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#top8

Gli 8 migliori film di Sam Raimi

Una top che ripercorre i film più belli della carriera del Maestro Sam Raimi 

Il Maestro Sam Raimi ha alle spalle una carriera considerevole fatta di grandi film, a partire dall'horror indipendente La Casa fino a grandi blockbuster hollywoodiani come Spider-Man.

 

Lungo tutta la sua carriera Raimi ha sempre mantenuto la propria impronta registica e la propria poetica d'autore, sia nei film indipendenti che nei grandissimi budget, percorrendo le stesse tematiche a seconda dei generi e delle produzioni.

 

Nei suoi film ci sono molti personaggi e attori che sono divenuti popolari e iconici.

Uno dei più famosi è il mitico Ash, interpretato da Bruce Campbell: uno dei personaggi più famosi del cinema di genere che è diventato una vera icona pop.

 

I tratti distintivi del cinema di Sam Raimi sono innumerevoli: inquadrature che sembrano quasi derivare dall'animazione più che dal découpage classico, montaggio veloce, effetti speciali in stop-motion, personaggi iconici, antieroi, ironia, follia e critica sociale.  

 

Una carriera davvero incredibile per un regista di cui si aspetta il nuovo film ormai da troppi anni.

 

Con questa Top8 ripercorriamo cronologicamente la carriera del Maestro Sam Raimi con i suoi 8 migliori film partendo con la sua prima opera, la pellicola che lo ha reso famoso nel mondo del cinema: La Casa.



Posizione 8

 

 

La Casa (1981)

 

La Casa è il primo lungometraggio di Sam Raimi ed è il film che lo ha fatto conoscere al mondo perché divenuto un vero cult.

 

Già con la sua prima opera fa capire al mondo del cinema di essere un regista di grande talento, realizzando un film a bassissimo costo che però, attraverso il genio del regista, diventa un’opera grandiosa.

 

Il soggetto è famoso: cinque ragazzi vanno in una casa situata in mezzo a un bosco in montagna.

Trovano un registratore, un pugnale ed un libro, il Necronomicon, e ascoltando il nastro risvegliano una presenza demoniaca.

 

Il film è un capolavoro di ingegno e inventiva attraverso l’utilizzo di varie tecniche del cinema primitivo, come effetti speciali manuali e stop motion uniti all’uso di inquadrature moderne ed un montaggio veloce che sono divenuti il tratto distintivo del regista.  

 

Memorabili i long take in cui viene messo in scena lo spirito demoniaco che attraversa il bosco.

Inquadrature che sono poi state velocizzate in fase di montaggio creando un effetto davvero incredibile.  

 

Il film inizia a creare il mito di Ash e a mettere le basi per una trilogia che farà parte della Storia del Cinema e della cultura pop.

Posizione 7

 


La Casa 2 (1987)

La Casa 2 si potrebbe considerare sia un remake che un sequel, dato che c’è la riproposizione di Ash che va nella casa in mezzo al bosco - questa volta però solamente con la sua ragazza - e trova nuovamente le registrazioni dei proprietari della casa ed il Necronomicon.

 

In questo sequel però la storia prosegue in modo differente e vengono aggiunti nuovi personaggi, i quali raggiungeranno la casa in seguito.

 

Non viene riproposto solamente l’incipit del soggetto, ma vengono rifatte anche alcune scene realizzandole meglio, dato che la tecnica di Sam Raimi si è affinata e il film ha un budget maggiore rispetto al precedente: esattamente dieci volte tanto, con 3 milioni e mezzo di dollari a fronte dei 350mila del film precedente.

.

Un’altra caratteristica del sequel è che è molto più ironico e folle: le scene splatter continuano ad esserci ma a tratti tendono più alla commedia rispetto al primo film, che puntava di più sull'orrore puro.

 

Raimi è riuscito a realizzare un film che riesce a vivere di vita propria senza quindi realizzare il classico sequel delle saghe horror che spesso tendono ad assomigliarsi.

Posizione 6

 


Darkman (1990)
 

Nel 1990 Sam Raimi scrive e dirige Darkman, un film di genere supereroistico interpretato da Liam Neeson - nei panni del protagonista - e da Frances McDomand che interpreta la sua amata.

