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Fish & Chips 2019: ecco tutti i vincitori!

Si è conclusa la quarta edizione dell'International Erotic Film Festival a Torino: ecco tutti i vincitori e le menzioni speciali!

Si è conclusa ieri 21 gennaio 2019 la quarta edizione di Fish & Chips - International Erotic Film Festival che ci ha visto presenti dal 17 al 21 gennaio 2019.

 

Questo evento atipico e irriverente che si era aperto con la bellissima mostra di locandine di film erotici Ginger & Glamour si conclude con un bilancio positivissimo sia a livello numerico (pur non essendoci ancora numeri ufficiali è bastato parlare con alcuni volontari e guardarsi alle spalle durante le proiezioni per vedere tantissime persone nelle sale) sia a livello di atmosfera e coinvolgimento. 

 

 

 


Si è passati dalla mostra a workshop interattivi, dal Wet Party (più di 1300 ingressi) con annessa Dark Room in discoteca alla proiezione di Antropophagus in un noto pub torinese, il tutto condito da tantissimo cinema di qualità. 

 

Ecco tutti i vincitori e le motivazioni delle rispettive giurie:

 

Concorso Lungometraggi (premio di 1000€) 

 

 

 

 

Sex Tape 

 

di Antoine Desrosières (2018, Francia, 98')

Un film che riesce a combinare un tema forte ed esplicito con uno stile di grande leggerezza, sostenuto da un gruppo di attrici e attori sorprendenti.

Senza abusare di grafismi, affronta il tema del sesso tra i teenager immigrati di seconda generazione facendoci scoprire un mondo con ironica critica sociale e di genere.

 

Sinossi: cosa ci faceva Yasmina, adolescente un po' sfigata, in macchina con Salim e Majid?

Si direbbe che approfittasse dell'assenza della sorella Rim per... insomma... lasciarsi andare.

 

Peccato che tutto sia finito in un filmato che i due usano per minacciarla.

Ma Yasmina si scopre coraggiosa e sfrontata e, quello che sembrava un possibile dramma, diviene per lei l'inizio di una nuova vita.

Commedia anticonvenzionale sullo slut shaming presentata a Cannes 2018.

 

[La giuria del Concorso Lungometraggi composta da Titta Cosetta Raccagni (videoartista), Davide Ferrario (regista) e Sandro Avanzo (critico cinematografico).]

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Menzioni Speciali

 

 

 

 

Fuck Them All  

 

di Maria Beatty (2017, Francia, 75').

Il racconto di una sessualità che supera ogni identità e categoria, che confonde e sposta un'idea del sesso normativa in una direzione di apertura e inclusione.

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Cumper 

 

di Rosario Gallardo (2018, Italia, 59').

Un film che annulla le differenze tra vita privata ed esperienza artistica. 

 

Lontano, ma vicino alle produzioni indipendenti straniere si fa apprezzare per l'onestà delle spinte creative in cui l'aspetto estetico passa in secondo piano rispetto alle esigenze di sperimentare e sperimentarsi. 

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Concorso Documentari (premio messa in onda nel contenitore The Body of Sex di Sky - Cielo)

 

 

 

 

The Artist & The Pervert 

 

di Beatrice Behn e René Gebhardt (2018, Germania/Stati Uniti/Austria, 96')


Per il realismo e l’ironia con cui il documentario ci rivela che l’amore è libertà e un percorso di individuazione di sé, anche in contrasto con le proprie più profonde convinzioni sociali e politiche.

I protagonisti Georg e Mollena hanno rotto con maturità le catene dei propri valori politicamente corretti su razza, genere e sfruttamento e hanno dato coscientemente forma al proprio amore.

 

Lo slave collar che Mollena indossa rappresenta la vera libertà che entrambi hanno scelto di vivere.

Chi è l’artista e chi è il perverso non conta.

 

Sinossi: George Friedrich Haas è un noto compositore austriaco, figlio di genitori nazisti.

La sua compagna Mollena una kinky educator afroamericana. Nella vita di coppia lui è il dominatore e lei la schiava e musa, in un legame s&m che genera dubbi e incomprensioni nelle persone che li circondano...

Amore, arte, perversione si legano a temi ancora tabù quali il concetto di razza e di dominazione nel documentario di chiusura dell'ultimo Pornfilmfestival Berlin.

 

[La Giuria del Concorso Documentari gestita dai referenti di Sky - Cielo]

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Concorso Cortometraggi (premio 300€)

 

 

 

 

After the Conversation

 

di Renan Brandão (2017, Brasile, 20')

 

Perché racconta e mette in scena la potenza trasformatrice del desiderio attraverso temi universali e primari come il sesso e la morte.

 

Sinossi: Elisa è un'insegnante universitaria il cui compagno è gravemente malato.

L'arrivo di Michel, il nuovo vicino di casa, giovane e prestante, riaccende in lei il desiderio. E la voglia di vivere.

Un melò struggente e intimo, in cui amare vuol dire rinascere.

 

[La giuria del Concorso Cortometraggi composta da Séverine Petit (selezionatrice e produttrice), Slavina (artista e pornoattivista) e Lorenzo Rossi (critico)]

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Menzioni Speciali

 

 

 

 

Botanica 

 

di Noël Loozen (2017, Paesi Bassi, 13')

 

Perché anche in un giardino dell’Eden contemporaneo, tempio del consumismo, l’amore vice su tutti i pregiudizi.

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Simbiosis Carnal 

 

di Rocío Álvarez (2017, Belgio, 10')

 

Perché ci racconta attraverso una sinfonia di forme e colori la storia dell’eterosessualità proponendo una possibile liberazione da oppressioni, condizionamenti e moralismi.

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Concorso Cortometraggi XXX (premio 300€)

 

 

 

 

Frostbite 

 

di Laura Rämö, Luna Kuu, Martin Jäger (2018, Finlandia, 18')

 

Perché attraverso una rappresentazione ricca di simboli trasmette la freschezza e il calore di un sogno ecosessuale che diventa materia viva.

 

[La giuria del Concorso Cortometraggi composta da Séverine Petit (selezionatrice e produttrice), Slavina (artista e pornoattivista) e Lorenzo Rossi (critico)]

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Menzioni Speciali

 

 

 

 

Lamento della Ninfa 

 

di Matock (2018, Francia, 7')

 

Perché riesce a far diventare il Lamento della Ninfa di Monteverdi un canto gioioso e liberatorio, muovendosi sull’equilibrio fragile fra dolore e piacere.

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