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La famosa invasione degli orsi in Sicilia - Recensione: un esordio sorprendente - Festa del Cinema di Roma 2019

Dopo essere stato presentato al Festival di Cannes, La famosa invasione degli orsi in Sicilia arriva a Roma

Dopo essere stato presentato al Festival del Cinema di Cannes, La famosa invasione degli orsi in Sicilia è stato proiettato alla Festa del Cinema di Roma, in concorso nella sezione Alice nella città.

 

L'illustratore e fumettista Lorenzo Mattotti esordisce qui alla regia di un lungometraggio di animazione dopo aver lavorato alle scenografie del Pinocchio di Enzo D'Alò e aver contribuito con un episodio al film collettivo Paure del buio.

 

Il film è una co-produzione fra Italia e Francia ed è tratto dall'omonimo romanzo breve di Dino Buzzati, pubblicato nel 1945. 

 

[Trailer ufficiale de La famosa invasione degli orsi in Sicilia]

 

 

Per Lorenzo Mattotti è un esordio sorprendente.

 

Il regista riesce a dare vita a un film che per potenza visiva non ha nulla da invidiare alle più importanti produzioni d'animazione del panorama internazionale.

 

Il film si apre con un cantastorie siciliano, Gedeone, che insieme alla figlia Almerina intrattiene un anziano orso incontrato in una caverna raccontando la storia della famosa invasione degli orsi in Sicilia: l'invenzione di Mattotti di un racconto cornice che racchiuda la storia originale riesce a creare la giusta atmosfera fiabesca e apre a riflessioni metanarrative sull'arte stessa di raccontare storie.

 

 

 

 

Il cantastorie narra di Leonzio, re degli orsi, che dopo aver perso suo figlio Tonio e aver affrontato un gelido inverno decide, su consiglio del vecchio saggio della comunità degli orsi, di invadere il Granducato di Sicilia.

 

Purtroppo per loro, gli orsi non ricevono l'accoglienza che si aspettavano dagli umani.

 

È da qui che La famosa invasione degli orsi in Sicilia inizia ad esibire tutto l'estro creativo di Mattotti: la battaglia fra orsi e umani è realizzata magnificamente e il regista riesce a dare ad ogni singola immagine un taglio originale, dal forte impatto visivo con un gusto per la stilizzazione che sembra derivare dai dipinti di Henri Rousseau, ma senza la minuziosità del pittore francese.

 

 

 

 

La famosa invasione degli orsi in Sicilia racconta il confronto fra due mondi: quello della natura e quello degli uomini.

 

Al modo puro degli orsi di vivere la natura è contrapposto lo stile di vita umano; il regno condiviso in armonia fra orsi e uomini non è altro che una breve utopia che vacillerà quando gli orsi si accorgeranno di essere corrotti dai vizi umani. 

 

Ma il più grande pregio di questo film sono le scenografie.

 

L'originalità del disegno e i colori vividi e sgargianti contribuiscono a creare uno spazio che pulsa di vita propria e che avvolge tanto i personaggi quanto lo spettatore: il resto del film, l'invasione del Granducato e il periodo di convivenza fra orsi e uomini è una meraviglia per gli occhi che ad ogni scena non smette di stupire e di creare immagini di ardita invenzione visiva.

 

 

 

 

La famosa invasione degli orsi in Sicilia può vantare nella versione italiana un cast vocale di prim'ordine.

 

Re Leonzio ha la voce di Toni Servillo, che torna a lavorare per il cinema di animazione dopo L'uomo che piantava gli alberi e Il piccolo principe.

 

Antonio Albanese e Linda Caridi prestano la voce rispettivamente a Gedeone e Almerina, mentre Corrado Guzzanti dà la voce a Salnitro, personaggio della seconda metà del film.

 

Lo scrittore Andrea Camilleri dà infine la voce al vecchio orso incontrato dal cantastorie nella caverna.

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