Businessi$Business



#Creepshow
Ben trovate, anime disperate. La notte prendete sonno troppo facilmente e la cosa vi urta?
Cercate invano il titolo giusto ma tra un giampschér a caso e un effetto in CGI fatto con After Effects 4.0 non riuscite più a frenare i vostri sbadigli compulsivi?
Forse ho ciò che fa per voi.
Carnival of Souls (1962),
di Herk Harvey
Una ragazza sopravvive miracolosamente a un incidente stradale in cui la sua auto fuori controllo cade da un ponte e sprofonda nel fiume sottostante.
La morte delle sue amiche non sembra però averla turbata, infatti, dopo pochi giorni accetta un lavoro come organista di una chiesa.
La giovane, dal momento in cui si mette in viaggio per il paese di destinazione inizia però a soffrire di particolari allucinazioni di spettri che la perseguitano.
Protagonista di questo film è senza dubbio l'atmosfera, retta da una musica ossessiva e inquitante che riempie i lunghi e spettrali silenzi.
La totale assenza di linearità narrativa rende la pellicola una sorta di proto-Lynch, così come la continua confusione della protagonista tra realtà e sogno (o meglio, incubo).
Le interpretazioni, grottesche e sopra le righe (probabilmente a causa di un cast di attori non professionisti, nonostante ciò aiuti a creare delle situazioni ancora più inquietanti e ambigue), una fotografia cupissima e il continuo senso di disorientamento trasmesso allo spettatore sono gli elementi che danno vita a un film malato che non può lasciare indifferenti.
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Paura nella Città dei Morti Viventi (1980),
di Lucio Fulci
Padre Thomas, reverendo di Dunwich, si impicca ad un albero del cimitero della città.
A New York, Mary, durante una seduta spiritica, ha una visione della morte del reverendo e del conseguente risveglio della città dei morti viventi, morendo tra le convulsioni.
Dopo essere sepolta si risveglia: solo il provvidenziale aiuto da parte di un giornalista presente nelle vicinanze salva la donna da una morte orrenda.
A questo punto, i due intraprendono un viaggio verso Dunwich, per scoprire l'origine di questo orrore.
Originariamente intitolato semplicemente "La Paura", Paura nella città dei morti viventi è il primo film della Trilogia della Morte del nostro Lucione nazionale.
Oltre ad essere il capitolo più estremo del trittico, secondo il mio modesto parere, è uno degli splatter meglio riusciti di sempre.
Ancora una volta incontriamo la non-linearità narrativa (che Fulci porterà al suo apice massimo nel capolavoro ...e tu vivrai nel terrore! L'aldilà), stavolta però associata a un senso del disgusto tanto disturbante quanto ipnotico, dove fantasia e varietà non si sprecano: cadaveri in putrefazione, occhi che lacrimano sangue, piogge di vermi, fino alla scena cult in cui una ragazza in macchina rigurgita i suoi organi interni.
I temi sono quelli cari a Fulci, ereditati da una formazione culturale che deve tanto a H.P. Lovecraft, Edgar Allan Poe, ma soprattutto all'esoterismo e alla generale ambiguità della fonte della paura: zombi?
Spettri?
La paura in sé?
Uno dei lavori più crudeli del poeta del Macabro, con una messa in scena magistrale.
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Crimson Peak (2015),
di Guillermo del Toro
La piccola Edith Cushing una notte riceve la visita del fantasma della madre che la avverte di fare attenzione a Crimson Peak.
Crescendo, Edith diventa una scrittrice di ghost story, non riuscendo però ad avere successo.
L'incontro con l'imprenditore Thomas Sharpe cambierà la sua vita: i due si innamorano perdutamente, ma il padre di Edith rimane ucciso dopo essersi opposto alle loro nozze.
Sarebbe ingiusto definire Crimson Peak solo come una storia di fantasmi, oltre che fuorviante.
Il grandissimo del Toro riesce a creare un mistery che è in grado di unire dramma, storia d'amore e atmosfere gotiche.
Dopo un inizio stentato - i primi 40 minuti sono belli lunghi ma servono a introdurre la situazione - lo stravolgimento dello status quo dà il via alle danze: Edith e Thomas si sposano e vanno a vivere a villa Sharpe, che si rivelerà essere infestata da fantasmi.
