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Netflix risponde alle polemiche sulla riduzione di banda richiesta dalla UE

Con un comunicato ufficiale la società di Reed Hastings ha messo le cose in chiaro

Con un comunicato ufficiale Netflix ha messo le cose in chiaro in merito alla notizia diffusa qualche giorno fa sulla riduzione di banda richiesta ai colossi dello streaming dal Commissario Europeo per il Digitale Thierry Breton; le infrastrutture hanno registrato un sovraccarico negli ultimi tempi, dovuto all'utilizzo maggiore di Internet da parte dell'intero continente europeo costretto a rimanere in casa per evitare la diffusione del Coronavirus: film in streaming, gaming e smart working stanno mettendo a dura prova il sistema. 

 

 

Netflix, YouTube, Amazon e Disney+ hanno accettato la richiesta, ma la cosa ha sollevato un vespaio di polemiche da parte di molti utenti che si sono sentiti in dovere di esigere una riduzione del costo dell'abbonamento mensile, al grido di 

"Se pago l'HD voglio l'HD, se non ho l'HD allora voglio pagare meno". 

 

Sorvolando sul merito della polemica, che in un momento simile lascia il tempo che trova soprattutto se si parla di un mese di abbonamento e la differenza di costo è nell'ordine di un paio di caffé, Netflix ha pensato bene di rilasciare un comunicato ufficiale per chiarire il fatto che la "riduzione" non riguarda l'alta definizione, e che chi ha un abbonamento HD continuerà a vedere i contenuti in HD. 

 

 

 

Ecco cosa si trova sul sito di Netflix Media, firmato da Ken Florance, VP Content Delivery di Netflix Open Connect:

 

"Stiamo vivendo una crisi globale e tutti abbiamo la responsabilità di aiutare dove possiamo.

La scorsa settimana, l'Unione Europea ha chiesto ad aziende come Netflix, Amazon e YouTube di assicurarsi che stiamo usando le reti di telecomunicazioni nel modo più efficiente possibile data la domanda senza precedenti che stanno affrontando. 

Abbiamo immediatamente sviluppato, testato e implementato un modo per ridurre del 25% il traffico di Netflix su queste reti, a partire da Italia e Spagna, che hanno avuto il maggiore impatto.

Nel giro di 48 ore abbiamo raggiunto questo obiettivo e lo stiamo implementando in tutto il resto d'Europa e del Regno Unito. 

 

 

 

Da quando abbiamo iniziato ad apportare queste modifiche, abbiamo ricevuto una serie di domande dai membri e dai nostri partner ISP.

 

I nostri membri hanno chiesto cosa significhi in termini di qualità video. 

In parole povere, l'azione che abbiamo intrapreso mantiene l'intera gamma di risoluzioni video.

Quindi, sia che tu abbia pagato per l'Ultra-High Definition (UHD), l'High Definition (HD) o la Standard Definition (SD), questo è ciò che continuerai a ottenere (a seconda del dispositivo che stai utilizzando)." 

Nessun allarmismo e nessun panico, dunque.

 

 

 

Il comunicato di Netflix a firma di Ken Florance prosegue entrando nel dettaglio. 

 

"In circostanze normali, abbiamo molte (a volte dozzine) di flussi diversi per un singolo titolo all'interno di ciascuna risoluzione.

In Europa, per i prossimi 30 giorni, all'interno di ciascuna categoria abbiamo semplicemente rimosso i flussi di larghezza di banda più elevati.

Se sei particolarmente attento alla qualità video, potresti notare una leggera riduzione della qualità all'interno di ciascuna risoluzione.

Ma otterrai comunque la qualità video che hai pagato.

 

Per quanto riguarda l'ISP, alcuni partner in regioni come l'America Latina vogliono che riduciamo la nostra larghezza di banda il prima possibile.

Ma altri vogliono continuare gli affari come al solito. Questo è comprensibile, poiché diversi ISP in tutto il mondo hanno costruito le loro reti in modi diversi e operano con vincoli diversi.

Ad esempio, la costruzione di una rete ISP residenziale in una densa area metropolitana è una prospettiva alquanto diversa dalla costruzione di una rete ISP residenziale in un'area rurale scarsamente popolata. Alcuni ISP costruiscono le loro reti con una notevole quantità di capacità in eccesso ("headroom"), mentre altri no. 

 

 

 

Fortunatamente, abbiamo molta esperienza nel fornire in modo efficiente Netflix attraverso il nostro programma Open Connect - così come altre tecnologie di cui siamo pionieri - e quindi possiamo rispondere rapidamente a questi diversi scenari.

 

Quindi forniremo sollievo agli ISP che si occupano di grandi ordini di "ricovero sul posto" incaricati dal governo fornendo la riduzione del traffico del 25% che abbiamo avviato in Europa.

Per le altre reti, seguiremo le nostre normali procedure, fino a quando e se non si verificano problemi propri.

 

Il nostro obiettivo è semplice: mantenere la qualità del servizio per i nostri membri, supportando al contempo gli ISP che si trovano ad affrontare una tensione senza precedenti sulle loro reti." 

 

Ci sembra dunque chiaro che le polemiche possono tranquillamente rientrare. 

Al di là degli egoismi di alcuni, che antepongono il personale piacere della fruizione in alta definizione di film e serie TV a una situazione di emergenza mondiale, Netflix chiarisce senza ulteriori dubbi che "otterrai comunque la qualità video che hai pagato."

 

Non si hanno ad oggi notizie di comunicati ufficiali da parte degli altri grandi colossi della rete, ma per come ha spiegato la situazione Netflix siamo certi che la cosa valga anche per loro. 

 

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1 commento

Mike

4 anni fa

ti rendi conto che è una polemica inutile soprattutto in questo momento? trovo assurdo il fatto che Netflix abbia dovuto calmare le acque e tranquillizzare tutti, ma hai letto almeno l'articolo?

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