 

Neeson è Darkman, personaggio che può assumere l’aspetto di qualsiasi persona utilizzando una pelle sintetica creata da lui.

Attraverso questo metodo cercherà di distruggere la società criminale che ha dato fuoco al suo laboratorio, così da creargli ustioni su tutto il corpo e creando di conseguenza lo stesso Darkman.

 

Il personaggio più che un eroe si può definire un antieroe, in quanto il protagonista vuole fare giustizia attraverso la vendetta e possiede una carica drammatica che conferisce profondità alla pellicola.

 

Se già La Casa 2 si poteva accostare all’animazione con quel susseguirsi di scene horror e ironiche, qui Raimi decide di realizzare il proprio fumetto attraverso il linguaggio del cinema: il film è infatti pieno di personaggi sopra le righe, ha un montaggio velocissimo e inquadrature allucinatorie che a tratti sembrano quasi un susseguirsi di vignette di un fumetto.

 

 

Nonostante sia uno dei film più originali degli anni ’90, anticipando di molto la moda del cinecomic pur non essendolo, Darkman viene raramente citato tra le pellicole migliori del regista.

Posizione 5

 


L'armata delle tenebre (1993)

L’armata delle tenebre inizia dove finiva La Casa 2, ma questa volta Sam Raimi cambia formula e trasporta Ash nel Medioevo assieme al Necronomicon.

 

Ash dovrà nuovamente lottare contro i demoni nei panni del prescelto dalla profezia, ruolo che non vuole accettare dato che gli interessa solo tornare nel suo presente.

 

Torna quindi nuovamente la figura dell’antieroe ma a differenza di Darkman - protagonista serio e poco incline all'humour - il personaggio di Ash è divertente e sopra le righe, grazie ad un susseguirsi di frasi e scene che sono diventate parte della cultura pop.

 

Il film tende infatti ancora di più alla commedia rispetto a La Casa 2, e più che un film horror questa volta ci si trova davanti a un fantasy.

 

Più che realizzare scene splatter, come nei precedenti capitoli della saga, vengono messi in scena tanti espedienti visivi interessanti, attraverso effetti speciali realizzati con la tecnica dello stop-motion che si mischia alla scenografia e che interagisce con gli attori in palese omaggio a Ray Harryhausen, Maestro del passo uno di cui si può ammirare il lavoro ad esempio ne Gli Argonauti di Don Chaffey (1963).

 

L'armata delle Tenebre consacra definitivamente il mito di Ash "del reparto ferramenta" che lotta contro i demoni, rendendo Bruce Campbell uno dei volti più famosi di Hollywood ed il personaggio di Ash un’icona del cinema.

Posizione 4

 


Soldi sporchi (1998)

Con Soldi sporchi Raimi realizza un thriller drammatico, interpretato da Bill Paxton, Bridget Fonda e Billy Bob Thornton, che parla di ciò che le persone, anche quelle all’apparenza più incorruttibili, sono disposte a fare per il denaro.

 

Tre persone trovano una borsa piena di banconote dentro a un aereo precipitato nel bosco innevato: dovranno decidere se tenersi il denaro oppure consegnarlo alla polizia.

 

Il film tratta una tematica di critica sociale che probabilmente è cara al regista, dato che ritorna in vari film della sua carriera.

 

La pellicola è scritta e diretta in maniera impeccabile e mantiene una tensione costante per tutta la durata del film.

Sam Raimi questa volta si discosta dalla sua classica messa in scena e montaggio per realizzare un thriller molto più classico; si potrebbe definire un film hitchcockiano nella realizzazione.

 

È un film che fa capire come Raimi sia un regista che riesce a dirigere qualsiasi tipologia e genere di pellicola, anche approcciandosi alla regia in modo differente rispetto ai precedenti film da lui diretti.

 

 

Come Darkman, anche questo film non viene spesso citato tra i migliori film di Raimi, pur trattandosi di una delle pellicole più belle degli anni ’90 e in generale del genere thriller.

Posizione 3

 


Spider-Man (2002)

Nel 2002 esce Spider-Man, primo blockbuster per Sam Raimi che si trova a dirigere nuovamente un film su un supereroe dopo Darkman.

