Inventato da Konstantin Sergeevič Stanislavskije perfezionato da Lee Strasberg, direttore degli Actor Studios, il Metodo è una scuola recitativa che porta gli attori che scelgono di seguirla a immergersi in trasformazioni fisiche e psicologiche molto profonde.
Con l'intento di lasciar penetrare il personaggio nelle più recondite zone della propria psiche, gli attori del Metodo spesso si lanciano in gesti che, ai nostri occhi, rasentano la follia.
Scopriamo insieme quali sono gli 8 method actors più estremi.
Malgrado in molti non lo amino, Jared Leto è estremamente devoto alla recitazione.
A dimostrarlo ci sono le sue trasformazioni fisiche, la sua minuziosa preparazione e la sua grande attenzione all'approfondimento psicologico del personaggio.
Tutto è iniziato quando, per aiutarlo a immergersi nel suo personaggio di Requiem for a Dream, il regista Darren Aronofsky gli ha imposto di non ingeririre zucchero né praticare sesso per un mese.
In seguito, il bel Jared si è reso molto meno bello per Chapter 27, ingrassando quasi 30 kg e sfiorando il record di guadagno di peso per una singola parte (detenuto da Vincent D'Onofrio per Full Metal Jacket).
Per non farsi mancare niente, poi, Leto si è sottoposto a un impressionante dimagrimento per Dallas Buyers Club, film che gli è valso il suo unico Oscar.
Mettetevi comodi: la rassegna di prove folli è appena cominciata.
Posizione 7
Joaquin Phoenix
Un attore che odia i premi mainstream ma non può fare a meno di sacrificarsi totalmente per la recitazione.
Sempre propenso a portare in scena ingenti perdite di peso e cambi di look, Joaquin Phoenix ci ha messo un mese per imparare a cantare e suonare al fine di interpretare Johnny Cash in Quando l’amore brucia l’anima - Walk the Line.
Era così preso dal film che sul set rispondeva solo al nome di Johnny Cash.
Successivamente si è lasciato andare ad alcune bizzarre dichiarazioni sul suo rapporto col metodo:
"Parlarne adesso mi imbarazza, ma quando ho fatto ll Gladiatore pensavo di dover portare sempre una spada con me e per Squadra 49 non volevo togliermi di dosso la mia divisa da pompiere e pensavo non si potesse vivere senza l’odore del fumo".
Sempre per prepararsi al ruolo in Squadra 49 Phoenix ha trascorso un mese con una squadra di vigili del fuoco Truck 10 di Baltimora, diventandone membro onorario.
Negli anni successivi l’attore si è fatto crescere sconsideratamente barba e capelli e ha convinto il mondo che si stesse ritirando dalla recitazione per iniziare la carriera nell’Hip Hop, a seguito di diverse dichiarazioni e apparizioni tra cui quella al David Letterman Show.
In realtà era rimasto nel personaggio tutto quel tempo per pubblicizzare attraverso l’estrema applicazione del metodo il finto-documentario I’m Still Here, in cui, per l'appunto, interpreta se stesso e finge il ritiro.
Dopo essersi finalmente tagliato barba e capelli, Phoenix porta la propria deformazione fisica, psicologica e vocale su livelli di assoluta eccellenza per The Master e Her, in quelle che sono senza ombra di dubbio le sue migliori prove.
Se i capelli lunghi e la barba incolta di Phoenix vi danno l'idea di una scarsa igiene personale, aspettate di leggere cos'ha fatto il prossimo, folle, attore.
Posizione 6
Dustin Hoffman
Una delle più grandi stelle della Nuova Hollywood è anche un manuale vivente sul Metodo.
Dustin Hoffman convinse il regista John Schlesinger a scritturarlo per Un uomo da marciapiede presentandosi a un incontro con lui a Times Square vestito con un aspetto da barbone.
Per lo stesso regista, poi, interpreterà Il Maratoneta, non dormendo e non lavandosi per 72 ore filate sul set pur di raggiungere quell’aspetto trasandato e stranito.
La cosa era tanto sconvolgente per un attore in quegli anni che Laurence Olivier, suo compagno di recitazione per la pellicola gli chiese
"Dustin, perché non provi semplicemente a recitare? È così facile".
Hoffman non si fermerà qui: sul set di Kramer contro Kramer, film che varrà il primo Oscar a lui e a Meryl Streep, insulterà pesantemente e ripetutamente la sua compagna di recitazione al fine di ottenere sul set un clima teso che potesse rispecchiare i toni della pellicola.
In Rain Man - quella che probabilmente è la più grande interpretazione dell’attore - la sua performance è il risultato di un periodo nel quale conobbe persone autistiche approfondendone il disturbo e stimolando la propria memoria a ricordare una delle sue prime professioni: un impiego all’istituto psichiatrico diNew York.
Come avrete notato, man mano che procediamo le cose si fanno sempre più serie.
Posizione 5
Al Pacino
Il pupillo di Lee Strasberg in persona non poteva che essere un method actor di assoluto livello.
La sua intera carriera è fondata sulle trasformazioni fisiche e psicologiche.
Pensate ai numerosi volti di Michael Corleone nella trilogia deIl Padrino: guardate come spazia in ogni sfumatura della psiche umana.
