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8 film da recuperare se l'ex partner era stronz*

È finita male, usi ancora "la Moka per due", oppure non ce la facevi più ma non sapevi come dirlo, e ora te stai bene, ma l'altro no?  

Nel saggio Il cinema, l'immortaleDaniele Vicari elabora la morte del Cinema, ipotizzata, compiuta, possibile, non si sa, tra i necrologi scritti da David Cronenberg Quentin Tarantino. 

 

Ricerca l’eziologia, la TV, poi il digitale, lo streaming e, soprattutto, la pandemia. 

Vicari non si dà per vinto, e come dargli torto: dai fratelli Lumière a oggi il Cinema ne ha viste di tutti i colori, forse è morto e risorto e da capo.

 

La ragione, se ho capito bene, Vicari la riassume così: 

“Molti studiosi, fin dall’inizio della sua Storia, hanno tentato di comprendere la vera natura del Cinema.

Però, a distanza di un secolo e oltre, la sensazione che alcuni non specialisti abbiano capito la natura del mezzo più a fondo degli stessi specialisti permane”. 

Che sia vivo o in fin di vita, di certo funziona, come lo intendeva Edgar Morin, il Cinema “medium-matrice”, riflesso di molteplicità umane, un fenomeno eteroclito, complesso, che è “l’effetto e al contempo la causa dell’evoluzione dell’essere umano”.  

 

A me interessa una prospettiva del genere, l’esperienziale plasmato dalle immagini, i media, ecc., e viceversa, una sorta di rapporto psicanalitico biunivoco, quasi anosognosico, tanto che manco ci rendiamo conto a volte della distanza tra noi e ciò che guardiamo.

 

Per Morin - mi perdonerà - il Cinema è a meta tra un deus ex machina dell’umano e un sovrano con poteri taumaturgici; la miscela che, forse, a questo punto, fa capire meglio il titolo di questa Top 8 e il senso di questo gioco: ipotizzare che film guardare se la sera prima l’ex ci ha detto che non gli piacciamo più; una fenomenologia dell’assenza, che possa reiterare la trasformazione, di ciò che riempie il vuoto, cioè una prospettiva aristotelica, è tutto pieno, non vuoto.

 

Capiamo di cosa. 

 

 

[una scena da L'eclisse di Michelangelo Antonioni, il terzo e ultimo capitolo de La trilogia dell'incomunicabilità]

 

 

Tre precisazioni.

 

Primo: a otto stati d’animo, possibili, immaginabili, vissuti da me e/o da chi conosco, ho associato una pellicola che non parla per forza dello stato d’animo stesso, forse lo interpreta, a volte fa “terapia”, a volte pretende di fornire un’indicazione.

 

Secondo: a malincuore ho escluso Federico Fellini, Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, altrimenti la Trilogia dell’incomunicabilità mi avrebbe fregato tre posti e figuriamoci gli altri due.  

 

Terzo: spero che dopo aver letto il nome di Morin nessuno pensi che questo gioco si prende sul serio, era un volo pindarico, per dimostrare che l’universale - te che hai il cuore spezzato - non è per forza banale. 

E poi questo articolo è gratis, se avessi il culo su una chaise longue à reglage continu sarebbe diverso.

 

Scusate, la polemica con gli psicologici è un must della società postmoderna... Scherzo! 

 

[Articolo di Davide Spinelli] 

 

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Posizione 8

Blue Valentine 

Derek Cianfrance, 2011 

 

Se piangi in macchina, in cucina, dall'estetista, perché è finita e per come è finita, e che bello com'era iniziata, guarda Blue Valentine.

 

Dan (Ryan Gosling) incontra Cindy (Michelle Williams) in una casa di riposo, lui lavora per una ditta di traslochi, lei bada alla nonna.

Si innamorano - "Quando senti la musica e l’unica cosa che puoi fare è ballare".

 

Vent’anni dopo sono nella space room di un motel, dopo aver lasciato la figlia Frankie dal nonno.  

È la resa dei conti: ciò che finisce è per forza un fallimento?  

 

Disponibile su Prime Video  

 

Posizione 7

Sotto la sabbia 

François Ozon, 2000

 

Se ribalti l'inizio e modifichi i ricordi perché "la forma di ogni cosa è contenuta nel suo primo manifestarsi", guarda Sotto la sabbia. 

