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Colin Firth e Olivia Colman: due percorsi d'eccellenza che portano a Secret Love

Uno sguardo sulle carriere, diverse e così simili, dei protagonisti di Secret Love

Colin Firth e Olivia Colman sono due degli interpreti più profondi, versatili e talentuosi del panorama cinematografico mondiale. 

 

Per raggiungere questo status, i due hanno intrapreso percorsi diversissimi, eppure con così tanti punti in comune da far risultare quasi straniante l'idea che non avessero mai recitato insieme: una lacuna risolta da Secret Love, film di Eva Husson che finalmente ci permette di ammirare un confronto diretto tra questi due magnifici attori.

 

[Il trailer di Secret Love, film di Eva Husson che affianca finalmente Colin Firth e Olivia Colman]

 

 

L'opera della regista francese, che verrà distribuita a partire dal 20 luglio nei nostri cinema grazie a Lucky Red, è tratta dal romanzo Mothering Sunday di Graham Swift.

 

Partendo da tal soggetto, Secret Love affonda a piene mani dalla traduzione britannica del dramma in costume per raccontare gli amori e la formazione di una donna che, dopo essere stata serva in presso un'abbiente famiglia, diviene scrittrice e completa il proprio percorso verso l'indipendenza.

 

Non è di certo un caso che Olivia Colman e Colin Firth si siano incontrati per la prima volta sul set di un'opera così devota alla Storia cinematografica del loro paese, in un genere in cui si sono espressi al meglio generazioni di registi come James IvoryStephen Frears e Joe Wright e di attori come Daniel Day-LewisEmma Thompson e Kate Winslet.

 

In un contesto così proteso alla compostezza della messa in scena, dei costumi, delle scenografie e dei tempi d'azione, gli attori possono inserirsi come tessere di un puzzle perfettamente assemblato, esprimendo il proprio talento in momenti minuziosamente calibrati. 

 

 

[Come da tradizione del dramma in costume britannico, Secret Love è un mosaico in cui attori come Colin Firth e Olivia Colman si inseriscono con grazia]

 

 

Nel quadro narrativo e recitativo costruito dall'opera, in effetti, Olivia Colman e Colin Firth sono quasi posti sullo sfondo rispetto alla prova centrale di Odessa Young, ma riescono - grazie a un maestoso lavoro di sottrazione - a restituire due volti diversi del profondo dolore che attanaglia la famiglia Niven. 

 

Colin Firth interpreta il signor Niven, il datore di lavoro di Jane (Odessa Young), e ha ricevuto la sceneggiatura poco prima che il Regno Unito entrasse in lockdown: ha avuto fiducia nel fatto che i produttori Elizabeth Karlsen e Stephen Woolley sarebbero stati in grado di realizzare il film e si è sentito subito in sintonia con i temi.

 

"Ho sentito che era una storia piena di compassione, estremamente premurosa e onesta", ha dichiarato l'attore.  

“L’attenzione è tutta su Jane, assistiamo all’emergere di una persona incredibilmente intensa e straordinariamente intelligente, e vediamo la sua immaginazione germogliare. 

Adoro il modo in cui sono scritti i dialoghi, non sono assolutamente banali. Penso che Alice Birch abbia cercato con successo di identificare i modelli di pensiero, il modo in cui le persone parlano quando la comunicazione non è facile, per ragioni culturali o emotive.

 

È molto stimolante per un attore leggere dei dialoghi così realistici. Non sono facili da rendere né da imparare, perché non possiedono la logica della sintassi perfetta. 

Quindi in un certo senso questa è stata una sfida, che però mi ha dato grandi soddisfazioni". 

 

Olivia Colman, fresca del suo ruolo della regina Elisabetta in The Crown, è rimasta similmente toccata dal materiale, e ha accettato subito di interpretare Mrs Niven: 

“Per me la cosa importante è sempre la sceneggiatura e quella di Secret Love è scritta magnificamente. 

Non importa quanto sia importante il ruolo; va bene anche solo far parte di qualcosa di bello. Ed essere la moglie di Colin Firth è fantastico!”

 

Tuttavia, il suo personaggio ha uno dei fardelli emotivi più pesanti della storia.

“La signora Niven ha perso entrambi i figli durante la guerra, è una donna distrutta. Era molto bella, era ricca in quel periodo e avrebbe potuto capitanare una barca o pilotare un aereo, era una sportiva.

Era una donna molto attiva e avevano una vita straordinaria. Ma da quando ha perso i figli non dice più niente, non ha più senso vivere per lei.

Sta passando un periodo orribile."

 

Ci vuole l'esperienza di un'intera carriera per restituire in poche, intensissime, pose tutto ciò che il vissuto di un personaggio ha da esprimere.

I percorsi di Colin Firth e Olivia Colman, però, li hanno portati a convergere e a raggiungere la piena maturità praticamente nello stesso momento.

