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Star Wars: Gli Ultimi Jedi di Rian Johnson è un film iconoclasta e coraggioso, e a mio avviso va premiato.
''Siamo il terreno su cui cresceranno: questo è il vero fardello dei Maestri''.
Dichiaro subito il mio profondo attaccamento alla Trilogia di Guerre Stellari e le mie posizioni oltranziste in merito alla “trilogia prequel" (eh? preq-cosa?)
Ammetto di essere fan della saga da praticamente sempre, non ricordo cosa significhi non esserlo: sono nato l’anno in cui uscì il primo film e questa cosa fin da bambinetto mi ha convinto che in qualche modo ci fosse una connessione (con buona pace degli altri circa 100 milioni di bambini nati nel 1977, ma lasciatemi sognare, dai).
E Gli Ultimi Jedi mi è piaciuto, e non poco.
Non è esente da difetti - ma nella Storia del Cinema i film esenti da difetti sono davvero pochissimi e, per quanto fan, nel novero non ci rientra nessuno dei film della Saga - ha una scena in particolare che ho trovato alquanto imbarazzante (poi ci torno, promesso), ma…
Secondo me Gli Ultimi Jedi è un bel film, ed è “un bel film di Star Wars”.
Soprattutto perché è coraggioso e altamente iconoclasta.
E perché non ha timore di mescolare Akira Kurosawa con Mel Brooks.
Rian Johnson è a tutti gli effetti oggi l’unico, oltre a papà George Lucas, ad avere il proprio nome nei credits di un film di Star Wars sia come sceneggiatore che come regista.
E con Gli Ultimi Jedi ha colto l’occasione, secondo me, nel migliore dei modi possibili: passando come un carro armato sopra le macerie del vecchio e sbattendosene delle aspettative dei fan, anzi, giocandoci dall’inizio alla fine.
Sfido chiunque a sostenere che il plot sia prevedibile: i colpi di scena e i ribaltamenti di fronte costellano tutta la pellicola (già, perché di pellicola fisica si tratta) e rendono praticamente impossibile per lo spettatore indovinare cosa succederà nei dieci minuti seguenti, proprio perché il regista/sceneggiatore ha scelto di metterci su una situazione per poi toglierci il tappeto da sotto i piedi proprio quando pensavamo di essere comodi.
E lo fa dall’inizio alla fine.
Cito velocemente l’aspetto tecnico prima del resto.
Credo di non aver mai visto un film della Saga con un simile gusto per la messa in scena: la fotografia generale, il gusto per la composizione dell’inquadratura, certe scelte cromatiche di scenografie e luci mi hanno davvero piacevolmente stupito.
La stanza del trono di Snoke è una gioia per gli occhi, lungo tutto Gli Ultimi Jedi c’è una quantità incredibile di silhouette ricercate e ben composte, il primo “contatto” tra Rey e Kylo Ren presenta un doppio contrasto caldo/freddo di luce e significato: il colore rosso del fuoco acceso solitamente associato all’Impero è ciò che caratterizza Rey e il suo ardore mentre il colore blu gelido solitamente associato ai Jedi è ciò che caratterizza Kylo e la sua apparente freddezza.
C'è la bellissima battaglia finale sul deserto salato con i pattini delle navicelle che disegnano delle ferite aperte color cremisi sul terreno immacolato, che se da un lato ricorda la battaglia su Hoth dall’altro graffia quel ricordo, lo deturpa e lo fa sanguinare.
La resa visiva di quando l’ammiraglio Holdo decide di immolarsi a velocità luce è qualcosa di assolutamente originale e mai visto prima in 5 film (dai ok: 8 film), i primissimi piani di un intenso Mark Hamill - che qui recita la parte della vita - e degli altri attori, le frequenti plongée su isole, eserciti e navicelle, e certi campi lunghi che sono dei veri e propri quadri…
Gli Ultimi Jedi è bello da guardare, già solo per questo si differenzia dai suoi fratelli e cugini di franchise blockbuster milionari che troppe volte sorvolano su questo aspetto (sì, Marvel, dico a te), e penso che in questo vada riconosciuto il merito a Johnson, al suo fidato DoP Steve Yedlin e alla produzione in generale.
Compresa quella scena imbarazzante - su cui dopo torno, giuro - che comunque esteticamente è uno splendore.
Tecnicamente il livello è alto anche dal punto di vista del montaggio: non ci sono troppi momenti di stanca, le 2 ore e mezza di film non stufano perché è un susseguirsi di avvenimenti che si dividono principalmente su 3 storyline.
