pictures, appare una strega Hazel, che però questa volta ha le fattezze di una bambina e la vocalità dell’attrice Cecil Roy.

 

 

[Un fotogramma da Bottles (1936) della Metro-Goldwyn-Mayer e diretto da Hugh Harman]

 

 

Nel cortometraggio del 1936, realizzato da Harman-Ising Productions per la serie Happy Harmonies distribuita dalla Metro-Goldwyn-Mayer e intitolato Bottles, figura infine una malefica boccetta con le fattezze di strega che - guarda caso - sull’etichetta ha scritto proprio Witch Hazel!   

 


[Ringrazio Andrew Marini per le suggestioni e l'assemblamento dell'immagine di copertina.]

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