Un brillante scienziato viene dato per morto, ma tornerà per vendicarsi di chi gli ha irrimediabilmente deturpato il volto rendendolo il disperato e oscuro Darkman.
Forse serviva essere al di fuori del periodo dominato dai cinefumetti (quello attuale) per proporre un supereroe che coi fumetti non c'entrasse nulla.
DARKMAN, la cui anormalità (dettata dal...
Forse serviva essere al di fuori del periodo dominato dai cinefumetti (quello attuale) per proporre un supereroe che coi fumetti non c'entrasse nulla.
DARKMAN, la cui anormalità (dettata dal disturbo e dal trauma di cui è vittima) è la vera spinta in più per compiere grandi gesta, è l'eroe ideale per Sam Raimi, che con gli eroi disadattati va a braccetto.
L'intuizione del regista è quella di divincolarsi all'interno del B-Movie per portare qualcosa di fumettistico sullo schermo. Rimane molto del carattere del cinema low budget e la separazione totale, con successiva creazione di un genere totalmente nuovo, è ancora lontana.
Forse serviva essere al di fuori del periodo dominato dai cinefumetti (quello attuale) per proporre un supereroe che coi fumetti non c'entrasse nulla.
DARKMAN, la cui anormalità (dettata dal...
Forse serviva essere al di fuori del periodo dominato dai cinefumetti (quello attuale) per proporre un supereroe che coi fumetti non c'entrasse nulla.
DARKMAN, la cui anormalità (dettata dal disturbo e dal trauma di cui è vittima) è la vera spinta in più per compiere grandi gesta, è l'eroe ideale per Sam Raimi, che con gli eroi disadattati va a braccetto.
L'intuizione del regista è quella di divincolarsi all'interno del B-Movie per portare qualcosa di fumettistico sullo schermo. Rimane molto del carattere del cinema low budget e la separazione totale, con successiva creazione di un genere totalmente nuovo, è ancora lontana.
Forse serviva essere al di fuori del periodo dominato dai cinefumetti (quello attuale) per proporre un supereroe che coi fumetti non c'entrasse nulla.
DARKMAN, la cui anormalità (dettata dal...
Forse serviva essere al di fuori del periodo dominato dai cinefumetti (quello attuale) per proporre un supereroe che coi fumetti non c'entrasse nulla.
DARKMAN, la cui anormalità (dettata dal disturbo e dal trauma di cui è vittima) è la vera spinta in più per compiere grandi gesta, è l'eroe ideale per Sam Raimi, che con gli eroi disadattati va a braccetto.
L'intuizione del regista è quella di divincolarsi all'interno del B-Movie per portare qualcosa di fumettistico sullo schermo. Rimane molto del carattere del cinema low budget e la separazione totale, con successiva creazione di un genere totalmente nuovo, è ancora lontana.
Forse serviva essere al di fuori del periodo dominato dai cinefumetti (quello attuale) per proporre un supereroe che coi fumetti non c'entrasse nulla.
DARKMAN, la cui anormalità (dettata dal...
Forse serviva essere al di fuori del periodo dominato dai cinefumetti (quello attuale) per proporre un supereroe che coi fumetti non c'entrasse nulla.
DARKMAN, la cui anormalità (dettata dal disturbo e dal trauma di cui è vittima) è la vera spinta in più per compiere grandi gesta, è l'eroe ideale per Sam Raimi, che con gli eroi disadattati va a braccetto.
L'intuizione del regista è quella di divincolarsi all'interno del B-Movie per portare qualcosa di fumettistico sullo schermo. Rimane molto del carattere del cinema low budget e la separazione totale, con successiva creazione di un genere totalmente nuovo, è ancora lontana.
Contiene spoiler