 

Pur nella loro diversità, infatti, i due sembrano legati da un filo invisibile.

 

 

[Come Olivia Colman, anche Colin Firth ha aperto la sua carriera a teatro, confrontandosi ben presto con autentici giganti]

 

 

Come moltissimi dei più grandi interpreti britannici, Colman e Firth hanno iniziato a recitare a teatro senza mai disdegnare la possibilità di esprimere il proprio talento in televisione ed entrambi sono attivissimi in iniziative di impegno politico e sociale.

 

Olivia Colman supporta Amnesty International ed è presidente di UNICEF U.K., mentre Colin Firth è attivo sul fronte del riconoscimento dei diritti LGBT e sostiene Oxfam e Survival International.

 

Entrambi hanno trovato la definitiva consacrazione vincendo la Coppa Volpi alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia e sono diventati star mondiali vincendo un Premio Oscar grazie all'interpretazione di reali inglesi che vivevano un profondo momento di crisi: Re Giorgio VI ne Il discorso del re e la Regina Anna ne La favorita

 

Numerose sono, però, le divergenze tra i due.

 

Dopo un'infanzia travagliata e piena di trasferimenti tra la piccola Grayshott, Saint Louis e la Nigeria, Colin Firth ha cominciato a prendere lezioni di recitazione a 10 anni circa, decidendo entro i quattro anni successivi di rendere quella passione il suo lavoro: malgrado un iniziale percorso di studi difficile, fece parte prima del National Youth Theatre e poi ottenne un primo lavoro al National Theatre, infine giunse al Drama Centre London.

 

Olivia Colman, invece, pur avendo cominciato a recitare a 16 anni, decise di proseguire la sua educazione superiore studiando Scienze della Formazione Primaria all'Homerton College di Cambridge, prima di iscriversi - dopo un solo semestre - al Bristol Old Vic Theatre School.

 

 

[Esiste qualcuno più adatto al ruolo di Mr. Darcy di Colin Firth?]

 

 

Nel grande novero di produzioni che hanno lastricato i percorsi di questi due attori ci sono alcuni tra i più riusciti prodotti televisivi britannici di sempre, ma anche in questo emergono delle preponderanti differenze tra Colin Firth e Olivia Colman.

 

Colin Firth ha sempre prediletto film e miniserie televisive, ricercando un impianto maggiormente cinematografico nelle produzioni: memorabili sono ad esempio le sue comparsate nel ruolo di Mr. Darcy nella miniserie Orgoglio e Pregiudizio o la sua partecipazione al riuscitissimo Conspiracy - Soluzione finale prima di spostarsi negli USA per la recente e acclamata The Staircase.

 

Olivia Colman non ha mai disdegnato la partecipazione a serie TV e sitcom, divenendo uno dei volti noti di Peep Show, Green Wings, Beautiful People, Twenty Twelve, Rev.Mr. Sloane e, soprattutto, di Broadchurch e Fleabag, prima di diventare un nome di spicco per alcune delle produzioni più note degli ultimi anni: I Miserabili, The CrownLandscapers e Heartstopper.

 

 

[I primi 5 anni di carriera per Olivia Colman e Colin Firth sono stati molto diversi: non sono molti i giovani attori che possono dire di essere stati scelti direttamente da Miloš Forman come è successo a Firth per Valmont]

 

 

Sul grande schermo, se possibile, sin dai primissimi anni le loro carriere si presentano ancor più radicalmente diverse: nel 1989, a cinque anni dal suo debutto cinematografico e televisivo, Colin Firth era già divenuto un nome di punta, complice il ruolo da protagonista in Valmont, diretto da un all-time great come Miloš Forman.

 

A cinque anni dal suo debutto televisivo in Bruiser, invece, Olivia Colman non aveva ancora compiuto alcun debutto cinematografico, che arriverà solo con un dittico di film decisamente meno noti al grande pubblico, composto da Zemanovaload di Jayson Rothwell e Confetti di Debbie Isitt.

Il primo grande film della sua carriera sarà Hot Fuzz di Edgar Wright, nel 2007.

 

Da qui in poi i due percorreranno le proprie strade a velocità diverse.

 

 

[Olivia Colman è spesso ricordata per i suoi ruoli da regina, ma ha recitato con grande efficacia anche nel folle Hot Fuzz]
 

 

Colin Firth è divenuto ben presto simbolo di classe in qualsiasi contesto cinematografico venisse collocato, passando dai grandi melodrammi come Il paziente inglese alle commedie come Febbre a 90°Shakespeare in LoveIl diario di Bridget Jones e Love Actually, risultando sempre perfettamente composto e a suo agio nel tono delle opere da lui selezionate.