 

Jean (Bruno Cremer) va al mare con la moglie Marie (Palia Pavese), in Normandia.

 

Una mattina scompare nel nulla, mentre Marie dorme in spiaggia. La donna è convinta che sia scappato per rifarsi una nuova vita, come ha fatto lei, di nascosto e ormai da tempo, con il suo amante Vincent.  O forse Jean è morto, annegato.

 

Ozon sostiene che il ricordo sia ciò che abbiamo capito, non ciò che è successo.  

 

Disponibile in home video  

 

Posizione 6

La bellezza del somaro 

Sergio Castellitto, 2010

 

Se alla fine va bene, dormi senza problemi, vuoi un abbraccio, una coperta che ti avvolge e un comfort film, guarda La bellezza del somaro

 

Marcello (Sergio Castellitto) è un architetto, Marina (Laura Morante) è una psicanalista, Rosa, la figlia, ama Armando (Enzo Jannacci), un settantenne.

 

Nel casolare di famiglia in Toscana festeggiano il compleanno di Marcello con amici, parenti e pazienti.

 

Il comfort film se ce n'è uno: "Io non sono un conoscitore del cuore come muscolo, ma come pianeta".  

 

Disponibile a noleggio su Microsoft Store e Amazon Store

 

Posizione 5

Pane e tulipani 

Silvio Soldini, 2001


Non lo dicamo a nessuno, ma se a te va bene così, non ce la facevi più, non avevi il coraggio di dirlo perché hai paura di restare solo o sola, guarda Pane e tulipani.

 

Rosalba (Licia Maglietta) è di Napoli ma vive a Pescara, è sposata con Mimmo e ha due figli. 

Durante una vacanza organizzata si perde in un autogrill ed è costretta a chiedere un passaggio a uno sconosciuto.

 

Finisce a Venezia, acquista pezzi di sé.

 

È un po' una canzone di Vasco Rossi e forse il film più bello di Soldini.

 

Disponibile su MUBI e Rai Play

 

Posizione 4

Adieu au langage - Addio al linguaggio

Jean-Luc Godard, 2014

 


Se il momento in cui vi siete lasciati è stato rizomatico, irripetibile, guarda Addio al linguaggio.  

 

Una coppia in crisi e il loro cane.

 

 

Rizomatico - letteralmente pieno di radici, radicato - è un aggettivo che a Godard sarebbe piaciuto. Dopo averlo visto, non sarete gli stessi.  

 

Disponibile per il noleggio su Apple TV, Chili e Google Play

 

Posizione 3

Closer 

Mike Nichols, 2004


Se adesso scopi di continuo, è bellissimo e quella persona non ti manca (sul serio!), però qualcosa fa attrito, guarda Closer. 

 

Alice (Natalie Portman) è una spogliarellista e sta con Dan (Jude Law), un giornalista che scrive necrologi.

 

Lui, però, è innamorato di Anna (Julia Roberts), che nel frattempo si sposa con Larry (Clive Owen). 

 

Tra Alice e Dan c'è un dialogo memorabile: "Io non ti amo più. Da quando? Da adesso. Non lo tocco, non lo vedo più". 

 

 

Disponibile per il noleggio su Apple TV, Chili, Google Play, Rakuten TV, Amazon Store e Microsoft Store 

 

Posizione 2

Vortex 

Gaspar Noé, 2021 


Se cammini, ci ripensi, è ok ma ascolti quella canzone e "fai ancora la Moka per due", guarda Vortex. 

 

Una coppia anziana, senza nomi, vive in una casa piena di libri.

 

Lui è uno scrittore, lei è una psicanalista in pensione alle prese con l'Alzheimer; loro figlio è un tossicodipendente.

 

Lo studio dei corpi secondo Noé alla massima potenza; miscelarlo con Franco126 non ha prezzo.

 

 

Disponibile su MUBI

 

Posizione 1

Estate '85 

François Ozon, 2020 

 

Se hai bisogno di tornare indietro di molto, di aprire dimensioni, di trovare un'altra storia, di ficcarti dentro per restarci e nasconderti, guarda Estate '85.

 

Alexis (Felix Lefebvre) per poco non muore annegato, se non fosse per David (Benjamin Voison). 

 

Un'amicizia che diventa amore e poi di nuovo amicizia. Non si è capito bene, ma non è un problema per nessuno. 

 

 

Disponibile su MUBI  

 



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