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La carriera di Kristen Stewart: Bad gone Good

Bad gone Good

Ancora giovanissima, con una filmografia lunghissima alle spalle e già capace di far cambiare sensibilimente la percezione che la critica ha di lei. 

 

Questo è l'identikit di Kristen Stewart, un'attrice che ha già vissuto tante vite all'interno della sua carriera cinematografica.

 

Apparsa poco più che bambina in Panic Room di David Fincher, senza sfigurare accanto ad attori di rango come Jodie Foster, Forest Whitaker e Jared Leto, Kristen ci ha messo poco a consolidare il proprio ruolo di volto emergente: la sua costante presenza al Cinema, in TV e addirittura nei videoclip musicali ci ha permesso di riconoscerla sin dai primissimi passi della sua carriera.

 

 

[Kristen Stewart fornisce la prima grande prova della sua vita accanto a un mostro sacro come Jodie Foster in Panic Room]

 

A 18 anni aveva già recitato in ruoli piuttosto importanti in Into the Wild e Disastro a Hollywood: insomma, sembrava lanciatissima, finché non ha scelto di legare il proprio nome a quello di un franchise non propriamente riuscito come The Twilight Saga

 

Togliersi l'etichetta di attrice inespressiva che le è stata affibiata dopo i quattro film della saga non è stato semplicissimo, ma poco alla volta Kristen Stewart, così come il suo compagno di recitazione Robert Pattinson, ci è riuscita alla grandissima.

 

Non solo ha demolito le dicerie sul suo conto, ma si è anche guadagnata un grande apprezzamento anche tra il pubblico più esigente, quello che affolla i festival.

  

 

[Sì, in effetti in questa saga Kristen ci ha messo del suo. Ha esattamente questa faccia per ben quattro film filati.]

 

 

Prima è diventata una presenza fissa al Sundance Film Festival con film come Welcome to the Rileys e Camp X-Ray e poi ha cominciato a collaborare con alcuni grandi nomi del cinema mondiale.

 

Oliver Assayas, ad esempio, le ha offerto prima un importante ruolo in Sils Maria accanto a Juliette Binoche, e poi in Personal Shopper, Prix de la mise en scène al Festival del Cinema di Cannes 2016.

 

Ma non solo: Woody Allen ha voluto Kristen Stewart per il suo Cafè Society, mentre Ang Lee l'ha scelta per Billy Lynn - Un giorno da eroe.

 

E come dimenticare la sua ottima prova in Still Alice, accanto a una grandissima Julianne Moore che proprio per quel film vinse il suo primo Oscar? 

 

Insomma, il suo curriculum si fa di anno in anno sempre più prestigioso.

 

 

 

 

Non è finita qui: è ormai da anni uno dei volti di Chanel e nel 2018 è stata parte della giuria di Cannes che ha assegnato a Marcello Fonte il Prix d'interpretation masculine.

 

Insomma: Kristen Stewart vive il cinema a 360° e non ha alcuna intenzione di fermarsi.

 

A breve potremo farci un'idea sul suo ruolo nel nuovo Charlie's Angels e, soprattutto, in J.T. Leroy: pellicola in cui recita al fianco di Laura Dern e Diane Kruger.

 

Ormai, però, possiamo dirlo senza essere smentiti: Bella Swan è solo uno sbiadito ricordo.

Kristen Stewart e il suo talento, invece, sono un'apprezzabilissima realtà.

 

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1 commento

La Olga

3 anni fa

O sarà che lei è oggettivamente brava?

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