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Solo un anno fa Scarlett Johansson fu al centro di una furiosa polemica su una scelta di casting che la vedeva coinvolta: l'attrice avrebbe dovuto interpretare il criminale transgender Dante Tex Gill, realmente esistito negli anni '30 a Pittsburgh e nato Lois Jean Gill, nel film Rub & Tug.
La comunità LGBTQ americana insorse e si scagliò contro la decisione di scritturare l'attrice newyorkese al punto che Scarlett Johansson per prima si ritirò dal progetto.
Durante un'intervista con la rivista As If è tornata a parlare del politically correct riguardo alle scelte di casting e di come questo atteggiamento stia rovinando il suo mestiere, sottolineando che in quanto attrice dovrebbe essere libera di interpretare una vasta gamma di personaggi.
"Sai, come attrice dovrei essere in grado di interpretare qualsiasi persona, o qualsiasi albero, o qualsiasi animale, perché questo è il mio lavoro e le esigenze del mio lavoro"
[Scarlett Johansson nel 2004 con il BAFTA vinto come Migliore Attrice Protagonista per Lost in Translation, di Sofia Coppola]
Per poi aggiungere
"Sento che [il politically correct, ndr] sia ormai una tendenza nella mia attività e penso sia giusto che esista per varie ragioni sociali, tuttavia ci sono momenti in cui diventa scomodo perché influenza l'arte, e ritengo che l'arte debba essere libera da restrizioni."
Scarlett Johansson, quattro volte nominata ai Golden Globe, fu protagonista di un altro momento in cui il pubblico non la accettò per un ruolo: accadde per Ghost in the Shell, dove interpreta un'androide nel film tratto dal famoso omonimo anime giapponese e la produzione fu accusata di whitewashing, per aver scelto una donna caucasica per un ruolo che avrebbe dovuto essere interpretato da un'attrice del Sol Levante.
[Un fotogramma di Ghost in the Shell, di Rupert Sanders, 2017]
L'attrice ha continuato nell'intervista
"Penso che la società sarebbe più connessa se solo permettessimo agli altri di avere i propri sentimenti e non ci aspettassimo che tutti si sentano come noi."
lmao scarlett johansson was asked about giving up that trans role and then immediately jumped to comparing playing different gender identities/ethnicities to... animals and trees? ok hun pic.twitter.com/UjtmvGruEt
— Nina Mohan 🇱🇰 (@NinaLMohan) 13 luglio 2019
Come era prevedibile, le dichiarazioni hanno già scatenato ulteriori polemiche all'interno della comunità LGBTQ, che ha interpretato queste parole come un voler paragonare un transessuale a un animale o ad un albero.
10 commenti
Andrea Cavo
5 anni fa
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Marta
5 anni fa
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Francesco Costa
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Francesco Costa
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Francesco Costa
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Mike
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Mike
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Daniele Falleti
5 anni fa
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