Quella di Rey e Luke, quella di Poe e dei ribelli, quella di Finn e Rose (con una buona gestione del MacGuffin, tra l’altro).
Le tante scene nello spazio, dove finalmente torniamo a vedere parecchie “guerre stellari”, sono montate come i tempi attuali dettano, ma in maniera che si capisca sempre chi sta facendo cosa e dove, e mi è piaciuta tanto la decisione di utilizzare inquadrature lunghe sui duelli con le spade laser: abituato a vedere degli stacchi a ogni colpo di lightsaber, con i conseguenti e pedanti campo e controcampo sui primi piani dei duellanti, vedere l’azione che respira e si muove all’interno di un quadro fisso mi è parso originale e appagante, con delle coreografie reali e non eccessivamente salterine, ma fisiche e faticose.
Nella trama Gli Ultimi Jedi dichiara immediatamente le sue intenzioni: ti aspetti un Generale Hux spietato e cattivo, ma ti trovi davanti un dialogo che sembra uscito da Balle Spaziali dove Poe Dameron (un Oscar Isaac in formissima) lo prende dichiaratamente per il culo, esagerando quel suo aspetto strafottente che già avevamo conosciuto fin dalle prime battute del film precedente, quando prende in giro Kylo Ren.
Ti aspetti che il cliffhanger durato 2 anni di una Rey che con la spada laser in mano resta immobile in attesa di una risposta dal Maestro Skywalker si risolva in qualcosa di greve, di epico, di memorabile, ma vedi un Luke che prende la lightsaber e se la getta alle spalle.
Ecco il film, da subito.
Il passato? Buttalo.
I cattivi non sono temibili, il Primo Ordine ha voglia di essere L’Impero ma non ci assomiglia nemmeno e Hux si mostra per quello che è: un bulletto di provincia che se la crede parecchio e che non accetta di essere messo in ridicolo, quando invece non è nient’altro che quello.
E addio a tutto ciò che abbiamo già visto, alla sempiterna presenza di Maestro e Allievo e all’addestramento come da manuale: Rian Johnson decide di scrollarsi di dosso tutto ciò che è stato finora Star Wars e si libera dell’ormai consunta vicenda legata alla famiglia Skywalker, che stava ormai riducendo un’intera Saga ambientata in una Galassia Lontana Lontana a una soap opera familiare.
Secondo me, è stata una scelta vincente.
Fondamentalmente Gli Ultimi Jedi racconta una fuga, un ripiego, una speranza mal riposta, la disperazione di chi non ha quasi più niente da perdere, la ricerca di un’identità e di un posto nell’universo...
I caduti in battaglia dalla parte dei buoni sono tanti e non sono più sopportabili, la gente si sacrifica per il prossimo (la sorella di Rose, Holdo, Luke nel finale) o lo farebbe se non venisse fermata (Finn, Poe).
Anche se, quella scena imbarazzante… ma ci torno, promesso.
Il film lo dichiara apertamente lungo tutta la durata: la distruzione dell’albero da parte di Yoda va in quella direzione (nota: sì, mi sono emozionato vedendolo perché non sapevo ci fosse, e sì: ho adorato la scelta di utilizzare il pupazzo e non la CGI) e oltre a scuotere un vecchio, stanco e disilluso Luke lo fa anche con il pubblico.
Lo scuote e gli dice che non è necessario restare legati a ciò che è stato, ma che si deve guardare avanti per poter crescere ed evolversi.
“Siamo il terreno su cui cresceranno: questo è il vero fardello dei Maestri”.
Eccola, la frase simbolo di tutto: affidata alle parole del personaggio più saggio di tutti.
Il terreno è quello tracciato da Lucas e seguito con furbizia e mestiere da J.J. Abrams, ma… è ora di muoversi, di andare avanti, di affrontare il cambiamento e accoglierlo.
E questa personalmente l’ho vissuta anche come una richiesta del regista stesso al pubblico: ragazzi, so bene che sto andando in un’altra direzione, so bene che forse deluderò le vostre aspettative ma ehi, è arrivata l’ora di farlo.
Kylo Ren si conferma essere ne Gli Ultimi Jedi uno dei personaggi più interessanti in assoluto di questa nuova trilogia - l’avevo detto 2 anni fa, ma sono stato subissato di critiche, maledetti - e presenta uno sviluppo originale e non banale: se nel film precedente era un ragazzino pieno di paura che voleva a tutti i costi assomigliare al nonno leggendario, che usava la maschera per incutere timore perché consapevole del fatto che il suo volto non aveva l’effetto cercato, ne Gli Ultimi Jedi prende coscienza dei suoi limiti e li affronta.