Il metodo di Pacino si è fatto decisamente estremo per la preparazione di Serpicodi Sidney Lumet: l’attore italo-americano era tanto immerso nel personaggio dell’agente hippie da tentare di effettuare un arresto nei confronti di un camionista che stava producendo troppi gas di scarico.
Circa un decennio dopo Pacino si è dedicato anima e corpo al personaggio di Tony Montana per Scarface, imparando a combattere col coltello e mutuando molti aspetti del proprio personaggio dal boxer portoricano Roberto Duran, con il quale si allenava.
Sul set di Scent of a Woman, invece, Pacino era chiamato a interpretare un tenente colonnello cieco in pensione e per immedesimarsi recitò tutto il tempo con gli occhi sbarrati, rendendosi praticamente incapace di vedere ciò che accadeva sul set.
A fine riprese, Al fece recapitare un messaggio al suo compagno di set in quella pellicola, Chris O’Donnell, che recitava:
“Nonostante non abbia potuto vederti, so che sei stato grande”.
Beh, pensate che siamo solo a metà classifica.
Posizione 4
Marlon Brando
Più che per la continuità nell’utilizzare il metodo, Marlon Brando è al quarto posto a causa del suo ruolo pionieristico nella Storia del Cinema.
E pensare che ha più volte dichiarato di disprezzare il proprio lavoro, continuando a praticarlo solo per i lauti compensi che gli venivano corrisposti.
Affacciandosi a Hollywood, l’attore del Nebraska si è mostrato come il vero pioniere del metodo prima ancora che il mondo intero sapesse cosa esattamente cosa fosse il method acting, guadagnando nomination e premi a valanga in tutto il mondo.
A partire dal suo primo ruolo ne Il mio corpo ti appartiene - al quale si preparò passando un mese intero a letto nel Birmingham Army Hospital a Van Nuys (California) per impersonare il ruolo del veterano paraplegico - Brando non si è mai risparmiato sull'approfondimento fisico e psicologico dei suoi personaggi.
Tutta la sua carriera è costellata di profondi studi psicologici e improvvisazioni che hanno contribuito ad avvolgere di un’aura mistica questo attore, spesso diviso tra una vita di eccessi e i temi sociali.
Dalla performance approfondita e lirica, nonché da Oscar, in Fronte del Porto alle improvvisazioni che hanno inciso sulla Storia del Cinema - pensate a Ultimo Tango a Parigi e Apocalypse Now, giusto per fare degli esempi - Brando è sempre stato estremamente dedito alla sua professione, malgrado la odiasse.
E pensate cosa avrebbe potuto fare se solo avesse avuto voglia di imparare un copione ogni tanto...
Posizione 3
Robert De Niro
Se la produzione de Il Padrino avesse permesso a Francis Ford Coppola di affidare a De Niro il ruolo di Sonny Corleone, forse non conosceremmo così a fondo la dedizione di Bob al metodo.
Dovendo interpretare per il secondo capitolo della saga il giovane Don Vito Corleone, De Niro passò diversi mesi in Sicilia per imparare ogni sfumatura dei vari accenti siciliani, mostrati perfettamente durante la pellicola che gli varrà il suo primo Oscar.
Ovviamente non si è fermato lì: per il suo leggendario ruolo in Taxi Driver Bob ha vissuto per giorni in una base militare in Italia, perdendo circa quindici chili e ottenendo una licenza di lavoro come tassista a New York per quattro mesi senza mai essere riconosciuto.
Per New York, New York imparò, ovviamente, a suonare il sassofono e per Toro Scatenato si allenò in maniera professionistica per il pugilato, disputando tre incontri nella zona di Brooklyn e vincendone addirittura due.
Sempre per lo stesso film Bob ingrassò circa trenta chili per inquadrare perfettamente l’autodistruzione del pugile Jake LaMotta, mettendo a repentaglio non solo la propria salute, ma anche la qualità della performance che verrà meritatamente premiata con un Academy Award.
Per Cape Fear - Il promontorio della paura si fece ricoprire di finti tatuaggi e spese ventimila dollari per un trattamento dentale che rendesse il suo ghigno terrificante.
L’anno successivo, richiamato da Coppola per Frankenstein di Mary Shelley, si tuffò tanto nel ruolo della creatura da sottoporsi a un attento studio delle cartelle cliniche di uomini colpiti da ictus.
Per The Wizard of Lies, infine, De Niro ha preferito eseguire una particolare rasatura anziché usare una parrucca per somigliare il più possibile a Bernie Madoff, noto truffatore statunitense.
Se una leggenda di questo calibro è in terza posizione, pensate chi c’è alle prime due.
Posizione 2
Christian Bale
Quello di Bale è un corpo sacrificato al metodo: pensate alle sue perdite di peso vertiginose, seguite da duri allenamenti per la riconquista della massa muscolare e poi al suo rapido ingrassamento.
Notate la differenza che il suo corpo mostra tra Batman Begins e L’uomo senza sonno, tra i successivi capitoli de La Saga del Cavaliere Oscuro e The Fighter.
E poi, ancora, guardatelo in American Hustle: l’attore si è presentato sul set calvo e con un diverso modo di camminare dovuto ai ben 106 chilogrammi raggiunti.
I cambiamenti di peso a cui l’attore gallese si è sottoposto sono stati così eccessivi da costagli una doppia ernia del disco.
Persino il suo regista per quella pellicola, David O. Russell, si è infuriato appena ha conosciuto i suoi problemi di salute.
