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Chi trova una locandina trova un tesoro

Rapida guida su come custodire le locandine senza essere criminali.

Scagli la prima pietra chi di voi non ha mai preso un poster.

Non per forza cinematografico, ma essendo su CineFacts.it direi di limitarci a quelli.

 

I pensieri che vengono in mente acquistando locandine possono essere svariati, dal semplice "questa darà un tocco in più a quella parete vuota in camera" o "questo è il mio tributo al film X che mi è piaciuto tantissimo" oppure ancora "diamine adoro l'artwork di questa locandina", e via dicendo.

 

Una domanda che dubito verrà in mente a molti invece è: "quanto varrà questa locandina fra 50 anni o più?".

Tranquilli, se non ci avete mai pensato c'è un lato positivo, non siete persone venali.

 

Ovviamente non tutte le locandine fra 50 anni varranno oro, ma un buon primo passo è cominciare a conservarle come si deve.

Per dire, i poster che non volete/potete appendere al muro, li piegate?

Ecco: se la risposta è sì, siete dei criminali. Può sembrare un'innocua righina al centro ma è a tutti gli effetti un danno.   

 

 

 

[...e non dite "tanto io le piego al contrario con la stampa all'interno", si creano comunque delle pieghe irreversibili]

 

"Ma no perché dovrei piegarli, io li appendo" direte voi, e rispondo "Bene, ma come?".

Già, perché se usate nastro adesivo o puntine siete comunque criminali.

 

"Ma io uso quei gommini adesivi che non lasciano traccia" e io vi rispondo che sono ottimi, ma lasciano comunque la locandina esposta a luce, umidità, starnuti, mani sudate e quella zanzara che vi rovina le notti e dopo ore di caccia si ferma giusto sulla fronte di Jennifer Lawrence e voi senza esitare tirate una manata così forte che pure J-Law nella vita vera sente dolore, mentre la vostra vittoria è così grande e forte da prendervi in braccio, riportarvi a letto e cantarvi la ninna nanna dolcemente.

Fino alla mattina seguente, quando vi accorgete che...  

 

 

 

 

 

La soluzione migliore, per quanto ovviamente più costosa, è comprare le cosiddette "cornici a giorno" quando le dimensioni (e le tasche) lo consentono, e se le trovate con la lastra in Crilex (aka Plexiglass) al posto del vetro, potete uccidere zanzare senza rompere niente.

Altrimenti cornici vere e proprie, ma i prezzi generalmente salgono. Se invece avete già la parete piena potete al limite comprare quei tubi di plastica portadisegni, che vi permettono di arrotolarne diversi (magari separati da un foglio di carta bianco) senza danni.

Ed evitate gli elastici, che possono fare danni enormi, specie col caldo.

 

Lo so, lo so, vi sento, "Drenny ma perché vuoi dirmi in che modo vivere? Tu non sei la mia vera madre!".

Avete ragione, ma è per il vostro bene (o forse più per il bene dei vostri figli. O nipoti).

 

Magari molti di voi lo conoscono già, ma l'esempio più eclatante che posso farvi per spiegare le mie ragioni, risale al 2011-2012.

Nella piccola Berwick (Pennsylvania), un tizio comprò all'asta un lotto per 30.000 dollari. Direttamente dal solaio di una casetta di questo paesotto da 10.000 abitanti, consisteva in diverse locandine cinematografiche risalenti agli anni '30.   

 

 

 

[Un'immagine del cinema di Berwick, totalmente superflua ai fini dell'articolo]

 

Dovete sapere che le locandine precedenti il 1950 sono praticamente scomparse.

L'usanza dell'epoca era di incollare quella di un nuovo film sopra la precedente. E sapete per quanto sono stati venduti tutti quei poster?

Quasi 600.000$ (si stimava una vendita intorno ai 250.000$).

 

 

 

[La locandina più costosa del lotto]

 

Ma la cosa più sconvolgente (se siete deboli di cuore attenzione a proseguire) è che erano in condizioni non pessime, ma atroci.

Erano incollate tra di loro con della colla per carta da parati, usate probabilmente come isolamento termico! ISOLAMENTO TERMICO!