Distrugge con rabbia la maschera e si libera del peso di Vader, affrontando il proprio destino che non per forza deve seguire quelle orme, nonostante si senta evidentemente in diritto di esigere qualcosa solo per questioni di DNA.
Si libera del passato, anche lui: dopo il padre, il nonno.
Le scene di “contatto” tra lui e Rey sono uno spettacolo sia dal punto di vista della messa in scena - la regia e il montaggio sono stati gestiti benissimo e sembra davvero che siano uno di fronte all’altra - sia per la bella scelta di far calare un silenzio tombale sulla sala: finalmente vediamo la Forza che agisce in maniera tangibile e non solo per “spostare le rocce”, la connessione tra i due era già evidentemente forte nel film scorso e ne Gli Ultimi Jedi si rivela in tutto il suo stupore.
Rey e Kylo si parlano, si chiamano, cercano uno di convincere l’altra, sanno entrambi che dentro di sé portano la Luce e l’Oscurità e ancora non sono convinti di quale sia la strada giusta da prendere o di come prenderla.
Kylo potrebbe uccidere la madre, ma non lo fa.
Rey si crede virtuosa, ma si lascia prendere dall'ira e dall'odio che, lo sappiamo, sono la via più facile per passare dall'altro lato.
Sono simili, e ne sono consapevoli.
Ah, già: pensavate forse di scoprire le origini di Rey ne Gli Ultimi Jedi?
Beh, anch’io.
Invece non le conosciamo ancora, perché Johnson ha deciso anche qui di stravolgere le aspettative e non darci risposte… se non la storiella della “figlia di nessuno” alla quale mi auguro che nessuno sano di mente voglia davvero credere: Kylo gioca con Rey, la provoca, quella continua domanda su “cosa successe quella notte” nasconde quasi sicuramente qualcosa di più profondo, lui la conosce meglio di quanto lei conosca se stessa, e sono certo che la cosa non si concluda lì.
E pensavate di conoscere il passato e l’identità di Snoke? Beh, anch’io.
E invece, anche qui, ciccia.
Snoke non è Palpatine (nota: qualcuno un giorno mi spiegherà come mai sia così fondamentale conoscere l’origine di Snoke quando ai tempi della Trilogia nessuno sapeva nulla di Palpatine ma nessuno se ne lamentava… è anche vero che non esisteva Facebook, però dai, su), Snoke non è un personaggio importante come sembrava essere, è anzi un essere certamente potente ma accecato dall’ira, dall’odio e dalla cupidigia, tanto che non si rende conto della lightsaber accanto a lui e che lo sega tipo trucco da prestigiatore con la donna nella scatola.
Ma senza la scatola.
E senza la donna.
Una fine risibile per un personaggio che gli spettatori avevano fatto diventare più grande di quello che è.
Non sono molto convinto che non lo rivedremo più, ma lo sapremo solo nel 2019.
E ancora: pensavate che finalmente ne Gli Ultimi Jedi avremmo visto il Capitano Phasma in tutto il suo livore e carisma?
Ma figuriamoci: lo stormtrooper che si lucida l’uniforme con Chi Pulisce Più Di Chante Claire è stato preso e buttato via.
Di Boba Fett ce n’è uno solo, cara, mi spiace ma adesso torna a girare Game of Thrones ché qui di personaggi che rubano la scena in pochi minuti non ne vogliamo.
E se li volessimo, non saresti tra quelli.
Tutto ciò che è stato passa in secondo piano, lo screen time dedicato a Chewbacca, R2D2 e C3PO è il minimo sindacale, non c’è più spazio per la nostalgia se non per una brevissima madeleine di quello che fu: R2 che mostra il filmato della principessa che chiede aiuto a Obi Wan.
Ma, come dice lo stesso Luke, è “un colpo basso” ed è fin troppo semplice giocare con i sentimenti dell’appassionato in questo modo, quindi via subito anche questa.
Ma non “tutto” ciò che è stato non c’è più: i personaggi umani possono finalmente liberarsi.
L’ex principessa Leia oggi Generale Organa non è più la ragazzina che deve dimostrare di cavarsela da sola e non è nemmeno più la moglie in lutto/madre desolata del film precedente.
È una donna caparbia, decisa, conscia del proprio ruolo e delle proprie responsabilità e, cosa più importante, conscia della Forza.