Questo non gli ha comunque impedito di sottoporsi a un nuovo cambio di peso per Vice - L'uomo nell'ombra di Adam McKay, ruolo che gli è valso la sua quarta nomination agli Oscar in 9 anni.
Non solo oscillazioni di peso, però, nella collezioni di performance di metodo del britannico: per American Psycho ha portato a termine tutte le mattine per tutta la durata delle riprese la particolarissima routine che il suo personaggio, Patrick Bateman, esegue on screen, mantenendo l’accento statunitense anche a telecamere spente.
Bale è davvero molto dedito al metodo ma c’è addirittura qualcuno che ha fatto peggio di lui…
Posizione 1
Daniel Day-Lewis
Il più estremo method actor che possiate incontrare.
Già detentore del record assoluto di Premi Oscar al Miglior Attore Protagonista, si è lanciato in ogni sorta di follia per seguire il metodo: ha imparato il cecoslovacco per l’Insostenibile leggerezza dell'essere, ha vissuto nella foresta imparando a scuoiare animali e produrre canoe per L’ultimo dei Mohicani, ha vissuto una notte in prigione per Nel nome del padre, si è tatuato sul serio come John Proctor ne La seduzione del male, si è ammalato di polmonite rifiutando medicinali e giacche calde sul set di Gangs of New York.
Ha poi imparato a tirare di boxe come un professionista per The Boxer fratturandosi il naso, ha vissuto lontano dalla moglie per prepararsi all’abbandono de La storia di Jack e Rose e, dopo aver imparato a maneggiare alcuni attrezzi per l’estrazione del petrolio per Il Petroliere, si è ritrovato ad inviare sms presentandosi come Mr. President Abraham Lincoln ovviamente per Lincoln.
Tutto questo in meno di venti pellicole.
Day-Lewis ha infatti sempre scelto minuziosamente i ruoli da interpretare, intervallando i propri film con lunghissime pause.
Così facendo i suoi alter-ego sono sbocciati nel realismo più assoluto.
Nel corso della premiazione degli Oscar 2013 ha, inevitabilmente, ringraziato sua moglie Rebecca Miller per aver sopportato pazientemente una tale varietà di personaggi incompatibili tra loro che le giravano per casa.
Serve altro per essere al top di questa classifica?
Classe'96. Ex cestista a livello giovanile e minors ed ex Parlamentare Regionale dei giovani in Puglia, laureato prima in Giurisprudenza d'Impresa e poi in Scienze Economiche.
Pervenuto criticamente alla cinefilia, studioso di tattica sportiva, telecronista e opinionista, nutre una passione viscerale per i racconti che gravitano attorno ai campi da gioco e ai set cinematografici.
Innamorato della New Hollywood, degli attori di metodo e dei piani sequenza.
Ma non solo: attratto magneticamente da tutte le meravigliose diversità che il cinema può raccontare.
Redattore presso Cinefacts.it, curatore della rubrica Good & Bad
E pensare che si parla solo degli ultimi 50 anni! impressionante. Mi piacerebbe sapere di più sui metodi usati nel passato oltre che una calssifica di attrici
purtroppo non ho ancora visto nulla con Lewis, ma so delle sue doti solo ed esclusivamente per i premi da lui vinti.
parlando invece di De Niro, ho visto alcune sue interviste quando era in "pausa" e sembra quasi che non abbia un anima, sembra che il suo corpo sia un guscio vuoto, come se il personaggio che interpreta riempia il vuoto e finito di girare il personaggio se ne va lasciando un De Niro vuoto.
Recitare significa sacrificio, sia esso fisico, mentale o sociale.
Una classifica solo di attori di un certo calibro! A livello fisico però non dovrebbero esser sottovalutate le conseguenze per la salute (vedi Bale), alla fine immedesimarsi si, ma non troppo!😅
Bello ed interessante. Complimenti. Condivido in parte il monito/rimbrotto di Olivier, anche perché il metodo Stanislavskij applicato ad Hollywood - mescolato con quello del sapiente Strasberg - è diventato col tempo una macchietta nelle mani di alcuni. Al Pacino, per me, è forse quello che più di tutti è riuscito ad immergersi nel personaggio dal punto di vista emotivo-psicologico (per me il più importante). Lo trovo anche quello più "silenzioso", cioè capace di far vivere il personaggio senza far sentire per nulla l'attore.
Determinazione e passione invidiabili, sono caratteristiche splendide in qualsiasi campo. Davanti a tanta professionalità e determinazione si può solo godere nel vedere le loro interpretazioni.
Si, ma non esattamente: egli non ebbe di certo le stesse possibilità di studiare all'actor's Studio. In un articolo di La Repubblica, Francesco Rosi ricorda così il "metodo" di Volonté:
"E quando si dice che diventava anche nella vita privata i personaggi che doveva rappresentare, è vero. Se ne impadroniva attraverso tutte le fasi e i dettagli della preparazione. Nel Caso Mattei c' è una scena in cui, mentre la giro, noto che Volonté cammina con i piedi piatti e mi chiedo perché. Improvvisamente ricordo che gli avevo fornito una fotografia di Mattei in cui teneva i piedi divaricati. Ecco, se n' era appropriato senza dirmi niente. Lavorava di scavo, elaborava e interiorizzava al massimo. E piano piano diventava Mattei, Levi, Luciano. Non è solo tecnica, è una straordinaria capacità di approfondimento. Il minimo gesto da imitare gli serviva per esprimere una personalità. [...] Non ha mai seguito gli eccessi dell' Actor' s Studio. Raggiungeva il risultato attraverso una trasformazione che veniva dall' interno. La sua capacità mimetica era incredibile. Un giorno venne sul set la compagna di Lucky Luciano, ci sediamo lei io e Volonté, in costume di scena. Lo guarda senza dire una parola e alla fine rivolta a me sentenzia: "è isso". Ma questo non lo otteneva con i trucchi. Era frutto di un' esplorazione, di un' elaborazione interiore sulle ragioni del personaggio."
