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Lei mi parla ancora: su Sky Cinema da lunedì 8 febbraio

Pupi Avati e il Cast hanno sviscerato il tema dell'immortalità, ormai caro alle generazioni passate e obsoleto per le future

Al Teatro Garbatella (Roma) in un' atmosfera sospesa e surreale, dove il Teatro e il Cinema sono piegati dalla potenza inarrestabile della COVID-19, ha preso vita la conferenza stampa dell'ultimo film di Pupi Avati intitolato Lei mi parla ancora, ultima produzione nata dalla collaborazione con Sky Cinema, Vision Distribution e Bartlebyfilm.

 

Lei mi parla ancora ripercorre dagli anni '50 fino ai giorni nostri la storia della famiglia Sgarbi, partendo dal testo avente il medesimo titolo pubblicato dalla casa editrice La Nave di Teseo.

 

[Trailer ufficiale di Lei mi parla ancora]

 

 

Pupi Avati precisa immediatamente che nel suo Lei mi parla ancora non ha seguito pedissequamente i passaggi narrativi del romanzo.

 

Il regista ha invece voluto far riemergere una forte e decisiva natura intimistica di un sentimento che sembra obsoleto e raro nella nostra società: l'immortalità dell'amore e delle sue sfumature.

 

Gianni Canova, moderatore dell'incontro, ha ascoltato e ha accolto le riflessioni plurime compiute dal cast (formato da Renato Pozzetto, Stefania Sandrelli, Isabella Ragonese, Lino Musella, Fabrizio Gifuni, Gioele Dix, Matteo Carlomagno, Nicola Nocella, Serena Grandi, Chiara Caselli, Alessandro Haber) e dal regista e insieme hanno cercato di far prendere vita, attraverso le parole e le sensazioni, le emozioni scatenate mentre prendeva forma il prodotto cinematografico.

 

Per tutta la produzione quest'ultimo ha assunto una funzione terapeutica: i protagonisti sono diventati emotivamente più ricchi e più consapevoli della parola e del tema dell'immortalità presente nel film in molteplici sfumature.

Il percorso degli attori è stato profondo, intenso ed emozionante e tutti hanno immediatamente accolto la richiesta del regista di essere pronti a immedesimarsi totalmente nella storia. 

 

Per il regista comprendere e narrare la contemporaneità è un'operazione assai complessa e preferisce mettere in scena atmosfere e momenti che ha vissuto in prima persona in quanto riesce a raccontare l'autenticità dei tempi andati.

 

Lei mi parla ancora diviene infatti un vero e proprio compromesso tra il tempo andato, il tempo che verrà e la non completa comprensione del perché oggi si tenda ad abbandonare il tempo del 'per sempre' per vivere un tempo 'precario e instabile', dettato dai meccanismi della società odierna.

 

Qualora vi apprestiate alla visione del film (da lunedì 8 febbraio sarà disponibile per gli abbonati a Sky Cinema) spogliatevi di tutte le convinzioni emotive accumulate nel tempo e lasciatevi trasportare da nuove e autentiche emozioni.

 

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