Anche se decide di farne uso per svolazzare nel vuoto cosmico tipo Ultraman tornando a bordo della nave e salvandosi la vita.
Eccola, la scena imbarazzante: non nascondo che in quel momento abbia pensato MACHECOSACAZZ
C’è da dire che in effetti “la Forza scorre potente nella tua famiglia” e prima o poi sarebbe anche stata ora di vedere Leia mentre ne fa uso, no?
Forse la scena era bella sulla carta e poi in ripresa non è del tutto riuscita.
Forse.
O forse sono io che non colgo il profondo significatOK, dai: quella scena è ridicola, diciamocelo.
E toglie la possibilità di dare un addio sensato al personaggio, dato che sappiamo che nell'episodio IX Carrie Fisher comparirà grazie a delle scene girate per l'episodio VII e mai usate in montaggio: come questo potrà diventare qualcosa di sensato, non vedo l'ora di scoprirlo.
Sono davvero curioso di vedere come gestiranno la cosa, perché dopo aver visto Gli Ultimi Jedi in testa mi si è creata l’idea che se in episodio VII le cose ruotavano attorno a Han Solo e assistevamo alla sua dipartita e in episodio VIII le cose ruotano attorno a Luke Skywalker e assistiamo alla sua dipartita, beh…
In Episodio IX probabilmente le cose sarebbero ruotate maggiormente su Leia.
E invece chissà cosa sarà.
L’altro Skywalker, invece, quello che per un intero film tutti cercavano, quello che doveva far scattare la scintilla fondamentale per la ribellione… è un vecchio stanco, che ha deciso di esiliarsi da solo proprio come fece Yoda tempo prima, per punirsi e allontanarsi dal suo fallimento più grande.
Va a pesca con un bastone che altro che Sergej Bubka, munge delle bestie strane e ne beve il latte dal colore poco rassicurante, si comporta come un Luke che non è il Luke che volevamo vedere.
Ed è giusto così, perché ha fatto un percorso, ha fatto degli errori e ora non vuole tornare indietro.
Ma è ancora una volta Yoda a dirgli che “il fallimento è l’insegnamento più grande”, e questa forse è il messaggio più forte di tutto Gli Ultimi Jedi, e che tocca affrontarlo per muoversi nella giusta direzione.
E Luke si muove, senza muoversi.
Adopera la Forza come non avevamo mai visto prima e come si confà a un Maestro Jedi del suo livello, ingannando il nemico, sfruttando la sua eccessiva sicurezza per distrarlo da ciò che ha davanti agli occhi.
Un po’ come fa Kylo con Snoke, guarda un po’ le coincidenze.
Si sacrifica per gli altri sapendo che il suo sarà un sacrificio, e diventa spirito di fronte a un binary sunset, un secondo “doppio tramonto” che inevitabilmente chiude il cerchio aperto da quello visto nel primo film, quando era un ragazzino pieno di sogni che voleva scappare via da quel pianeta desertico…
La sua avventura inizia mentre osserva due soli e si conclude nello stesso modo.
E diventa un altro Skywalker leggendario, come suo padre prima di lui, uno Skywalker su cui favoleggiano i bambini prima di andare a spazzare il pavimento.
Prima di prendere la scopa usando la Forza con nonchalance, e guardando le stelle per cercare la prossima avventura.
Pensavate di vedere Rey che si allena a correre con Luke sulle spalle?
O credevate di vedere Rey o Luke passare al Lato Oscuro o Kylo Ren che si converte?
Vi eravate convinti che avreste visto “una copia dell’Episodio V” perché che siete dell’idea che “Episodio VII è uguale a Episodio IV”?
Niente di tutto ciò.
E sinceramente credo davvero che sia stata una scelta coraggiosa e vincente.
Chiudo con le note, secondo me, negative de Gli Ultimi Jedi:
- Un Finn relegato forse troppo in secondo piano con il ruolo del disperato amante amato da una Rose che non corrisponde (che regala alla saga il bacio rubato più tenero di tutti i film messi insieme, proprio perché a senso unico),
- Un Benicio Del Toro lasciato a gigioneggiare con la sua espressione che ci ha messo 15 anni a perfezionare, quando forse una caratterizzazione meno sorniona avrebbe reso di più,
- Tutta la sequenza del casinò che come messa in scena e plot ritengo sia la parte più debole del film, compreso il momento della liberazione delle povere bestiole da corsa che fa tanto animalista del XXI secolo,
- La scena imbarazzante.