 

Il film lancia le carriere di giovani attori come Tobey Maguire, Kirsten Dunst e James Franco rendendoli famosi in tutto il mondo.

Nei panni del villain c’è Willem Dafoe, in un’ottima prestazione attoriale, e un divertente J.K. Simmons che interpreta il direttore del giornale per cui Peter Parker scatta le foto di Spider-Man.

 

Il film diventerà subito iconico come uno dei migliori film sui supereroi dei primi anni 2000 e verrà preso come esempio per le produzioni successive del genere.

 

Raimi rimane fedele al suo modo di realizzare i film anche in una produzione così grande: decide infatti di limitare l’uso della computer grafica e di riprendere le acrobazie dell’uomo ragno che si libra tra i palazzi con l’utilizzo della swing camera, dando una sensazione ancora più realistica e tangibile delle abilità straordinarie di Spider-Man.

 

Il film ha reso ancora più iconico e pop il personaggio dell’uomo ragno presso il grande pubblico, ottenendo un enorme successo al botteghino e portando così Sam Raimi ad avere ancora più libertà creativa nel sequel.

 

Posizione 2

 


Spider-Man 2 (2004)

Nel 2004 esce Spider-Man 2 e con questo seguito Sam Raimi realizza un capolavoro del genere.

 

In questa pellicola confluiscono anni di carriera del regista, che si trova probabilmente all’apice dal punto di vista tecnico: la scrittura del film è impeccabile, con scene drammatiche, action e di commedia che si amalgamano perfettamente e il montaggio crea un ritmo incredibile e costante per tutta la durata della pellicola.

 

Raimi tiene le fila di tutti i comparti con evidente maestria, regalando al cinema un'opera che mescola l'artigianalità propria del suo Cinema con il pop sfrenato del genere supereroistico, senza mai eccessive concessioni al computer e mantenendo salda una poetica personale su un film da 200 milioni di dollari.

 

Il Dottor Octopus, interpretato da Alfred Molina, è un villain che conferisce ulteriore profondità alla trama, in quanto attraverso il suo personaggio ci si interroga sul ruolo e sulle responsabilità che comporta l’intelligenza.

 

Il film è pieno di scene memorabili, come il salvataggio del treno da parte di Spider-Man che, oltre ad essere una scena d’azione incredibile, fa comprendere il forte legame che c’è tra il personaggio e gli abitanti di New York, nel momento in cui i passeggeri del treno guardano in volto Peter e decidono di mantenere l’anonimato del ragazzo che li ha appena salvati.

 

 

Spider-Man 2 è la dimostrazione di quanto autoriali possano essere i film d’intrattenimento blockbuster quando vengono diretti da grandi registi con una propria visione del cinema.

 

 

Posizione 1

 


Drag Me to Hell (2009)

Dopo anni Sam Raimi torna a realizzare un film come agli esordi della sua carriera: un horror indipendente pieno di effetti speciali realizzati in modo classico e con un’ironia sopra le righe che pervade l'intera pellicola.

 

Con Drag Me to Hell il regista mette nuovamente in scena la tematica di critica sociale utilizzando il genere, come fatto in precedenza con Soldi sporchi attraverso il thriller.

 

Il film racconta di una impiegata di banca che deve scegliere se dare un prestito ad un’anziana signora oppure decidere per il proprio interesse ed avere così un aumento sullo stipendio. Scegliendo di non concedere il prestito alla signora anziana riceverà da lei una maledizione che la protagonista dovrà cercare di spezzare.

 

Questa volta non si parla palesemente di come il denaro porti a perdere la propria umanità, come visto in Soldi sporchi: Drag me to Hell mette in scena direttamente la punizione che deriva da questo concetto, attraverso il genere horror.

 

Come altri personaggi nella filmografia di Raimi, anche questa volta la protagonista ha il destino nelle proprie mani e deve compiere una scelta fondamentale.  

 

Sappiamo che il regista ha in produzione tre nuovi progetti, tutti però molto lontani dal primo giorno di riprese: aspettiamo con ansia di sapere quale sarà il nuovo, grande film di Sam Raimi, sperando che questi anni in cui è stato lontano dalla macchina da presa gli siano serviti per preparare un ritorno in grande stile. 

 



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1 commento

Marco Natale

4 anni fa

Devi assolutamente Devi

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