close

NUOVO LIVELLO

COMPLIMENTI !

nuovo livello

Hai raggiunto il livello:

livello

#CineFacts. Curiosità, recensioni, news sul cinema e serie tv

#top8

8 grandi film sulle rapine perfette

La rapina nel Cinema è uno di quei filoni che non tramonta mai. Ecco 8 grandi film sulle rapine che ci hanno quasi spinto ad entrare in una banca e tentare il ''Colpo Grosso''!

Un genere imprescindibile che mischia al suo interno una quantità di tematiche e sotto tematiche come pochi altri. Sono i film sulle rapine: che siano perfette o no poco importa, ciò che conta è quanto ancora oggi riescano a farci rimanere incollati allo schermo.

 

 

Mani in alto, questa è una rapina!

Lo sappiamo, dai: per svaligiare una banca, non bastano queste 7 paroline magiche, ci vuole ben altro.

 

Serve un colpo ideato con precisione chirurgica, una buona dose di effetto sorpresa, un partner disposto a morire per te, ma soprattutto una dose di follia quasi non misurabile.

Oppure, serve un film.

 

Il Cinema delle grandi rapine ci ha abituato in questi anni a piccoli e grandi cult.

Definiti in inglese Heist Movie, sono le pellicole incentrate su sfide all'ultimo sangue tra gangster e poliziotti, ma in realtà, questo termine sta un po' stretto.

 

Perché?

Perché i film sulle rapine nascondono tanti significati intrinsechi: nelle rapine si dimostra l'amicizia, si misura la professionalità, ci si gioca il futuro o si fa il doppio gioco.

 

Una Storia del Cinema di rapine deve necessariamente considerare i tanti film crime e gangster che dagli anni '30 hanno fatto la fortuna di Hollywood: sono molte però le pellicole genericamente criminose, in cui i colpi grossi puntellano le storie senza costruirne il tema centrale e quindi sono state tolte dal novero di questa Top 8. 

 

 

 

 

Tra i primissimi film sulle rapine è degno di nota La Sanguinaria, del 1950, pellicola declinata completamente al femminile: la storia di una tiratrice da circo che coinvolge un uomo in una serie di assalti armati.

 

Sempre negli anni '50 escono Caccia al ladro di Alfred Hitchcock (in cui si agisce con meno spargimenti di sangue e più astuzia, come in tutti i migliori film sui furti) e il capolavoro Rapina a mano armata.

 

Ciò che stupisce di questo filone narrativo è che ogni decennio sia riuscito a tirare fuori almeno un paio di opere memorabili.

 

I film sulle rapine poi, riescono ad evolversi come forse nessun altro genere e riescono a districarsi in tanti generi, dal dramma alla commedia fino ad arrivare al thriller.

Negli anni sono cambiati tantissimo, da trionfo del minimalismo sono diventate un momento di grandi piani sequenza, azioni concitate e una gara verso il realismo.

 

E allora proviamoci.

Abbiamo stilato quelli che secondo noi sono 8 grandi film sulle rapine perfette.

Enjoy! 



Posizione 8

The Town 

(Ben Affleck, 2010)

 

Crimine, amore e fiori.

Tra i film sulle rapine, The Town è sicuramente uno dei più discussi.

 

C'è chi lo reputa una scopiazzatura dei grandi titoli del passato, chi invece ne apprezza l'omaggio a Charlestown, quartiere degradato di Boston e le tecniche di ripresa con cui vengono ritratte le scene d'azione in banca e non solo.

 

In The Town Ben Affleck dirige se stesso, Rebecca Hall al massimo del suo splendore e un superbo Jeremy Renner. 

La pellicola racconta la storia di Doug MacRay, capo di una banda di ladri che mette a segno colpi in rapida successione commissionati da uno spietato boss fiorista.

 

 

Durante un'azione in banca, Doug e la sua banda prendono in ostaggio e poi liberano la giovane direttrice (Rebecca Hall) della quale Doug si innamorerà in un secondo momento, creando così un intreccio pericolosissimo. 

 

 

 

Posizione 7

Il caso Thomas Crown

(Norman Jewison, 1968)

 

Sexy, miliardario, McQueen.

Il Caso Thomas Crown, assieme al western metropolitano Getaway!, è uno dei grandi film sulle rapine con Steve McQueen protagonista.

 

Sul finire degli anni '90, il regista John McTiernan provò a tirarne fuori un remake con Pierce Brosnan.

