#IlmondodiTimBurton
Nightmare Before Christmas ha cambiato per sempre la tecnica dell'animazione a passo uno.
“È stato molto tempo fa, più di quanto ora sembra,
in un posto che forse nei sogni si rimembra,
la storia che voi udire potrete,
si svolse nel mondo delle feste più liete.
Vi sarete chiesti magari dove nascono le feste.
Se così non è, direi che cominciare dovreste!”
[Trailer originale di Nightmare Before Christmas] Nightmare Before Christmas
Nightmare Before Christmas inizia con una voce narrante che recita una poesia, proprio come l’origine di questo film: una poesia scritta da Tim Burton negli anni ’80 che si ispirava a sua volta a una famosa poesia di Clement Clark Moore intitolata Twas The Night Before Christmas e al famoso racconto Il Grinch del Dr. Seuss.
Tim Burton ha raccontato come gli venne l’idea con queste parole:
“Anni fa osservavo il cambio d’allestimento di una vetrina, dalle decorazioni di Halloween a quelle di Natale, e mi è venuta l’idea per una storia.”
L’idea era di scrivere una sorta di seguito del cortometraggio Vincent del 1982.
Anch’essa avrebbe dovuto essere narrata da Vincent Price secondo l’idea di Burton.
Ne venne fuori una poesia che fu la base del film.
Burton produsse la pellicola attraverso l’etichetta Touchstone - casa di produzione della Disney riservata ai film con un target di pubblico variegato e non dedicati strettamente ai bambini - e assieme al regista Henry Selick fondò la Skellington Production, nome preso proprio dal cognome del protagonista di Nightmare Before Christmas: Jack Skellingon, il re delle zucche.
"È un modo piuttosto inedito di lavorare: partivamo dal soggetto e dalle canzoni per arrivare alla sceneggiatura."
La produzione del film durò circa tre anni, due dei quali riservati alla lavorazione perché animare a passo uno richiede tempi di lavorazione lunghissimi.
Si iniziò a costruire i modellini dei pupazzi e delle scenografie ancora prima che ci fosse una vera e propria sceneggiatura: all’inizio Burton pensò di costruire le basi del film nel modo classico, partendo da una sceneggiatura completa per poi mettere insieme il cast tecnico e iniziare la lavorazione della pellicola.
Si rese però conto che la storia aveva un’anima diversa, che proveniva direttamente dai testi musicali.
I testi di Tim Burton e le composizioni di Danny Elfman furono quindi la vera base di partenza della realizzazione del film, sulla quale gli animatori poterono iniziare a lavorare.
[Henry Selick e Tim Burton su uno dei set di Nightmare Before Christmas]
Nightmare Before Christmas
“L’animazione a passo uno possiede un’energia che nessun’altra tecnica può dare.”
Burton insistette che la lavorazione del film avvenisse a San Francisco, luogo dove lavoravano i migliori artisti nell’animazione passo uno, tra cui lo stesso Henry Selick.
I due si erano conosciuti ai tempi degli studi alla Cal Arts.
Nel 1982, quando Burton lavorava alla Disney, dopo la realizzazione di Vincent si mise a ideare quel che sarebbe poi stato Nightmare Before Christmas e mostrò a Selick le prime idee riguardo alla storia attraverso dei disegni che aveva realizzato.
Uno dei motivi per cui Burton affidò la regia del film a Selick fu anche perché in quel momento stava dirigendo Batman - Il ritorno.
La pellicola ha una realizzazione incredibile sia per la fattura del film che per l'impegno che ci volle durante la lavorazione: per ogni settimana di lavoro si realizzava un girato corrispondente a 40-50 secondi di film e per ogni 16-17 secondi venivano mossi i pupazzi almeno 400 volte, spostandoli ad ogni singolo fotogramma.
In tutto i pupazzi erano 227 e i modellini che costituivano la scenografia del film erano 230.
Per dare espressività a quei personaggi, soprattutto per Jack che è uno scheletro, vennero realizzate centinaia di teste intercambiabili così da rendere ancora più reali e ricchi di emozioni i pupazzi animati a passo uno.
