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Skam Italia 6 - Recensione: il dramma dell'adolescenza immerso nell'attualità

Skam Italia è tornata con una sesta stagione dove sembra diventare più indipendente che mai dalla serie originale norvegese, ma non per questo dimentica la sua "anima"

Skam Italia è uno dei tanti remake realizzati della serie Skam, diventata ormai un vero e proprio franchise che aveva preso il via dalla prima originale versione norvegese, nata come web serie nel 2015. 

 

In Italia inizialmente prodotta da TIMVision, è poi passata a Netflix che le ha donato nuova popolarità rispetto a prima della pandemia, quando era più che altro una serie di "nicchia" discussa sul web.

 

[Il trailer della sesta stagione di Skam Italia]

 

 

Ai suoi esordi ha conservato gli aspetti interattivi e più "virtuali" della web serie originale.

 

Lo spettatore di Skam Italia non si limitava infatti a guardare gli episodi, ma questi uscivano in maniera tale da consentire una fidelizzazione interattiva con il prodotto.

Erano infatti presenti gli screenshot dei gruppi WhatsApp dei personaggi, ma perfino le pagine Facebook, tutto a favorire un maggiore realismo e non solo. 

 

Skam Italia è diventata il simbolo dei drammi di una generazione e anche del suo modo di comunicare.

Anche per questo Ludovico Bessegato si è avvalso di autori giovani per la sceneggiatura, come Alice Urciuolo (famosa anche essere autrice insieme a Bessegato della serie Netflix Prisma).

 

La sceneggiatura è curata anche da Anita Rivaroli, Marco Borromei, Alice Urciuolo, Ludovico Di Martino ed Elisa Zagaria. 

 

 

[Federico Cesari (Martino) e Ludovica Martino (Eva) in una scena di Skam Italia]

 

 

Fino alle prime tre stagioni la regia conservava l'aspetto della web serie, con riprese che sembravano quasi effettuate con uno smartphone e movimenti di macchina specifici.

 

L'aspetto più interessante dell'esistenza di vari remake consiste nel fatto che ognuno, naturalmente, inserisce nella storia elementi caratterizzanti del proprio paese. 

Nel nostro caso Skam Italia è perfettamente contestualizzata all'interno della vita adolescenziale degli studenti romani del Liceo Kennedy, tanto che andarono di moda articoli sui "luoghi di Skam", dal liceo che esiste davvero fino ai baretti frequentati e all'Università La Sapienza hanno dato a Roma il ruolo di protagonista. 

 

Dal punto di vista della recitazione, da alcuni spesso criticata, Skam Italia propone delle scene dialettali estremamente spontanee, dove anche la colonna sonora (soprattutto di carattere indie) serve a fare immergere lo spettatore in un contesto specifico. 

 

Gli attori sono tutti molto giovani e agli inizi sconosciuti, ricordiamo ad esempio Federico Cesari (Martino) che anche se da bambino recitò ne I Cesaroni, grazie a Skam Italia si è fatto notare fino a diventare protagonista della serie Tutto chiede salvezza - tratta dall'omonimo romanzo di Daniele Mencarelli - e a prendere parte al film L'ultima volta che siamo stati bambini

 

Giancarlo Commare ha invece di recente recitato nel film di Ferzan Özpetek Nuovo Olimpo

 

 

[Giancarlo Commare (Edoardo) e Benedetta Gargari (Eleonora) in una scena di Skam Italia]

 

 

Per la sua scrittura Skam Italia è frutto non solo di queste giovani menti, che recitandovi hanno potuto mettere nella serie le proprie esperienze, ma anche di una serie di interviste fatte agli adolescenti romani per comprenderne il modo di vivere.  

 

Il modus operandi di Skam Italia è sempre lo stesso: ogni stagione è focalizzata sul punto di vista di un personaggio, che sarà protagonista di tutti gli episodi di quell'anno, grazie al quale si diramano altre vicende che coinvolgono gli amici, i genitori e le relazioni, con alla base spesso un problema di attualità.

Con il passare del tempo, anche a causa del fatto che l'autrice della serie norvegese originale "blocca" la possibilità di cambiare le storie dei protagonisti principali, Skam Italia è dovuta diventare più indipendente.

In Italia la riflessione sull'attualità è diventata un tratto caratterizzante della serie, fino a personalizzarla in modo funzionale. 

 

Ciò raggiunge l'apice probabilmente in questa sesta stagione: le protagoniste, per la stragrande maggioranza donne, sono i personaggi secondari della precedente stagione, mentre i personaggi principali si vedono molto poco. 

 

Questa scelta avrà sicuramente fatto storcere il naso agli affezionatissimi di Skam Italia, ma è pur vero che gli autori hanno le mani legate su certi personaggi e devono attenersi a quanto imposto dal franchise principale, dal quale ereditano il senso che sta alla base, come tutti i remake.

 

 

[Nicole Rossi è Asia nella sesta stagione di Skam Italia]

 

Se a ogni stagione il protagonista viene cambiato è proprio perché ciò che conta in Skam Italia è ciò di cui si parla: il dramma adolescenziale, l'irrisolto di un'età particolare immersa in una società complessa, dove spesso i giovani vengono loro malgrado lasciati soli ad arrancare alla ricerca di punti di riferimento: i primi amori, una nuova conoscenza, un gruppo di amici, uno psicologo.

 

Per quanto ci affezioniamo ai vari personaggi perché li troviamo vivi e realistici - soprattutto un adolescente ci si può rivedere - non è la persona specifica o l'attore specifico di cui parliamo a fare la differenza. 

 

Lo sono, invece, soprattutto i temi.

Il remake italiano ha variato nelle tematiche per le ultime stagioni, quelle libere dal remake, passando dalla difficoltà del ruolo imposto alla "mascolinità" della quinta stagione fino all'antifascismo della sesta. 

 

Il tema è sicuramente scottante per il nostro Paese, anche alla luce delle recenti polemiche. La capacità degli autori di trattarlo senza retorica e di problematizzarlo in maniera efficace va oltre il fatto che il cast storico si sia visto poco, così come fa perdonare alcuni momenti di recitazione a mio avviso poco convincente. 

Rispetto alle altre presenta meno momenti comici e goliardici, più tempi morti e riflessivi dovuti probabilmente alla tematica estremamente delicata, ma siamo alla sesta stagione e ogni serie TV può avere picchi di ritmo più o meno elevato e conoscere alti e bassi.

Ciò che conta è che "l'anima" sia intatta e l'anima si vede nel momento in cui dialogano personaggi più adulti, universitari, e gli adolescenti. 

 

Questo consente di mostrare come dal fondo si possa sempre risalire, anche grazie all'ideale di una continuità fra le diverse generazioni, in quanto lo stesso Liceo Kennedy è una comunità, un luogo da dove tutti sono passati e che quindi lega con un filo Silvia, interpretata da Greta Ragusa, e la protagonista di Skam Italia 6, Asia, interpretata da Nicole Rossi

 

Quello che rimane profondamente nel cuore dello spettatore di Skam Italia è infatti la capacità di raccontare le storie in modo privo di banalità, trasportandoci nei drammi mai scontati che la nuova generazione è costretta ad affrontare per stare al mondo. 

 

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