Possiamo dire che utilizzava il rigore del metodo, aggiungendoci quella fortissima componente ideologica che ha caratterizzato gran parte della filmografia dell'attore (il più grande volto del cinema d'impegno civile, indubbiamente).
tratto da Gian Maria Volonté Il suo metodo? La tensione morale in La Repubblica del 2 Dicembre 2004.
Però entrare così dentro il personaggio a volte può essere anche dannoso, vedi Heath Ledger. La virtù sta sempre nel mezzo(magari leggermente più verso l'eccesso😁)
Condivido anche qui due estratti dall'autobiografia di Oliver Sacks che avevo già condiviso sul gruppo Facebook cinefacters e sul articolo nella rubrica Good&Bad.
Non vorrei essere ridondante ma si parla proprio di metodo, Sacks infatti nelle sue memorie elogia la cura e la dedizione con cui De Niro prepara il personaggio di Leonard durante le riprese di "Risvegli".
Nel 1989 ormai quasi tutti i pazienti postencefalitici del Beth Abraham erano morti, ma ve n'erano ancora nove allo Highlands Hospital di Londra. Bob credeva
che fosse importante incontrarli e così ci andammo insieme. Passò molte ore parlando con loro e riprendendoli, in modo da avere registrazioni video utili per le sue
ricerche, da poter studiare nei dettagli. Rimasi impressionato e colpito dalle sue capacità di osservazione e immedesimazione, e credo che anche i pazienti fossero commossi da quell'attenzione, di un tipo in cui si erano
imbattuti raramente. « Quello ti osserva davvero, guarda dritto dentro di te» mi disse uno di loro il giorno dopo.
[...]
Il giorno dopo, mentre parlavo con Bob nel suo camerino, prima che cominciassero le riprese, mi accorsi che il suo piede destro era girato verso l'interno, con la
stessa identica curvatura distonica che assumeva sul set quando impersonava Leonard L. Glielo feci notare, e lui
sembrò piuttosto stupito. «Non me n'ero accorto» disse. «Dev'essere inconscio». A volte restava nel personaggio
per ore o per giorni; per esempio, a cena, faceva commenti che in realtà appartenevano a Leonard e non a
lui, quasi che gli fosse rimasto attaccato qualche residuo del suo pensiero e della sua personalità.
Oliver Sacks, In Movimento, Adelphi 2015.
L'aneddoto di Laurence Olivier e Dustin Hoffman è meraviglioso degno di un cinefacts! Comunque Olivier è solo il più grande attore e regista di teatro e cinema britannico del secolo scorso!
Daniel Day Lewis è uno di quegli attori che recita ogni 2/3 anni, ma quando lo fa chissà perché preparano una statuetta alla categoria "Migliore Attore Protagonista" con su scritto il suo nome ahhaahahha😂😂😂
Vedere vicini De Niro e Bale mi fa venire in mente quel cinefact riguardo American Hustle 😂 ..per chi non lo sapesse: De Niro ha chiesto chi era ''quell'attore molto bravo''..non aveva riconosciuto Christian Bale.
Be è proprio vero che per essere degli artisti a tutti gli effetti serve quel pizzico di follia in più, nulla togliere ad altri attori, ma quando quello che fai ti piace davvero ci dedichi anima e corpo (letteralmente) Grandissimi!!
Azz, non sapevo che De Niro fosse un metod actor. Devo dire che questo genere di storie mi incuriosisce sempre ma a conti fatti lo trovo un approccio davvero esagerato e poco necessario in alcuni casi, soprattutto quando uno ci rimette la salute come Bale
Bravissimi e allo stesso tempo spaventosi!
Sono rimasta piacevolmente shockata nel leggere di Daniel Day-Lewis..
Ma vogliamo parlare anche di quelle donne che si sono completamente trasformate?
Non ho niente contro Jared Leto, è il suo fan club che mi spaventa (semi-cit. 😂 ).
È un ottimo attore, è innegabile, ma tra i fan della sua band e quelli di lui attore, ne ho sentito veramente parlare fin troppo (quando uscì Mr. Nobody si parlava quasi solo di quello, idem del suo Joker, e potrei continuare). E penso che sia lo stesso per la maggior parte di coloro che lo "odiano".
Comunque bell'articolo, come classifica ci sta 👍
La prima posizione non poteva essere che di Daniel Day Lewis, uno dei miei preferiti in assoluto, con quello sguardo magnetico.
Anche nel resto della classifica raggiungiamo livelli altissimi e sono contenta che attori tanto dediti alla recitazione esistano ancora.
Non avevo idea che le trasformazioni drastiche a cui gli attori si sottopongono facessero capo ad una vera e propria scuola recitativa.