 

 

 

[La seconda locandina più costosa del lotto; insieme alla precedente hanno un valore superiore a casa mia]

 

Le locandine e relativi prezzi erano:

- Dracula (1931), di Tod Browning, 143.400$

- I pionieri del West (Cimarron, 1931), di Wesley Ruggles, 101.575$ (asta partita da 12.000$ ndr)

- Due versioni di quella di Nemico Pubblico (The Public Enemy, 1931), di William A. Wellman, 59.750$ e 55.269$

- Piccolo Cesare (Little Caesar, 1931), di Mervyn LeRoy, 41.825$

- Ombre rosse (Stagecoach, 1939), di John Ford, 56.763$

- Casablanca (1942), di Michael Curtiz, 28.680$

- L'impareggiabile Godfrey (My Man Godfrey, 1936), di Gregory La Cava, 28,680$

- Tarzan e la compagna (Tarzan and His Mate, 1934), di Cedric Gibbons, 26.290$

- Il piccolo gigante re dei gangsters (The Little Giant, 1933), di Roy Del Ruth, 21.590$

 

Mi raccomando, ora non riempitevi la casa di locandine, i tempi sono cambiati, ne vengono prodotte milioni e milioni e difficilmente si può arrivare alla situazione della locandina di Dracula, che fino al ritrovamento di Berwick si sapeva ne esistessero appena tre copie.

 

Ma se avete letto l'episodio #03 ormai dovreste essere in grado di riconoscere una locandina venduta in milioni di copie (come una locandina finale versione A single-sided) e una che un giorno può valere qualcosa (come una limited edition in mylar).

 

Perché comunque ricordatevi la legge di Murphy: "Se qualcosa può andar male, andrà male".

Quindi eventuali altri possessori di locandine rare e preziose possono andare incontro a innumerevoli "incidenti".

Non volevo essere macabro ma sì, anche la morte, con i parenti che buttano la locandina non sapendo minimamente cosa hanno fra le mani.

 

Ma basta una casa troppo umida e/o muffa, alluvioni, traslochi burrascosi, smarrimenti, un'errata affissione, incidentucoli vari e via dicendo fino ad arrivare alla semplice ma sempreverde sfortuna. Voi dovete prevedere tutto questo ed essere superiori a Murphy, conservando nel migliore dei modi quella che un giorno potrebbe essere la vostra pensione (anche perché potreste non averne altre).

 

 

Chi lo ha scritto

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4 commenti

Drenny

4 anni fa

Salve!
Allora. Che io sappia i poster venivano piegati fino agli anni '80 circa, quando collezionarli era una cosa di nicchia, quindi tendenzialmente non è più una pratica in vigore.
Su quali ti convenga comprare dipende da te e da fattori che io non conosco, il primo di tutti è lo spazio a tua disposizione. Un 100*40 da appendere può essere un problema, arrotolato e conservato in un tubo di plastica non dovrebbe, invece.
Anche all'ultima domanda è difficile dare una risposta. In primis perché non è tanto la qualità del film a dare il valore alla locandina (contribuisce, per carità), ma la disponibilità della stessa. Se per un particolare evento viene fatta una locandina in 100 pezzi, a prescindere dal film, quella locandina avrà valore. Se invece compri una locandina venduta in milioni di copie, allora il valore sarà inferiore (e come dicevo nell'articolo, eventuali danni contribuiranno alla cosa).
Per giudicare invece la qualità di un film ma ancor di più l'impatto sociale che esso avrà avuto tra 20-30 anni o più, serve una conoscenza del cinema che a me sicuramente manca! A occhio e croce posso buttarti lì che Black Panther, fra i cinecomics, ha avuto, come saprai, un grosso impatto nella società, specie fra la comunità nera, ma onestamente dubito che la locandina standard possa essere venduta a grosse cifre in futuro. Tipo la locandina di King Kong, del 1933, che 66 anni dopo è stata venduta per 244.000$. Era antica, era rara, era artistica (disegnata a mano) ed era di un film che ha fatto la storia. 😌

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Dalila Croce

5 anni fa

Stesso identico pensiero 😳

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George Nadir

5 anni fa

Noooo! Magari a quest'ora potevi ritirarti dal mondo del lavoro e comprarti una villetta modesta ad Hollywood...

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