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Jafar Panahi è da poco uscito su cauzione dal carcere di Evin a Teheran, dove si trovava da sette mesi.
Il regista era stato arrestato il 20 luglio del 2022, al seguito delle ripetute proteste contro il regime iraniano per aver incarcerato i cineasti Mohammad Rasoulof (Il male non esiste) e Mostafa Al-Ahmad.
Jafar Panahi avrebbe dovuto scontare sei anni per il reato di propaganda, ma è stato rilasciato per via delle pericolose conseguenze dello sciopero della fame che il regista aveva iniziato in questi giorni.
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[Il post di Tahereh Saeedi che annuncia lo sciopero della fame del marito]
Jafar Panahi
Purtroppo per quanto riguarda Mohammad Rasoulof e Mostafa Al-Ahmad non si sa ancora nulla.
Jafar Panahi è uno dei più influenti e importanti registi iraniani contemporanei, figlio artistico di Abbas Kiarostami, e fresco vincitore del Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia 2022 grazie a Gli orsi non esistono.
A settembre la Biennale di Venezia aveva chiesto in una nota la liberazione del regista, giudicando gravemente il comportamento del regime iraniano.
La sua detenzione è lo specchio di una censura artistica che viola gravemente la libertà di parola.
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[La prima foto di Jafar Panahi libero]
Dopo l’arresto per proteste, la successiva condanna a sei anni nei confronti di Jafar Panahi è arrivata a causa di alcuni fatti relativi al 2010, quando lo stesso regista fu accusato di aver diretto un film critico nei confronti dell’Iran.
Il caso della carcerazione di Jafar Panahi sarà riesaminato a marzo, sperando che possa concludersi con la definitiva liberazione sua e dei colleghi.
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