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Il trono di spade - Al banchetto del trono o si vince o si muore

A più di dieci anni dal debutto, Il trono di spade resta tra le serie più discusse degli ultimi anni: alto tasso di violenza, guerre, faide familiari, intrighi di corte, storie d'amore, draghi ed Estranei; la tavola in questo universo si rivela luogo di festeggiamento e terreno di trattativa politica... sconfinati sono i banchetti dei Sette Regni e vari almeno quanto la geografia e le culture dei popoli che li abitano, i cui risvolti negativi non sempre si limitano all'indigestione 

Creta da David Benioff e David Brett Weiss Il trono di spade (titolo italiano di Game of Thrones) è andata in onda su HBO negli USA e su Sky in Italia a partire dal 2011.

 

Basata sulla saga letteraria di George R.R. Martin, la serie ha saputo insinuarsi nella rinascita fantasy trovando in compromesso ideale per piacere anche a molti non amanti del genere.

 

Una ricetta che bilancia ingredienti molto più simili a quelli che compongono la vita reale, che una fiaba; con un sano condimento di draghi, giganti, creature oscure, animali mitologici e fedi misteriose.

 

[Il trailer della prima stagione de Il trono di spade]

 

 

Prima di concludersi con un finale divisivo, Il trono di spade è stata osannata da pubblico e critica e ha ottenuto un gran numero di riconoscimenti.

 

Fra questi si contano ben 59 Emmy Awards, grazie ai quali è diventata la serie TV di prima serata più premiata dall'Academy of Television Arts & Sciences; detiene inoltre 9 Guinnes World Record, fra cui un poco invidiabile "programma televisivo più piratato"

 

 

[La mappa dei Sette Regni de Il trono di spade]

 

 

Breve sinossi per capire se la ricetta regge

 

Robert Baratheon (Mark Addy) governa dal trono di spade due continenti, Sette Regni e un numero imprecisato di popoli.

 

Agli estremi del regno, come a chiuderne i confini, si trovano la Desolazione Rossa, immenso deserto del sud, e la Barriera, muraglione di ghiaccio incantato che divide le terre civilizzate dall'estremo nord, popolato dai Bruti. 

Quando il suo Primo Cavaliere muore improvvisamente, si reca al nord per chidere a Ned Stark (Sean Bean) di sostituirlo.

Ned è scettico, ma finisce per accettare e trasferirsi ad Approdo del Re con le figlie Sansa (Sophie Turner) e Arya (Maisie Williams), dopo aver condotto il figlio illegittimo Jon (Kit Harrington) alla Barriera perché segua il desiderio di unirsi ai Guardiani della Notte, protettori dei domini degli uomini.

 

Fra i fasti della corte, gli intrighi e le congetture, Robert condivide una preoccupazione con Ned: dall'altra parte del Mare Stretto sta per sposarsi Daenerys Targaryen (Emilia Clark), ultima discendente insieme al fratello della precendente dinastia reale che Robert ha destituito facendone strage.

Ned ha appena il tempo di rassicurarlo quando scopre che forse il suo predecessore è stato assassinato a causa di una scomoda verità: i figli di Robert, il cui maggiore (Joffrey, interpretato da Jack Gleeson) è promesso a Sansa, potrebbero essere nati dall'incesto e non avere il suo sangue.

Pertanto, non avere alcun diritto sul trono.

 

Ned è un solido uomo del nord, noto per la sua onestà; non esiste dote più pericolosa, nella corte dei bisbigli.  

 

 

[La famiglia Lannister e Sansa Stark al banchetto di compleanno di Joffrey Baratheon ne Il trono di spade]

 

 

Se tutte le strade portano a un trono

 

I libri da cui è tratta Il trono di spade, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, alternano i punti di vista di moltissimi personaggi, principali e secondari, di capitolo in capitolo.

La narrazione multilineare è mantenuta anche nella serie, che porta avanti parallelamente svariate linee narrative.

Sebbene questa scelta renda Il trono di spade a tratti complicata da seguire, la cosa acquisisce un senso alla luce del fatto che tutto gira intorno al potere e, in ultima istanza, a chi siederà sul trono di spade.

Le narrazioni dei vari personaggi vanno incrociandosi e allontanandosi una dopo l'altra, per poi ritrovarsi nei modi più inaspettati, tenendo solido l'intreccio.

 

Pur essendo un fantasy la vicenda e il mondo creato presentano molte caratteristiche in comune con il mondo reale e il nostro passato.

 

A differenza della maggior parte dei racconti fantastici esiste infatti il concetto di religione, o meglio, di varie religioni: se in buona parte del Continente Occidentale si venerano i Sette Dei, nel nord resiste ancora il culto degli Antichi Dei, simili a spiriti ancestrali, mentre nel Continente Orientale si venerano sacerdoti e spiriti. 

 

 

[Tyrion Lannister (Peter Dinklage) ne Il trono di spade]

 

 

La verosimiglianza storica è garantita anche da una serie di dettagli come il proliferare di malattie e le condizioni di miseria in cui vive il popolo, opposte all'opulenza e agli infiniti banchetti delle famiglie nobili, o il cinismo con cui i matrimoni vengono calcolati a tavolino, per rispondere alla sola necessità di stringere alleanze e sedare possibili conflitti. 

 

Soprattutto nelle prime stagioni de Il trono di spade gli elementi più strettamente fantastici restano relegati agli estremi della narrazione: i draghi di Daenerys sono con lei, al di là del mare stretto, lontano dalla corte e dalla partita a scacchi per il potere; gli Estranei e i non-morti sono all'altro estremo del mondo, oltre la Barriera. 

