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#OscarHistory
A leggere il titolo verrebbe spontaneo pensare al momento dell’annuncio de La vita è bella come titolo vincitore nella categoria Miglior Film in Lingua Straniera, con il celeberrimo urlo di gioia di Sophia Loren entrato ormai nella nostra storia, “Robbbberto!” e la surreale camminata di Roberto Benigni sulle teste dei presenti per raggiungere il palco.
In realtà, l’articolo in questione è dedicato all’altro, grande momento di gloria della serata, che vide trionfare il comico toscano come miglior attore protagonista, con enorme sorpresa di tutti.
Ho scelto di concentrarmi su questa vittoria invece che sulla prima (sicuramente più nota), per una serie di motivi.
In primis, perché fu per certi aspetti una vittoria ancora più clamorosa rispetto all’altra: se l’assegnazione della statuetta di miglior film straniero era data per assodata ben prima della cerimonia (La vita è bella era stata già premiato al Festival del Cinema di Cannes pochi mesi prima e si presentava quindi agli Academy come frontrunner della categoria), lo stesso non si poteva dire per la categoria Miglior Attore Protagonista, che appariva decisamente più incerta.
In aggiunta a questo c'è poi da dire che il video della prima vittoria con l’annuncio della Loren, complice l’incomparabile esultanza di Benigni, è diventato talmente virale nel corso del tempo che credo siano in pochi oggi a non averlo mai visto o a non averne mai sentito parlare almeno una volta.
Infine, la vittoria personale di Roberto Benigni come miglior attore ha avuto un’importanza storica decisamente maggiore, visto che fu la prima volta nella storia della cerimonia che un attore di lingua non inglese venisse premiato per aver recitato in un film di nazionalità straniera.
Nella categoria di Migliore Attrice Protagonista era già riuscita in passato nella stessa impresa la già citata Sophia Loren (giochiamo sempre in casa) nell’edizione 1962, per il film La ciociara di Vittorio De Sica.
Ma si trattava appunto di un’altra categoria.
Nelle file degli attori, dalla prima edizione del 1929 a quella del 1999, non era mai successa una cosa del genere.
Per questo motivo il trionfo personale di Roberto Benigni, ancora prima di quello del film in generale e del compositore Nicola Piovani, assume un significato diverso.
Qualche anno più tardi, nell’edizione 2012, il francese Jean Dujardin riuscirà ad ottenere lo stesso premio, per il film The Artist; ma il primato resta comunque italiano.
Quattro cose da notare:
1) la fantastica reazione di sorpresa di Tom Hanks e Ian McKellen, suoi compagni di nomination, nel momento esatto dell’annuncio;
2) l’atteggiamento quasi stizzito della presentatrice Helen Hunt, che sembra infastidita sia dell’esagerato entusiasmo di Benigni, sia del suo inglese maccheronico;
3) la stretta di mano con Robin Williams, spesso definito come il suo alter ego americano, mentre si dirige al palco a ritirare il premio;
4) la risata sincera dell'escluso per eccellenza Jim Carrey (che tutti si aspettavano sarebbe stato nominato per The Truman Show, proprio al posto di Benigni), in uno dei tanti momenti di ilarità del discorso di ringraziamento.
In ogni caso, indipendentemente dal successo che La vita è bella possa aver riscontrato dall’altra parte dell’oceano, pare che gli americani non abbiano mai davvero digerito questa vittoria; l’outsider Benigni aveva battuto concorrenti del calibro di Nick Nolte, i già citati Hanks e McKellen e il favorito della serata, Edward Norton, che quell’anno registrò quella che resta tuttora la migliore performance della sua carriera, nel film American History X.
Anni più tardi, il noto comico e conduttore David Letterman, tra il serio e il faceto, avrà modo di esclamare durante una puntata del suo show:
“La vittoria di Benigni? Certamente deve essersi trattato di un qualche errore tecnico”.
Le cose comunque andarono così, e da italiani non possiamo che esserne felici.
Ecco il discorso di ringraziamento, tradotto da un inglese squisitamente (e forse volutamente) sgrammaticato:
“Grazie, grazie! Questo è un terribile errore perché ho già usato tutto l’inglese che conosco.
Non so! Non sono in grado di esprimere tutta la mia gratitudine, perché ora il mio corpo è in tumulto, perché è un colossale momento di gioia, quindi tutto sta avvenendo in un modo che non riesco a definire.