Oh, proprio non ce la faccio: è imbarazzante vedere Leia volare immobile come un tonno surgelato, dai.
Non entro nel merito della chiacchierata questione disneyana perché la ritengo un’idiozia, se le critiche parlano di battutine fuori luogo e animali creati per il merchandising probabilmente stiamo assistendo a un’amnesia collettiva, una deneuralizzazione che ha sparaflashato gli spettatori che hanno visto la Trilogia che quindi si sono tutti dimenticati che Guerre Stellari non è mai stata Ingmar Bergman, non è mai stata Andrej Tarkovskij e non è nemmeno mai stata Woody Allen.
Lo humour greve e tagliato col coltello c’è sempre stato, da un C-3PO perennemente fuori luogo con le sue uscite e il suo tono di voce improbabile ai siparietti di quest’ultimo con R2, dalle battute sprezzanti di Solo, la sua corsa coraggiosa contro gli stormtrooper per poi rivederlo mentre scappa via da loro urlando e il suo scambio via radio con i soldati dell’impero (“conversazione noiosa, comunque”) all’urlo di Tarzan di Chewbacca, dai sorrisetti di Luke e il triangolo amoroso alla presa per il culo di Lando appena arrivati a Bespin che oggi diventerebbe OMMIODDIOMASMORZANOLATENSIONE, a tutta quella pletora di animaletti, navicelle, robottini ed Ewoks (porcocane ragazzi, gli Ewoks!) che da sempre ha caratterizzato l’universo creato da Lucas.
Soggetti che da decenni sono presenti su magliette, cappelli, tazze, trapunte, lampade da tavolo, shampoo, preservativi e cestini per la raccolta differenziata.
Lucas che, vorrei ricordare, accettò una paga non troppo alta per girare il primo film a patto che ottenesse i diritti sullo sfruttamento del merchandising (e della colonna sonora).
E adesso il problema sarebbe “la Disney” e gli animaletti “creati per vendere i pupazzi”?
Ma vi ricordate lo scempio di roba creata ad hoc per essere mandata sugli scaffali dei negozi nei 3 film girati da Lucas tra il 1999 e il 2005?
Ve lo ricordate?
Bene, perché invece io non so di cosa stia parlando.
Concludendo, questo Gli Ultimi Jedi ha sparigliato le carte, e ora sono veramente curioso di vedere cosa succederà…
Perché per la prima volta in più di trent’anni di personale fanboysmo starwarsiano so che mi devo liberare di ciò che ho amato finora ma che ormai ha davvero fatto il suo tempo, e che adesso devo aspettarmi qualcosa di veramente nuovo senza sapere di cosa si tratta.
E alla mia età... è una bella sensazione.
Quante volte sei caduto in trappola per colpa di un titolo clickbait che poi ti ha portato a un articolo che non diceva nulla? Da noi non succederà mai.
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128 commenti
Terry
18 giorni fa
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Giorgio Santolini
21 giorni fa
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Andrea Cavo
3 anni fa
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Matteo Tocci
4 anni fa
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Marco Cerasoli
4 anni fa
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Federico
4 anni fa
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Danilo Canepa
4 anni fa
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Nibbio
4 anni fa
A me il film è piaciuto tanto, non annoia per nulla, 2 ore e mezza che nemmeno me le sono sentite (Ep.1 sembra che duri di più).
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Rebecca Pettirossi
4 anni fa
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Lu
4 anni fa
Condivido praticamente tutto quello che hai scritto Teo, dall'aspetto visivo e tecnico a quello emotivo.
...unica differenza: a me è piaciuta anche la scena del "merluzzo surgelato", al di là della realizzazione che a mente fredda magari un po' di perplessità la può suscitare, durante la visione mi ha presa non poco e se la scena non fosse stata così criticata, molto probabilmente non mi sarei neppure posta la questione
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Nuriell
4 anni fa
Dopo Episodio VII che mi era piaciuto davvero tanto nonostante tutte le critiche è stato un vero schiaffo e mi rende davvero teso per il prossimo capitolo.
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Nicolò Murru
4 anni fa
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Riccardo Sala
4 anni fa
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Filippo Soccini
4 anni fa
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Charlot
4 anni fa
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Lorenzo Nuccio
4 anni fa
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Filippo Brussino
4 anni fa
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Samuele Monzani
4 anni fa
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Lorenzo Piazza
4 anni fa
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Simone Richini
4 anni fa
Concordo per quanto riguarda la scena di Leia, abbastanza imbarazzante.