Il risultato? Vittoria per McQueen, senza storia.

 

Il perché? Perché ne Il Caso Thomas Crown, l'attore che più di tutti incarnò la “vita spericolata”, è talmente a suo agio nei panni dell'uomo d'affari miliardario col vizio del colpo perfetto da non poter avere rivali.

 

Ad arricchire la pellicola, una sottotrama amorosa.

Sulle tracce di McQueen, si aggira infatti un'affascinante detective (Faye Dunaway): tra i due scoccherà la scintilla, una scintilla pericolosa dov'è il conflitto d'interessi a far da padrone.

 

A spuntarla però sarà, naturalmente, il fascino di McQueen, con quegli abiti elegantissimi e i suoi mitici Persol 714 a nascondergli il viso.

...anche la Dunaway però non è affatto male.

 

 

Posizione 6

Ocean's Eleven

(Steven Soderbergh, 2001)

 

Inserendo Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco tra i grandi film sulle rapine perfette, è implicito anche un tributo alla pellicola da cui è tratta l'opera di Soderbergh, vale a dire Colpo Grosso del 1960.

 

E come la pellicola di Lewis Milestone aveva un cast stellare (Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr. e altri divi dell’epoca, conosciuti con il nome di Rat Pack), anche questo remake vanta mostri sacri della Hollywood dei primi anni 2000.

Qualche nome?

George Clooney, Brad Pitt e Matt Damon, una sorta di “Sacra Trinità” che sta a capo di tutto il cast (altamente stellare, ci sono pure Julia Roberts e Andy Garcia, per dire).

 

Danny Ocean (alias George Clooney) sconta quattro anni di detenzione per l’accusa di furto aggravato e rapina.

Appena usscito va a trovare una vecchia sua conoscenza, anch’egli rapinatore doc ma ora insegnante di poker.

 

Si tratta di Rusty Ryan (interpretato da Brad Pitt) e la proposta allettante che Danny gli fa è quella di derubare il Bellagio, il Mirage e l'MGM Grand: i tre casinò più importanti di Las Vegas.

Tutti di proprietà del milionario Terry Benedict, interpretato da Andy Garcia.

 

450 milioni di dollari incassati al box office, tre sequel (nessuno allo stesso livello) e alcune scene passate alla storia del genere: su tutte, quella in cui Clooney e Damon rapinano il caveau. 

 

 

Posizione 5

Point Break 

(Kathryn Bigelow, 1991) 

 

Un cult imprescindibile degli anni '90 e non solo.

Ma soprattutto, il film che rivelò tutte le qualità di Kathryn Bigelow, all’epoca moglie di James Cameron che qui opera in veste di produttore esecutivo.

 

I due protagonisti/antagonisti/amici sono Keanu Reeves (non ancora divo) e Patrick Swayze, che dopo il dolciume di Ghost si getta nei panni del surfista cattivo Bodhi.

 

La pellicola offre un ritmo serratissimo e una fotografia paurosa, palesando una delle più grandi qualità della regista allora quarantenne, vale a dire il talento visivo.

 

Point Break lascia un segno indelebile nel genere action, plasmando le logiche del poliziesco a una storia di sfida quasi ancestrale tra due uomini, tra ordine e caos, tra Uomo e Natura.  

 



Posizione 4

Inside Man 

(Spike Lee, 2006) 

 

“Il mio nome è Dalton Russel: fate attenzione a quello che dico perché scelgo le mie parole con cura e non ripeto mai”.

 

Così Clive Owen si rivolge direttamente al pubblico, aprendo così la narrazione di uno Spike Lee in stato di grazia, uno Spike Lee che ci porta con un volo in prima classe all'interno di clamoroso colpo in banca in atto.

Una delle principali qualità di Inside Man è il fatto di essere un rompicapo mentale quasi mai visto prima, impreziosito da un capo rapinatore “filosofo” e da uno strepitoso Denzel Washington nei panni del Detective Frazier.

 

Lee cerca di ingannare costantemente lo spettatore, che durante la visione della pellicola si chiede: qual è il bottino?

Quanti sono i ladri? Perché hanno scelto proprio quella banca?

 

Le risposte, si avranno solo alla fine.

 

E poi naturalmente quelle maschere, rimaste nell'immaginario popolare e forse ispiratrici di una serie divenuta anch'essa di culto: La Casa di Carta. 