In ogni caso ho sempre ritenuto l'attore è disposto a sacrificare così tanto del proprio essere per l'immedesimazione nel proprio personaggio qualche passo sopra agli altri.
Bell'articolo! Trovo assurdo comunque il perdere/mettere peso a comando, vuol dire proprio volersi male.
Un conto è entrare nel personaggio (Daniel Day Lewis lo vedo così...all'eccesso ma così), un conto è continuamente mettere a repentaglio la propria salute.
Però non so, perché rischiare la salute per un ruolo? Molto figo a sentirlo dire, ma a pensarci bene una cosa inutile. Si potrebbe scritturare un altro attore Di bravura simile ma con peso vicino a quello ricercato
Deluso dal non vedere in graduatoria Malcolm McDowell (Alex DeLarge), il quale oltre ad essersi lesionato le cornee per interpretare al meglio la "cura Ludovico" in Arancia Meccanica (dovendo per questo assumere morfina per 14 giorni), è stato costretto da Kubrick a girare altre scene della medesima cura in quanto non del tutto soddisfatto!
Pensate ora quanto sia fondamentale sapersi calare alla perfezione nel personaggio e quanta concentrazione serva per recitare se si considera la quantità di scene in green screen che oramai vengono riprodotte
Se devo dirti la verità, è stato in ballottaggio fino all'ultimo con Jared Leto! Di cose folli per Nymphomaniac, Fury e Charlie Countryman deve morire ne ha fatte, magari le racconterò in un'altra sede, ovviamente su questo sito😊
Qualcuno può spiegarmi perchè Jared Leto è cosi disprezzato?
E' un attore che sa calarsi bene nel ruolo e che personalmente mi ha sempre colpito, "Suicide Squad" escluso (anche se penso che come Joker avrebbe potuto fare davvero bene se il personaggio fosse stato scritta in maniera almeno decente).
Secondo me perchè essendo anche una rockstar gli si assegna l'etichetta del "faccio un po' e un po' e vado alla grande", quando come attore meriterebbe molto più credito (che neanche un oscar ancora è riuscito a dargli)
Sono d’accordo con te in tutti i film che ho visto con lui mi è piaciuto un sacco! (In lord of war mi ha fatto provare una gran pena per il suo personaggio)
Anch'io non lo capisco, in tutti i film che visto ha dato ottime interpretazioni, specialmente in Mr. Nobody e Dallas Buyers Club. Le critiche sono soprattutto sul Joker e il cattivo di Blade Runner, ma in entrambi casi il problema era la scrittura del personaggio, entrambi si saranno visti sì e no 10 minuti.
Sinceramente in BR49 non mi é nemmeno dispiaciuto. Apparte che come dici tu si vede poco, pero non é che abbia recitato male, é semplicemente che il personaggio doveva essere freddo e senza umanitá e mi sembra che Leto abbia fatto un buon lavoro.
A me nemmeno, non so se hai visto i corti che hanno anticipato il film ma quello con Leto mi aveva messo hype per il film.. poi l'idea secondo me era quella di lasciarlo abbastanza in ombra per svilupparlo meglio in eventuali sequel, che probabilmente non vedremo mai
Robert de Niro uno dei migliori attori di tutti i tempi e forse il mio preferito in assoluto peccato per i suoi ultimi lavori che vanno a sporcare la sua carriera
Cercare di immedesimarsi il più possibile nel personaggio è più che giusto. Io per prima se fossi un'attrice di tale livello vorrei assolutamente imparare a suonare uno strumento o imparare il mestiere del personaggio..sia per aiutarmi con l'impersonazione che, perché no, soddisfazione personale.
Ma rimetterci la salute direi proprio di no.
Se dovessi ingrassare di 15 kg o più direi che chiamare dei truccatori sarebbe la soluzione giusta..fanno dei lavori stupendi!
Io ingrasserei volentieri per una parte. Probabilmente perché si tratterebbe di ingrasso assistito e lo trovo interessante, molto differente dal "mangia il tanto che basta a evitarti l'infarto che poi dobbiamo rifare i casting".
Fino a che sono pochi chili può anche andare,ma spesso si tratta di una quantità esagerate. Più che altro è il passare da 15 kg in più per una parte, poi 30 in meno per un'altra ecc. Per fortuna come dici tu sono assistiti :)
Anch'io adoro i method actors, trovo che sia la manifestazione più alta di dedizione al lavoro. Per riuscire a lavorare su se stessi a questi livelli bisogna avere una forza di volontà a dir poco impressionante!
Tra l'altro ricordo perfettamente di aver visto un documentario o comunque un video riguardante la trollata epica di Joaquin Phoenix e - se non sbaglio - Casey Affleck, ma non ho idea del cosa/dove/come/quando! Se qualcuno sa di cosa parlo batta un colpo, così lo recupero!