Non ho proprio sopportato la storyline che hanno assegnato a Finn e Rose, è stata secondo me abbastanza inutile, potevano dedicare tempo ad altro.
Per il resto questo film mi è piaciuto tantissimo, mi ha fatto emozionare come pochi, forse arriva ad essere proprio il mio film di Star Wars preferito.
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Sam_swarley
4 anni fa
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Nicolas Bianchet
4 anni fa
Per il resto il coraggio del film è concreto già dalla prima visione.
Il livello della fotografia è altissimo, dalla Red Room di Snoke alla scena sul deserto salato, per non parlare del Binary Sunset: una scena davvero emozionante per un fan della saga, di quelle che evocano emozioni forti e brividi.
Non condivido le critiche esagerate dei consumatori di Star Wars della domenica, nonostante siano parte del target di una saga del genere, è un film che va compreso un pelo di più, non va valutato solo sulla trama come fosse fine a sé, vanno apprezzate le scelte mai scontate.
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Gabri.G
4 anni fa
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Francesco Gliro
4 anni fa
Certo, la scena imbarazzante, la sottotrama del casinò e una Rey a tratti un po' troppo Mary Sue non lo rendono un film eccezionale, ma la scelta di devastare la saga era secondo me un "male" necessario per creare qualcosa di nuovo... e comunque sì, a livello visivo abbiamo probabilmente il miglior episodio della saga!
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Max Rockatansky
4 anni fa
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Alessandro Davani
4 anni fa
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Matteo Usai
4 anni fa
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Vecchio Snaporaz
4 anni fa
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Emanuele Senna
4 anni fa
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Pasquale Milano
4 anni fa
Parliamo di Ep.VIII:
Questo film mi ha fatto veramente schifo, roba che son stato 2 giorni contrariato pensando a cosa ho visto.
Non mi dilungo troppo e non faccio spoilel.
Questo film è brutto nel senso che è veramente brutto: non ha ritmo, la trama è scema, dialoghi da seconda elementare, scene nonsense, le parti in cui si dovrebbe ridere non fanno ridere, le parti drammatiche non hanno pathos, le parti epiche...ah no, non c'è una scena che possa anche solo vagamente vantarsi di essere epica.
Altro problema drammatico di questo film è la completa mancanza di effetto empatia sui protagonisti: vedi questa saga e non simpatizzi per nessuno, sono burattini che si spostano da un punto all'altro per motivi più o meno chiari e prendono decisioni più o meno sensate al susseguirsi di fatti più o meno logici.
Per quale assurda convinzione del regista sembra che per cercare il "colpo di scena" semplicemente si fanno azioni che non hanno senso o che fanno a cazzotti con tutto quello detto prima della stessa scena. Non è "coraggio": è pigrizia e soprattutto una gran presa per il culo per chi ama i bei film.
E' anche terribile vedere nel film elementi d'attualità forzatamente messi dentro al film, non avrei nulla in contrario se non fosse che sono cose assolutamente posticce e forzate, roba messa più per moda che per altro.
Lasciamo perdere i cattivi che è meglio.
Conclusione: fare un film che rompesse con il passato? ok, ma era proprio necessario questo disastro?
Lo spin-off successivo a questo film è stato un flop (immeritato? se ne parla nella recensione dedicata), una roba impensabile fino a poco tempo fa, credo che sia stato proprio The Last Jedi a disinnamorare il pubblico di una saga che sembrava impossibile da buttar giù.
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Gigi Dag
4 anni fa
All’uscita del risveglio della forza dopo la visione ero uscito abbastanza soddisfatto, mi aveva divertito e le scene d’azione erano veramente sbalorditive con i giusti colpi di scena, purtroppo non si può dire la stessa cosa di questo secondo capitolo a mio parere noioso e banale.
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Enrico Macchiarella
4 anni fa
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Enrico Macchiarella
4 anni fa
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Yuri Palamini
4 anni fa
Comunque il film mi è piaciuto molto più di altri ed anch'io sono molto curioso di vedere il nono capitolo
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RayRJJackson
4 anni fa
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Pfepfer
4 anni fa
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Stefano Fronzoni
4 anni fa
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Lollo
4 anni fa
Poi dai, superleia....😂
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Stefano Grimaldi
4 anni fa
Questo passaggio dell'esilarante recensione a fumetti di Leo Ortolani racchiude il mio (e a quanto pare anche quello del Teino) pensiero su questo film. Non so se sia un grande film, ma so che il suo essere molto "poco Star Wars", che per molti è il motivo per considerarlo spazzatura, è per me il suo maggiore pregio.
