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8 cose che fino ad oggi non sapevi su V per Vendetta

Diretto da James McTeigue, scritto dalle Wachowski, il film con Natalie Portman e Hugo Weaving ha molte cose da raccontare!

V per Vendetta è uno di quei film che diventano immediatamente cult movie appena usciti.

 

Sarà forse la sceneggiatura delle Wachowski, l'interpretazione di Natalie Portman, il fascino del personaggio interpretato da un sempre mascherato Hugo Weaving o il messaggio anarchico e rivoluzionario che sta alla base del film, tratto dai fumetti di Alan Moore, o probabilmente tutte queste cose insieme. 

 

V per Vendetta uscì nelle sale italiane il 17 marzo 2006 e alla fine dell'anno fu soltanto il 68° film più visto nel nostro paese: questo però non gli ha impedito di diventare un oggetto di culto in seguito, grazie al passaparola e ai noleggi e vendite home video. 

 

Il 5 novembre di ogni anno è ormai prassi vedere condivisa sui social network la famosa frase del film e la maschera di Guy Fawkes è oggi tra le più riconoscibili e tra le più iconiche del Cinema tutto. 

 

 

 

Raramente inserito tra i cinecomic più amati, V per Vendetta lo è a tutti gli effetti: il film fa parte di quelle opere tratte dai lavori di Alan Mooore che l'autore non ha mai voluto riconoscere. 


Assieme quindi a La vera storia di Jack lo Squartatore, La Leggenda degli Uomini Straordinari e Watchmen, V per Vendetta non reca nei credits il nome dello scrittore, ma la sua influenza è più che evidente nei temi e nello stile. 

 

E come ogni film di questo tipo, anche V per Vendetta nasconde tantissimi cinefacts, che adesso andremo ad elencare: quanti ne sapevate? 

Quali vi stupiscono di più?

 

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Posizione 8

I capelli di Natalie

 

Nella scena la vediamo piangere e soffrire. 

 

Non c'è bisogno di sottolineare che Natalie Portman sia una grandissima attrice, ma questa volta la cosa fa sorridere: la Portman ha raccontato che raparsi a zero era una cosa che sognava di fare da anni, ma che per motivi professionali non aveva mai potuto farlo. 

 

Ecco quindi che V per Vendetta le ha dato l'assist perfetto per poterlo fare: la scena è drammatica, ma per Natalie era tutt'altro che una sofferenza! 

 

Posizione 7

Il Parlamento

 

La scena dell'esplosione è tra le cose in assoluto più famose del film, ma per la troupe girare nei pressi della Houses of Parliament di Londra non fu affatto facile. 

La produzione ottenne il permesso di girare solo tra la mezzanotte e le 4:30 del mattino, e potevano bloccare il traffico nei paraggi soltanto per 4 minuti alla volta! 

Per la scena con i due carri armati, inoltre, la sicurezza fu massima: i mezzi erano dei veri carri armati dismessi e ogni notte, prima di trasportarli per le riprese, ogni carro armato veniva ispezionato dal personale di sicurezza del governo per assicurarsi che gli armamenti non funzionassero e non fossero stati alterati in alcun modo.

Venivano poi portati con dei camion sul posto, senza soste consentite durante il trasporto, e accompagnati da dei funzionari armati lungo tutto il percorso.

 

Immaginate quanto perfetta dovesse essere l'organizzazione con dei tempi così ridotti, roba che al minimo errore ti viene voglia di far esplodere tutto quant... ah, già. 

 

Posizione 6

Le 11:05

 

Poco prima che arrivi l'armata di V, si vede il Big Ben che sta per segnare le 11:05. 

 

La cosa più lampante è che le lancette dell'orologio formano la lettera V, ma non c'è solo quel dettaglio. 

 

Novembre è l'undicesimo mese dell'anno, quindi secondo la maniera statunitense di scrivere le date 11:05 sta per 5 novembre. 

 

Che è esattamente la famosa data di cui si parla nel film. 