Io invece no, apprezzo la loro dedizione, ma un attore secondo me non ha bisogno di questi stravolgimenti, anzi, con questi stravolgimenti è poi avvantaggiato nella recitazione
Sono abbastanza sicura che non fosse il vero e proprio mockumentary, anche perché prima di quel video (comunque abbastanza breve) non ne avevo mai sentito parlare... Bah, probabilmente avrò visto il trailer da qualche parte, chissà
Ovviamente lo fanno per entrare il più possibile nella parte (o "essere avvantaggiati", come dici tu), ma in questo non ci vedo niente di male. Non è che "giocano sporco", è solo uno dei tanti metodi che gli attori possono utilizzare per arrivare a dare il meglio; ci sono attori che hanno bisogno di queste tecniche e ci sono altri che invece utilizzano altre vie. Se uno non vede come necessario lavorare su se stesso in questo modo per poter recitare una parte buon per lui, utilizzerà un altro metodo, però non è che allora chi usa quello Stanislavskij è "scorretto"... Non so, poi ovviamente questo è solo il mio parere
Joaquin Phoenix ci mette un mese a imparare a suonare e a cantare, io se mi ci metto per un anno finisco a cantare come la controfigura stonata della Ferreri.
Inevitabile DDL al top di questa classifica. Io forse avrei messo De Niro sopra Bale: in fondo Bale per ora ha perlopiù "soltanto" perso e preso chili per i ruoli, mentre De Niro ha mostrato impegno di diversi tipi per entrare nel personaggio.
No beh, Bale il migliore in assoluto. Ne "L'uomo senza sonno" sveniva addirittura perchè era arrivato a pesare 40 chili. Per Batman è diventato 90 chili di muscoli, e poi è ingrassato di 30 chili per American Hustle
Capisco il punto di vista, ma è dedizione per perdere/guadagnare chili accettando di mettere a repentaglio la tua salute. E' una scelta estrema, ma ad un certo punto sai come fare e diventi un maestro di trasformazioni di questo genere (Bale indubbiamente lo è). Non so, secondo me non c'è solo ingrassare o dimagrire nella cura di un personaggio. Lasciato da parte lo stupore per tanta dedizione, mi affascina di più che De Niro si sia messo a fare il tassista sul serio o abbia imparato il siciliano, o che DDL sia rimasto nei boschi a imparare a cacciare.
Joaquin Phoenix è già piú simile a joker fuori dal film che Jared Leto a prodotto finito, bravissimi entrambi (dimenticandoci di suicide squad) ma su questo personaggio di Phoenix ho alte aspettative.
Comunque anche in ambito italiano ci sono attoroni che, con tutte le differenze del caso, si dedicano pienamente per interpretare un personaggio. Basti pensare a Tognazzi e a tutti i ruoli "scomodi" che ha interpretato!
Basti pensare che ha interpretato praticamente in contemporanea due ruoli entrati nella storia ma soprattutto diversissimi come quello del Padrino e di quel capolavoro di Ultimo Tango a Parigi 😍
Articolo bellissimo. Daniel Day Lewis è un attore incredibile, sconvolgente la sua performance ne “My Left Foot” così come in “Gangs of New York”, “There Will Be Blood” e nel meraviglioso “Phantom Thread”. Lui e Anderson sono una coppia strepitosa.
Tutti pazzeschi, anche se da buon Italiano non sono molto per queste super trasformazioni, sono dell'idea che l'attore sia bravo proprio perchè interpreta qualcuno di lontanissimo da lui. Detto ciò apprezzo comunque questa incredibile dedizione
A me piaceva molto, lo reputo tutt'ora un bravo attore ma per essere tra i migliori lo vorrei vedere in qualche film in più con parti in cui può dare tanto
Si, credo anch'io che manchi di un ruolo di spicco, d'altronde ci sono attori meno bravi ma che in un film ben riuscito con un personaggio che calza a pennello sono stati molto più acclamati
Adoro questo tipo di articoli.
Credo che ogni attore che decide di intraprendere tale carriera sia consapevole di potersi trovare a interpretare personaggi completamente differenti a se stesso e tra di loro e quindi debba essere pronto a calarsi nei loro panni. C'è chi ci riesce di più e chi di meno ma chi, come gli attori presenti nell'articolo, decide di spingersi a tanto pur di interpretare al meglio il personaggio a loro destinato, può essere davvero considerato un Attore con la A maiuscola. Chapeau!
Il trasformista per eccellenza, si sà, è Daniel Day-Lewis, ma Chiristian Bale non scherza minimamente!
Come diamine fà il suo corpo ad adattarsi a certi cambiamenti?! Voglio conoscere il suo Personal Trainer!!!
Concordo, anche se si adattano in due modi diversi. Lewis è un mostro a diventare la persona in cui deve recitare, davvero pazzesco. Bale invece come stravolgimenti fisici è il migliore
Riconosco a Jared Leto un'incredibile passione in tutto quello che fa! Come da premessa, io rientro in quella cerchia di persone che non stravede per lui, lo stesso però non si può dire dei sette restanti: il mazzo che si è fatto Daniel Day-Lewis, nessuno mai! 😂
Tutti attori magistrali senza dubbio. Sarei curiosa di sapere se anche qualche attore italiano, passato o presente, si possa definire un attore del Metodo o magari sia vicino ad essere definito tale.
Nessun attore italiano, almeno tra i noti, può definirsi method actor su base continuativa. Però, sempre più spesso, stiamo assistendo a grandi trasformazioni fisiche frutto di diete molto particolari. È il caso di Stefano Accorsi in "Veloce come il Vento", Claudio Santamaria in "lo chiamavano Jeeg Robot" e Alessandro Borghi in "Sulla mia pelle
Ci sono, ci sono. Rooney Mara, ada esempio, per Millennium-Uomini che odiano le donne, si fece un piercing nelle parti intime perché diceva di non poter interpretare un personaggio così cyberpunk senza avere nemmeno un piercing o un tatuaggio.