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carola
4 anni fa
Rimanere sulla falsa riga della saga originale sarebbe risultato anacronistico, il rischio di incappare in una nuova trilogia prequel (quale trilogia prequel?) era alto, e quindi chapeau alla nuova produzione e speriamo in un capitolo IX altrettanto coraggioso.
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Matteo Cataldi
4 anni fa
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Richi97
4 anni fa
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Joaquin Phoenix
4 anni fa
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Luca Zenesini
4 anni fa
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Stefano Prates
4 anni fa
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Davide Ripamonti
4 anni fa
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M4G1ST3R
4 anni fa
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RustCohle
4 anni fa
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Federica Mezza
4 anni fa
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Mattia Fiorio
4 anni fa
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Davide Arienzo
4 anni fa
Ha praticamente stravolto un'intera saga in maniera coraggiosa e mi ha fatto salire enormemente l'hype per vedere come andrà finire.
Senza contare che alcune scene, a livello di fotografia e regia, sono al limite dell'assurdo
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Francesco Chimienti
4 anni fa
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Andrea Vassalle
4 anni fa
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Alessandro Davani
4 anni fa
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fabbrii
4 anni fa
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Ancora ricordo la sensazione che provai in sala quando vidi Leia spinta fuori dall’incrociatore dopo l’esplosione. Una fitta al cuore, quasi una lacrimuccia nel pensare a Carrie. Poi vidi SuperLeia con la musichetta trionfante in sottofondo. Una fitta al cuore, una puntina di disgusto e tanto imbarazzo per una scena che... boh la più no-sense in 10 film attualmente usciti... ok...
comunque pure a me il film è piaciuto molto, soprattutto per la fotografia e per Luke con un Mark Hamill in grande spolvero. A parte la “scena imbarazzante” di Leia devo dire che tutta la parte di Finn e Rose è tra le meno riuscite del film secondo me, tutto quello che hanno fatto non solo è stato inutile ma ha portato anche alla morte di quasi tutta la flotta della resistenza. Inoltre grandissima Rose per essersi aggiudicata il premio di “personaggio che più odio in star wars” battendo un pluricampione come JarJar Binks.
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Guido Vaccari
4 anni fa
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Stefano Ciani
4 anni fa
Per me il migliore di quelli fatti per ora è Rogue One forse perché da il giusto spirito di Star Wars.
Non che gli altri siano brutti ma forse solo un po’ più leggeri ( e lo dico da grande fan di Star Wars)
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Drugo
4 anni fa
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Giorgio Procopio
4 anni fa
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Michela Holmes
4 anni fa
Sono d'accordo con te (soprattutto per la scena con Leia che svolazza 😂).
Ho solo una cosa da aggiungere: Kylo Ren si è rivelato davvero un gran personaggio e la bravura di Adam Driver nell'interpretarlo è dirompente, a tal punto da far sembrare la recitazione di Daisy Ridley debole e piatta. Forse dipende da una solida caratterizzazione del personaggio di Kylo. Aspetto di vedere lo sviluppo di Rey nel prossimo capitolo.
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IlBuonVecchioNick
4 anni fa
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IlBuonVecchioNick
4 anni fa
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Ivan Allievi Carli
4 anni fa
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Maatz
4 anni fa
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Carlo Padova
4 anni fa
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Solo Gary
4 anni fa
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Ettore Rocchi
4 anni fa
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Il Cionco
4 anni fa
Ritornando a Star Wars secondo me nel momento in si sente l’intro iniziare bisognerebbe tornare ad essere un bambino per poterlo guardare coi suoi occhi!
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Giorgio Bizzaro
4 anni fa
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LeoGuerra
4 anni fa
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Claudio Sicari
4 anni fa
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Joaquin Phoenix
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Matteo Sinigaglia
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Samuel De Checchi
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Mauro Baluci
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Alex73
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Martina Foderetti
4 anni fa
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Josephin Overwood
4 anni fa
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Davide Bertolotti
4 anni fa
In ogni caso mi è piaciuto molto il film in sé nonostante alcune scene non le abbia proprio apprezzate o comunque avrei preferito fossero accorciate (sequenza del casinò).
Nonostante le critiche mi piace molto anche anche il personaggio di Kylo Ren e la sua lotta interna.
