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Dici Udine in primavera e pensi subito al Far East Film Festival, appuntamento che da ormai 27 anni riunisce migliaia di appassionati da tutto il mondo nel capoluogo friulano.
Con 75 titoli provenienti da 11 Paesi dell'Estremo Oriente, il Far East Film Festival (ma gli affezionati usano l'acronimo FEFF) si è diviso anche quest'anno tra la ormai storica "casa" del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e le sale del Cinema Visionario, oltre ad offrire la possibilità a chi fosse impossibilitato a partecipare in presenza di approfittare di una ricca selezione di titoli messi a disposizione online sul portale di MyMovies.
[Il trailer di Ya Boy Kongming!: The Movie, film di chiusura del Far East Film Festival]
Proprio dal pubblico collegato in streaming è arrivato il primo premio della serata aperta dalla proiezione del musical Ya Boy Kongming!: The Movie: ad aggiudicarsi il Gelso Viola è stato Silent City Driver di Sengedorj Janchivdorj, dramma esistenzialista su un ex detenuto che trova lavoro come autista di carri funebri e unico film in concorso proveniente dalla Mongolia.
Il Gelso alla Migliore Sceneggiatura è andato invece al giapponese Welcome to the Village di Jojo Hideo, in concorso anche con la black comedy A Bad Summer; un thriller a tinte horror che esplora i temi dell'isolamento e del conflitto tra modernità e tradizione nel Giappone rurale.
Il Gelso Bianco alla Migliore Opera Prima è stato assegnato da una giuria composta dal selezionatore del Sundance Kim Yutani, dal consulente Shinji Sakoda e dalla pop idol Megumi. Ad aggiudicarsi il premio è stato Diamonds in the Sand dell'autrice filippina Janus Victoria, una co-produzione internazionale tra Filippine, Malesia e Giappone che racconta il conflitto culturale attraverso gli occhi di un giapponese divorziato che decide di trasferirsi a Manila.
Menzione speciale della giuria per The Square, film di animazione coreano che segna il debutto di Kim Bo-sol e che racconta con fantasia la vita nella Corea del Nord di oggi.
Il Black Dragon Audience Award, ovvero il premio assegnato dal pubblico che ha investito nel più alto livello di accredito del Far East Film Festival, è andato a The Last Dance di Anselm Chan, presentato nella sua versione estesa: intenso dramma incentrato intorno a una famiglia che opera nel campo delle pompe funebri, The Last Dance è stato il maggior incasso locale di Hong Kong nel 2024.
[Il cast di Her Story, vincitore del Gelso d'Oro assegnato dal pubblico del Far East Film Festival]
Il podio della 27ª edizione del Far East Film Festival è tutto cinese.
Al primo posto il pubblico ha votato con una media altissima Her Story di Shao Yihui, sguardo tutto al femminile sulla condizione della donna nel mondo estremamente competitivo della Cina contemporanea, che si è quindi aggiudicato il Gelso d'oro come Miglior Film del festival.
Al secondo gradino del podio ritroviamo proprio The Last Dance, mentre il terzo e ultimo gradino è stato occupato da Like a Rolling Stone di Yin Lichuan, ispirato alla storia vera dell'icona femminista "per caso" Su Min (Li Hong nel film), donna di mezza età che ha lasciato il marito per esplorare la Cina in auto in cerca di libertà.
Non sono mancate emozioni e ospiti speciali nei nove giorni di festival: ad aprire le danze è stato il giapponese Lily Franky, volto fragile di tanti film di Hirokazu Kore'eda e presente al Far East Film Festival come ospite speciale e protagonista di Diamonds in the Sand.
[Sylvia Chang in una scena di Shanghai Blues di Tsui Hark; attrice e regista sono stati premiati con il Gelso d'oro alla Carriera al Far East Film Festival]
Il Gelso d'oro alla Carriera del Far East Film Festival è stato consegnato a due autentiche leggende del Cinema asiatico.
L'ospite più atteso è stato certamente Tsui Hark, innovatore della new wave di Hong Kong prima nei panni di regista (da Peking Opera Blues a Green Snake, da Dangerous Encounters of the First Kind a Once Upon a Time in China) e poi di produttore con la sua Film Workshop, grazie alla quale ha lanciato la carriera di registi del calibro di John Woo e Johnnie To.
In concorso con la sua ultima opera, Legends of the Condor Heroes: The Gallants, Hark ha ricevuto il premio dalle mani dell'amico e fidato collaboratore Tony Leung Ka-fai (chiamato affettuosamente "Big Tony" per non confonderlo con "Little Tony", Tony Leung Chiu-wai).
L'altra premiata con il Gelso d'oro alla Carriera è stata Sylvia Chang, attrice taiwanese che ha lavorato con i più grandi registi di lingua cinese: da Ang Lee (Mangiare bere uomo donna) a Edward Yang (That Day, on the Beach), da Jia Zhangke (Al di là delle montagne) a King Hu (Legend of the Mountain) e Bi Gan (Un lungo viaggio nella notte).
Sylvia Chang ha commosso il pubblico con il suo ultimo film, Daughter's Daughter, e lo ha incantato con Shanghai Blues, incantevole film di Tsui Hark del 1984 restaurato per la prima volta in 4K.
Il Far East Film Festival ha registrato anche quest'anno una straordinaria risposta da un pubblico sempre più affezionato.
L'appuntamento con la prossima edizione è il 24 aprile 2026, per una 28ª edizione che promette tanti nuovi immancabili appuntamenti per gli appassionati dell'Estremo Oriente.
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