Il fantastico ne Il trono di spade c'è, ed è innegabile, ma sotto ai riflettori e al centro della narrazione c'è molto altro: sete di potere, denaro, sesso, violenza, vendetta. 

La molteplicità delle linee narrative bilancia momenti di grande tensione emotiva con lunghi dialoghi, battaglie epiche e perfettamente coreografate con scene intime e romantiche.

 

Per quanto le scene siano molto esplicite però, né il sesso né la violenza sono mai ostentati o fine a se stessi, e pertanto non risultano fastidiosi. 

 

I personaggi de Il trono di spade non aderiscono agli archetipi delle leggende: salvo poche eccezioni (come l'onesto e leale Ned Stark, che pure ha nel proprio passato l'ombra di una donna misteriosa) non esistono buoni e cattivi. 

 

Esistono umani con forze e debolezze, capaci di scelte coraggiose e di cadere in tentazione, dilaniati da conflitti interni, oltre che dalle avversità esterne.

 

Conflitti in cui si rivedono i drammi dell'uomo moderno e vanno ad alimentare contrasti e faide che, dislocati in ogni angolo dei Sette Regni, convergono verso la capitale... almeno finché un pericolo più grande vedrà l'umanità riunita contro un male ignoto che tutti credevano favola.

 

 

[Maisie Williams nei panni di Arya Stark nella prima stagione de Il trono di spade]

 

 

Se fossi una ricetta (o molte di più): il pasticcio di carne con zucca arrostita e vino speziato

 

Chiunque abbia visto la serie sa che i banchetti de Il trono di spade possono essere molto più pericolosi di un campo di battaglia, soprattutto se includono pasticci di piccione per festeggiare i matrimoni.

 

D'altro canto è pur vero che il cibo è molto presente nelle vite dei personaggi della serie: è preoccupazione quando si tratta di far provviste e nutrire eserciti (o draghi), elemento conviviale, offerta di pace e di dialogo, circonda le occasioni di festa.

La sua presenza è tale che due autrici inglesi hanno ricostruito le ricette storiche e le hanno messe a disposizione di cuochi appassionati di fantasy sul sito The Inn at the Crossroads (nonché nel ricettario ufficiale de Il trono di spade).

 

In un mondo così vasto e variegato in fatti di popolazioni, culture e climi, anche la cucina non può che rispecchiare questa diversità, tant'è vero che il sito (così come il ricettario cartaceo) suddividono le ricette sia per tipologia di portate sia per regione di provenienza.

 

 

[La copertina del ricettario ufficiale de Il trono di spade]

 

Le pietanze dell'estremo nord, ad esempio, sono frutto di una terra fredda e poco produttiva, di un clima rigido e di una cucina povera da soldati: stufati di cereali e ossi ben vestiti, carne secca e radici, litri di birra e vino caldo speziato.

 

All'opposto della cucina di Approdo del Re troviamo elaborati piatti pensati per la corte che ha a disposizione i migliori ingredienti di una terra mite: dolci frutti, spezie pregiate, pasticci di carne (magra e arricchita di frutta secca per i nobili, di seconda scelta e mischiata con rape per il popolo), dolci sofisticati.

Non meno caratterizzate risultano le ricette al di là del Mare Stretto: cibi piccanti e speziati, cacciagione che si affianca a locuste e anguille, tutto accompagnato da un vino forte e dolce.

 

Per rispecchiare una serie come Il trono di spade non basta una sola portata, servirebbe un banchetto nuziale degno dei reali.

Volendosi accontentare di una cena completa, niente di meglio che servire un pasticcio di carne di maiale dalla Barriera, con contorno di zucca arrostita di Alto Giardino e vino caldo speziato di Grande Inverno.

 

Il pasticcio si rivela chiaramente la portata principale, così come il ruolo dei Guardiani della Notte e della Barriera si fa sempre più fondamentale per il fulcro narrativo.

Un guscio che si frantuma in un'infinità di pezzi e svela un ripieno fumante di carne, uva e prugne essiccate e un generoso quantitativo di spezie; un sapore complesso e stratificato che sorprende a ogni morso con continui colpi di scena, passando dai succhi della carne pungente erbaceo di pepe e cumino, per poi terminare col dolce persistente della frutta, alternando le percezioni come storie di diversi personaggi perfettamente amalgamate sotto una crosta croccante e aromatica.

 

Una tale complessità si sposa bene con la zucca arrostita alla moda di Alto Giardino, nel sud del continente: calda e avvolgente, insaportita con cannella, noce moscata, aromi dolci bilanciati da una punta di aceto per pulire la bocca. 

Degno completamento del pasto non può essere che un boccale di vino speziato, caldo al punto da scaldare le ossa nelle gelide notti di Grande Inverno: antenato del vin brulé, scaldato con frutta secca e spezie, corretto con un distillato aromatico.

 

Una dolcezza che inebria ingannando, dato che la gradazione alcolica è ben nascosta dal miele; ogni sorso porta a desiderarne un altro, accompagnando piacevolmente il binge watching de Il trono di spade. 

 

*Per i più temerari che amano i fornelli: le ricette del sito richiedono molte spezie, ma sono molto più facili da realizzare di quanto potrebbe servire.

Se si cercano sapori meno estremi, molte preparazioni antiche (prese da ricettari romani, medievali e rinascimentali) sono accompagnate da reinterpretazioni moderne.

I vostri ospiti saranno probabilmente deliziati da una cena a tema sicuramente atipica (e molto nerd, com'è giusto che sia).

 

Unica accortezza, prendetevi il giusto tempo: nel mondo de Il trono di spade, come nel nostro Medioevo, quello di certo non mancava e le ricette ne usano moltissimo.

 

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