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La carica dei 101 rimaneggiamenti ai dalmata Disney

Dopo oltre 60 anni vediamo (e sentiamo) ancora "La carica dei cento e uno" come uscì nei cinema?

Ha fatto molto discutere tra gli appassionati disneyani - e tra chi è semplicemente cresciuto col classico d'animazione targato Walt Disney, La carica dei cento e uno - la scelta di mantenere tutti i nomi dei personaggi in lingua originale nella versione italiana del recente film live action dedicato alla perfida Crudelia De Mon

 

Anche chi scrive trova la scelta assurda, specialmente se si considera quanto fortemente sia radicato nel nostro immaginario il nome di Crudelia De Mon e quanto, in tutta onestà, il nome Cruella agli italiani dica poco o nulla.

 

 

[L'originale Crudelia De Mon (Cruella De Vil) dal classico animato La carica dei cento e uno del 1961]

 

Non è il primo caso in cui il titolo italiano di un prodotto Disney, ispirato al suo protagonista, si discosta poi da quello effettivamente usato all’interno della pellicola doppiata.

 

Si pensi a un'altra iconica cattiva della Casa del Topo, la strega Malefica da La bella addormentata nel bosco, che nella pellicola dove era impersonata da Angelina Jolie (e nel suo sequel) veniva regolarmente chiamata Malefica nel doppiaggio italiano, conservando però il nome originale di Maleficent nel titolo del film. 

E poi ancora Hercules nel titolo italiano, Ercole nel doppiato. 

 

L'effetto quindi è noto, sia pure all'inverso, ma c'è da dire che in questo caso stride perché la mossa di Disney Italia sfugge a una chiara comprensione.

 

In diversi ritengono, comprensibilmente, che il nome originale del personaggio sia stato mantenuto per garantire il gioco di parole tra Estella (Estella Miller, nel film del 2021 è questo il reale nome della protagonista, prima che prenda il sopravvento il suo alter ego) e Cruella.

 

Se realmente fosse questa la motivazione, viene da chiedersi se non si fosse potuto trovare un escamotage anche nella nostra lingua, rispettoso di sincronismo labiale e fedele alla tradizione. 

Un suggerimento sia pur con una piccola sillaba in più, proposto più volte tra gli appassionati nel web: avrebbe forse potuto essere rappresentato dalla somiglianza tra Delia e Crudelia?

 

Anche se questo giochino di nomi riguarda solamente il film uscito lo scorso anno, da tempo già disponibile sulla piattaforma Disney+, invero non è il primo fatto su cui storcere il naso, relativamente a La carica dei cento e uno

Nel corso degli anni si sono infatti verificati tanti - e diversi tra loro - rimaneggiamenti al master del film!

 

Voglio perciò proporvene alcuni in questo articolo, sperando di non arrivare ai 101 annunciati goliardicamente nel titolo dell'articolo: sarebbe troppo grave!

 

 

[Gaspare e Orazio, o Jasper e Horace che li vogliate chiamare, si armano per andare a scassinare gli archivi Disney e rubare il master italiano puro e inviolato de La carica dei cento e uno del 1961]

 

Lo stesso titolo italiano del film, come lo conosciamo maggiormente oggi ovverosia con il numero in cifre, è frutto di un cambio di una riedizione cinematografica degli anni '70.

 

Prima dell'avvento dell'home video, infatti, i Classici Disney erano soliti dominare i cartelloni cinematografici con ciclicità, ogni 7 anni circa.

Tradizione - ahimè - oggi del tutto scomparsa.

 

Quando il film arrivò in Italia per la prima volta nel dicembre del 1961, venne presentato su tutti i manifesti, locandine, pubblicità e fotobuste con la dicitura in lettere: La carica dei cento e uno.

 

Il numero era scritto a parole.

Si mutò in cifre a partire dalla suddetta riedizione del 1970 distribuita da Universal Films, molto probabilmente per questioni di marketing.

 

Unico rimaneggiamento al titolo italiano?

No!

Quando La carica dei cento e uno venne riproposto prima nelle sale cinematografiche nel 1995 grazie a Buena Vista e poi in videocassetta, l'anno seguente, Disney decise di operare un restauro alla pellicola.

In questa riedizione si decise di tradurre in italiano gli interi titoli di testa che, all'epoca del primo rilascio nostrano, non erano stati tradotti se non per il titolo e per la frase iniziale "Walt Disney presenta".


