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La carriera di Steve Carell: Bad gone Good

Bad gone Good

Dalle interpretazioni demenziali alle nomination ai maggiori premi.

 

Steve Carell è uno dei primissimi nomi che mi vengono in mente quando cerco di spiegare il senso di questa rubrica.

 

Nei paesi anglofoni verrebbe definito un late bloomer, ossia un talento sbocciato tardi: fino ai 40 anni inoltrati non ha goduto di grande notorietà e fino ai 50 anni suonati nessuno ha conosciuto la profondità del suo bagaglio recitativo.

 

Carell, infatti, ha raggiunto la notorietà grazie alla serie TV The Office, ritagliandosi un ruolo decisamente di culto tra i fan dello show, ma ha passato gran parte della sua prima vita cinematografica a recitare ruoli demenziali in commedie, anche piuttosto riuscite, ma non necessariamente dal grande spessore artistico.

 

Lo ricorderete delirante in Una Settimana da Dio, 40 anni vergine, Un'Impresa da Dio e A cena con un cretino.

 

Eppure, sprazzi di un talento più complesso e profondo li aveva già mostrati in Little Miss Sunshine, un film largamente apprezzato anche grazie alla capacità di Carell di uscire dal suo ordinario canone di comicità.

 

 

 

 

L'anno della svolta è stato, con ogni probabilità, il 2011: anno in cui interpreta Crazy, Stupid LoveCercasi amore per la fine del mondo, inaugurando una nuova stagione della sua carriera nella quale comincia a prendere parte a una serie di progetti di diverso tenore.


Il ruolo della definitiva consacrazione è quello di John du Pont in Foxcatcher, film che gli vale una nomination agli Oscar e il plauso della critica.

 

Da quel momento in poi, Carell ha inanellato solo prestazioni convincenti in film dal buon spessore: La Grande Scommessa, Cafè Society e La Battaglia dei sessi.

Non è un caso che di recente abbia collaborato anche con nomi del calibro di Richard Linklater e Robert Zemeckis

 

Insomma, Steve Carell ci insegna che sbocciare tardi non vuol dire sbocciare male.

 

Ora non ci resta che aspettare i suoi prossimi progetti.

 

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3 commenti

OldBoy

5 anni fa

Messaggio ricevuto, se mi capiterà lo guarderò! Grazie!  😉

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Jacopo Gramegna

5 anni fa

Sì, a me è piaciuto perché nella sua leggerezza riesce comunque a mescolare la storia con temi di una certa attualità e soprattutto una recitazione decisamente solida. Carell ed Emma Stone in forma, con un "involucro tecnico" che si lascia guardare ed ascoltare.

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Francesca Sica

5 anni fa

Sempre pensato che gli attori comici sono una spanna più in alto di quelli considerati 'seri' perché hanno la capacità di interpretare alla grande anche i ruoli drammatici, mentre invece solo raramente avviene la cosa contraria.

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