Vorrei essere Giove, sequestrarvi tutti e adagiarci nel firmamento facendo l’amore con tutti, perché non so proprio come esprimermi.
È una questione d’amore.
Siete come una montagna di neve, così delicata, la soavità e la dolcezza; è qualcosa che non posso dimenticare, dal profondo del mio cuore.
Grazie all’Academy, per aver amato così tanto il film.
Grazie a tutti, grazie al cinema italiano, grazie all’Italia che mi ha dato i natali.
Devo a loro la mia riconoscenza, se sono riuscito a fare qualcosa di buono. Quindi grazie all’Italia e grazie all’America, terra di tante opportunità.
Grazie mille. Non lo merito davvero, ma spero di vincere qualche altro Oscar!
Grazie! Grazie mille!”.
Qui di seguito, come al solito, trovate il video originale.
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41 commenti
Jaimy
1 mese fa
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Luigi Molinari
1 mese fa
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Claudio Bertelle
1 mese fa
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Francesco Costa
1 mese fa
Il film è troppe volte criticato ingiustamente secondo me
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Daniele Farina
9 mesi fa
Ah, ROBBBBERTOOO
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Antonella
10 mesi fa
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Lucaluigimanfredi
1 anno fa
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Federico
1 anno fa
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Alessandro Davani
1 anno fa
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RayRJJackson
1 anno fa
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Arianna
1 anno fa
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Jacopo Troise
1 anno fa
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Francesco Alfi
1 anno fa
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Riccardo Sacchi
1 anno fa
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Adriano Meis
1 anno fa
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Andrea Lucietti
1 anno fa
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Emanuele Antolini
1 anno fa
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Gianluca Florio
1 anno fa
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Rebecca Pettirossi
1 anno fa
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Vera De Masi
1 anno fa
La Loren che: "And the Oscar goes to...."
*voci sparse*: "Robertoooo" "Robertoooo" "Robertoooo"
Loren: "RRROBERTOO!"
IL RESTO É STORIA.
Ogni tanto rivedo con gran piacere la sua premiazione.
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Roberto Rotondo
1 anno fa
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James Flint
1 anno fa
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Filippo Soccini
1 anno fa
-Gli Academy Awards non premiano sempre il film più acclamato dalla critica o amato dal pubblico, ma dietro alla premiazine c'è una lunghissim campagna basata su pubblicità e sfruttament di ogni evento sociale del momento (quindi Edward Norton rimane un gradissimo attore anche senza premio.
- Un ruolo comico è diverso da un ruolo drammatico e, secondo me, risultare divertente è più difficile rispetto ad avere un ruolo drammatico. Quindi io risparmierei le polemiche per gli Oscar a Benigni, Marisa Tomei, Whoopi Goldberg, ecc.
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Nuriell
1 anno fa
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Andrea Mazziotta
1 anno fa
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Nibbio
1 anno fa
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Lt. Col. Frank Slade
1 anno fa
Per le critiche al film, penso che, come diceva già qualcuno prima di me quì sotto, si sia concentrato più sul fattore "ironia riflessiva", che sulla rappresentazione reale delle cose.
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Lorenzo Nuccio
1 anno fa
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Alessio Bruno
1 anno fa
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Piero Crea
1 anno fa
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Francesca Sica
1 anno fa
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Melancholia
1 anno fa
Adorabile Jim Carrey che ride di gusto.
Tornando alla Loren, quando lo premia dell'altra statuetta, mi è piaciuto tantissimo il suo tono, mi ha trasmesso quel senso di familiarità, come quando troviamo un connazionale in una terra straniera e diventiamo tutti un po' più uniti, nonostante loro fossero davvero amici, non so se mi sono spiegata bene ahahahah
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Luca Buratta
1 anno fa
Comunque sia a mio parere il "revisionismo" fatto a posteriori su questo film, volto non si sa bene perché a ridimensionarlo, non mi trova granché d'accordo. Pur non amando particolarmente Benigni, credo che La Vita è Bella sia uno di quei film che lasciano qualcosa nello spettatore, e tutto ciò che ha ottenuto, anche a livello individuale da Benigni (che è l'anima del film e non il semplice attore protagonista), sia giusto.
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Andrea Gnau De Bene
1 anno fa
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Riccardo Cappelletti
1 anno fa
La presentazione di Jim Carrey al miglior montaggio mi ha sempre fatto morir dal ridere e dispiacere tantissimo
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