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La stagione 5 di Black Mirror sarà ottimista

Parola di Charlie Brooker, showrunner della serie

Nell'attesa potete giocare grazie a un easter egg presente nel film interattivo  chicca che sottolinea quanto l'episodio sia stato uno sforzo produttivo e realizzativo non indifferente. 
La serie antologica che ci mette in guardia sui plausibili risultati che potremmo avere a causa del nostro malato rapporto con la tecnologia tornerà nel 2019 con una nuova stagione, la quinta. 

Netflix ha ufficialmente ribadito che i piani erano e rimangono quelli. 

"La stagione 5 arriverà più tardi nel 2019, come annunciato in precedenza".

 

 

 



Lo stesso Charlie Brooker ha svelato però al New York Times un cambio di rotta, che porterà ad avere episodi più 'leggeri' rispetto a quelli a cui ci ha abituati finora: 

 

"Stiamo facendo episodi e storie più ottimistici, piuttosto che solo distopici e negativi.
Vogliamo mantenere lo spettacolo interessante per noi."

 

Già nella stagione 3 l'episodio San Junipero era caratterizzato da un'atmosfera più lieve e concluso da un lieto fine anomalo per gli standard di Black Mirror - anche se ci sarebbe da discutere su quanto sia "lieto" il lieto fine di quella puntata - e Brooker ammise in seguito che lo scrisse apposta per confondere e infastidire tutti coloro che avevano criticato il suo passaggio a Netflix. 

L'episodio gli fece vincere i suoi primi due Emmy. 

 

 



"San Junipero fu la prima sceneggiatura che scrissi per la terza stagione, e in parte la scrissi per ribaltare la mia idea di cosa dovesse essere Black Mirror, quindi ha un tono molto diverso dai precedenti episodi", ha dichiarato lo showrunner

 

"E in parte fu anche perché leggevo ovunque le reazioni delle persone "Oh, è andato da Netflix, diventerà uno show americano, si americanizzerà" quindi ho pensato "Ok: scena di apertura: California, 1987. Questo li confonderà. 
Da quel punto di vista c'è stata sicuramente la voglia di confondere apposta lo spettatore"  

 

Al momento la stagione 5 è in fase di sviluppo e non ci sono notizie in merito alla data di uscita ufficiale. 

 

 



Sappiamo solo che gli episodi previsti sono per il momento 4, ma potrebbe cambiare tutto: il contratto tra Netflix e Charlie Brooker prevedeva inizialmente una stagione da 12 episodi, stagione che alla fine abbiamo visto trasformarsi in due, la terza e la quarta. 
Già Bandersnatch fa parte di un nuovo accordo tra lo showrunner e la piattaforma streaming, accordo che non è stato rivelato. 

 

Sappiamo anche che Miley Cyrus reciterà in uno di questi episodi. 

E da oggi anche che saranno "più leggeri e ottimistici". 

 

Black Mirror perderà la sua identità di cinico ritratto nero di una società in balìa dei device? 
Nell'attesa di rispondere alla domanda, potremmo ingannare il tempo giocando a uno dei giochi della fittizia Tuckersoft, la game company di Bandersnatch. 

 

 



Già, perché uno dei finali del film interattivo - quello in cui il piccolo Stefan sceglie di prendere il treno con la madre - dopo i titoli di coda porta a rivedere la scena in cui il protagonista inserisce la musicassetta nel walkman. 

Ma la differenza è che stavolta inserisce una cassetta che reca il titolo dell'episodio, che è anche il titolo del videogioco a cui sta lavorando. 
Una volta inserita nel walkman quello che si sente sono suoni che assomigliano a quelli di un modem... 

 

 


In realtà sono codici di programmazione leggibili dallo ZX Spectrum, il computer utilizzato da Stefan per programmare il gioco: una volta inseriti questi suoni in un simulatore ecco che compare un QR Code con al centro il simbolo di White Bear, simbolo onnipresente in Bandersnatch che rappresenta anche i due bivi percorribili che nascono da un singolo percorso. 

 

 

 

Il codice porta alla pagina web di Tuckersoft, dove potremo trovare la storia della compagnia fittizia - in un sito dal design appositamente old school - e la lista dei loro videogiochi: la pagina dedicata a Nhozdyve permette di scaricarsi il gioco. 
Peccato però che funzioni solo per emulatori di ZX Spectrum. 

 

Non solo: per aumentare ancora di più la correlazione tra realtà e finzione, cosa che permea tutto l'episodio Bandersnatch, esiste sul sito un link cliccabile dedicato alle proposte di lavoro. 

 



Dopo aver visto il manifesto di una "pubblicità del job listing della Tuckersoft del 1984" provate a cliccare l'immagine. 

Vi ritroverete sulla pagina del sito ufficiale di Netflix riservata alle proposte di lavoro in Engineering, dove si possono consultare le posizioni lavorative cercate ad oggi dall'azienda. 
Ed eventualmente mandare il proprio curriculum. 

Sperando di non fare la fine di Stefan Butler, ovviamente. 

 

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2 commenti

Davide Sciacca

5 anni fa

Eh ma è lo stesso Brooker a scrivere. Non capisco il motivo di questa deriva 😔

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Billizful

5 anni fa

Concordo! Note più ottimistiche in Black Mirror suonano un po' come un ossimoro... non ci azzecca niente e rischia di rendere questa serie un'americanata, aspetto che Brooker spera tanto di evitare. Staremo a vedere.

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