A chi lo accusa di fare ultimamente solo filmetti, De Niro ha più volte risposto di aver dimostrato ampiamente la sua capacità di recitazione e che ora, arrivato ad avere anche lui una certa età, non vede il motivo per cui non dovrebbe concedersi qualcosa di più rilassante e che lo diverte anche! Se la vedi un quest'ottica...come dargli torto? :) Scelte...
Non ero a conoscenza di queste sue affermazioni, grazie per avermi fatto sapere! Infatti guarda, io ho visto molti dei suoi filmetti di questi ultimi anni, e alcuni li ho anche apprezzati ("Lo stagista inaspettato" mi piace un sacco), però cavolo non vedo l'ora di vederlo tornare in qualche Filmone dei suoi, perchè è un attore che merita un sacco, davvero (io poi sono di parte perchè amo la New Hollywood più di ogni altra cosa 😂)
Be’ inutile dire che da parte mia l’attesa per “The Irishman” sta diventando snervante! :)
De Niro è tra i miei preferiti, “Il Cacciatore” per me è IL film, dunque puoi capire quanto anche io attenda con ansia un suo nuovo super ruolo...ma intanto che si diverta pure! :)
Grandi attori che pur di immedesimarsi fino alla fine in personaggio rischiano gravi problemi fisici e un forte stress, molti li giudicano esagerati nel calarsi così estremamente in un personaggio (sopratutto veramente esistito) ma io credo,che la prova di un attore si dimostri anche nel impegno di mettersi in gioco e di risultare più fedele possibile nella prova attoriale.
Non poteva non esserci Daniel Day-Lewis al primo posto, ma ogni numero che leggevo l'ansia di non trovarlo cresceva, hahahah.
Credo che anche se gli chiedessero di interpretare un ciottolo di fiume, riuscirebbe a fare la migliore interpretazione di ciottolo di fiume mai realizzabile anche da un sasso. Non c'è film che abbia visto in cui compariva che non mi sia piaciuto, anche ai tempi in cui ero troppo giovane per avere idea di chi diavolo fosse.
Bella classifica, Bale tra i primi era a dir poco scontato, però non so, ha così tanto senso sacrificare se stessi al punto di ottenere seri danni fisico-psichici per il solo obbiettivo del realismo assoluto? Penso che la cosa diventi più terrificante nel momento in cui è il regista ad imporre il metodo, forse un esempio lo conosciamo tutti...
Mi sono sempre chiesto chi fosse il "vero attore" (ovviamente lo sono entrambi) tra chi fa uso del metodo e chi semplicemente inizia a recitare come se nulla fosse quando il regista dà l'azione. Fa riflettere come due scuole di pensiero così diverse possano portare risultati grandiosi in entrambi i casi
Sì sì è ciò che volevo dire anche io. Non esiste meglio o peggio. La riflessione (se così vogliamo chiamarla) che volevo tirare in ballo era: il vero attore è colui che si immedesima a tal punto da diventare lui stesso il personaggio o colui che senza sforzo apparente inizia a recitare repentinamente?
Sisi, avevo colto il tuo interrogativo. Quello che intendevo io era: non credo che solo uno dei due possa essere considerato come "vero attore". L'attore interpreta un ruolo, e indipendentemente dal modo in cui decide di immedesimarsi nel personaggio l'importante è che riesca a trasmettere le giuste emozioni. Personalmente ritengo il Metodo semplicemente uno strumento di cui gli attori possono servirsi se ritengono che li possa aiutare a interpretare meglio la loro parte. C'è da dire chi sfrutta il Metodo dimostra grandissima dedizione e passione per il proprio lavoro (oltre ad un pizzico di follia 😆), ma questo non significa che chi non lo usa sia meno professionale, così come non si può dire che chi ha bisogno/voglia di trasformarsi completamente nel proprio personaggio abbia meno talento di chi si presenta sul set soltanto con il copione. E' un discorso su cui potremmo stare veramente delle ore, ma non voglio annoiare oltre, spero di aver reso la mia idea, chiedo venia per il papiro. 😁
E' una bella riflessione ed è vero che entrambi i modi di recitare conducono a risultati eccezionali. A tal proposito ti riporto un pensiero che mi ha colpito molto di uno dei miei attori preferiti, Marcello Mastroianni sosteneva: "Non capisco perchè questi americani devono soffrire così tanto da identificarsi con i loro personaggi. Io recito. E' molto divertente. Non c'è sofferenza."
Più che i cambiamenti di ruolo (che trovo comunque incredibili e frutto di un duro lavoro), mi impressionano molto di più i cambiamenti psicologici e abitudinari; riuscire a cambiare il proprio modo di essere per interpretare un ruolo e dare allo spettatore i massimo del realismo è un lavoro incredibile che merita di essere riconosciuto ogni volta.
Lenù
2 anni fa
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Mike
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Irene Gariano
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Lisa
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Francesco Viscusi
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eddak
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Lucrezia Bariselli
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Nicola Terzaghi
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Mattia Malaspina
4 anni fa
parlando invece di De Niro, ho visto alcune sue interviste quando era in "pausa" e sembra quasi che non abbia un anima, sembra che il suo corpo sia un guscio vuoto, come se il personaggio che interpreta riempia il vuoto e finito di girare il personaggio se ne va lasciando un De Niro vuoto.
