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7 sconosciuti a El Royale - Recensione: riflessione sulla doppiezza

Un film citazionista che riflette sulla doppiezza 

Sette personaggi si incontrano in una notte del 1969: il venditore Sullivan (John Hamm), padre Daniel Flynn (Jeff Bridges), la cantante Darlene Sweet (Cynthia Erivo), il concierge Miles Miller (Lewis Pullman), Emily Summerspring (Dakota Johnson), sua sorella Rose Summerspring (Cailee Spaeny) e Billy Lee (Chris Hemsworth).

 

In 7 sconosciuti a El Royale non c’è un vero e proprio protagonista. 

Nel suo secondo lungometraggio da regista, che ha aperto la 13° edizione della Festa del Cinema di Roma, Drew Goddard dà spazio più o meno uguale a tutti.

 

E forse si può dire che ci sia un ottavo personaggio: l’albergo.  

 

 



Con una meticolosa cura della scenografia, siamo guidati in un mondo in cui nulla è come sembra e ognuno ha qualcosa da nascondere.

 

L’hotel El Royale è diviso in due parti: una in Nevada, l’altra in California. Un luogo dalla doppia faccia che riflette il carattere dei personaggi che ospita.

Li riflette non solo in senso metaforico, ma anche letterale. Le stanze dell’albergo sono tutte dotate di un grande specchio che si rivelerà fin da subito essere semiriflettente: specchio per chi sta davanti, schermo per chi sta dietro.

 

Il film stesso assomiglia a quella sorta di raccolta di “schermi” che è il corridoio che sta dietro agli specchi.

 

Come se fosse una raccolta di film, il regista realizza un film costellato di citazioni in cui l’influenza di Quentin Tarantino la fa da padrona.

 

 



La messa in scena è molto rigorosa. La fotografia di Seamus McGarvey conferisce al film un’atmosfera neo-noir.

 

Il montaggio non lineare propone le scene non sempre in ordine cronologico, creando punti in cui convergono le storie di più personaggi e offrendo allo spettatore diversi punti di vista.

Il regista sembra divertirsi a nascondere e rivelare costantemente nuovi pezzi di verità con continui colpi di scena e un crescendo di violenza pulp.

Ma il vero punto di forza di questo film è la colonna sonora.

La voce soul di Cynthia Erivo è un piacere per le orecchie che delizia lo spettatore a più riprese e la playlist suonata dal jukebox dell’albergo comprende bellissimi brani degli anni ’60 di cantanti come The Isley Brothers e Frankie Valli.

 

7 sconosciuti a El Royale si basa forse troppo su colpi di scena, trovate di sceneggiatura e sul gusto per la citazione, appiattendo dei personaggi che sembravano poter essere più complessi.

 

Ciò nonostante rimane una prova convincente per Drew Goddard che dopo Quella casa nel bosco si conferma essere un ottimo regista.

 

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23 commenti

FMC

3 anni fa

A me ha fatto pensare a Four Rooms. Cmq la tarantinata l ho notata pure io, per questo mi è sembrato piacevole

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matsod

3 anni fa

Un bel film, forse leggermente più lungo del necessario, ma un bel film. Un film che cattura l'attenzione da subito, intrattiene e poi, però, appiattisce (alcuni de)i personaggi nella seconda parte. L'ho trovato molto citazionista (l'ispirazione da The Hateful Eight è evidente). Bridges porta un gran personaggio, che a mio parere assieme al personaggio di Miles è quello più interessante. La cantante invece l'ho trovata un po' forzata, in particolare la sua "involuzione morale", se così si può dire. Ad ogni modo, un film da vedere, che appunto intrattiene e che, difettucci a parte, si lascia guardare con piacere.

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Alberto Bresolin

4 anni fa

Ottimo film, peccato perchè in qualche punto la sceneggiatura poteva essere curata meglio, ma comunque rimane un bel film, consigliato!

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Jacopo Troise

4 anni fa

Concordo su colonna sonora, scenografia e fotografia, ma aggingerei anche le interpretazioni. Dal punto di vista della sceneggaitura il film ha promesso bene fino agli ultimi 20 minuti: poi ho trovato che qualcosa si perdesse e l'intreccio diventasse alquanto debole

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Lucrezia Bariselli

4 anni fa

Visto ieri sera: fotografia, regia e recitazione impeccabili, ma la sceneggiatura manca di profondità nella descrizione dei personaggi e non permette di lasciarsi coinvolgere dalla vicenda.

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Film molto ispirato alla regia di Tarantino, interessante e coinvolgente fino a circa tre quarti della sua durata. Ho trovato abbastanza ben caratterizzati tutti i personaggi eccetto Billy Lee (Chris Hemsworth). Il cast ottimo

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Jambo

4 anni fa

Tra quanto esce al cinema?
Spero di non averlo perso, perchè mi ispira veramente tanto questo film e non solo per vedere il reverendo Drugo xD

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Arianna

4 anni fa

sembra interessante, prima non gli davo molta fiducia...

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Spero di vederlo questo fine settimana, sembra un thriller interessante

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Francesco Alfi

4 anni fa

Il trailer non mi ha ispirato più di tanto, però chissà, potrebbe rivelarsi interessante.

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