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Le 8 battute più stereotipate del Cinema americano

8 citazioni del Cinema americano per le quali l'aggettivo "stereotipate" è un eufemismo

Sei spalmato sul tuo comodo sofà - stile balena esanime sulla spiaggia - a vedere un bell’horror.

Un gruppo di personaggi vaga per una buia stamberga, piena di scricchiolii sinistri, per cercare il fantasma/mostro/serial killer/salvini vestito da sexy segretaria di turno.
E tu attendi, sornione, col sorriso dello stregatto.

Sai che sta per arrivare il momento del…

“DIVIDIAMOCI!” 


Troppo facile da prevedere…

Frank sta morendo, budella sparpagliate per mezza Omaha Beach, fra le braccia di Johnny.
Si alzano vibranti gli archi, il melodramma è al suo culmine mentre il moribondo chiede all’amico di consegnare la sua ultima lettera alla madre/moglie/fidanzata/gatto mammone.

 

Non serve neanche che Johnny, fra le lacrime, dica la sua battuta.
Ci pensi tu ad anticiparlo, esplodendo un disperato

“No! Non dire così… CE LA FARAI!" 


Ci confortano perché - spesso - ci riportano indietro nel tempo, a quando abbiamo imparato a conoscerle, le detestiamo perché ormai ne abbiamo la nausea…

 

Ma sono proprio loro le protagoniste di questa Top 8: le battute-cliché più abusate dal Cinema hollywoodiano.


Dall’inossidabile “chiudi quella fogna!”, passando per “sincronizziamo gli orologi”, fino al classico “sono felice di morire per il mio paese”, abbiamo scelto le nostre 8 più amate (o odiate?) 

Quali abbiamo dimenticato e quali sono le vostre preferite?

 

Become a Patron!

 

Non vi chiederemo mai di dirci "tieni il resto, lurido b*stardo".

A) non sarebbe carino e B) non abbiamo pretese di questo tipo.

Però, se il nostro modo di parlare di Cinema ti piace, perché non dai un'occhiata a Gli amici di CineFacts.it e sostieni il progetto? 

Senza impegno, eh. Non tirate fuori il mitra. 



Posizione 8

 


“Abbiamo compagnia!”


Che stiano guardando nello specchietto retrovisore o attraverso lo spiraglio di una tenda che dà su un vicolo apparentemente deserto, poco importa…

 

Se vedono avvicinarsi dei malintenzionati, per i nostri protagonisti americani è praticamente impossibile non sparare le due paroline magiche.

Posizione 7

 

“Qualcosa non va, agente?” 


Se hanno 10 kg di bamba e un cadavere a tocchi nel bagagliaio o se sono onesti cittadini al volante è ininfluente per il risultato finale: se li ferma la polizia DEVONO fare quella domanda idiota.

Posizione 6

 


“Non è come sembra!" [Bonus in aggiunta: "Posso spiegare!”]


Lui è stato beccato da lei sotto le lenzuola con una stangona che fa spavento.

E non stavano giocando a briscola.

 

La povera cornuta inizia a urlare come un’ossessa mentre lui, con tanto di barbagallo che ciondola al vento, incomincia a salterellare schivando i vari oggetti che lei gli scaglia contro. 

E ovviamente non può mancare la regina di tutte le giustificazioni imbecilli.

Posizione 5

 


“Circolare, circolare, non c’è niente da vedere!”  


La scena di un crimine è – ovviamente – sempre affollatissima di curiosi che tentano di sbirciare oltre le transenne (o il nastro giallo-nero!) della polizia.

 

È quindi indispensabile che ci sia il pirla di turno che proferisca la frase più scema del creato cinematografico. 

 

Posizione 4

 


“Dove vuole arrivare, avvocato?” 


Sembra che questa battuta dei film legal ammerigani sia talmente petulante da essere stata pronunciata anche in alcune puntate di “Forum” dal compianto giudice Santi Licheri.


"E con questo non ho altro da aggiungere, vostro onore".

Posizione 3

 

 

“Se solo osi torcerle un capello…!” 


In un film americano di tutto rispetto come può mancare questa minaccia al villain che ha in ostaggio la bella dell’eroe?
A cui, di solito, segue lo sfottò del cattivone ai danni del protagonista e, se tutto va come deve andare, una bella scazzottata.


Citazione non esente da gustose variazioni, alcune entrate di diritto nella storia.
“Ehi tu porco, levale le mani di dosso” nei nostri cuori, amen.

Posizione 2

 

 

“Un whisky… e lascia la bottiglia”  

Sappiate che nell’immaginario del pubblico a stelle e strisce non può esistere un eroe maledetto che non beva come un orso e fumi quanto Humphrey Bogart.

 

E se arriva al bancone del bar dopo una brutta giornata, o dopo aver subito un duro colpo, la richiesta al barista non può che essere questa.

Sennò è una fighetta.

Posizione 1

 

 

“Ehi, campione, tua/o madre/padre sarebbe fiera/o di te”  

Lo so, ho barato.

Ma non ho potuto esimermi dall’unire due delle battute più stereotipate della Storia del Cinema.


Del resto chi è che non vorrebbe farsi dare un’energica scompigliata di capelli mentre ci vengono dette queste dolci, dolci parole di conforto?

Bleah.



Chi lo ha scritto

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3 commenti

Marco Natale

4 anni fa

Sono troppo vecchio per queste stronzate

Rispondi

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Adriano Meis

5 anni fa

😂😂😂😂😂😂😂😂

Rispondi

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Alessio Trimboli

5 anni fa

"Ho una brutta sensazione", oppure "È tutto troppo tranquillo" 😂😂

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