Ma il titolo sarà stato tradotto bene?

Ma che ve lo chiedo a fare... ovviamente no!

 

Per un errore di distrazione piuttosto grossolano, in quel master il film si chiamava: LE Carica Dei 101 con un errore nell'articolo determinativo.

Faccio il precisino scrivendo che, fra le altre cose, la modifica riguardò anche il font del titolo del film e il colore della scritta, che dal nostro blu divenne rossa.


Anche il titolo originale, proposto sotto a quello italiano tra parentesi tonde, non venne risparmiato dalla trasposizione da lettere a numeri!

 

 

[Il titolo italiano del film, con errori annessi, proposto nella diffusissima VHS del 1996 de La carica dei cento e uno]

 

 

Oltre a rimaneggiare i titoli, per quella riedizione de La carica dei cento e uno Disney Italia mise mano anche al comparto sonoro, decidendo di far doppiare in italiano una canzoncina che nell'originale nostrano era invece soltanto strumentale. 

Si tratta del celebre jingle dei croccantini per cani pubblicizzati alla TV, i "Kanine Krunchies".

 

L'aggiunta del 1995 ad oggi è - purtroppo - ancora presente nell'edizione italiana ufficiale del film.

 

Analizzando l'audio italiano storico de La carica dei cento e uno si può notare che a partire da quella stessa riedizione è stata mozzata anche una battuta di Crudelia.

 

 

 

Distesa sul letto a leggere le notizie del rapimento riportate sui quotidiani, Crudelia dice:

"Un rapimento di cani! Quindici cuccioli rubati!"

 

Per colpa di un taglio nell'audio della battuta - all'epoca regolarmente recitata dalla nostra Rosetta Calavetta, voce di Crudelia De Mon, e facilmente reperibile integralmente nei master originali da pellicola - oggi continuiamo a sentire la frase in questo malo modo:

"Un rapimento di cani! ----dici cuccioli rubati!"

 

Sigh.

 

 

[Il Sergente Tibbs, voce italiana di Oreste Lionello, vuole salvaguardare la vista dei cuccioli impedendogli di vedere come negli anni il loro film - La carica dei cento e uno (One Hundred and One Dalmatians) - sia stato ritoccato su più fronti]

 

Se sul comparto sonoro non ci dovrebbero essere altre brutte modifiche o mancanze da segnalare (a dire la verità nella VHS del 1996 era stata mozzata - questa volta interamente - una battuta di Pongo, ripristinata in seguito nelle edizioni home video) mi sento costretto ad aprire una lamentevole parentesi sul fronte visivo.

 

La vera causa che mi ha spinto a scrivere questo articolo: il danno al film operato sul master attualmente presente nella versione italiana disponibile su Disney+.

 

Se per i Classici animati più datati la piattaforma streaming ufficiale della Casa del Topo non si fa problemi a mantenere in lingua originale titoli di testa e qualsivoglia scritta, che all'epoca in Italia venne localizzata, La carica dei cento e uno sembra non poter godere dello stesso trattamento.

 

Se siete pronti e avete lo stomaco forte vi allego di seguito una foto di come appaiono attualmente i cartelli italiani del film su Disney+.

 

 

La carica dei cento e uno

 

Qui sotto, invece, quelli della versione originale americana.

 

 

La carica dei cento e uno

 

Chiudo il terzetto con quelli italiani storici, provenienti dall'archivio di VHS Walt Disney - Il sito italiano delle videocassette sia pur in bassa qualità, a cui ho fatto riferimento anche all'inizio di questo articolo.

 

 

La carica dei cento e uno

 

Lascio a voi ogni commento.

 

Perché operare questo scempio, oggettivamente brutto e visivamente stonato nell'insieme?

Considerate poi l'aggravante di vedere la sequenza animata, in movimento, con dei brutti fermo immagine e un paio di altri cartelli ritoccati.

 

Perché non lasciare il titolo originale tradotto in italiano con un sottotitolo, come fatto in migliaia di altri casi dalla stessa piattaforma?

 

Oltretutto mi sembra un dovere morale segnalare che, durante la creazione di questi abominevoli cartelli, c’è stato un errore di trascrizione, e questo è forse il fatto più grave.

 

Lo sceneggiatore de La carica dei cento e uno, che rispondeva al nome di Bill Peet e che così era stato ovviamente e giustamente accreditato nei cartelli originali, è diventato in questa nuova versione streaming italiana… Bill PERT!

