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The Irishman Miglior Film, a Tarantino la Miglior Sceneggiatura: i verdetti del NYFCC

La award season inizia a sparare i primi colpi

La award season inizia a sparare i primi colpi: il New York Film Critics Circle, fondato nel 1935 e che comprende critici cinematografici di quotidiani, riviste e pubblicazioni online quotidiani e settimanali, ha decretato che è The Irishman di Martin Scorsese il Miglior Film del 2019, dopo che il giorno prima il National Board of Review lo aveva premiato nella stessa categoria. 

 

 

Nella lista dei vincitori troviamo Lupita Nyong’o, Migliore Attrice per Noi, e Antonio Banderas, Migliore Attore per Dolor y Gloria, che va quindi ad aggiungersi al premio conferitogli al Festival del Cinema di Cannes a maggio.

 

Quentin Tarantino si porta a casa il premio per la Migliore Sceneggiatura con il suo C'era una volta a... Hollywood - il National Board of Review lo aveva premiato il giorno prima come Miglior Regista. 

 

 

 

The Irishman fa vincere anche a Joe Pesci il premio come Migliore Attore non Protagonista, mentre nella stessa categoria per le attrici risulta vincitrice Laura Dern per Storia di un Matrimonio e Piccole Donne.

 

Nel 2018 il NYFCC ci aveva visto lungo prima di tutti: Miglior Film e Miglior Regia a Roma e Alfonso Cuarón, Migliore Attrice non Protagonista Regina King e Spider-Man: Un Nuovo Universo come Miglior Film di Animazione. 

Tutte confermate poi dai Premi Oscar in primavera. 

 

Da segnalare la vittoria come Film Straniero di Parasite di Bong Joon-ho, film che molti danno per scontato vincitore della stessa categoria anche agli OScar e che probabilmente avrà qualcosa da dire anche nella categoria principale.  

 

 

 

Ecco l'elenco dei vincitori di quest'anno:

 

Miglior film

The Irishman

 

Miglior regia

Josh e Benny Safdie per Uncut Gems 

 

Miglior primo film

Atlantique

 

Miglior attore

Antonio Banderas, Dolor y Gloria

 

Migliore attrice

Lupita Nyong’o, Noi

 

Miglior attore non protagonista

Joe Pesci, The Irishman

 

Miglior attrice non protagonista

Laura Dern, Storia di un matrimonio e Piccole donne

 

 

Miglior sceneggiatura

Quentin Tarantino, C'era una volta a... Hollywood

 

Migliore fotografia

Claire Mathon, Ritratto della giovane in fiamme

 

Miglior film straniero

Parasite, di Bong Joon-ho

 

Miglior film non-fiction

Honeyland, di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov

 

Miglior film d'animazione

Dov'è il mio corpo, di Jérémy Clapin

 

 

I titoli pronti a sbancare i premi grossi come Globes, BAFTA e Oscar cominciano quindi a delinearsi sempre di più.

 

The Irishman e C'era una volta a... Hollywood sembrano essere quelli da battere: vedremo nei prossimi giorni con le prossime cerimonie se salterà fuori qualche outsider.

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