L’ingente quantità di lavoro è stata indispensabile per realizzare le magnifiche inquadrature del film, con quel tipo di realismo e fluidità nei movimenti dei personaggi, dove la macchina da presa sembra muoversi e realizzare inquadrature di un classico film con attori reali.
[Il trailer italiano di Nightmare Before Christmas] Nightmare Before Christmas
Si concretizzò così ciò che Burton voleva ai tempi in cui finì di realizzare Vincent: una pellicola che superasse quel tipo di animazione passo uno classica, un film che sarebbe apparso tridimensionale e tangibile, ma che avrebbe mantenuto l’espressione artistica e l’immersione del disegno animato.
Come disse lo stesso Burton quando parla dell'energia che trasmette l’animazione passo uno:
“È proprio il lato artigianale della cosa a generare questa energia così difficile da descrivere.
Te ne accorgi quando vedi gli animatori che muovono i pupazzi. C’è un’energia controllata.
È come quando vedi un quadro di Van Gogh.”
Il film, come detto, è diretto da Henry Selick, che seguì tutta la lavorazione della pellicola e coordinò gli animatori durante la realizzazione del film, ma Nightmare Before Christmas resta un’opera fortemente burtoniana: in essa c'è tutta la sua poetica.
Burton non è stato semplicemente l’ideatore del soggetto e produttore del film.
In tutta la pellicola è presente l’anima dell’autore, non solo nelle tematiche ma anche nella caratterizzazione dei personaggi e negli sfondi che costituiscono le scenografie, che arrivano direttamente dalla matita di Burton, dove i suoi disegni prendono vita.
“Ci sono vari aspetti del personaggio di Jack che mi piacciono e con i quali mi identifico.
Hanno a che vedere con me.”
Jack Skellington è il personaggio ricorrente nella filmografia di Burton: una creatura che agisce in buona fede, ma che non viene compresa e quindi ritenuta un mostro.
La poetica dell’emarginato: la persona incompresa dalla società semplicemente perché ha un diverso modo di pensare e di approcciarsi alla realtà e all’immaginazione.
“È un tema che mi colpisce sempre, quello di un personaggio come il Grinch che viene ritenuto spaventoso ma che invece non lo è.
La stessa cosa vale per i film di mostri che vedevo da bambino: venivano considerati orripilanti e cattivi, anche se non lo erano.
E lo stesso succede nella vita. La gente viene spesso percepita come non è.
Una situazione nella quale mi ero trovato anch’io e non mi era piaciuta per niente.
E poi ho sempre amato quei personaggi incompresi, ma pieni di passione e sentimenti.”
[Jack e Sally in una delle poetiche inquadrature di Nightmare Before Christmas]
Nightmare Before Christmas
L’altro personaggio, comprimario a Jack, è Sally.
Lei lo ama in modo sincero e cerca di convincerlo a non realizzare il suo piano di portare il Natale nel Paese di Halloween, perché ha la sensazione che la cosa non porterà a nulla di buono.
È quel personaggio che agisce per il bene degli altri, con gentilezza, ma che appunto a causa della sua bontà non viene considerata da nessuno, ed è fragile come il filo con il quale i pezzi del suo corpo sono letteralmente legati.
“All’epoca, per via del costume di Catwoman, mi ero fissato col cucito.
Psicologicamente ero fissato con l’idea di tenere assieme i pezzi di un personaggio con dei punti e del filo.
Che poi, simbolicamente, rappresenta il modo in cui uno si sente.”
Nightmare Before Christmas nel tempo è diventato un vero e proprio cult, instaurandosi nell’immaginario collettivo come uno dei film più rappresentativi di Halloween e dell’animazione stop motion.
Ed è soprattutto un capolavoro del Cinema di animazione che ha rivoluzionato la tecnica artistica dell’animazione a passo uno.
3 commenti
Giulia Scimone
6 anni fa
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Kevin Hysa
6 anni fa
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Space
6 anni fa
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