 

Posizione 5

Hugo Weaving

 

L'attore era già noto alle sorelle Wachowski per l'intepretazione dell'agente Smith nella trilogia di Matrix

Il ruolo di V, tuttavia, non fu da subito suo: il primo attore che interpretò il personaggio fu James Purefoy, che però abbandonò il set dopo 4 settimane lamentandosi del fatto che recitare con la maschera non lo faceva sentire a proprio agio. 

 

In quanto produttrici di V per Vendetta furono quindi le Wachowski a suggerire Weaving come rimpiazzo: dopo aver tentato di registrare la sua performance con dei normali microfoni o con un microfono posto all'interno della maschera, si optò per il ridoppiaggio. 

Hugo Weaving quindi recitò sul set e poi in post-produzione andò a doppiare la totalità delle battute di V, anche nelle scene in cui sotto la maschera al posto suo... c'è James Purefoy! 

 

Già, perché alcune scene con il primo attore sono state mantenute nel montaggio finale: sapreste riconoscerle riguardando il film? 

 

Posizione 4

Il fuoco

 

Per la scena in cui V emerge da Larkhill venne coinvolto Chad Stahelski, già stunt double di Keanu Reeves in Matrix e futuro regista della saga di John Wick. 

 

Stahelski ha letteralmente attraversato il fuoco indossando solo uno speciale gel resistente e... un perizoma.

 

La temperatura corporea dello stuntman doveva essere abbassata prima di girare la scena e "fortunatamente" la notte delle riprese c'erano 3 gradi sotto lo zero. 

 

Quindici minuti prima del ciak Stahelski indossava abiti resistenti al fuoco appena usciti da un congelatore e, una volta tolti, veniva cosparso con un gel ignifugo appositamente usato per stunt di questo tipo che era stato preventivamente reso gelido. 

 

...forse è lì che Stahelski ha pensato che era più comodo fare il regista! 

 

Posizione 3

Il domino

 

Per la scena del domino in cui V (Hugo Weaving) ribalta le tessere rosse e nere per formare una gigantesca lettera V, sono state usate 22.000 tesserine.

 

Sono state necessari 200 ore per assemblare il tutto, e alla scena ci lavorarono quattro assemblatori di domino professionisti.

 

Se ancora non sapevate che lavoro vorreste fare nella vita, forse adesso vi abbiamo dato un'idea!

 

Posizione 2

Il discorso e le V 

 

Quando V si presenta a Evey per la prima volta il suo discorso è questo. 


"Voilà. Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato.

Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigio della Vox populi, ora Vuota, ora Vana.

Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà.

L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta...

E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi.

In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V." 

 

In originale le V presenti nel monologo sono esattamente 55. 

 

5 in numeri romani si scrive... V.

 

Posizione 1

V, V e ancora V

 

Se riguardate V per Vendetta con attenzione vi accorgerete che la lettera V è dappertutto. 

Sui muri, per terra, formata da cose e persone: regista, sceneggiatori e scenografi si sono divertiti a disseminarla lungo tutta la pellicola e in questa Top 8 abbiamo già parlato del Big Ben e del discorso di presentazione di V. 

 

Ma anche il nome della co-protagonista nasconde un ennesimo gioco di parole.

 

Il personaggio di Natalie Portman si chiama Evey. 

Quando la conosce per la prima volta, V le dice subito che "non gioca a dadi e non crede alle coincidenze": questo perché il nome di Evey è creato apposta per avere ancora dei riferimenti alla lettera V. 

 

E - la quinta lettera dell'alfabeto, e abbiamo visto che in numeri romani equivale a V

V - c'è forse bisogno di sottolinearlo? 

E - vedi sopra 

Y - la venticinquesima lettera dell'alfabeto: 25, ovvero... 5 per 5. 

 



Chi lo ha scritto

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1 commento

Terry Miller

10 mesi fa

Stahelski è Chad sia di nome che di fatto dopo quello stunt

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