Ciò che davvero non mi è piaciuto molto è che non si capisce minimante chi sia Snoke, dal film si capisce che conosce Ben Solo già in giovane età e che quindi probabilmente conosce anche Luke, Han e Leia. Sarebbe bello capire come si inserisce questo personaggio in tutta la storia di Star Wars ma d'altronde Disney ci sta abituando a quesiti insoluti come il finale di Solo, e la comparsa di un personaggio ben noto, che richiederebbe un sequel che però pare non ci sarà visto che sono state sospese le produzioni dei vari Spin off :(
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Elia Tron
4 anni fa
Tralasciando la questione trama (che io, personalmente, ho apprezzato) è un film che dal punto di vista tecnico è davvero brillante.
The Last Jedi è, prima di tutto, bello da vedere!
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Davide Sciacca
4 anni fa
Io ci ho messo tanto a digerire questo film e devo dire che sono d'accordissimo sulla parte tecnica (me ne intendo pure meno di Teo, pero' montaggio, regia e fotografia sono curati benissimo, l'unica cosa che ho preferito nel VII a riguardo sono stati i colori derivanti da certe ambientazioni).
Per quanto riguarda la trama, Luke è l'unico personaggio che avrebbe potuto essere come filosofia: è un recupero della concezione della Forza come unica ed equilibrata, che era propria dei primi Jedi (si, ok, parlo di Universo Espanso ora Legends), poi diventati più "severi" nei confronti del Lato Oscuro per colpa di lotte intestine, visione condivisa anche da personaggi per niente facilmente classificabili come Jedi o Sith (vedesi Kreia/Traya del videogioco Kotor 2). Dato tutto cio' che sa e vedendo i fallimenti dei Jedi nel perpetrare una visione elitaristica e dogmatica della Forza (e i propri), non avrebbe potuto raggiungere una visione differente.
Personalmente detestavo Kylo Ren subito dopo il VII, ma ho cambiato idea perché è un personaggio nuovo e perfettamente caratterizzato per SW. Nel post dici già a sufficienza perché.
Il suo parallelo, Rey, secondo me continua a stonare: soffre troppo del complesso "buona perché deve essere buona" e neanche le aggiunte della caverna riescono a bilanciarla con Kylo... aspetto di vedere come evolverà nel 9 per farmi un giudizio definitivo.
A parte l'inizio di Poe, mi sembra che lui, ma soprattutto Finn, siano due personaggi molto sprecati: Finn poteva essere come nel VII ancora un personaggio dubbioso sul lato da cui stare, uscito da un brainwashing del FO senza ancora aver davvero abbracciato la Resistenza (vedesi scena tagliata subito all'inizio del film), poi cambia idea per... amore? e viene utilizzato solo come wikipedia del primo ordine in caso di necessità. Tutta la parte sul pianeta casino' la reputo la peggiore in assoluto del film, ma devo dire che cio' che rovina per me in parte la pellicola e' tutta la parte riguardo all'inseguimento delle navi che sembra una presa di tempo sullo schermo in attesa che la sottotrama di Rey / Kylo / Luke evolva.
Detto cio, chissà per Leia. Chissà. Spezzoni tagliati di episodio VII. Chissà quanto avevano tagliato, ma soprattutto come Teo evidenziava, il CGI alle labbra per i dialoghi...?
2019, we wait for you.
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quent
4 anni fa
Kylo Ren: Certo che ti dispiace! La Resistenza è morta! La guerra è finita! E, quando ti ucciderò, avrò ucciso l'ultimo Jedi!
Luke: Incredibile. Ogni parola di quello che hai detto è sbagliata. La Ribellione è rinata, oggi. La guerra è appena iniziata. E io non sarò l'ultimo Jedi.
Feels
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Barbara G.
4 anni fa
Ho sentito questo film come se andasse avanti a momenti che procedevano a onde: picchi di pathos ed epicità, quasi al livello della fine della trilogia prequel (facciamo finta che esista per un secondo), e affossamenti totali di nonsense che distruggevano l'emozione.
Ora voglio concludere con una terza visione che confermi o smentisca le due impressioni opposte che ho avuto, ma l'entusiasmo è totalmente evaporato
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Matteo398
4 anni fa
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Gemi
4 anni fa
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Filippo Decise
4 anni fa
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Manuel Bestetti
4 anni fa
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Davide Perdon
4 anni fa
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Andre
4 anni fa
C’è ancora la questione che avendo avuto un paio di giorni d’ addestramento: riesca a battere ancora e ancora Kylo ren( che anche dopo aver ucciso il proprio padre cercano ancora di farselo amico). Penso che tra tutti questi nuovi film reboot questo sia tra i peggio riusciti.
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