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La Mostra del Cinema di Venezia ha promosso la nascita di Biennale Cinema Channel, piattaforma streaming sulla quale caricherà opere presentate nelle manifestazioni degli scorsi anni e ancora inedite in Italia.
Biennale Cinema Channel è un servizio nato in collaborazione con MYmovies, ed è attivo dalla mezzanotte di domenica 4 luglio; vi si può accedere visitando questo link.
[L'ambito Leone d'Oro, premio principale della Mostra di Venezia]
La library iniziale conta 36 titoli delle sezioni Concorso, Fuori Concorso e Orizzonti delle edizioni della Mostra andate in scena fra il 2007 e il 2020.
Le opere sono disponibili nella loro versione originale, con sottotitoli in italiano e inglese.
A partire da settembre, mese in cui si terrà la Mostra, a questi contenuti sarà aggiunta la selezione di première mondiali della Sala Web.
L'offerta sarà costantemente aggiornata con nuovi film, che rimarranno sempre disponibili online sulla piattaforma.
Gli utenti potranno usufruire di Biennale Cinema Channel sottoscrivendo un abbonamento mensile da 7,90 € o trimestrale da 19,90 €.
[Il direttore della Mostra Alberto Barbera]
Alberto Barbera, direttore della Mostra, ha così commentato la nascita di Biennale Cinema Channel.
"Abbiamo deciso di creare un canale online in collaborazione con l’affermata piattaforma streaming italiana MYmovies per proporre al pubblico italiano una serie di film di alta qualità presentati in questi anni alla Mostra e attualmente non disponibili sul nostro territorio.
Con questa iniziativa intendiamo aiutare tutti quei registi e produttori che credono nella Mostra di Venezia, offrendo loro la possibilità di ottenere una distribuzione per il mercato italiano, e sperando di regalare ai loro film una maggiore e più duratura visibilità".
Fra i titoli sono presenti quelli di grandi registi contemporanei come Amos Gitai: il suo Rabin: the Last Day (Concorso, 2015) ricostruisce l'intrigo di interessi che portò all’uccisione del politico israeliano Yitzhak Rabin, avvenuta il 4 novembre del 1995.
[Il trailer di Rabin: the Last Day]
In bilico fra realtà e immaginazione, follia e sogno, sono invece i film The Mountain di Rick Alverson (Concorso, 2018) e Frenzy di Emin Alper (Concorso, 2015), che trattano entrambi il delicato tema della malattia mentale vista attraverso lo sguardo di un regista americano e di uno turco.
Diversi lungometraggi su Biennale Cinema Channel affrontano anche il ruolo e la condizione della donna nella società attuale: se Malaria di Parviz Shahbazi (Orizzonti, 2016) offre un lucido ritratto della società patriarcale iraniana, il dramma sentimentale Yema di Djamila Sahraoui (Orizzonti, 2012) è ambientato in un villaggio algerino soffocato dal fondamentalismo islamico.
[Il trailer di Yema]
Biennale Cinema Channel presenta un quadro significativo del Cinema internazionale d’autore degli ultimi quindici anni, che può offrire al pubblico stimolanti percorsi legati ad argomenti, provenienze, stili e idee di vario tipo.
L'iniziativa della Mostra è pertanto lodevole e si spera incontrerà il favore del pubblico.
Non vi abbiamo mai presi in giro con clickbait e bufale, perché vi rispettiamo: crediamo che amare il Cinema significhi anche amare la giusta diffusione del Cinema.