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8 cose che fino ad oggi non sapevi su The Millionaire

Il premiatissimo film di Danny Boyle ha un sacco di cose da raccontare! 

The Millionaire è il film più premiato della carriera di Danny Boyle: il regista di Trainspotting, Piccoli omicidi tra amici, 127 ore e 28 giorni dopo ha ottenuto il suo primo - e ad oggi unico - Oscar come Miglior Regia nella fantastica serata del 2009, quando il film portò a casa ben 8 statuette su 10 nomination, vincendo come Miglior Film, Miglior Sceneggiatura non Originale, Miglior Fotografia, Miglior Montaggio, Miglior Colonna Sonora, Miglior Canzone e Miglior Sonoro

 

Oltre ai Premi Oscar The Millionaire ha ricevuto nel mondo un totale di 154 riconoscimenti su 283 nomination, un risultato che dimostra l'apprezzamento della critica per un film che mescola Bollywood e il Cinema britannico e che è stato premiato anche dal pubblico. 

 

Nonostante l'assenza di grandi stelle del Cinema, The Millionaire arrivo al 14° posto del box office mondiale, incassando quasi 400 milioni di dollari a fronte di una spesa di appena 15. 

 

[Il trailer internazionale di The Millionaire]

 

 

La storia è affascinante: un giovane ragazzo di Mumbai partecipa al gioco Chi vuol esser milionario, e ogni domanda che gli viene rivolta risulta avere un collegamento con la sua vita che noi spettatori vediamo in lunghi flashback; a ciò si aggiunge una storia d'amore e uno spaccato della vita dei bassifondi indiani, con tutto il corollario di malavita, sfruttamento, povertà e traffico di esseri umani. 

 

Tratto dal romanzo Le dodici domande di Vikas Swarup, The Millionaire riesce ad essere allo stesso tempo colorato e malinconico, divertente e agghiacciante.

 

E ha il merito di aver lanciato le carriere dei due giovani protagonisti Dev Patel e Freida Pinto. 

 

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Posizione 8

 

Niente cinema    

 

Warner Bros. chiuse la Warner Independent Pictures, ramo dell'azienda pronto a distribuire The Millionaire, pochi giorni dopo la fine delle riprese del film, quando ancora non era iniziata la fase di post-produzione.

 

Warner voleva a quel punto risparmiare sulla distribuzione cinematografica e far uscire il film direttamente in DVD. 

 

Fortunatamente però intervenne la Fox Searchlight che ne acquisì i diritti e portò quindi The Millionaire nelle sale di tutto il mondo assieme a Warner, che a quel punto aveva le spalle coperte, con la relativa cascata di premi - e di incassi - che ne è conseguita. 

Posizione 7

 

Il presentatore

 

Per indossare i panni del presentatore Prem Kupar, Danny Boyle inizialmente voleva l'attore indiano Shah Rukh Khan.

 

Il motivo è presto detto: SRK è uno degli attori indiani più famosi di sempre, e per una stagione è stato anche il conduttore della vera trasmissione Chi vuol esser Milionario, in hindi Kaun Banega Crorepati. 

Shah Rukh Khan però non accettò l'offerta e al suo posto è stato scritturato Anil Kapoor, altro attore indiano molto famoso anche al di fuori dei confini del suo paese. 

 

La cosa buffa di tutto ciò? 

Kapoor una volta fu un concorrente di Chi vuol esser Milionario, e vinse 5 milioni di rupie (circa 60mila euro)! 

Posizione 6

 

Gli Oscar

 

The Millionaire fa parte della particolare e ristretta lista di film che hanno vinto l'Oscar come Miglior Film senza ricevere nessuna nomination per la recitazione. 

 

Il film di Danny Boyle nel 2009 divenne l'undicesimo film della lista - preceduto da Ali, All'ovest niente di nuovo, Grand Hotel, Un Americano a Parigi, Il più grande spettacolo del mondo, Il giro del mondo in 80 giorni, Gigi, L'Ultimo Imperatore, Braveheart e Il Signore degli Anelli - Il Ritorno del Re - e da allora lo strano risultato non si è più ripresentato. 

The Millionaire inoltre condivide con Schindler's List un record particolare: sono gli unici due film ad aver vinto i premi per il Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura agli Oscar, ai Golden Globe e ai BAFTA. 

 

I due film condividono anche una scena in cui un bambino si tuffa in un pozzo sotto a un gabinetto: che sia questo il segreto per il successo?! 

Posizione 5

 

La Coca-Cola e la Mercedes Benz

 

Il product placement è una pratica ormai consolidata: si stringe un accordo con un brand che apparirà nel film in cambio di una partecipazione economica alla produzione. 

 

Ma non sempre riesce bene: la Mercedes Benz e la Coca-Cola hanno chiesto che il loro marchio venisse tolto da The Millionaire una volta visionato il montato finale. 

Danny Boyle ha raccontato che all'azienda della famosa bevanda non andava a genio che un adescatore di ragazzini usasse proprio una loro bottiglia per attirare le sue vittime nella rete, e questo potrebbe essere comprensibile.

 

L'azienda automobilistica tedesca invece aveva dato il permesso per mostrare le proprie auto nelle zone residenziali ed eleganti, ma non accettava che si vedessero nei bassifondi. 

Non sia mai che qualcuno possa associare una Mercedes alla povertà! 

Posizione 4

 

L'innovazione tecnica del digitale

 

È strano quanto in fretta cambino le cose dal punto di vista delle innovazioni tecnologiche, anche nel campo cinematografico. 

 

Ma nel 2009 con The Millionaire ci fu il primo Premio Oscar al Miglior Film assegnato ad un film girato, in parte, in digitale. 

