Splendida pellicola visionaria di genere grottesco/black humour, dalle atmosfere vagamente e leggiadramente noir, e dalle tinte ocra. Il condominio fatiscente, la nebbia, e le prospettive distorte,...

Splendida pellicola visionaria di genere grottesco/black humour, dalle atmosfere vagamente e leggiadramente noir, e dalle tinte ocra. Il condominio fatiscente, la nebbia, e le prospettive distorte, completano lo scenario. Il tono rimane scherzoso, degno di un’ottima commedia intelligente. In mezzo a personaggi strani, spaventati o affamati - delle vere e proprie caricature-, fa capolino un personaggio solare e smaliziato, un noto giocoliere, ben disposto ad aiutare nel suo piccolo, con le manutenzioni, stravolgendo ben presto le loro vite nonché i loro piani.
Alcuni temi ed elementi cari al regista si riscontrano un po’ in tutte le sue pellicole: il mondo clandestino sottoterra (scene dei Trogloditi); la povertà; i metalli/la spazzatura-il riciclo; la paura (basti pensare alla rappresentazione del timore del giocoliere, rifacendosi alle fotografie di morti realizzate da Joel Peter Witkin); i rapporti sessuali che conferiscono comicità; i ritmi, i suoni, le sequenze/gli effetti domino/le azioni in contemporanea; i piani strampalati e meticolosi (ritorneranno in Il favoloso mondo di Amelie e in L’esplosivo piano di Bazil).
Non manca l’aspetto più giocoso: Qui abbiamo un giocoliere, in Amelie avremo una scatolina dei ricordi e giocattolini perduti, del signor Bretodeau.
Segnalo infine l’antagonismo macellaio-giocoliere, in quanto il primo è pragmatico e brutale, il secondo è un delicato artista. Chi avrà la meglio?

Splendida pellicola visionaria di genere grottesco/black humour, dalle atmosfere vagamente e leggiadramente noir, e dalle tinte ocra. Il condominio fatiscente, la nebbia, e le prospettive distorte,...

Splendida pellicola visionaria di genere grottesco/black humour, dalle atmosfere vagamente e leggiadramente noir, e dalle tinte ocra. Il condominio fatiscente, la nebbia, e le prospettive distorte, completano lo scenario. Il tono rimane scherzoso, degno di un’ottima commedia intelligente. In mezzo a personaggi strani, spaventati o affamati - delle vere e proprie caricature-, fa capolino un personaggio solare e smaliziato, un noto giocoliere, ben disposto ad aiutare nel suo piccolo, con le manutenzioni, stravolgendo ben presto le loro vite nonché i loro piani.
Alcuni temi ed elementi cari al regista si riscontrano un po’ in tutte le sue pellicole: il mondo clandestino sottoterra (scene dei Trogloditi); la povertà; i metalli/la spazzatura-il riciclo; la paura (basti pensare alla rappresentazione del timore del giocoliere, rifacendosi alle fotografie di morti realizzate da Joel Peter Witkin); i rapporti sessuali che conferiscono comicità; i ritmi, i suoni, le sequenze/gli effetti domino/le azioni in contemporanea; i piani strampalati e meticolosi (ritorneranno in Il favoloso mondo di Amelie e in L’esplosivo piano di Bazil).
Non manca l’aspetto più giocoso: Qui abbiamo un giocoliere, in Amelie avremo una scatolina dei ricordi e giocattolini perduti, del signor Bretodeau.
Segnalo infine l’antagonismo macellaio-giocoliere, in quanto il primo è pragmatico e brutale, il secondo è un delicato artista. Chi avrà la meglio?