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La saga cinematografica di Mission: Impossible è iniziata quasi 25 anni fa: era il 1996 quando Brian De Palma portò sul grande schermo le gesta dell'agente Ethan Hunt dell'IMF - Impossible Mission Force - una spia interpretata da Tom Cruise che doveva risolvere situazioni apparentemente impossibili.
Mission: Impossible nacque in televisione nel 1966, con una serie che proseguì per 7 stagioni fino al 1973, tutte trasmesse da CBS.
Nel 1988 ci fu un revival sella serie, trasmessa da ABC per sole due stagioni, e infine gli agenti impossibili sbarcarono sul grande schermo.
Nella Storia del Cinema sono ormai parecchi i franchise miliardari che accompagnano gli spettatori negli anni e che sono formati da più di tre film: da Guerre Stellari a Harry Potter, dai film del Marvel Cinematic Universe a quelli di 007 sono noti in tutto il mondo e ogni volta si parla di record di incassi.
Ma spesso la qualità non va di pari passo con il numero dei film.
Mission: Impossible è un caso a parte.
La saga si trova infatti solo al 16° posto degli incassi cinematografici dei franchise, sorpassata dai dinosauri di Jurassic Park e World, dai Pirati dei Caraibi, dai Transformers e anche dai quattro film di Cattivissimo Me, ma a differenza delle saghe che gli stanno sopra in termini economini può vantare un apprezzamento della critica che continua a salire di film in film.
Il primo Mission: Impossible del 1996, nonostante avesse alla regia un Maestro come Brian De Palma, venne accolto tiepidamente dalla critica.
Il film mostra ora un 64% di recensioni positive su Rotten Tomatoes con una media voto del 6 su 10; fu però un successo al botteghino e incassò quasi mezzo miliardo di dollari a fronte di un budget di 80 milioni.
Il secondo, uscito nel 2000, vedeva il grande John Woo alla regia del suo quarto film hollywoodiano.
Il film costò 125 milioni e incassò 90 milioni in più del precedente, ma al pubblico piacque poco e alla critica ancora meno; in questo caso le recensioni positive si abbassano al 57% e la media voto scende a 5,96 su 10.
Dal terzo film in poi le cose cambiano.
Il film del 2006 è l'esordio alla regia di J.J. Abrams, costa 150 milioni, non arriva ai 400 di incasso ma risulta essere il più gradito: la media voto è 6,60 su 10 e le recensioni possitive salgono al 71%.
Per la saga è iniziata la parabola ascendente: nel 2011 esce Mission: Impossible - Protocollo fantasma diretto da Brad Bird, al suo primo lungo live action dopo aver diretto Il Gigante di Ferro, Gli Incredibili e Ratatouille.
Il film sfiora i 700 milioni di dollari di incasso - su un budget di 145 - e questa volta conquista tutti: le recensioni possitive arrivano al 94% e il voto sale fino a 7,70 su 10.
Quattro anni più tardi è la volta di Mission: Impossible - Rogue Nation.
Il film diretto da Christopher McQuarrie incassa quasi come il precedente e guadagna un 93% di recensioni positive con una media voto del 7,50 su 10.
E arriviamo così al 2018 e a Mission: Impossible - Fallout, sesto e per ora ultimo film della saga, che vede ancora McQuarrie in regia.
Il film è il più caro del franchise con quasi 180 milioni di budget, ma è anche quello che incassa più di tutti: 791 milioni di dollari al botteghino mondiale.
Caso più unico che raro per un franchise arrivato al sesto film Fallout è anche quello che riscontra i pareri più positivi di critica e pubblico: le recensioni sono quasi unanimi con un altissimo 97% di critiche positive e il voto è un ottimo 8,40 su 10.
Nella Storia di Hollywood succede di solito il contrario, ma Mission: Impossible tiene fede al proprio nome anche nella reazione di pubblico e critica e ogni film che esce sembra esssere migliore del precedente.
Riuscirà il prossimo Mission: Impossible 7 - diretto sempre da McQuarrie - a far salire ancora una volta l'asticella?
Lo sapremo tra qualche mese!
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