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James Dean tornerà a recitare... a distanza di 64 anni anni della sua morte.
L'attore avrà un ruolo secondario in Finding Jack, pellicola sul Vietnam firmata dai registi Anton Ernst e Tati Golykh.
Al centro della trama ci sarà la triste vicenda di circa diecimila cani dell'esercito statunitense abbandonati in territorio nemico dopo la fine del conflitto.
Quello che sembra uno scherzo è invece realtà: James Dean sarà presente sullo schermo grazie alla CGI.
I due registi, per poter sfruttare l'immagine del divo, hanno ottenuto i diritti d'immagine dalla sua famiglia, dichiarando:
"Siamo onorati del sostegno dei familiari, che considera questo come il quarto film di James Dean; sarà presa ogni precauzione per garantire che la sua eredità di star del cinema resti intatta".
Ernst e Golykh non intendono dunque deludere gli appassionati, ma il risultato è ancora tutto da vedere.
Per ricreare la recitazione di James Dean, sarà utilizzata la cosìddetta tecnica "Full Body", basata su video e foto originali dell'attore, mentre la voce gli sarà prestata da un altro interprete.
Da registrare le polemiche scoppiate a Hollywood dopo la diffusione della notizia: Zelda Williams, figlia di Robin Williams, ha definito il progetto Finding Jack come
"Una trovata pubblicitaria, un orribile precedente per il mondo dello spettacolo".
Certamente un'operazione del genere (che comunque può vantare dei precedenti, vedasi la "resurrezione" di Peter Cushing per Rogue One: A Star Wars Story), apre dibattiti etici e morali di non facile risoluzione.
James Dean, uno degli ultimi divi hollywoodiani, morì il 30 settembre 1955 a seguito di un incidente automobilistico: la sua Porsche 550 Spyder si schiantò frontalmente contro un'altra automobile, guidata da uno studente universitario, sulle strade della California.
La sua carriera sul grande schermo conta - almeno fino ad oggi - solo tre interpretazioni, che però lo hanno reso un'icona immortale: La valle dell'Eden di Elia Kazan , Il Gigante di George Stevens e Gioventù bruciata di Nicholas Ray.
In conclusione, la domanda è legittima: siete favorevoli o contrari all'utilizzo delle nuove tecnologie per richiamare in vita attori da tempo scomparsi?
Può essere questo il futuro del cinema, o Finding Jack è soltanto una pellicola di cattivo gusto?
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9 commenti
Jambo
1 anno fa
Altrimenti bisognerebbe togliere tutte le scene dai film usciti postumi alla morte di un attore. Come per esempio Luke Perry per C'era una volta ad Hollywood.
A mio parere come queste scene non vengono tagliate proprio per omaggiare il dipartito, il creare digitalmente un attore scomparso parecchi anni prima, lo vedo più come un omaggio.
Ovviamente non si deve esagerare creando "le nuove avventure di James Dean", altrimenti sì che diventa oltraggioso e speculativo.
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Giulio Scervino
1 anno fa
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Claudio Bertelle
1 anno fa
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Nuriell
1 anno fa
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Marco Natale
1 anno fa
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Benito Sgarlato
1 anno fa
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Michelangelo Pollini
1 anno fa
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Filman
1 anno fa
E sempre secondo me.......... questo modus operandi non avrà futuro!
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