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Un murale per Robin Williams a Chicago

In occasione del Mese di Sensibilizzazione sulla Prevenzione dei Suicidi

Un enorme Robin Williams dipinto a Chicago, circondato dal Genio di Aladdin.

 

Qualche giorno fa i cittadini di Chicago hanno scoperto un nuovo murale sulle pareti del Concord Music Hall di Logan Square.

 

Un capolavoro in bianco e nero e blu, una grande rappresentazione del comico Robin Williams che ora si affaccia sul lato di Milwaukee Avenue, circondata da tante immagini di un Genio che ride, personaggio doppiato da Williams nel famoso film Disney.

 

 

 

Robin Williams, scomparso all'età di 63 anni l'11 agosto 2014, era nato a Chicago.

 

E nonostante si fosse spostato con la famiglia in California all'età di 16 anni non ha mai rinnegato la sua città natale, né i suoi concittadini hanno mai smesso di ritenerlo tale...

 

Creato dall'artista di strada di New York Jerkface e dall'artista neozelandese Owen Dippie, il murale commemora il Mese Nazionale di Sensibilizzazione sulla Prevenzione dei Suicidi, un importante appuntamento che si svolge ogni settembre negli Stati Uniti.

 



L'attore si dimostrò spesso aperto sulla sua battaglia con la depressione, e quando si seppe la notizia del suo suicidio si scatenarono in tutto il mondo le discussioni sulla consapevolezza e la prevenzione.

 

Il murale rappresenta la contrapposizione tra il carattere da intrattenitore incontenibile di Robin Williams che era il volto che mostrava pubblicamente e la tremenda lotta interiore che combatteva ogni giorno.  

Un uomo e un attore che nessuno di noi dimenticherà facilmente.

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16 commenti

Lu

6 anni fa

Sono d'accordo anche su questo, un'opera del genere è un omaggio alla memoria di qualcuno che abbiamo amato ed un'affettuosa e profonda interpretazione dell'uomo Williams, ma mi piace pensare che sia anche un modo per lanciare attraverso i suoi occhi un messaggio importante e propositivo provando a farci riflettere per evitare che certe perdite si ripetano perché non siamo capaci di guardare oltre, attraverso le profondità di occhi come quelli di Robin Williams.

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Pietro Pagano

6 anni fa

Se fai maggiore attenzione al Murales, secondo me, invece, l'assenza degli occhi nei geni e la mancanza della bocca dell'attore sono collegate ed hanno un'interpretazione più lineare e legata al suo caso specifico: Robin Williams prestava la sua presenza e la sua voce al genio, (interpretazione estensibile ad altri suoi personaggi) ma non gli ha ceduto la sua vera sensibilità, gli occhi, infatti, sono da sempre considerati lo specchio dell'anima).

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Lu

6 anni fa

Visto e sono d'accordissimo! Giudicare gli altri senza sapere è uno degli errori più grandi che si possano fare.
E tornando al murale, chissà quante persone andranno oltre il ricordo e coglieranno il messaggio che quei "geni" siamo tutti  noi e dobbiamo solo aprire gli occhi e guardare...

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