Parlare di "prima volta in digitale" sembra portarci molto indeitro nel tempo, eppure si parla di appena 10 anni fa. 

 

Non solo, perché la tecnica realizzativa di The Millionaire reca con sé altri due primati: le parti girate in pellicola del film furono realizzate su negativo Fuji, rendendolo il primo vincitore girato su un supporto diverso da Kodak, e quando fu distribuito in home video fu allegata al DVD una copia digitale del film, per la prima volta in assoluto. 

Posizione 3

 

La musica e le coreografie

 

A.R. Rahman, il compositore della colonna sonora di The Millionaire nonché della canzone Jai Ho, è conosciuto in patria come l'uomo che rinnovato la tradizione della musica indiana. 

Il musicista ha vinto due Oscar per un lavoro che ha dichiarato di aver composto interamente... in appena due settimane!

 

Le coreografie sul brano Jai Ho sono opera di Longinus Fernandes, che però per colpa di una clamorosa svista non compare nei titoli del film. 

Il coreografo prese molto male l'errore e non si presentò mai a nessuna proiezione del film, né alle anteprime né alle proiezioni successive. 

 

Danny Boyle ha dichiarato che la cosa lo fece imbestialire ma che una volta stampate le copie del film e distribuite nel mondo non c'era modo di risolvere il problema: per provare ad alleggerire la situazione, Boyle si scusò per l'errore davanti al mondo durante il suo discorso di ringraziamento mentre ritirava il Premio Oscar come Miglior Regista, ringraziando per prima cosa Longinus Fernandes. 

 

Non sappiamo come Fernandes abbia accolto le scuse. 

Posizione 2

 

Orfeo ed Euridice

 

Quando i piccoli Jamal e Salim si nascondono sotto la gradinata del Taj Mahal e sbirciano una rappresentazione, quella che c'è in scena è Orfeo ed Euridice, un'opera di Christoph Willibald Gluck.

 

L'opera si basa sul mito greco in cui Orfeo, sconvolto dalla morte di sua moglie Euridice, viaggia per recuperarla.

La ricerca di Jamal che spende tutta una vita per salvare Latika dalle varie figure "infernali" che hanno il controllo su di lei è un evidente riferimento al mito di Orfeo ed Euridice.

 

Anche la sottotrama del film in cui i bambini vengono rapiti da Maman e mutilati in modo che diventino mendicanti più redditizi e cantanti di strada si ricollega all'opera di Gluck: il primo cantante ad interpretare il ruolo di Orfeo nel 1762 fu un castrato, mutilato per fare in modo che la voce non cambiasse una volta adulto. 

Posizione 1

 

I piccoli protagonisti

 

Il futuro dei piccoli attori è stato per la produzione e per Danny Boyle al centro dei pensieri. 

 

Azharuddin Mohammed Ismail, Ayush Mahesh Khedekar e Rubina Ali - rispettivamente i piccoli Salim, Jamal e Latika - furono all'epoca pagati per 30 giorni di lavoro l'equivalente di tre anni di stipendio medio di un uomo indiano adulto, ma i soldi non sono stati consegnati immediatamente.

Boyle si assicurò che venisse aperto un fondo fiduciario a loro nome, che sarebbe stato disponibile una volta compiuti i 18 anni a patto che stessero ancora frequentando la scuola. 

Per aiutarli a non abbandonare gli studi, ai tre attori è stato garantito un fisso di 20 sterline al mese per i libri e le spese scolastiche dal primo giorno di produzione fino al compimento della maggiore età, oltre ad un servizio di auto con autista che li avrebbe accompagnati e riportati a casa tutti i giorni, fino al diploma. 

Le ultime notizie che riguardano Azharuddin non sono positive: il ragazzo ha lasciato gli studi e a quanto pare vive ancora nella baraccopoli, assieme al padre malato di tubercolosi. 

 

Ma Ayush è oggi un ingegnere che lavora al Bombay Port Trust, mentre Rubina sta completando gli studi superiori e lavora come impiegata part-time vivendo nell'appartamento che ha potuto acquistare grazie al fondo. 



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6 commenti

Benito Sgarlato

4 anni fa

Messo in lista 👍

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Filman

4 anni fa

Gran bei film, "28 giorni dopo" è la prima grande produzione in digitale mi pare, ed è il primo zombie movie moderno. Sottovalutato. Ti consiglio di vedere anche Sunshine.

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Benito Sgarlato

4 anni fa

Mmmh ho capito, non saprei allora, era l'unica giustificazione che avevo trovato per quelle scelte che a me non sono piaciute.
Di altri film di Boyle ho visto solo Trainspotting (e T2...) e 28 giorni dopo, ed entrambi mi sono piaciuti molto

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Filman

4 anni fa

Assolutamente no
Il cosmopolitismo con cui hanno fatto questo film ha poco a che fare con l'omaggiare i caratteri tipici del cinema indiano, e si tratta più che altro di un dramma epico hollywoodiano più "esotico" di altri. La regia ed il montaggio sono 100% Danny Boyle, amante del montaggio serrato e dell'estetica da videoclip.

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Filman

4 anni fa

Non per essere aggressivo, ma mi sento tangere considerando la mia foto profilo :P
Io di capolavori di Danny Boyle ne conto almeno 3, Trainspotting non è tra questi e The Millionaire non lo metto neppure in una TOP5
A questo punto sono curioso di sapere cosa ti piaccia di questo regista.......

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Benito Sgarlato

4 anni fa

Anche 28 giorni dopo l'ho trovato un buon film, seppur di genere ovviamente

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