 

 

La carica dei cento e uno

 

Il nome dello sceneggiatore si trova in un cartello dei titoli di testa che esplicita il richiamo al romanzo cui il film si ispira: S.O.S. al tramonto è il titolo italiano d'epoca del libro (dove i nomi rimangono in originale, ma alcuni personaggi sono diversi da quelli disneyani) e che successivamente è diventato il più fedele La carica dei cento e uno / 101.

 

Traducendo questo cartello qualcuno ha irresponsabilmente messo le mani anche sul nome dello sceneggiatore che, a questo punto - poveretto - si sarà rivoltato nella tomba talmente tante volte da aver rovinato il loculo. 

Assieme al "Walt Disney presenta" iniziale, inoltre, è stato rifatto ex-novo anche il cartello con la scritta "FINE" che chiude il film.

 

Probabilmente con un programma di videografica non troppo elaborato à la Paint, aggiungerei.

 La carica dei cento e uno

 

La carica dei cento e uno

 

Volutamente decido di non lanciarmi in analisi specifiche sul come sono stati operati i restauri ai film Disney negli anni, perché riconosco di non avere le competenze per giudicare.

 

Mi consola però leggere in rete come, molto spesso, non sia l'unico a ritenere i vari master dei film alterati nella colorazione, sbiaditi, oppure con formati video non sempre corretti, con buchi nelle tracce audio e alterazioni del comparto sonoro. 

Dettagli magari impercettibili per alcuni spettatori, ma per chi conosce a memoria fin dall'infanzia questi prodotti e ancora non s'è stufato di vederli sono e restano più che visibili, ve lo garantisco.


Perciò, per non lamentarmi oltre, prendo a ispirazione la parola chiave del cartello qui sopra, avviandomi alla conclusione di questa pillola Disney che spero possa sortire in chi la leggerà un qualche tipo di disgusto per queste aberranti modifiche digitali operate sul master originario del film, approvato dagli artisti dello Studios e, soprattutto, dallo Zio Walt.

 

Riprendendo il filo del discorso: forse in futuro discuteremo della scelta italiana di non tradurre nel doppiato del film sulla malvagia Crudelia (a firma di Fiamma Izzo sia per i dialoghi sia per la direzione sotto la supervisione di Lavinia Fenu) tutti i nomi storici di un classico che ha segnato la Storia dell'animazione, salvo poi tenere il titolo del film tradotto in italiano.

 

Una scelta che sembra voler prendere nettamente le distanze dal passato - forse in maniera un po' vile - e che testimonia come Disney snobbi sì il nostro doppiaggio, ma è consapevole che le nostre vecchie versioni hanno ancora un grosso richiamo commerciale e garantiscono introiti non da poco. 

 

Perché dunque massacrarle in questo modo, tra mille restauri farlocchi, rifacimenti, digitalizzazioni e storpiature?

O meglio: perché - purtroppo - annullarle in toto?

Sembra chiara, ahimè, l'intenzione della major di voler dare un netto taglio col passato.

 

Walt Disney amava definirsi un nostalgico, con un piede immerso nel passato ma uno sguardo sempre aperto sul futuro. 

 

Ma quel piede c'era.

La carica dei cento e uno

 

[Non solo dalmata: come nel cast de La carica dei cento e uno, in una foto autografata Walt Disney è circondato da cani di diverse razze]

 

Torneremo mai, quindi, a vedere La carica dei cento e uno come realmente lo videro i nostri connazionali appena uscì in sala nel 1961?

 

Di questi tempi l'unico modo per farlo sembra adoperarsi per recuperare le vecchie pellicole 35mm dell'epoca e farle girare su vecchi e ingombranti proiettori col rischio che s'incendi tutto. 

Pratico, no? 

 

Meglio forse iniziare a fare un giro su eBay per cercare bobine disneyane e vecchi proiettori nei mercatini dell'usato… sigh.

 

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2 commenti

Marco Volpe

2 anni fa

Uno scempio, hai detto bene. Oltretutto, come ho detto tra le righe, "La carica" non è l'unico Classico che in nome dei "restauri" ha pagato altissime e sgradite conseguenze...

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Marco Volpe

2 anni fa

Ahahah...volevo quasi farla come battuta nell'articolo! Diciamo che ci sono andati comunque vicino, facendo una cosa nel complesso altrettanto pacchiana (e di cui non sentivamo il bisogno) 😢

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