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Lo sciopero degli sceneggiatori è giunto al termine

La WGA ha ufficialmente approvato e reso pubblico l'accordo con le case di produzione che sarà votato dagli iscritti al sindacato nella prossima settimana

Si conclude ufficialmente lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood iniziato lo scorso 2 maggio. 

 

Tre diversi organi della Writers Guild of America (WGA), sindacato che raccoglie autori cinematografici e televisivi, dopo 148 giorni di protesta e 5 giorni di trattative no stop con AMPTP, associazione che rappresenta invece i grandi produttori statunitensi, hanno unanimemente votato per interrompere lo sciopero. 

 

Se già da mercoledì sceneggiatori e autori potranno quindi tornare a lavoro, è solo dal 2 al 9 ottobre che gli oltre 11mila iscritti al sindacato saranno chiamati a votare la ratifica finale per il rinnovo contrattuale di categoria con validità triennale.

 

 

[Folla di sceneggiatori e autori durante le proteste]

 

Al tavolo delle trattative, oltre al comitato rappresentativo della WGA, erano presenti Carol Lombardini della AMPTP, Ted Sarandos di Netflix, Bob Iger di Disney, Donna Langley di Universal e David Zaslav di Warner Bros., a dimostrazione di come la protesta abbia davvero toccato i vertici produttivi dell'industria statunitense. 

 

Lo sciopero degli sceneggiatori più lungo della Storia di Hollywood, dopo quello del lontano 1988, ha infatti avuto delle drastiche conseguenze nel settore dell’intrattenimento a stelle e strisce. 

Basti pensare che la conta dei danni economici scaturiti dal conseguente blocco di 5 mesi delle produzioni cinematografiche e televisive sembra ammontare a circa 5 miliardi di dollari.

 

Il contratto, reso pubblico da WGA e frutto di quello che l’associazione aveva definito “un accordo eccezionale, con guadagni significativi e tutele per gli scrittori in ogni settore di appartenenza”, sebbene non conceda esattamente ciò che il sindacato chiedeva, cerca di regolare tutte le questioni problematiche che lo sciopero degli sceneggiatori ha evidenziato.

 

 

[Alcuni manifestanti che depongono i cartelloni utilizzati durante le proteste]

 

 

Se come ci si aspetta il contratto sarà ratificato da parte degli iscritti al sindacato, gli sceneggiatori e gli autori vedranno i loro salari minimi crescere nel corso dei prossimi anni, oltre a un maggior numero di contributi pensionistici e sanitari. 

 

L'accordo, infatti, prevede un aumento delle spese sostenute dalle società produttive pari a 233 milioni di dollari all'anno. 

Per quanto riguarda la diffusione di film, serie TV e show originali nelle piattaforme streaming il contratto introduce finalmente dei pagamenti bonus per gli autori, basati sulla quantità di abbonati, sia statunitensi che esteri, che fruiranno delle opere da loro scritte. 

 

Altro traguardo raggiunto grazie allo sciopero degli sceneggiatori, verso cui inizialmente gli studios si erano dimostrati fortemente contrari, è quello di stabilire come garanzia un numero minimo di autori necessari per la scrittura di programmi televisivi, serie TV e film e una durata minima del lavoro.

 

L’ultima fondamentale novità introdotta con questo nuovo accordo riguarda invece la spinosa questione dello sfruttamento dei software di Intelligenza Artificiale per la scrittura di prodotti audiovisivi. 

In questo senso la WGA ha ottenuto che questi software non possano essere usati dalle case di produzione per creare o modificare sceneggiature, ma che solo gli autori stessi, senza alcuna imposizione, possano decidere se farne uso o meno per il proprio lavoro. 

 

Il sindacato, sempre a tal riguardo, ha comunque concesso di inserire vecchie sceneggiature nei programmi di Intelligenza Artificiale per permettere un’ulteriore sperimentazione di questi mezzi.

 

 

[Adam Sandler Ben Stiller mentre manifestano a favore del sindacato SAG-AFTRA]

 

 

Sebbene quindi lo sciopero degli sceneggiatori sia ormai concluso, resta ancora aperto il versante che vede invece coinvolti attori e attrici iscritti al sindacato SAG-AFTRA, che si erano infatti uniti alla protesta dei colleghi sceneggiatori e autori il 14 luglio. 

 

Negli scorsi giorni SAG-AFTRA si è congratulata con i colleghi per l’accordo raggiunto, augurandosi che questo possa aiutare anche la loro lotta e permettere a tutti i lavoratori del mondo del Cinema e della televisione di ottenere tutti i diritti che spettano loro. 

 

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1 commento

Terry Miller

6 mesi fa

Sono contento che siano riusciti a ottenere quasi quello che chiedevano

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