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Chasing Dream - Recensione: il musical di Johnnie To tra pugni e baci - FEFF 2020

Johnnie To conferma il suo sodalizio con Wai Ka-fai in Chasing Dream, musical sfavillante e colorato presentato alla ventiduesima edizione del Far East Film Festival 

Johnnie To torna in scena dopo quattro anni di strano silenzio con una roboante commedia musicale: Chasing Dream.

 

 

Tiger (Jackie Heung) è un pugile generoso, un po' tonto, ama cucinare e mangiare, rispetta con dedizione il suo maestro e si innamora di Cuckoo

 

Cuckoo (Wang Keru) sogna di partecipare a Perfect Diva, una sorta di X-Factor cinese, non tanto per diventare famosa quanto più rivalersi del suo ex fidanzato, nonché giudice della trasmissione, che è diventato un idolo delle masse con le canzoni che le ha rubato.

 

Tiger vince solo quando Cuckoo fa il tifo per lui, Cuckoo si esibisce bene solo quando Tiger é tra il pubblico o, almeno, quando sogna che lui sia lì.

Entrambi inseguono il loro sogno sostenendosi a vicenda.

 

[Trailer di Chasing Dream]

 

 

Per quanto possa sembrare una trama di una disarmante banalità, la fotografia volutamente patinata, la recitazione esageratamente sopra le righe e i personaggi talmente piallati da aderire perfettamente agli stereotipi del genere ci rivela subito quale sia l'intento del film.

 

Chasing Dream è uno sfavillante giocattolone, pieno di spie e inserti, luci lampeggianti e bottoni colorati, creato appositamente per il diletto dello spettatore.

 

Quel che è chiaro è che Chasing Dream non può essere giudicato per l'attinenza alla realtà: è una moderna fiaba.

 

Non è la prima incursione di Johnnie To nel genere: il regista di Hong Kong, seppur conosciuto per i suoi noir, si era già cimentato nel musical con Office e in commedie romantiche come Don't go breaking my heart.

 

Se l'ultimo film del regista vince sul piano del presente, donando due piacevolissime ore allo spettatore, rischia di svanire sulla linea del tempo, mancando di qualche elemento che lo renda memorabile.

 

Innanzitutto le scene di musical sembrano spesso videoclip montate senza alcuna soluzione di continuità con la storia. 

È un vero peccato perché, esattamente come nelle scene d'azione, la regia di Johnnie To è limpida e mai confusa.

 

Balli e pugni, palchi e ring, sono coreografati con grande attenzione a tutti i dettagli. 

 

 

 

 

Seppur la forza di Chasing Dream sia proprio nella parodia di molti luoghi comuni cinematografici - primo tra tutti Rocky, padre di tutti i pugili di buon cuore - la sua grande debolezza sta nei pochi momenti in cui cerca di prendersi sul serio.

 

Per esempio il modo in cui, come ovvio che sia nella tradizione della commedia romantica, il rapporto idilliaco tra Tiger e Cuckoo si incrina é fin troppo drammatico ed è incoerente con lo sviluppo dei personaggi.

 

In questa matrioska di stereotipi l'incursione del reale risulta stonata.

 

È lecito chiedersi se, fra qualche anno, consiglieremo Chasing Dream di Johnnie To a qualche amico in cerca di una serata tranquilla e di sorrisi faciloni o butteremo questo giocattolone nello scatolo dei film dimenticati.

 

Per ora non resta che cantare, ballare e divertirsi sulla scia dell'ultima fatica del regista di Hong Kong.

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