 

 

Posizione 3

Heat - La Sfida 

(Michael Mann, 1995)

 

Quel faccia a faccia che cambiò il Cinema.

Troppo, forse? O troppo poco?

 

Il confronto tra Neil McCauley (Robert De Niro) e il Tenente Vincent Hanna (Al Pacino) è uno di quei momenti che solo la Settima Arte può regalare.

E pensare che i due attori, quel confronto, non lo provarono nemmeno.

La scena venne girata contemporaneamente con tre cineprese, per cogliere quell'attimo elettrico che tutti sul set non vedevano l'ora di poter ammirare.

 

Heat è un film sulle rapine, certo, ma anche molto di più.

 

L'opera di Mann fu capace di palesare al meglio tutto il modo di fare Cinema del suo creatore: film d'azione dove a prevalere è invece l'introspezione dei personaggi, il lungometraggio possiede una forza visiva e un impatto psicologico difficilmente riscontrabili in questo tipo di film.

 

Grazie anche alle splendide interpretazioni di Robert de Niro e Al Pacino, Heat rappresenta l'esempio perfetto di cosa significa essere autore a tutto tondo all'interno dello standard produttivo mainstream.

 

 

Posizione 2

Rapina a mano armata 

(Stanley Kubrick, 1956)

 

Il film di Kubrick non appartiene soltanto all'olimpo dei grandi film sulle rapine, ma è anche uno dei più importanti titoli noir della Storia del Cinema.

 

Un altro merito del cineasta, non poco considerevole, è quello di aver ispirato Quentin Tarantino nella stesura della sceneggiatura de Le Iene, una delle perle assolute del regista pulp.

 

Come nel romanzo da cui è tratto, il film narra la storia di una complessa rapina a un ippodromo, raccontata da più punti di vista.

Quello principale è di Johnny Clay (Sterling Hayden), l'organizzatore del colpo, che pianifica un meccanismo criminale quasi perfetto che si inceppa solo per colpa del caso.

 

Kubrick sceglie di privilegiare una struttura diegetica non lineare, con diversi e continui salti indietro e in avanti nel tempo, piuttosto che la classica consequenzialità temporale del racconto.

 

A livello tecnico, la pellicola tocca dei picchi di qualità e innovazione spaventosi per l'epoca.

 

 

Girato in sole tre settimane Rapina a mano armata fa uso del “flashback sincronico”, tecnica narrativa che illustra da diverse angolazioni, ma nella stessa unità di tempo, alcune delle scene chiave del film: una specie di evoluzione rispetto a ciò che Akira Kurosawa aveva fatto con Rashomon nel 1950. 

 

Posizione 1

Quel pomeriggio di un giorno da cani 

(Sidney Lumet, 1975) 

 

Al primo posto di questa Top 8 dei film sulle rapine perfette si inserisce una rapina che di perfetto… non ha nulla.

 

Quel pomeriggio di un giorno da cani è un capolavoro destinato a rimanere per sempre.

 

Lumet, uno dei registi più impegnati socialmente dell'epoca, riprende una storia vera tratta da un articolo di LIFE per confezionare una pellicola che ha tutto: dal dramma alla commedia grottesca, dal noir al pulp.

 

Il ritmo poi, stupisce ancora oggi per la sua forza quasi fuori dal tempo.

Il film si svolge quasi tutto all'interno di una banca di New York dove una banda di tre ladruncoli (che diventano due dopo pochissimo) decide di tentare il colpo grosso.

 

Quel pomeriggio di un giorno da cani ci regala due performance paurose, quella del giovane Al Pacino fresco fresco di interpretazione magistrale ne Il Padrino - Parte II, e quella di John Cazale, grandissimo attore scomparso purtroppo troppo presto.

 

Parliamo di un film fatto di regia, di interni, di personaggi potentissimi.

 

Parte come un heist movie classico ma si trasforma tante volte, terminando con un messaggio di libertà e di empatia verso i rapinatori che più che criminali appaiono come ragazzi senza arte né parte.

Che bella che era la nuova Hollywood!

Attica! Attica! Attica!

 

 



Chi lo ha scritto

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE

Lascia un commento



close

LIVELLO

NOME LIVELLO

livello
  • Ecco cosa puoi fare:
  • levelCommentare gli articoli
  • levelScegliere un'immagine per il tuo profilo
  • levelMettere "like" alle recensioni