 

Di certo non gli è mai mancata la versatilità, in grado di garantirgli una carriera prolifica e piena di comparsate in opere diversissime tra loro: dai drammi d'ispirazione letteraria come L'importanza di chiamarsi Ernest a thriller dalle sfumature autoriali come Genova - Un luogo per ricominciare, passando per torbidi noir come False verità, Colin Firth si è sempre cimentato in ogni genere possibile, senza mai tralsciare la propria vena più leggera e autoironica.

 

A lungo, però, è sembrato mancare un nuovo grande ruolo, quello in grado di mostrarci quanto elitarie fossero le sue doti.

 

Al contrario, Olivia Colman ha guadagnato terreno rapidamente nella gerarchia delle produzioni per le quali è stata scritturata, trovando un complice determinante per lo sviluppo della sua carriera in Yorgos Lanthimos, che nel 2014 la sceglie per un raggelante ruolo in The Lobster.

 

 

[Re Giorgio VI: uno dei ruoli in grado di regalare la decisiva svolta alla carriera di Colin Firth] 

 

 

Dopo aver percorso strade così tortuose, a segnare il destino di entrambi arrivano a distanza di qualche anno dei film presentati sulla laguna veneziana: nel 2009 per Colin Firth A Single Man di Tom Ford e nel 2017 per Olivia Colman La favorita di Yorgos Lanthimos.

 

Si tratta delle prove che frutteranno a entrambi la Coppa Volpi e la prima nomination agli Oscar: due interpretazioni tra quelle che permettono a chi le fornisce di non guardarsi più indietro, forti ormai di uno status pressoché inscalfibile.

 

Colin Firth avrà bisogno di un anno in più per vincere la statuetta più ambita: la porterà a casa successivamente grazie alla sua maiuscola prova ne Il discorso del re di Tom Hooper.

Per Olivia Colman è stata buona la prima!

 

Colin Firth ha raggiunto il più importante traguardo per un attore a ben 27 anni dal suo debutto sul grande schermo, Olivia Colman ci ha messo meno della metà del tempo: eppure eccoli lì, laddove pochissimi nomi nella Storia della Settima Arte sono stati.

 

 

[Olivia Colman e Colin Firth sembrano avere la dinastia reale nel proprio DNA recitativo: la prova fornita dall'attrice britannica ne La favorita è a dir poco indimenticabile]

 

 

Giunti al massimo livello i due sono stati in grado di conservarlo con scelte diverse, ma che si sono dimostrate oculate allo stesso modo.

 

Colin Firth è riuscito ad affiancare la sua figura distinta e la sua recitazione sempre pacata ed elegante a progetti di diversissima estrazione: tra i suoi progetti più riusciti subito dopo l'Oscar emergono il sofisticato La talpa di Tomas Alfredson e il sognante Magic in the Moonlight di Woody Allen. 

 

Il tutto senza disdegnare anche l'ingresso nel franchise di Kingsman, nel quale ha potuto declinare le sue caratteristiche sotto una chiave maggiormente action, o la prosecuzione di vecchi progetti a cui ha legato indissolubilmente il suo nome come Mamma Mia! o la saga di Bridget Jones.

 

Insomma, per Colin Firth dimostrare di continuare a mettere in mostra la sua versatilità è sempre stato l'imperativo.

 

Per Olivia Colman  l'Oscar è coinciso con una sempre crescente austerità nei suoi ruoli: The fatherLa figlia oscura e la sua nuova interpretazione regale in The Crown sono tre degli esempi più fulgidi di come questa meravigliosa attrice abbia scelto di dedicare il proprio talento a ruoli dal peso specifico elevato.

 

 

[Già in 1917 di Sam Mendes Colin Firth aveva dimostrato di poter fare una comparsata memorabile in uno screen time ridotto]

 

 

Il semplice fatto che i due, giunti all'apice della propria carriera, abbiano scelto di farsi ingranaggi all'interno del sofisticato meccanismo cinematografico di Secret Love, dimostra al contempo lo spessore del progetto e la grande maturità ormai raggiunta da entrambi, che hanno peraltro mostrato una notevolissima chimica nel restituire il disagio esistenziale del loro personaggi.

 

Anche qui, con scelte recitative opposte: Olivia Colman sopprime il dolore dietro degli occhi vitrei e una quasi totale catatonia nei gesti della vita quotidiana, Colin Firth è invece eccelso nel rappresentare un uomo perennemente preso da tentativi di placida dissimulazione. 

 

Colin Firth e Olivia Colman sanno rubare la scena con pochi accorgimenti pieni di classe.

 

Siamo sicuri sia questo uno dei motivi per cui Sam Mendes li ha scelti per il suo prossimo progetto, Empire of Light, nel quale torneranno immediatamente a recitare insieme, ricongiungendo nuovamente due strade che sono sembrate a lungo così distanti. 

 

Due percorsi d'eccellenza che, come spesso accade nel mondo del Cinema, aspettavano solo i progetti giusti per poter congiungersi.

 

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