L'atmosfera all'interno del castello deve molto ai primi lavori di Bava (mi riferisco in particolare a "La frusta e il corpo"), infatti i lati più pregievoli di questo lavoro sono la scenografia e la fotografia, splendida per i continui movimenti di macchina e per le scelte cromatiche, con un onnipresente e accesissimo rosso.
I fantasmi, splendidi e iper curati, sono ben lontani dal classico immaginario degli ultimi anni e anche loro derivano da un'evidente influenza lovecraftiana.
Del Toro si conferma ancora una volta una bellissima realtà del cinema di genere, specie nella pochezza degli anni 2000.
Ci auguriamo che questi consigli siano serviti a togliervi il sonno, e nel caso non ci fossero riusciti non dubitate: troveremo qualcosa adatto a voi!
Creepshow, solo su CineFacts.it!
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News
Cinerama
57 commenti
SViulenz
3 anni fa
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Samuel De Checchi
3 anni fa
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Angela
3 anni fa
Per quanto riguarda il primo, sono rimasta un po' delusa dalla trama, ma per tutto il resto credo sia un capolavoro di film. Luci, scenografie, abiti, atmosfere... Tutto curato nei dettagli.
Il film di Fulci, invece, viaggia su un livello completamente differente.
Guardo film horror da quando ero piccola e pochissime pellicole sono riuscite a turbarmi quanto questa di Fulci.
È un film che mette a dura prova anche i più audaci, ma che, per chi come me fa fatica a trovare horror di un certo spessore, merita di essere visto.
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Emanuele Antolini
3 anni fa
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Giuliana Zaccarini
3 anni fa
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Jude
3 anni fa
Comunque bella questa rubrica: faccio sempre fatica a trovare degli horror che mi soddisfino, quindi qualche buon consiglio fa proprio comodo. Forse è finalmente giunto il momento di affrontare il tanto osannato Fulci!
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Dav 9000
3 anni fa
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Vincenzo D'Eugenio
3 anni fa
Carnival of Souls non l'ho mai visto ed è sulla mia lista di cose da vedere.
Grazie
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Manuel Bestetti
3 anni fa
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Lindarts
3 anni fa
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Fabrizio Cozzolino
3 anni fa
Alla mia prima visione di Crimson Peak al cinema è capitato anche a me di pensare a La frusta e il corpo di Bava o Danza Macabra di Margheriti, oltre, ovviamente, ai film della Hammer!
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Alessandro
3 anni fa
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Melancholia
3 anni fa
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Francesco Fucci
3 anni fa
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stefano marino
3 anni fa
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Nicolò Murru
3 anni fa
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Angela
3 anni fa
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Lynch Walk With Me
3 anni fa
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Stanley K.
3 anni fa
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Simone Antonino
3 anni fa
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Raff
3 anni fa
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Maatz
3 anni fa
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Matteo Cataldi
3 anni fa
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Vecchio Snaporaz
3 anni fa
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Daniele Veroli
3 anni fa
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Alessandro Davani
3 anni fa
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Mells324B21
3 anni fa
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Carlo Padova
3 anni fa
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Nicolò Vandi
3 anni fa
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Nicola Cozza
3 anni fa
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Rebecca Carbone
3 anni fa
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Alessia Incatasciato
3 anni fa
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iena plinsky
3 anni fa
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Enrico Imbimbo
3 anni fa
Crimson Peak lo hanno odiato in molti, non capisco perchè. lo trovo n film meraviglioso!
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Gioze
3 anni fa
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IlBuonVecchioNick
3 anni fa
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Tommaso
3 anni fa
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Alessandro Cavallo
3 anni fa
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Mattia Fiorio
3 anni fa
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Stefano Ciani
3 anni fa
Comunque ottimo articolo curioso e mi a fatto piacere leggere !
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Gigi Dag
3 anni fa
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Christian Caimi
3 anni fa
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Drugo
3 anni fa
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Kenji Endo
3 anni fa
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Joaquin Phoenix
3 anni fa
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Samuel De Checchi
3 anni fa
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Francesco Chimienti
3 anni fa
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Dave
3 anni fa
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FedericoD17
3 anni fa
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Barbara G.
3 anni fa
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Greta
3 anni fa
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roligsjel
3 anni fa
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Daniele Ticconi
3 anni fa
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Alessandro Bartolomei
3 anni fa
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