Recitare significa sacrificio, sia esso fisico, mentale o sociale.
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Lorenzo Bonati
4 anni fa
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Vi.
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LeleC75
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Lynch Walk With Me
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Dav 9000
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Simone Antonino
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Lorenzo Pastore
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Daniele Ticconi
4 anni fa
È un ottimo attore, è innegabile, ma tra i fan della sua band e quelli di lui attore, ne ho sentito veramente parlare fin troppo (quando uscì Mr. Nobody si parlava quasi solo di quello, idem del suo Joker, e potrei continuare). E penso che sia lo stesso per la maggior parte di coloro che lo "odiano".
Comunque bell'articolo, come classifica ci sta 👍
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Salvatore Messina
4 anni fa
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Giacomo Simoni
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Francesca Sica
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Alessandro Minore
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Alessandro Borgia
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Melancholia
4 anni fa
Anche nel resto della classifica raggiungiamo livelli altissimi e sono contenta che attori tanto dediti alla recitazione esistano ancora.
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Gaia Marchetti
4 anni fa
In ogni caso ho sempre ritenuto l'attore è disposto a sacrificare così tanto del proprio essere per l'immedesimazione nel proprio personaggio qualche passo sopra agli altri.
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Il Cionco
4 anni fa
(Spero di vedere Daniel Day Lewis ancora in un film)
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Antonino Gandolfo
4 anni fa
Sarebbe curioso lo stesso articolo in chiave rosa.
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René Magritte
4 anni fa
Un conto è entrare nel personaggio (Daniel Day Lewis lo vedo così...all'eccesso ma così), un conto è continuamente mettere a repentaglio la propria salute.
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Charlie Shield
4 anni fa
Jared insieme a Scarlett Johansson sono credo gli unici due attori amati indistintamente da maschi e femmine (etero e non). Ma Jared recita meglio 😊
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Riccardo Sacchi
4 anni fa
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Paino
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Sara Cavallaro
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Domenico Guarino
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Gabri.G
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Alessandro Lauria
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Lorenzo Piazza
4 anni fa
Figli di una New Hollywood tutta da amare!
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BubbleGyal
4 anni fa
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Stanley K.
4 anni fa
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Luca Ernandes
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Salvo Di Bella
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Tiziano
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RustCohle
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Elisa Feudi
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Francesco Gliro
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Sam_swarley
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Matteo Sinigaglia
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Valentino Palazzo
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Raff
4 anni fa
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DocBrown
4 anni fa
E' un attore che sa calarsi bene nel ruolo e che personalmente mi ha sempre colpito, "Suicide Squad" escluso (anche se penso che come Joker avrebbe potuto fare davvero bene se il personaggio fosse stato scritta in maniera almeno decente).
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iena plinsky
4 anni fa
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Antonino Modica
4 anni fa
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Francesco Miale
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Sara Genovesi
4 anni fa
Ma rimetterci la salute direi proprio di no.
Se dovessi ingrassare di 15 kg o più direi che chiamare dei truccatori sarebbe la soluzione giusta..fanno dei lavori stupendi!
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Jude
4 anni fa
Tra l'altro ricordo perfettamente di aver visto un documentario o comunque un video riguardante la trollata epica di Joaquin Phoenix e - se non sbaglio - Casey Affleck, ma non ho idea del cosa/dove/come/quando! Se qualcuno sa di cosa parlo batta un colpo, così lo recupero!
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Davide Sciacca
4 anni fa
Inevitabile DDL al top di questa classifica. Io forse avrei messo De Niro sopra Bale: in fondo Bale per ora ha perlopiù "soltanto" perso e preso chili per i ruoli, mentre De Niro ha mostrato impegno di diversi tipi per entrare nel personaggio.
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Drugo
4 anni fa
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ElMarto
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Donca
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Mattia Fiorio
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Maria Grazia
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Gaia
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Filippo Decise
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Francesca O.
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Mauro Baluci
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Gioze
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The_Watcher_TV
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Daniele Castelletti
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ZERO
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Solo Gary
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Felix
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Greta
4 anni fa
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Miriam Ricciardi
4 anni fa
Credo che ogni attore che decide di intraprendere tale carriera sia consapevole di potersi trovare a interpretare personaggi completamente differenti a se stesso e tra di loro e quindi debba essere pronto a calarsi nei loro panni. C'è chi ci riesce di più e chi di meno ma chi, come gli attori presenti nell'articolo, decide di spingersi a tanto pur di interpretare al meglio il personaggio a loro destinato, può essere davvero considerato un Attore con la A maiuscola. Chapeau!
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Federico Rossato
4 anni fa
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Roberto Rotondo
4 anni fa
Come diamine fà il suo corpo ad adattarsi a certi cambiamenti?! Voglio conoscere il suo Personal Trainer!!!
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Tommaso
4 anni fa
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lycorisra9
4 anni fa
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Sonny Carta
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Rossella D'Introno
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Donca
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RayRJJackson
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Matteo398
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Gigi Dag
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Kelevra
4 anni fa
Credo che anche se gli chiedessero di interpretare un ciottolo di fiume, riuscirebbe a fare la migliore interpretazione di ciottolo di fiume mai realizzabile anche da un sasso. Non c'è film che abbia visto in cui compariva che non mi sia piaciuto, anche ai tempi in cui ero troppo giovane per avere idea di chi diavolo fosse.
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Paul Bickle
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